Oswald non era al sesto piano del deposito di libri?

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emulman
00mercoledì 26 novembre 2003 19:39


nella prima foto indicata dalla freccia, ingrandita nella seconda si vede un uomo che assomiglia a Oswald all'ingresso del deposito di libri mentre sta passando il corteo. O si dice che era un altra persona, Billy Lovelady. Comunque sia, sembra che la commissione Warren non ha mai cercato di ivestigare su questa foto presa da James Altgens. Anche se era solo una diceria si poteva o no inmdagare su questa foto???
Diego Verdegiglio
00mercoledì 26 novembre 2003 21:50
Si è indagato fino alla noia sulla foto.Lovelady si è ha testimoniato, come i suoi colleghi lìvicino
interista8
00mercoledì 26 novembre 2003 21:52
ancora questa vecchia foto??
caro Emulman,
dal fatto che tu citi una foto che e' stata ampiamente discussa e di cui si e' dimostrato al 200% che NON era Oswald (troverai sia su Internet che su moltissimi libri una documentazione ampissima sull'argomento), ho l'impressione che tu sia un neofita dell'argomento JFK.
Mi fa molto piacere che nuova gente si appassioni all'argomento, ma ti consiglierei di leggerti un paio di libri seri sull'argomento, per evitare di risollevare questioni ormai piu' che ampiamente risolte.
cordialissimi saluti
Biagio


www.biagioprivitera.it
carmelo pugliatti
00giovedì 27 novembre 2003 02:35
Toh chi si rivede! già sviscerato fino alla noia.P.S. un occhiatina all archivio no,eh?
emulman
00giovedì 27 novembre 2003 12:44
un'occhiatina all'archivio? e chi ce la fa? io scrivo questi post quando arrivo a casa dal lavoro, ho semrpe un'ora si e no per farcela...figuriamoci se ce la faccio a vedere l'archivio!! datemi semmai i link delle pagine in archivio e le vado a vedere...
Diego Verdegiglio
00sabato 29 novembre 2003 02:47
Caro Emulman,forse nella prossima fine settimana troverà un pò di tempo per"studiare" o no?
LADYJ.
00sabato 4 dicembre 2004 16:04
io credo che non fosse li' oswald.
e mi meraviglio di come in alcuni giornali ho letto che alcune persone sia certi che oswald abbia ucciso da solo il presidente.
a questa versione non ci credero' mai.
pero' mi domando quanto la mafia e la cia sia colpevole della morte del presidente.
Federico Ferrero
00sabato 4 dicembre 2004 16:11
Cara LadyJ,
benvenuta nel Forum (a proposito, non era il caso di scrivere messaggi in quattro diverse aree contemporaneamente!)
Se però ti presenti dicendo che "non crederai mai" non iniziamo tanto bene. Sei libera di tenere le tue opinioni ma sappi che i fatti dicono tutt'altro...

Saluti
FF
LADYJ.
00domenica 5 dicembre 2004 20:44
ops!!scusa.
forse mi sono spiegata male.
mi sembra difficile credere che oswald abbia potuto sparare tre colpi con quel tipo di fucile, andarsene e se non sbaglio poco dopo essersi trovato ad un cinema da quelle parti.
non credo che in pochissimo tempo abbia potuto fare tante cose.
scusa ancora .
edantes
00lunedì 6 dicembre 2004 13:13
x Ladyj:

è stato ampiamente dimostrato che con un Manlicher carcano (fucile con caricamento a molla)è possibile sparare 3 colpi in circa 8 secondi di tempo;e non dimentichiamo che Oswald era un ottimo cecchino, viste le grandi capacità di tiratore dimostrate nel corpo dei marines.

saluti.
LADYJ.
00lunedì 6 dicembre 2004 14:19
c'e' una cosa che mi sono sempre chiesta, spero che qualcuno di voi mi possa aiutare.
ricordate la foto in cui oswald aveva un fucile e un giornale?
bene mi sono sempre chiesta se fosse un fotomontaggio o meno.
edantes lei sostiene che avrebbe potuto benissimo sparare oswald?
non e' facile pero'da quella distanza.
e poi per chi sosteneva che gli spari provenivano da dietro delle siepi?(non ricordo con precisione se era un muretto o altro)
clorammina
00lunedì 6 dicembre 2004 15:12
Per LadyJ,
Purtroppo (propendo per l'ipotesi di complotto anch'io :-) le domande che ha fatto hanno già avuto risposta positiva, cioè:
1) Oswald (o chiunque fosse dietro a quell'arma) potrebbe aver sparato con quel tipo di fucile (a che cosa non si sa, visto che poi gli esperti del FBI non riuscirono a ricalibrare l'arma) 3 colpi in 8 secondi.
2) Oswald potrebbe benissimo essere sceso dal 6° piano al primo, anche se lo ritengo piuttosto improbabile come l'ha descritto DV nel suo libro.
3) Il cinema non era proprio da quelle parti, ma anche qui ci sono state prove tecniche proprio per stabilire se la tempistica (dalla Dealey Plaza alla pensioncina dove alloggiava Oswald e poi al cinema) fosse possibile. E la risposta è stata positiva. Altro argomento è se abbia ucciso o meno l'agente Tippit durante questo itinerario.
4)Gli spari, secondo la tesi complottistica sarebbero partiti anche dalla collinetta erbosa (la famosa grassy knoll), che, mettendosi nei panni del tiratore del 6° piano, è alla destra della Dealey Plaza. Si, c'era uno steccato e poco più dietro, il deposito auto della Polizia di Dallas.

A questo punto penso di aver risposto agli interrogativi.
Saluti
Simone Colzani

[Modificato da clorammina 06/12/2004 15.16]

edantes
00lunedì 6 dicembre 2004 17:45
[SM=g27823] x ladyj:

vada nella discussione intitolata ''COMMENTI E PRESENTAZ VARIE'', dopodichè clicchi su ''COMPLIMENTI A TUTTI....MA'' scritto da un signore che si è firmato Jack Ruby.In quella discussione spiego perchè è impossibile che alcuno sparo possa essere partito dalla collinetta erbosa.E'una questione su cui viene fatta piena chiarezza nel libro di Diego Verdegiglio.

saluti.
LADYJ.
00martedì 7 dicembre 2004 14:29
grazie per le vostre gentili spiegazioni!![SM=g27811]
Diego Verdegiglio
00mercoledì 8 dicembre 2004 00:36
SignorColzani,mi scusi:in che modo avrei ricostruito la discesa diOswald dal 6°piano nel mio libro?
clorammina
00mercoledì 8 dicembre 2004 09:45
Gentile DV,
A pag. 158 del Suo libro, compare la confutazione delle teorie cospirative riguardo la discesa dal 6° al 2°piano (ovvero dal luogo in cui Oswald avrebbe sparato alla sala mensa) completa di tempi cronometrati.
A mio parere è inverosimile che Oswald, ammesso e non concesso che fosse lui l'assassino, perda tempo per andare in sala mensa e prendere una coca cola, incontrando poi il poliziotto e il proprio direttore.
Se avessi sparato a qualcuno da un edificio, farei due cose:
1) Far sparire i bossoli
2) Evitare di uscire dalla porta principale e di sostare in luoghi a rischio (come la mensa), dove sarebbe facile essere riconosciuto.

Ben inteso, rimane un mio parere (difatti l'ho scritto anche nel precedente post)...
Saluti
Simone Colzani

[Modificato da clorammina 08/12/2004 9.45]

Federico Ferrero
00mercoledì 8 dicembre 2004 10:56
Caro Simone, ammesso e non concesso che Kennedy sia stato ucciso (e che non sia invece vivo e vegeto in una base segreta Usa) [SM=g27822] ti faccio notare che non è molto scientifico opporre cosa TU avresti fatto. ragionando a freddo. Prima di tutto sul momento non si sa mai come si reagisce a uno stress emotivo del genere (l'aver appena ammazzato un presidente). Ma soprattutto, se conosci la condotta di Oswald dagli spari alla sua morte vedrai che è dominata da un autocontrollo gelido, che non viene quasi mai meno.
Per esempio: esce dal Deposito, fa il biglietto e sale su un autobus (!). L'autobus si blocca per il caos in Dealey Plaza, lui scende e va alla stazione degli autobus Greyhound: sale su un taxi ma poi si accorge che una signora lo vorrebbe prendere, allora le dice: "Prenda questo qui, glielo lascio". Il tassista, notando auto della polizia in ogni dove, durante il viaggio gli dice: "Ma che sarà mai 'sto pandemonio?" Lui zitto, muto, calmissimo.

Insomma: non mi stupisce per niente che Oswadl non sia uscito trafelato dal Deposito (oltretutto, fosse scappato, qualcuno lo avrebbe notato!). Tieni conto che Oswald, dopo aver sparato, non poteva sapere quanto tempo aveva per andarsene prima che la polizia individuasse il Deposito. Nella sua impressionante freddezza, invece, trovo del tutto plausibile che Oswald abbia detto: me ne esco fischiettando e con una Cola in mano. Voglio vedere a chi viene in mente che un dipendente del Deposito tutto tranquillo e ignaro del casino che e successo possa avere a che fare con gli spari.
E infatti va così: l'agente Baker lo ferma, ma il guardiano del Deposito gli dice che Oswald è un impiegato (e implicitamente che non può aver sparato). Se lo avessero trovato esagitato e fuggente stai tranquillo che Baker lo avrebbe fermato e gli avrebbe chiesto spiegazioni del suo comportamento...

La condotta calma di Oswald non mi insospettisce per niente. Nella sua irragionevolezza è rimasto lucidissimo, anche durante la breve detenzione. Intorno c'era gente agitatissima, lui era lì, quasi fosse l'unico estraneo alla vicenda, che rispondeva in maniera talora assurda alle domande ma sempre sorvegliato, disteso, quasi pacato (tipo: "Ha ucciso lei il presidente?" "No, non mi hanno ancora accusato di questo" ...ma che razza di risposta è?)

Tutta la condotta di Oswald dagli spari al corteo in poi indica una lucida follia: se ne va dal posto di lavoro e va a casa, per cambiarsi e prendere la pistola (voleva forse sterminare le forze di polizia americane per intero e fuggire all'estero? Mah)
Vaga, forse alla ricerca di una soluzione, vede un poliziotto, probabilmente pensa: "Ecco, mi hanno già beccato" e lo ammazza. Poi decide che passeggiare per le vie intasate di macchine della polizia non è esattamente l'ideale e si rintana in un cinema. Una volta catturato, da quella faomosa frase: "It's all over, è tutto finito" cambia tattica (per forza!) e si mette a giocare al gatto col topo: "Io non vi dico niente, provateci voi a incastrarmi".

Davvero, non c'è alcunché di inverosimile nel comportamento di Oswald quel giorno. E' la persona Oswald in sé a essere un triste prodotto della mitomania e della smania di di diventare un celebre rivoluzionario.

Saluti
FF
edantes
00mercoledì 8 dicembre 2004 19:29
Per il Sign.Colzani:

mi scusi, ma non è serio che lei consideri ancora Oswald un presunto colpevole.Anche i complottisti non hanno dubbi che sia stato lui a sparare dal sesto piano del deposito,ma credono(a torto) che non sia stato l'unico colpevole.Il fatto che sia rimasto in sala mensa a bere una coca cola invece di scappare subito, è la dimostrazione della sua instabilità mentale.Ma come fa una persona a sparare e a lasciare il fucile con le proprie impronte buttato tra gli scatoloni?Lo stesso fucile che aveva comprato per posta, per cui non sarebbe stato molto difficile risalire a lui.Al fratello Robert che lo andò a trovare in carcere e che lo guardo negli occhi disse:''fratello, non troverai niente li''.Non diede segno di emozione, niente.Sarebbe stato inutile cercare in lui una spiegazione per quello che aveva fatto.Solo nell'immagine distorta che aveva di se stesso e degli eventi della sua vita che contrastavano con questa,si può capire per quale motivo sparò kennedy.
clorammina
00giovedì 9 dicembre 2004 01:18
Sig. edantes (presumo voglia dire Edmond Dantes, bel nick!),
Va bene essere qualsiasi orientamento sull'affaire JFK, ma affermare che "tutti i complottisti non hanno dubbi che Oswald abbia sparato" mi sembra un po' riduttivo [SM=g27817] . Che poi il buon vecchio Lee fosse instabile o meno, beh, troppa gente ci ha giocato sopra (a mio personale modo di vedere, fra gli altri segnalo Mark Lane e Gerald Posner), facendone alternativamente un mentecatto, un gelido pazzo o uno schizoide.
Questo tipo di profiling del soggetto non è, a livello psichiatrico, un esempio di corretta analisi del paziente: purtroppo, non essendo Oswald ancora in vita, non possiamo che rifarci ai testimoni, e ciò, da qualsivoglia punto di vista, è distorsivo della realtà. Purtroppo.
Cordialmente
Simone Colzani
Federico Ferrero
00giovedì 9 dicembre 2004 09:13
Simone,
le tue argomentazioni su Oswald riflettono l'atteggiamento tipico di chi "non vuole credere", costi quel che costi, all'assassino solitario. E' un cliché che ho notato tantissime volte.
Non appena si parla di questioni non strettamente scientifiche (per esempio la mente di Oswald, mai analizzata perché non ci fu il tempo per farlo) si diventa assolutamente rigorosi (cioé si dice: non abbiamo un profilo tracciato da esperti, manca la relazione scritta e firmata sul suo stato mentale e quindi, per correttezza e obiettività, non possiamo dire una parola sul suo modo di pensare e agire).
Benissimo. Tale estremo rigore scientifico, tale giustificata diffidenza, però, spariscono quando si inizia a parlare di ferite, di fucili, di traiettorie, di pistole. Lì si diventa tutto l'opposto: si iniziano a tirare fuori ipotesi su un Oswald condizionato mentalmente da guru dell'FBI, scenari di squadre di cecchini che saltano fuori dapppertutto, ricostruzioni strampalate col Mossad, Bush, Castro, Tippit che spara dalla finestra, Ruby che corre in Dealey Plaza, l'austista della Lincoln che rallenta apposta (o spara pure lui, come dicono alcuni)... E se uno porta prove si sente rispondere che sono false, sono artefatti.

Delle due l'una, Simone: o si è SEMPRE assolutamente rigorosi oppure non lo si è mai. Farlo solo quando fa comodo non è... rigoroso. Di Oswald non avremo mai un profilo psichiatrico, è vero: la sua vita e i suoi sbandamenti sono però sufficienti per ritenere plausibile che volesse uccidere Kennedy per soddisfare la sua smania di protagonismo rivoluzionario.

Se esistesse una perizia psichiatrica su Oswald questa farebbe la fine delle foto di Lee col fucile e di tutto il resto: si direbbe che è falsa, manipolata, che in fondo non dimostra niente, eccetera.

Saluti
Federico
edantes
00giovedì 9 dicembre 2004 11:41
Fino ad ora si è discusso se Oswald abbia agito da solo o se sia stato aiutato da qualcuno,ma non che sia stato totalmente estraneo all'attentato.Io non le saprei dire quale possa essere il termine scientificamente corretto per definire il profilo psichiatrico di Oswald, ma mi attengo alle testimonianze di chi lo conosceva bene,e non penso che un fratello o una moglie avessero molto interesse a descriverlo come un individuo instabile.Certamente le testimonianze non provano scientificamente che lo fosse,ma se le colleghiamo al gesto che ha compiuto, diviene difficile pensare che avessero tutti torto a considerarlo un mitomane fuori di senno.

ps:si,è l'abbreviazione di edmond dantes.
clorammina
00giovedì 9 dicembre 2004 14:01
Sulla non estraneità di LHO all'attentato sono d'accordo, meno sul fatto che sia stato lui a sparare. Sul profiling psichiatrico, il soggetto non era completamente a posto (così penso), ma non si sa bene come manifestasse questa sua caratteristica. E' questo dire "ok, è pazzo, ma ogni tanto agisce lucidamente", tentando poi di riconnettere le affermazioni dei testimoni ad un profilo sempre sfuggente, che mi fa sobbalzare sulla sedia. Per fare un esempio, mi ricorda tanto la bomba di Oklahoma City: l'accusa non è ancora riuscita a dimostrare cosa ha fatto saltare l'edificio federale, solo la colpevolezza di McVeigh, la cui confessione è a dir poco allucinante... ma qui vado fuori dal seminato
A proposito di condizionamenti mentali, Federico, ti ricordi il soggiorno in un ospedale sovietico di Oswald (11 giorni per un banale intervento?)? Tranquillo, è solo un sospetto.
Saluti
Simone Colzani
edantes
00giovedì 9 dicembre 2004 14:49
Io non so chi abbia usato il termine pazzo, di certo non il sottoscritto.Sicuramente non era una persona molto equilibrata,e non vedo cosa ci sia di strano nel mettere in relazione le testimonianze riguardanti la sua personalità, con il comportamento che assunse nelle ore successive all'attentato.
Federico Ferrero
00giovedì 9 dicembre 2004 15:11
Simone: una volta di più vedo che è impossibile restare "nei binari" quando si discute con te, e lo dico con tutta la simpatia che ho per i tuoi inteerventi, qui (ribadisco: qui) sempre civili e urbani.

Ripeto (anche perché non hai risposto...) la differenza di atteggiamento che sussiste a seconda delle situazioni: quella, sì, mi fa "sobbalzare suula sedia", come quando leggo che Oswald non avrebbe sparato [SM=g27833] e molto più del profilo psichiatrico latitante di Oswald.

Saluti
FF

[Modificato da Federico Ferrero 09/12/2004 15.12]

clorammina
00giovedì 9 dicembre 2004 17:19
OK, spiego quanto scritto prima:

ok, è pazzo, ma ogni tanto agisce lucidamente


questa espressione era per delineare il tipo di giudizio (su Oswald) dato da chi crede nella colpevolezza del medesimo soggetto.
Poi, sul fatto che LHO abbia sparato, non ne sono così sicuro. Non che mi stia simpatico, semplicemente perchè non ci credo appieno (ma non lo escludo)
Magari in futuro subentreranno maggiori elementi che mi faranno ricredere.
Per ciò che riguarda il profiling (Federico, non ho capito a cosa ti riferisci quando menzioni "la differenza di atteggiamento"), a me sembra interessante leggere quanto riporta DV in appendice nel suo libro (che devo finire, sta diventando un tormento [SM=g27819]), con i pareri degli psichiatri, sebbene ormai "l'inquinamento delle prove" (giudizio professionale su LHO) si sia, ahimè, già compiuto.
Sperando di aver chiarito,
Saluti
Simone Colzani
Federico Ferrero
00giovedì 9 dicembre 2004 19:04
Provo a spiegare:
da una parte rifiuti l'accettazione della colpevolezza di Oswald solo perché, in fin dei conti, manca il benedetto filmato in cui si vede Oswald sparare, filmato che mai avremo perché mai fu girato. Quindi tutti gli indizi, le prove, gli elementi di fatto per te non sono sufficienti. Eppure sono gravi, precisi, concordanti. In altre parole: su questo lato sei iper-esigente (o forse qualcosa di più: le prove, infatti, ci sono).

Dall'altro lato metti in discussione l'apparato accusatorio solo perché manca un preciso quadro della psiche di Oswald, che mai avremo perché mai fu analizzato, e quindi è stato necessario costruirne uno a posteriori, basandosi sulla sua vita.

Quindi: da un lato non ti bastano pesanti elementi di prova, dall'altro è sufficiente una non-certezza sulla mitomania di Oswald per "farti sobbalzare" e mettere in dubbio la sua colpevolezza. Mi pare iniquo, tutto qui.

Non sapremo mai TUTTA la storia di Oswald, dall'infanzia all'attentato. Sappiamo tantissimo, però: e secondo me c'è abbastanza materiale per comprendere anche psicologicamente il suo agire, al di là delle prove che lo inchiodano alle sue responsabilità.

Saluti
FF
Demonfly
00venerdì 10 dicembre 2004 09:37
Re:

Scritto da: clorammina 09/12/2004 14.01
Sulla non estraneità di LHO all'attentato sono d'accordo, meno sul fatto che sia stato lui a sparare. Simone Colzani



Facciamo un gioco.
Io sono Oswald, sono alla finestra della biblioteca.
Vado per sparare, e scopro che il fucile non spara.
Quindi vedo la testa di Kennedy esplodere.
Che faccio?
A questo punto capisco il significato delle settimane passate, della strana gente che ho incontrato... capisco che sono perduto.
Cerco di uscire senza dare nell'occhio, e vado al cinema dove ho appuntamento: dubito del tizio che me lo ha dato, ma e' la mia unica speranza... ma al cinema ci trovo la polizia.
Mi interrogano per ore, e nessuno mi crede.
Chissa' perche' ;-(
Il fucile e' sporco, e' stato usato da me per allenarmi nelle ore precedenti e ci sono le mie impronte sopra: che strano, prima funzionava, ora non piu': forse non si fidavano della mia mira... se sbagliavo non avrebbero piu' avuto la possibilita' di uccidere JFK. Chiunque fossero...

Qualcuno mi dice cosa c'e' di sbagliato in questa fiction? :-)

Federico Ferrero
00venerdì 10 dicembre 2004 09:53
Di sbagliato c'è:

1) Che Oswald sparasse da una biblioteca (era un deposito, ma è un errore veniale)

2) Che la testa di Kennedy saltasse per aria così: visto che gli spararono dalla posizione di Oswald e tu dici che Oswald non sparò, o erano in due affacciati alla finestra o...

3) Che il fucile non sparasse: era perfettamente funzionante.

4) Che tre cartucce esplose siano state trovate al sesto piano, ed erano provenienti dal suo fucile. Non si spiegherebbero

5) Come hanno fatto a sparare a Kennedy con il fucile di Oswald se era Oswald che lo aveva in mano e non sparò?

5) In generale, non capisco un attentatore che va là e poi ha il fucile inceppato e allora "capisce di essere perduto"... Perché se avesse sparato, invece, non sarebbe stato perduto? Inceppato per sfiga, poi, o perché manomesso? E se era manomesso, perché doveva esserlo? Non era meglio fargli sparare per inchiodarlo? (E infatti lo fece, visto che i frammenti trovate venivano proprio da quei colpi...)


Insomma: un bel gioco. Potrei ribaltarti la domanda, però: cosa c'è di giusto in questa tua ricostruzione?
Inizio io:

1) Che Kennedy è stato ucciso

2) Ehm...

[SM=g27827]
Ciao
Demonfly
00venerdì 10 dicembre 2004 10:15
Re:

Scritto da: Federico Ferrero 10/12/2004 9.53
Di sbagliato c'è:

1) Che Oswald sparasse da una biblioteca (era un deposito, ma è un errore veniale)

2) Che la testa di Kennedy saltasse per aria così: visto che gli spararono dalla posizione di Oswald e tu dici che Oswald non sparò, o erano in due affacciati alla finestra o...

3) Che il fucile non sparasse: era perfettamente funzionante.

4) Che tre cartucce esplose siano state trovate al sesto piano, ed erano provenienti dal suo fucile. Non si spiegherebbero

5) Come hanno fatto a sparare a Kennedy con il fucile di Oswald se era Oswald che lo aveva in mano e non sparò?

5) In generale, non capisco un attentatore che va là e poi ha il fucile inceppato e allora "capisce di essere perduto"... Perché se avesse sparato, invece, non sarebbe stato perduto? Inceppato per sfiga, poi, o perché manomesso? E se era manomesso, perché doveva esserlo? Non era meglio fargli sparare per inchiodarlo? (E infatti lo fece, visto che i frammenti trovate venivano proprio da quei colpi...)

Insomma: un bel gioco. Potrei ribaltarti la domanda, però: cosa c'è di giusto in questa tua ricostruzione?
Inizio io:

1) Che Kennedy è stato ucciso

2) Ehm...




1) Vabbe', deposito... non cambia nulla ;-)

2) Si dice che alla finestra di sotto ci fosse qualcuno... cmq non esiste prova che NON ci fosse nessuno, o sbaglio? E poi poteva essere un palazzo vicino, l'effetto soggettivo per LHO sarebbe stato simile, cosa cambia? :-)

3) Basta avere un tizio che va a levare il "tappo" mentre LHO scappa... se questa fiction e' percorribile, avevano senza dubbio un "palo" a controllare LHO, che poteva (Oswald, dico) magari mettersi a gesticolare o gridare o chissa' cosa e mandare a monte tutto...

4) Come no. Si e' allenato a sparare per settimane, sai quante pallottole c'erano disponibili per la messinscena del "palo"?

5) Con un fucile uguale, p.es. dal piano di sotto o da dove vuoi tu?

5bis) Se ha il fucile inceppato, e vede JFK morire, e non e' rincoglionito, ti assicuro che capisce ;-)
Manomesso, perche' se sparava davvero e sbagliava non avrebbero avuto altre possibilita'...

A te il boccino.
Poi ti dico la mia tesi :-)

Stefano F.
00venerdì 10 dicembre 2004 10:42
Leggere l'archivio, forse?
TESTIMONI DELL’ACCUSA

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6-PARTE (46/57)
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*BUGLIOSI
Il Governo chiama Harold Norman


*GIUDICE
Signor Norman, si accomodi, prego /

*NORMAN


*GIUDICE
Signor Norman..?

*NORMAN
SÌ, signore.

*GIUDICE
La prego, venga pure avanti.. Se non sba-
glio lei ha già prestato giuramento, vero?

*NORMAN
Sì, signore.

*GIUDICE
Allora si sieda al banco dei testimoni
Ci dica il suo nome.

*NORMAN
Harold Norman.


*GIUDICE
Dove abita, signor Norman?

*NORMAN
A Dallas. Texas.

*GIUDICE
Grazie.

*BUGLIOSI
Signor Norman.. nel novembre del 1963, lei
lavorava come impiegato addetto agli ordinativi..

*NORMAN
Sì.

*BUGLIOSI
.. di testi scolastici.. al deposito di te-
sti scolastici del Texas?

*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
E tra i suoi colleghi c'era Lee Harvey
Oswald, è esatto?


*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
Lei aveva un rapporto di amicizia con
il signor Oswald, signor Norman?

*NORMAN
No, signore.

*BUGLIOSI
C'era una ragione particolare?

*NORMAN
lo non .. tra noi due non c'era proprio dialogo,
ecco tutto ..perché..

*BUGLIOSI
Era un tipo solitario?

*NORMAN
Proprio così.

*BUGLIOSI
Quel venerdì mattina, 22 novembre 1963,
giorno in cui il Presidente Kennedy fu assassina-
to, lei vide il passaggio del corteo presi-
denziale?

*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
da dove lo vide?

*NORMAN
Lo vidi dal quinto piano.

*BUGLIOSI
Lei guardò il corteo con alcuni suoi colleghi?


*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
Ci dica i loro nomi..

*NORMAN
James Dorman / che tutti chiamano Junior, e / Mo-
neray William.

*BUGLIOSI
Reperto “D” / Signor Norman, alla
sua sinistra c'è la fotografia di quattro fine-
stre. Tre sono aperte / e come può vedere alle fi-
nestre inferiori ci sono due uomini / Lei ricono-
sce gli uomini in questa fotografia?

*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
Chi sono?

*NORMAN
Questo qui è.. / Moneray William / e quello là so-
no io, Harold Norman.

*BUGLIOSI
Quindi lei si trovava alla finestra più a sud
-est del quinto piano del deposito di testi scolastici

*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
E da quella finestra lei vide passare il corteo,
è esatto?

*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
Che cosa vide e sentì in quel momento,
signor Norman?

*NORMAN
Be' . . io sentii / uno sparo / mentre il.. / il -
corteo passava là sotto / Al primo sparo vidi il
Presidente accasciarsi e poi sentii / altri
due spari.

*BUGLIOSI
Perciò lei udì complessivamente tre spari.

*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
Dal rumore, sembro che un fucile avesse
sparato sopra di lei?

*NORMAN
Si, signore.

*BUGLIOSI
Ci fu qualche altra ragione / a parte il rumore
.. del fucile, ci fu qualche ragione che le fece
pensare che gli spari provenissero da sopra?

*NORMAN
Sì, signore.

*BUGLIOSI
Ce la vuole dire?

*NORMAN
Vede, io / avevo sentito / il../ i "cosi vuoti",
così li chiamo io / cadere per terra, e avevo sen-
tito il / rumore / dell’otturatore del fucile
..tirato avanti / e indietro.

*BUGLIOSI
Lei ha una certa familiarità con i fucili?

*NORMAN
Sì, signore.


*BUGLIOSI
Per "cosi vuoti" intende i bossoli?

*NORMAN
Esatto.

*BUGLIOSI
Quanti ne ha sentiti cadere sul pavimento?

*NORMAN
Tre.

*BUGLIOSI
E i rumori provocati dall’otturatore
e.. dall'espulsione dei bossoli e dalla loro
caduta a terra li ricorderà per tutta la vita?

*NORMAN
Si, signore.

*SPENCE
Scusi.. un momento.

*BUGLIOSI
A questo proposito...

*SPENCE
Mi-mi scusi, Vostro onore, non ho fatto
alcuna obiezione al modo di / interrogare,
perché non è mia abitudine farne, però.. / sarebbe
bene non imbeccare il teste. Con quest’ultima
domanda, poi! Gli ha suggerito una... risposta da
tramandare ai posteri, da..ricordare per l'eternità

*GIUDICE
La sua obiezione è respinta avvocato.

*BUGLIOSI
AnCora una domanda. la mattina
dell'assassinio/ ha per caso visto un estraneo,
o più estranei, nel deposito dei libri?

*NORMAN
No, signore.

*BUGLIOSI
Non ho altre domande. Grazie, signor Norman.

*GIUDICE
Signor Spence, può controinterrogare.

*SPENCE
Signor Norman..può dirci.. qual era il ritmo degli spari e dei
rumori? Era bam-bam / baam.. / oppure come?

*NORMAN
Da quel che ricordo / il ritmo dei rumori e degli
spari era.. / bum..clic-clic / bum.. clic-clic /
bum.. clic-clic..

*SPENCE
Erano così regolari?

*NORMAN
Sì, signore.

*SPENCE
Regolari / Dunque, lei ha detto di aver
sentito.. / delle.. dei bossoli cadere.

*NORMAN
Sì, signore.

*SPENCE
Se dopo che era tutto finito qualcuno fosse venuto/
a dire: abbiamo trovato / aah.. tre / chiodi, di
quelli grossi, o. . / tre grosse viti o / qualcosa
di questo genere il rumore da lei sentito in pre-
cedenza, di cose cadute per terra, avrebbe anche po-
tuto essere.. poteva anche essere il rumore / di
un oggetto metallico caduto per terra. Non è
d'accordo?

*NORMAN
Non saprei.

*SPENCE
Voglio dire, lei ha mai sentito.,/ non aveva
mai sentito il rumore / di bossoli cadere da
un .. / da un ../ fucile, sopra la sua testa, pri-
ma di allora?

*NORMAN
Io le ho detto / quale era il tipo di rumore..

*SPENCE
Già.

*NORMAN
Ecco tutto.

*SPENCE
Molto bene / Senta.. / quand'è stata
l'ultima volta prima / dell'assassinio che aveva
sentito un fucile espellere un bossolo?

*NORMAN
Non glielo so dire con esattezza, signore

*SPENCE
non l'aveva mai sentito, vero?

*NORMAN
Si, invece. L'avevo sentito

*SPENCE
Ehm.. / Allora / hanno tentato di farle,
le dire - l'F.B.I. in- in questo caso - che. . lei
aveva sentito degli spari da.. / da sopra alla sua te-
sta, ma lei questo non l'ha detto / non è così?/
Lei non ha detto di aver sentito gli spari
Direttamente sopra la sua testa, vero?

*NORMAN
No, ho detto di aver sentito gli spari sopra di
me / Non ho detto "direttamente", ho detto solo
di averli sentiti sopra di me.

*SPENCE
Già . E loro tentarono di farle dire /una
cosa diversa, è vero?

*NORMAN
Sì, signore.


*SPENCE
Ma lei ha resistito, vero? lei non voleva che
loro le mettessero le parole in bocca.

*NORMAN
No, signore.

*SPENCE
Non vuole che né io né nessun altro le
metta le parole in bocca..

*NORMAN
No, signore.


*SPENCE
... in questa udienza, è così, vero?

*NORMAN
Sì, signore.

*SPENCE
Dunque... / lei.. pensò
ci fosse un uomo armato di sopra, vero?

*NORMAN
Pensai che di sopra ci fosse un uomo.

*SPENCE
Be', ma.. / avrà immaginato che fosse armato, a-
vendo sentito gli spari e tutti quei bossoli
che cadevano per terra..

*NORMAN
Erano tre i bossoli.

*SPENCE
Dunque.. vediamo di ricominciare
daccapo Pensò che ci fosse un uomo armato di
sopra, è esatto?

*NORMAN
Non ricordo cosa pensai.

*SPENCE
Non pensò che di sopra ci fosse un uomo con
fucile?

*NORMAN
Pensai che ci fosse qualcuno di sopra

*SPENCE
Con un fucile. Molto bene. / E non scappò
da lì a gambe levate?

*NORMAN
No, signore.

*SPENCE
Non pensò di chiamare la polizia?

*NORMAN
No, signore.

*SPENCE
Dopo gli spari lei rimase lassù per quindici
minuti, a guardare la folla,non è vero?

*NORMAN
Non so dirle quanto tempo ci rimasi.

*SPENCE
Comunque ci rimase un bel po'../ di tempo,
a guardare la folla in strada, non è così?

*NORMAN
Ci rimasi un po' di tempo.

*SPENCE
Certo. / E lei.. / lei.. / se ne andò
verso le due?


*NORMAN
Sì, signore.


*SPENCE
E nell'edificio non c'era più nessuno, è
vero?


*NORMAN
Aah.. dopo che.. /dopo che ci dissero di andare,
sparirono tutti.

*SPENCE
Tutti quanti / finalmente / lasciaste
l’edificio.

*NORMAN
Ma con …il permesso della polizia.

*SPENCE
Certo/ Tutti quanti, incluso il mio cliente il signor Oswald, non è vero?

*NORMAN
Non lo so, signore.

*SPENCE
Non c’era più neanche lui là, vero?

*NORMAN
Io non l’ho mai più visto, signore

*SPENCE
Bene, grazie.

*NORMAN
Prego


*SPENCE
La ringranzio molto.


*GIUDICE
Bene, Puo’ andare, Signor Bugliosi il prossimo testimone.


*BUGLIOSI
Il governo chiama Eugene Boon.
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