PLI e privatizzazioni

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-Kaname-chan
00lunedì 2 gennaio 2006 23:49
Lettera scritta sul "Corriere della Sera" di oggi

Privatizzazioni: il ruolo dei liberali

In due scritti sul Corriere del 30e 31dicembre, Sergio
Bocconi, celebrando l'arrivo di Mario Draghi al governo
Bankitalia, dimentica di citare, a proposito di privatizzazioni
italiane, il ruolo fondamentale che ebbe il Partita liberale.
Se è pur vero che Draghi, che collaborò col ministro Carli e
poi con altri ministri, fu uno degli esecutori più convinti e
attivi, dell' avvio concreto del processo di privatizzazione, è
anche documentato che, senza la presa di posizione dei
liberali nel governo Andreotti del 1989, di privatizzazione in
Italia forse non si sarebbe mai parlato.
I liberali posero come condizione per la loro partecipazione a
quel governo proprio l'avvio delle privatizzazioni, tanto che
Andreotti nel suo discorso di insediamento alle Camere ne
fece cenno correttamente e con chiarezza. Furono presentati
in Parlamento due disegni di legge,che però non ebbero
fortuna a causa delle resistenze non solo dei gruppi di
opposizione, ma anche di parlamentari della maggioranza
(alcuni, non esitarono a dichiararlo).
Fu così che il sottoscritto, allora a capo della delegazione
liberale al governo e membro del Consiglio di Gabinetto,
d'accordo con l'amico Renato Altissimo, segretario del Pli,
chiese che fosse varato un decreto legge, cosa che avvenne
non senza qualche contrarietà all'interno dello stesso
governo, che però venne superata quando io posi sul tavolo
le mie possibili dimissioni. Ero stato proprio io, infatti, ad
insistere perché le privatizzazioni fossero la condizione per
stare nel Governo. Nel Partito liberale avevo condotto una
lunga battaglia a favore di questa politica.
Il decreto divenne legge nel 1992, “in limine” legislatura,
col ricorso al voto di fiducia alla Camera e al Senato. E fu.
così che ebbe inizio la politica italiana delle privatizzazioni, "che storicamente va ascritta ai liberali. I1 che, si capisce,
non toglie nulla a quella che fu l'azione che condussero il
ministri come Carli, Amato, Barocci, Guarino,
ed esecutivamente con intelligenza uomini come Draghi e gavazzi. Azione
positiva, senza dubbio, che però, a mio parere,venne

indebolita dalla successiva approvazione della “Golden
Share”, che in pratica assegnò al ministero del Tesoro ogni
definitiva decisione in materia di completa privatizzazione,
inficiando così il necessario processo di liberalizzazione


Egidio Sterpa


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