PELLE DI LUNA..

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FR@NK@
00lunedì 19 settembre 2005 15:40
PELLE DI LUNA..

Il guerriero, era lì, dritto e fiero, sul suo puledro nero come la notte, i lunghi capelli si muovevano al vento caldo della prateria, come serpentelli irrequieti , la piuma d’aquila, spiccava sotto la luce argentata della luna, che sfidava l’uomo, placidamente avvolto dall’oscurità.
Dalla rupe , che assomigliava ad un artiglio, pronto a ghermire chi, passava di là incurante del buio, si scorgeva in fondo il fiume, sacro alla sua tribù, quante volte aveva guadato quelle correnti veloci e impetuose, e quante volte aveva immerso in quelle acque cristalline e gelide il suo corpo di fanciullo, insieme ai ragazzi del villaggio, ma ora era adulto, era un uomo, un capo,
e non poteva più permettersi quei giochi infantili,, troppe vite innocenti aveva visto spegnersi, e troppo sangue aveva lambito quelle rive,il nemico aveva la pelle di un altro colore, ma la crudeltà identica a mille anni prima.
Il cavallo , si muoveva nervoso, raspava con gli zoccoli la terra rossa, sollevando piccole nuvole di polvere , il suo istinto sentiva qualcosa, e,
dalle ombre, uscì una figura piccola e fragile, lunghissimi capelli sottili come rami di salice, incorniciavano, un viso ambrato, e due occhi scurissimi, che brillavano leggermente…. Lui si voltò, la vide, con gesti lenti, scese dall’animale, che ora tranquillo osservava la scena,s’incammino verso la giovane donna, con passi lenti, le tese le braccia, e lei vi si gettò con impeto, affondando il bel viso in quel petto, cosi amato, assorbì il calore della pelle, che sapeva di polvere, sudore, di vento, e penso” che buon odore ha il mio uomo” ma non era suo, apparteneva per tradizione ad un'altra…
L’abbraccio fu intenso e struggente, da lontano il lamento di un lupo solitario, li fece rabbrividire, si staccarono piano, con fatica, i loro sguardi si penetrarono, divennero liquidi, poi le loro labbra si avvicinarono, e si unirono in un bacio straziante , ma colmo di passione…
“ sarai sempre la mia donna, pelle di luna, in questa e in un'altra vita, il mio amore per te, non ha nessun confine” disse la voce tremante dell’uomo.
“si” rispose la fanciulla, mentre il dolore lancinante, le stringeva il cuore,
nessun uomo avrebbe mai più sfiorato la sua pelle, nessun uomo avrebbe mai più baciato le sue labbra, perché quello era il suo amore per sempre..
La legge diceva che un capo, aveva già fin dalla nascita scelto la sua sposa, che era figlia di un altro capo, questo, per unire le tribù, per dare pace agli uomini, ma il suo cuore aveva scelto un'altra, e poteva solo accettare la legge, non poteva tradire i suoi avi..
Il vento divenne più forte, e il caldo abbracciò quei corpi, che uniti per un'unica volta, in quell’immenso e vasto mondo,erano ormai, inerti.
In quegli occhi , ormai spenti, vi era l’ultimo messaggio d’amore, intriso di gocce rosse, lievi e calde, che piano scivolavano a terra, inzuppandola, il sacrificio , affinchè quell’amore mai potesse morire, ma restasse, per loro
L’unica legge. Il puledro, dette un ultimo sguardo all’uomo, e poi si mosse verso la strada che conosceva, e da lontano, l’ultimo ululato accompagnò il loro viaggio….pelle di luna, moriva rinascendo con il suo amore..forever..

FRANKA/04



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