PRESENTAZIONE

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claudio.41
00sabato 23 settembre 2006 13:37
La Scrittura, Parola scritta di Dio, è una galleria piena di ritratti ed è adornata da lodi e tributi al Cristo di Dio, Salvatore dell'umanità.

In un punto troviamo un ritratto profetico di Colui che doveva venire, altrove un ritratto storico di Colui che è venuto. In un brano della Bibbia si trova un sacrificio tipologico, in un altro l'Agnello di Dio al quale additavano tutti i sacrifici. Ora notiamo una parabola, una dimostrazione pratica e da un altra parte una semplice narrazione, una spiegazione che riempie di significato divino i misteri, il cui segreto era rimasto nascosto per secoli e secoli, attendendo la chiave che li avrebbe svelati.
Ma qualsiasi sia la forma o l'aspetto, di profezia o di storia , di parabola o miracolo, di "tipo" e "antitipo", di allegoria simbolica o di narrazione letterale si può sempre vedere in Lui il Messia eletto da Dio, il Cristo Unto da Dio Padre.

Ogni grazia umana, nella Scrittura, è solo una debole anticipazione della bellezza perfetta di Gesù nel Quale la "pienezza della Grazia e della Deità " è racchiusa e megnificata. Tutto quello che è glorioso non è altro che un gradino della Sua eccellenza infinita.
Su un tale soggetto è impossibile esagerare perchè i più nobili superlativi del linguaggio umano non possono raggiungere nemmeno lontanamente il valore divino di Colui davanti al Quale i Cherubini e i Serafini possono soltanto prostrarsi e coprirsi "il volto e i piedi".

Più ci si avvicina al Trono sul Quale questa Maestà è seduta, più si precipita in un silenzio reverenziale. Più Lo conosciamo e meno ci sembra di conoscerLo, perchè quello che resta da apprendere ci sembra sconfinato e illimitato, e così è.

Nulla costituisce un sigillo divino più autorevole sulla Parola di Dio scritta del fatto che , dovunque, da Genesi ad Apocalisse, possiamo trovare Gesù Cristo. Nessun'altra realtà mette il suggello di Dio sulla Parola più di questa : SOLTANTO GESU' SPIEGA E RIVELA APPIENO LE SCRITTURE.

In questi scritti guarderemo con alcuni esempi l'infinita portata e la sconfinata sfera di azione di una breve frase che si trova nella Scrittura : " IN CRISTO GESU' ".

Una piccola chiave può aprire una grande e complessa serratura e far spalancare una porta molto grande. Questa porta può introdurci in un grande edificio di bellezza infinita e pieno di inestimabili tesori.
Queste brevi espressioni --- una preposizione (In) , seguita da un nome proprio -- costituisce la chiave di lettura di tutto il Nuovo Testamento.

Queste brevi parole : "In Cristo Gesù", sono senza dubbio le più importanti che siano mai state scritte, anche da una penna ispirata, per esprimere la reciproca relazione fra il credente e il Cristo.

Lo Spirito di Dio mette davanti a noi una verità di enorme importanza e la ripete centinaia di volte nella Scrittura, a volte con frasi quali "in Lui" o "nel Quale", "Mediante" , "con" , per mezzo di ", ma il concetto è sempre lo stesso. Dio ripete questa frase così tante volte in modo da costringere anche il lettore più distratto a prestare attenzione ad un insegnamento così vitale.

Dobbiamo perciò definire attentamente cosa significhi questa epressione : "in Cristo".

Se esiste una verità fondamentale del Vangelo che costituisce la base di tutto il resto è proprio questa : "una nuova vita in Cristo Gesù".

Gesù stesso mette in evidenza questa "nuova vita". In Giovanni 15:4, dice : "Dimorate in Me, e Io dimorerò in voi".
Tramite una parabola bellissima insegna a noi credenti che siamo i "tralci della vite vivente" e che, staccati da Lui non possiamo far nulla, non avendo vita in noi stessi. Questa verità trova espressione in molti modi nella Scrittura ma particolarmente nelle brevi parole "IN CRISTO GESU".

Queste parole suggeriscono che Gesù è per il credente "la sfera" di una esistenza nuova. Preciso che si tratta di una sfera e non di un cerchio. Il cerchio può soltanto circondarci a livello della superficie, mentre la sfera ci "racchiude", ci avvolge in ogni direzione ed ogni piano. La sfera inoltre ci parla si separazione da tutto quello che non si trova nel suo ineterno. Essa protegge quello che si trova al suo interno da ciò che si trova fuori, dai pericoli come dai nemici. Essa fornisce anche tutto quello che contiene, a chi è dentro. Questo ci può aiutare a capire la verità insegnata soprattutto nel Nuovo Testamento. Cristo è presentato come la sfera dell'intero essere e la vita stessa del credente. In questa verità sono comprese tali condizioni : Cristo avvolge il credente nella Sua (di Cristo) vita. Egli separa in credente in Sè da tutte le influenza ostili. Egli protegge chi è in Lui da tutti i pericoli e possiede e provvede in Sè tutto ciò che al credente è necessario.

Il lettore dovrà ricordare ed avere sempre presente questa immagine della "sfera" mentre legge questi scritti, imperfetti si, ma fatti con amore a Lui e al popolo Suo.

Le parole "IN CRISTO" rivelano e interpretano tutto il Nuovo Testamento e sono la "chiave di Dio" e, grazie ad essa possiamo aprire varie porte ed entrare nelle stanze gloriose di questo meraviglioso Palazzo per eplorare gli appartamenti della dimora dell'Interprete Celeste, da Matteo ad Apocalisse, dove la porta si apre sul Cielo.

Ognuno dei quattro Vangeli, così come le epistole di Paolo, Pietro, Giacomo , Giovanni e di Giuda, e l'Apocalisse stessa ci mostrano la relazione di cristo con il credente, fatto "figlio di Dio per la fede in Lui", ed i benefici e le benedizioni riservati a chi è "in Cristo".

Lo scopo di questi scritti consiste proprio nell'esaminare tali aspetti , nelle lettere di Paolo, da quella indirizzata ai "Romani" fino a quella ai "Tessalonicesi"; esse hanno infatti tra di loro un rapporto unico ed esclusivo. Verrà rintracciata l'espressione "IN CRISTO" in ognuna di queste lettere , cercando di trovare una sorta di chiave di letture delle stesse.

Più studiamo l'espressione "IN CRISTO" e più saremo convinti dell'importanza basilare del suo significato per realizzare una condotta santa.

Esaminando la portata di questa espressione , "in Cristo", è utile considerare ogni lettera come un tutt'uno, anche quelle mandate alla stessa chiesa. Questo modo ci offrirà sette diversi esempi dell'applicazione della frase in esame e scopriremo che è simile nelle due lettere ai Corinzi ed ai Tessalonicesi, a tal punto che si possono considerare queste lettere come parti di uno stesso scritto.

L'intento è quello di esaminare i vari modi in cui San Paolo ha voluto intendere con le parole "IN CRISTO GESU", scrivendo ai Romani, ai Corinzi, ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi ed ai Tessalonicesi.


Buona lettura.


[Modificato da claudio.41 23/09/2006 13.38]

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