...parla di legalità, ma su Cuffaro e Cesa crea un polverone per difenderli....video all interno...
Casini ha definito “atto di responsabilità” le dimissioni del sottosegretario Cosentino. E’ lecito domandare se altrettanta responsabilità verrà spesa nella selezione della classe dirigente del futuro partito?
Lorenzo Cesa è da anni il segretario nazionale dell’Unione di Centro. Coinvolto nello scandalo Anas, nel 1993 confessò ai magistrati di aver agevolato moltissimi imprenditori, intercedendo con l’allora ministro dei lavori pubblici Gianni Prandini, e ritirando per lui laute mazzette. In cambio, raccontava Cesa ai giudici, “ricevevo contropartite politiche”. Insomma, faceva carriera.
Il processo, che il 21 giugno del 2001 lo vide condannato a 3 anni e 3 mesi in primo grado per corruzione aggravata insieme al ministro Prandini (6 anni e 4 mesi), è però finito nel nulla. Il 16 giungo del 2003 la Corte d’appello ha infatti annullato la sentenza e rinviato gli atti in procura per un grave errore procedurale. A più di dieci anni dai fatti, nemmeno le confessioni di Cesa e degli altri imputati sono state sufficienti per arrivare a un nuovo dibattimento. I fatti (le mazzette) sono veri. Ma la giustizia non ha potuto perseguirli. A Casini basta e avanza.
I rei confessi che l’hanno fatta franca possono mettersi in fila per la tessera del nuovo partito: c’è posto.
www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/19/casini-il-nuovo-che-avanz...
commenti:
Casini Pierferdy, altro rappresentante piripillè della malapolitica, superscortato – non si sa per quali ragioni visto che nel pietoso scenario politico italiano è come il due di bastone nella briscola – da un agente dalla mole di un gorilla, fonda un’ altra congrega: il partito della nazione (cioè di una nazione della quale non esiste nemmeno l’ ambra), al posto dell’ UDC o dell’ “Unione dei Caltagirone” (Alessandro, Francesco, Gaetano e Francesco-Gaetano), che dir si voglia. Chissà se nella cassa del nuovo ovile vi trasferirà quel 94 % di fondi incassati nel tampo e provenienti dalla famiglia e dal groppo Caltagirone (il signor Francesco-Gaetano, papà di Azzurra, è il suocerino del Pier o Pierferdy), come palazzinaro-squalo romano beneficiato nel passato dalla generosa politica per l’ edilizia attivata dal premier, altro palazzinaro-squalo, Silvio Berlusconi (v. inchiesta di “report” sulla cloaca massima romana, dopo la prima sulla fogna milanese). Un esecutivo di governo con le palle, con a capo un premier con i palloni, provvederebbe senza batter ciglio all’ esproprio di tutte, ripeto tutte, le aree edificabili acquisite con enormi sacrifici dai vari Salvatore Ligresti & soci disseminati sul territorio nazionale per avviare una vera e sana politica di sviluppo e pianificazione urbana e territoriale con la costruzione di case a schiera, moderni edifici per appartamenti, dimore dignitose per anziani gestite dalle amm. ni comunali e dalla santa romana chiesa, etc. in aree socialmente urbanizzate, e secondo il dettato della prina Carta costituzionale, cioè quella della Prima Repubblica (Sociale Italiana) che, tra tante cose buone, aveva previsto il “diritto alla proprietà” (non “diritto alla casa”) della casa con il suo corallario esteso all’ acquisto dell’ appartamento popolare con l’ abbuono deil’ importo delle rate mensili pagate nel corso degli anni.
commenti:
il partito di casini è anche il partito che voleva allearsi col PD pugliese sotenendo Boccia per avere in cambio la privatizzazione dell acqua in puglia a favore di Caltagirone suocero di P.Casini...