Ottiche Hexanon AR esempi

In altra discussione ho citato le ottiche Hexanon AR di cui sono rimasto stupito per la qualità. Posto alcuni esempi per chi volesse farsi una idea. Ho stampato dei 20x30 che sembrano fatti in medio formato (tutte con il 50mm).
Le foto a colori sono fatte con una pellicola Agfa Vista scaduta nel 2004 e sviluppate da me con un C41 che aveva 8 mesi, ciò nonostante ancora traspare la qualità dell'ottica. Sono fatte con il 50mm 1.7 e due con il 40mm 1.8 (le prime 2).

a vederle cosi sembrano ottime, con ombre ben leggibili ed ottimo contrasto sulle luci.

Se ti riferisci a quelle a colori, rimpiango che questa pellicola non esiste più e non l'ho potuta provare non scaduta. L'ho presa perchè mio figlio voleva cimentarsi con una Praktica completamente manuale (giusto per far esercizio) ed io volevo fare qualche esperimento con i reattivi così vecchi lavorando su temperature e tempi. L'età sia della pellicola che dei reattivi ha portato ad una grana consistente (che in alcune ho ridotto un po' con un programmino dedicato)ma mi ha stupito la resa cromatica estremamente fedele alla realtà di questa Agfa.

Mi scuso, ho fatto un po' di confusione nella sequenza postandole, con il 40mm sono quella con il banchetto del pittore e questa.

Serie bella ed ottiche molto interessanti.
Al di la della differente lunghezza focale, hai trovato qualcosa in più, in una rispetto all'altra, che te la può far preferire o sono simili come resa e piacere d'uso?

Buona domenica
Stefano

Ciao Stefano, grazie, le due ottiche come resa sono simili, direi che il 50mm ha qualcosa in più a livello di definizione ma non ho fatto nessun tipo di test o di confronto.
Ciao

Bella serie, come al solito, Pino! Sapevo che gli Hexanon erano ottimi. Ci farai vedere qualcosa ripreso con la Praktica.
Sorprendenti i risultati dei materiali scaduti!
Giorgio

Grazie Giorgio, grazie Rollei58.
Senza voler toglire i pochi clienti rimasti ai pochi che ancora sviluppano il colore (i laboratori professionali comunque non hanno nulla da temere), consiglio vivamente di acquistare un kit per lo sviluppo dei negativi, la procedura è estremamente semplice, non occorre nessuna attrezzatura tranne una mastella da bucato e i reattivi durano moltissimo (mesi anche senza precauzioni per toglire l'aria, basta tapparli mentre sono caldi e non aprirli fino al successivo utilizzo). Io uso il kit Tetenal C41, è consigliabile però per il sistema misto (negativo + scansione) perchè poi è molto facile correggere qualche piccola dominante, se dovesse esserci, con Photoshop o altro, in camera oscura durante la stampa è più complicato se non si parte da un negativo perfetto.

Rollei_Pino, 10/06/2012 12.50:

---

Grazie Giorgio, grazie Rollei58.
Senza voler toglire i pochi clienti rimasti ai pochi che ancora sviluppano il colore (i laboratori professionali comunque non hanno nulla da temere), consiglio vivamente di acquistare un kit per lo sviluppo dei negativi, la procedura è estremamente semplice, non occorre nessuna attrezzatura tranne una mastella da bucato e i reattivi durano moltissimo (mesi anche senza precauzioni per toglire l'aria, basta tapparli mentre sono caldi e non aprirli fino al successivo utilizzo). Io uso il kit Tetenal C41, è consigliabile però per il sistema misto (negativo + scansione) perchè poi è molto facile correggere qualche piccola dominante, se dovesse esserci, con Photoshop o altro, in camera oscura durante la stampa è più complicato se non si parte da un negativo perfetto.

---

Ciao Pino e complimenti per le lenti e le belle foto (la 8 la mia preferita).

E' già un po' che sto pensando di sviluppare in casa anche il colore. A quanti gradi porti i chimici del kit a cui fai riferimento?
E come conservi la temperatura per tutta la durata del trattamento?

Ciao.

ottima serie Pino e anche lo sivluppo a colori mi sembra ottimo

usi tank separate per bianconero e colore?

Grazie a Vic.Thor e a Rolleimax, rispondo ad entrambi. Per il trattamento dei negativi uso sempre lo stesso tank (anche se ne ho 4), Il kit della Tetenal nelle mie varie prove l'ho usato sia alle due temperature indicate dalla casa (con i relativi tempi) che sono 30 e 38 gradi, sia a temperature intermedie aggiustando i tempi.
A 30 o a 38 è indifferente, se in inverno io prefersico lavorare a 38 (o meglio a 35) perchè ho tempi di lavoro brevi e quindi una minore deriva termica nel tempo. Più lunghi sono i tempi, in mancanza di una strumentazione professionale più difficile è mantenere stabile la temperatura. Questa estate questo problema non ci sarà per cui lavorerò a 30.
Io non uso un sistema a riscaldamento,tengo semplicemente sbianca, sviluppo e tank immersi nella vaschetta. in inverno parto da due gradi in più rispetto la temperatura di lavoro perchè poi li perdo, a metà sviluppo controllo la temperatura ed eventualmente correggo il tempo.
La temperatura è critica solo per lo sviluppo, per la sbianca no, riempio la tank il più possibile con lo sviluppo perchè come mi hanno suggerito è meglio che non si ossigeni, al contrario per la sbianca perchè una ossigenazione è preferibile durante il processo.
Agito 30" all'inizio dello sviluppo e poi 4 volte ogni 30". Tra lo sviluppo e la sbianca interpongo un breve risciacquo con la stessa acqua del bagno. La sbianca è meglio farla lavorare un po' di più che di meno (come tempi).
I bagni vanno recuperati varsandoli nella loro bottiglia ancora caldi e tappando subito in bottiglie stagne. questo secondo me è il motivo della lunga durata dei miei, perchè così facendo nella bottiglia ci sarà una atmosfera satura di vapori del bagno stesso e una minima quantità di ossigeno.