Orsù il ritorno

Ecco l'elfa muoversi a passi felini,passare guardinga dai cancelli.Ormai aveva un fisico da adulta seppure il viso non riuscisse a nascondere i suoi diciott'anni d'età,davvero poco per un'essere immortale.Eppure lo sguardo fiero di creatura selvatica mostrava profondi mutamenti del suo animo,i capelli bruni dai riflessi ramati erano corti per cammuffare il suo aspetto e adesso brillavano alla luce del sole.Portava una gonna sfilacciata in più punti e aveva strappi profondi per permettersi di correre anche nel folto dei boschi.Aveva cercato a lungo se stessa,fuggendo dalla civiltà e dai suoi affetti per molto tempo per poter riscoprire la sua natura.Rise sistemando il corpetto,anch'esso malmesso e pensò a suo marito e alle storie che avrebbe fatto vedendola in quelle condizioni."CHe pensiero stupido"pensò.Non è detto che la stia aspettando così come lei non ha aspettato lui...era sempre in giro a fare l'eroe.Un nuovo sorriso le illuminò il viso e non potè fare a meno di guardare l'anello che portava al dito,il loro amore brillava come quella pietra luminosa al centro di esso,impossibile scalfirlo anche col tempo e con la lontananza.Intanto era arrivata al centro della piazza principale e molte dame si voltavano apparentemente scandalizzate.I suoi occhi si soffermarono sul drago di pietra che troneggiava su di una maestosa fontana e sussurrò per la prima vonta parole nella lingua corrente e non in elfico "Eccomi,sono tornata al vostro servizio"

Claudium, appoggiato contro il muro di una casa e con le braccia incrociate, si era messo ad osservare incuriosito la ragazza; a colpirlo era stata l'espressione disegnatasi sul suo viso, il tipico sorriso che contraddistingue gli Aspiranti ed i Vassalli che sono stati per molto tempo lontani dal Regno.

Il Paladino era sicuro di non aver mai parlato con quella donna, eppure ella aveva un'aria a lui familiare; l'Aspirante si sforzò nel pensare a dove aveva potuto già aver visto quell'elfa ed improvvisamente la risposta attraversò la sua mente: quella che Claudium aveva davanti era Lady Eothen, la moglie del suo compagno di Gilda Eloindir.

Dopo averla riconosciuta l'Aspirante si staccò dal muro e si fece strada tra la folla fino a raggiungere la giovane; dopo essersi presentato il Paladino la invitò a seguirlo in Taverna mettendosi a sua disposizione per informarla sugli eventi verificatesi durante la sua assenza.

OT- Bentornata -OT

Trekentoff passeggiava tranquillo lungo le vie del Regno, cercando di ricordare il nascondiglio di uno dei suoi diari. Era talmente concentrato da non badare nemmeno a dove andava.
Borbottando contro la sua pessima memoria, raggiunse la piazza antistante i cancelli al cui centro svettava una grande statua di pietra, raffigurante il Sommo BlueDragon.
Stava per imboccare un altra via, quando una particolare attirò la sua attenzione.
Il suo compagno Aspirante Claudium in campagnia di una donna. Probabilmente un elfa a giudicare dal viso piacente e delicato e dalle orecchie a punta.
Stavano discutendo di qualcosa di probabilmente molto importante, ma Trekentoff non ebbe alcuna esitazione. Marciò velocemente verso di loro, la fronte aggrottata.
" Oh, salve, Messer Trekentoff, arrivate giusto in tempo, posso prsentarvi..."
Trekentoff gli lanciò un occhiataccia, zittendolo all'istante e lasciandolo con qualche preplessità, poi si rivolse alla donan.
" Milady, posso capire che probabilmente avrete sopportato un lungo ed estenuanate viaggio per giungere al Regno, ma non posso che espreimere tutta la mia disapprovazione per il vostro vestiario poco consono"
" Ehm, Messer Trekentoff, guardate che lei..." cercò di dire Claudium, ma il burbero Aspirante lo intimò al silenzio con un altra occhiataccia.
" Non vi chiederò, Claudium, cosa stavate aspettando a portare questa fanciulla a comprarsi qualche vestito, ma comunque gradirei almeno che adesso la accompganaste" Per sottolineare queste parole, Tekentoff tirò fuori da una tasca un sacchetto pieno di monete e lo mise in mano a Claudium che lo guardò, basito.
Trekentoff incorciò le braccia sul petto, severo.
" Pagherò tutto io, non preoccupatevi, però in futuro vi inviterei..."
Di colpo una risata argentina risuonò nell'aria, interrompendo le sue farneticazioni. Entrambi gli Aspiranti si volsero verso l'elfa.
" Vi ringrazio, Messere" disse la donna, ridendo gentilmente "Ma non credo di averne bisogno, dato che sono anch'io un Aspirante del Regno, Claudium mi stava semplicemente spiegando i cambiamenti avvenuti nel Regno e inoltre, io ho anche un marito che mi sta aspettando"
" Se mi aveste lasciato, parlare, Trekentoff vi avrei spiegato tutto, costei è l'Aspirante Vassalla Lady Eothen di riotnro dopo una lunaga assenza"
Trekentoff ascoltò in silenzio le paorle dell'elfa, mentre un lieve rossore d'imbarazzo gli appariva sul volto solcato di rughe.
" Ehm, vogliate accettare le mie scuse, milady, io non sapevo...."
" State tranquillo, messere, non è successo niente, anzi è bello per me vedere che nel Regno ci siano facce nuove" disse gentilmente Lady Eothen
" Ehm, ecco, si, penso di si" balbettò Trekentoff "Ehm, ora che ci penso ho un impegno urgente che mi aspetta, vi do il bentornato, Lady Eothen e spero che possiate rimanere, ecco, si, se volete scusarmi"
" Ma no, unitevi a noi per una pinta di birra" lo invitò Eothen
" Se me lo chiedete, non posso dirvi di no" sorrise impacciato Trekentoff, e cosi chiarito l'eequivoco nato dal burbero Aspirante, i tre si diressero verso la taverna



Bentornata Eothen, felice di conoscerti!!!

In quel momento si trovava in Taverna. L'aspetto non era certo il più consono ma d'altronde non poteva fare a meno della sua armatura che lo rivestiva da capo a piede. Se nessuno lo avesse conosciuto di sicuro avrebbe dato molto nell'occhio. Imporvvisamente vide entrare Claudium, Trekentoff ed una donna...aveva proprio le sembianze di un'incantevole elfa, ma non riusciva a capire cosa ci facesse con quei due...dopodichè rimembrò le parole di un'abitante delLO Regno e carpì chi era. Decise di prendere l'iniziativa, chiamò l'Oste ed ordinò quattro boccali di pinta fresca, dopodichè si diresse verso il tavolo dei tre.
Claudium notò una figura massiccia con un'armatura alquanto rilevante che si dirigeva nella propria direzione. Bastò un'occhiata alle spade che portava nel retro del schiena per capire chi fosse.
Arrivò al tavolo con non poca difficoltà e cercando di non far cadere i boccali risultò non poco goffo, indi li posò e disse:
<< Salve Claudium, salve messer Trekentoff, mi sono permesso di offrire un bel giro di pinta...o ma chi abbiamo qui, benvenuta madamigella o dovrei dire bentornata Eothen, prego favorite pure >>.
Claudium si stupì non poco nel vedere che Drago conoscesse il nome dell'elfa e quindi non potè fare a meno di domandarsi come ne fosse venuto a conoscenza, ma poi facendo mente locale ricordò che aveva l'abitudine di essere sempre ben informato. La fortuna ed il caso volevano che Drago avesse sentito il ritorno di un'elfa mentre si dirigeva alla Taverna tempo prima, e chiedendo ad un'abitante delLO Regno gli era stato spiegato chi fosse.
<< Vi ringrazio messer...non credo di conoscere il vostro nome... >> disse Eothen con garbo.
<< Molto piacere Drago, Guardia Reale delLO Regno al vostro servizio >> disse fieramente.
<< Bene adesso direi di brindare al ritorno di Eothen! >> disse Trekentoff il quale iniziava a sentire la gola secca.

OT- Bentornata nelLO Regno Eothen! E'un piacere fare la vostra conoscenza! -OT

OT-- Bentornata --OT

Bentornata!

OT -- Bentornata... da una Viandante giunta di recente nel Regno (ancora senza PG... per questo non ti ripondo in GDR)!

Il Cavaliere del Nord era in Taverna, seduto in disparte, che osservava con sguardo assente la grande pinta di birra fresca davanti a lui. Aveva scoperto che nella confusione del locale era più semplice esercitarsi nella difficile tecnica di attenuare l'aura e, forse un giorno, di annullarla, come riusciva a fare il Gran Maestro BrightBlade.
La sua concentrazione venne, però, bruscamente interrotta dalla percezione di un'aura molto conosciuta...un aura che da molto tempo non avvertiva più all'interno delle mura del Regno.
Il Vassallo alzò lentamente lo sguardo sulla porta d'ingresso e vide entrare Claudium, suo compagno di Gilda, accompagnato da Trekentoff, il nuovo possente Aspirante Vassallo, giunto da poco nel Regno, ed una figura minuta e graziosa...un'elfa.
Jekyll chiuse gli occhi e si concentrò...dall'elfa proveniva quell'aura conosciuta e da tanto tempo lontana...un'aura che conosceva bene e che gli faceva tornare in mente un altro compagno di Gilda, assente da molto tempo...
Il Cavaliere del Nord si alzò ed Eoden, accucciato ai suoi piedi, lo imitò immediatamente con un lieve guaito di disapprovazione.
Silenzionso, mentre un sorriso sincero gli distendeva le labbra, il Vassallo si avvicinò ai nuovi entrati che, nel frattempo, si erano spostati verso Drago.
-Bentornata, milady!- esclamò, felice, il Cavaliere del Nord.
Lady Eothen si voltò, sorpresa, a fissare il cavaliere dall'armatura d'argento, mentre il sorriso luminoso tipico degli elfi iniziava a rsiplendere sul suo viso.
-Jekyll!- sorrise la fanciulla -Sono lieta di incontrarvi nuovamente! Ci fate compagnia?
Il Vassallo annuì e salutò Claudium e Drago, con i quali aveva vissuto molte avventure, e Trekentoff...era la prima volta che i due si incontravano e Jekyll rimase molto compiaciuto dalla stretta poderosa del guerriero e dal suo sguardo asciutto e schietto.
Poi un cameriere si avvicinò, mentre Eoden iniziava a pretendere il giusto saluto dall'elfa, portando un grande vassoio pieno di pinte schiumanti appena spillate.

Ot-Bentornata!!!-Ot