dal sito
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Avete due possibilità: rivolgervi a un'agenzia di pratiche automobilistiche, risparmiando code, oppure darvi al "fai da te", risparmiando una cifra che, a seconda dei casi, può andare dai 50 ai 150 euro (ossia dalle 100 alle 300 mila lire): non esiste un tariffario unico e quindi ogni agenzia è libera di applicare i prezzi che ritiene opportuni.
Se scegliete quest'ultima strada, ecco i passaggi da seguire.
1) Prima di tutto recatevi da un notaio e fate firmare l'atto di vendita al precedente proprietario. La tariffa, che dipende anche dai CV fiscali dell'auto, varia tra i 40 e i 50 euro ( tra le 80 e le 100 mila lire).
2) Ben muniti di contanti, andate al Pra (Pubblico registro automobilistico) della provincia di residenza del venditore per pagare l'Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) e far registrare l'atto di vendita. All'importo della Ipt vanno aggiunti 20,66 euro (40.000 lire) per l'imposta di bollo (30,99 euro, 60.000 lire, se la vettura non ha il Certificato di proprietà) e 20,92 euro (40.500 lire) di emolumenti Pra. A registrazione effettuata, riceverete un nuovo Certificato di proprietà.
3) Recatevi all'ufficio postale ed effettuate un versamento di 10,33 euro (20.000 lire) sul conto corrente n. 4028 e uno di 5,16 euro (10.000 lire) sul conto n. 9001, entrambi intestati al Dipartimento trasporti terrestri (Dtt, la ex Motorizzazione civile).
4) Infine, con le ricevute dei versamenti, un certificato di residenza (o autocertificazione), la fotocopia della carta di circolazione e il modulo di richiesta debitamente compilato (modello 2119), recatevi all'ufficio provinciale del Dipartimento trasporti terrestri (la ex Motorizzazione civile) per aggiornare la carta di circolazione.
Attenzione:la procedura descritta diventerà un po' più semplice quando sarà a regime lo Sportello telematico dell'automobilista presso le agenzie private abilitate, gli uffici del Pra e quelli del Dipartimento trasporti terrestri (ex Motorizzazione civile). L'attivazione dello Sportello è stata rinviata varie volte, a causa di difficoltà tecniche e di contrasti tra il Dtt e il Pra.