Oggi pomeriggio sono stata al Museo...

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Kiya-
00mercoledì 29 novembre 2006 22:58
... e sono rimasta senza fiato, con la vista annebbiata dalle lacrime.

Che dire? non molto: semplicemente lo statuario è meraviglioso!

E non solo.... ogni volta che varco il portone di via Accademia delle Scienze, mi pare quasi di varcare la soglia del tempo. Avverto sensazioni che mi torna difficile rendere a parole... un po' come sentirsi a casa, tra le braccia di chi ti ama.

Mi ritengo una persona fortunata, ho infatti l'oppportunità di viverlo ogni qual volta io ne senta la necessità. E questa sera era così...
Ero arrabbiata, amareggiata e mi sentivo ferita. Verso le 16.30, non potendo continuare a stare in negozio, ho preso la via della porta e mi sono diretta verso il museo.
Con devota, m trepidante esitazione, all'ingresso ho imboccato il corridoio che conduce allo statuario. Le ante si sono spalancate e mi sono ritrovata immersa in un'atmosfera surreale: luci soffuse, pareti e soffitto oscurati, numerosi specchi. E le statue poste in una vastità virtuale che ne sottolineava la nobiltà. I sarcofagi paiono affluire dalle pareti come fossero un tutt'uno. Nella seconda sala, al fondo, Tutankhamon pareva attendermi con la sua maestosa sovranità che nulla ha da invidiare ad Amon che lo accompagna. A poco è valso lo sforzo di Horemheb di appropriarsi di quella meravigliosa scultura, sovrapponendovi la propria titolatura. Il volto di Tut è inconfondibile e non puoi fare a meno di notare quanto il suo sguardo sia vivo, al punto che pare osservare qualcosa che ci è precluso posto davanti a lui. Ho visto il blocco di calcare su cui Akhenaton volle sottolineare la sua devozione ad Aton, sovrapponendo la sua nuova titolatura a quella originale, che non rendeva merito al suo Dio.
Su tutto questo, e molto altro ancora, Sekhmet è guardiana. Due splendidi colossi della dea sono stati anche posti sulla via, davanti all'ingresso principale.
Uno scorcio "magico" di Torino... un luogo pubblico, che diviene al contempo intimo e riservato, sottolineato da un silenzio che ha un che di sacro, accoglie chi avverte il richiamo di Kemet...
Hatshepsut76
00mercoledì 29 novembre 2006 23:12
Re:
Come ti capisco... Quando ci osno stato io, ormai forse poco più di due anni fa, Ferretti non aveva ancora creato quella meraviglia, di cui poi sono stato reso partecipe leggendo Pharaon, o guardando il telegiornale. Ma mi sono ripromesso di tornarci, e di assaporare il silenzio lasciato dai nostri antenati...


Scritto da: -Kiya- 29/11/2006 22.58

Mi ritengo una persona fortunata, ho infatti l'oppportunità di viverlo ogni qual volta io ne senta la necessità.



Non hai idea di quanto ti invidio...
-francis-
00giovedì 30 novembre 2006 09:36
Non capisco perché quella sala meravigliosa, che non ho visto ma che immagino col cuore, la vogliono riportare a come era prima.
Hatshepsut76
00giovedì 30 novembre 2006 09:46
Mi sembra di ricordare che quando lessi la notizia si diceva esplicitamente che sarebbe stata una cosa temporanea... Sono d'accordo sul fatto che è un po' triste il fatto che prima o poi quella sala tornerà un giorno all'aspetto originale...
Maat Ka Ra
00giovedì 30 novembre 2006 14:33
Re:

Scritto da: -francis- 30/11/2006 9.36
Non capisco perché quella sala meravigliosa, che non ho visto ma che immagino col cuore, la vogliono riportare a come era prima.



Me lo sono chiesto anche io e mi è stato spiegato che il tutto è stato concepito in via provvisoria, quindi non sussistono le minime di sicurezza per mantenerlo tale. Con la presente esposizione, molto affascinante e d'effetto, c'è però un problema: quello di riuscire a vedere bene le iscrizioni e le decorazioni sulle statue, che senza una luce diretta, si perdono irrimediabilmente nella penombra che circonda l'osservatore. Sono sicura che la maggioranza dei visitatori non ci faranno caso più di tanto, ma è un vero peccato perdersi certi deettagli. Ho fiducia nel fatto che troveranno una valida alternativa per risolvere i problemi.
Hotepibre
00giovedì 30 novembre 2006 16:25
Re: Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 30/11/2006 14.33

Me lo sono chiesto anche io e mi è stato spiegato che il tutto è stato concepito in via provvisoria, quindi non sussistono le minime di sicurezza per mantenerlo tale. Con la presente esposizione, molto affascinante e d'effetto, c'è però un problema: quello di riuscire a vedere bene le iscrizioni e le decorazioni sulle statue, che senza una luce diretta, si perdono irrimediabilmente nella penombra che circonda l'osservatore. Sono sicura che la maggioranza dei visitatori non ci faranno caso più di tanto, ma è un vero peccato perdersi certi deettagli. Ho fiducia nel fatto che troveranno una valida alternativa per risolvere i problemi.



Non ho avuto la fortuna di vedere personalemente questo allestimento se non attraverso centinaia di foto scattate anche da mia figlia. Direi tuttavia, che è affascinante; il gioco di luci ed ombre ricrea, in qualche modo, l'alone di mistero (nel senso sano della parola) che da sempre avvolge ogni cosa riguardi la terra di Kemi. Ma un percorso museale, per quanto reso più accattivante da un gioco di luci, deve anche consentire a chi è appassionato, o agli studiosi, di non godere della sola "atmosfera" quasi irreale che si crea, ma anche -e specialmente- degli oggetti, della statuaria, dell'opera in genere, nella miglior luce possibile per apprezzarne i fattori che la rendono unica.
Proprio per questo non posso che concordare pienamente con Maat e sperare che si riesca a trovare una soluzione che contemperi l'esigenza degli studiosi con quella, se vogliamo più romantica e spettacolare, degli utenti "normali".
Quanto ai motivi di sicurezza, non ci credo molto poichè, oggi (ed il rogo di Todi docet, ricordate? 37 morti), ogni luogo aperto al pubblico DEVE sottostare a regole talmente ferree e rigide, cui non credo che il Mueso di Torino si sia potuto sottrarre.

[Modificato da Hotepibre 30/11/2006 16.30]

Hatshepsut76
00giovedì 30 novembre 2006 16:32
Anch'io, come Hotep, ho visto questo spettacolo solo sulle foto (quelle pubblicate su Pharaon); a dire il vero non avevo pensato che il gioco di luci potesse intaccare sulle iscrizioni, e/o sui dettagli, comunque non nascondo che è un vero peccato non poterli cogliere...
Messalinaxxx
00giovedì 30 novembre 2006 19:13
Re: Re: Re:
quando ci sono stata circa 3 anni fa, non c'era lo sfondo scuro come ora. le luci erano diffuse pero' anche con le stesse non c'era illuminazione proprio ideale per leggere tutte le iscrizioni.
insomma l'illuminazione era piu' uniforme e meno contrastata di ora (decisamente) pero' non risaltavano.

ma Kiya tu che l'hai visto ora nella versione sperimentale, leggevi comodamente tutto o hai trovato l'illuminazione piu' suggestiva e un po' penalizzante per i dettagli?

[SM=x822709]

(i primi di gennaio ci faccio un salto pure io e poi vi dico che ne penso)
Maat Ka Ra
00giovedì 30 novembre 2006 21:01
Re: Re: Re:

Scritto da: Hotepibre 30/11/2006 16.25....Quanto ai motivi di sicurezza, non ci credo molto poichè, oggi (ed il rogo di Todi docet, ricordate? 37 morti), ogni luogo aperto al pubblico DEVE sottostare a regole talmente ferree e rigide, cui non credo che il Mueso di Torino si sia potuto sottrarre.

[Modificato da Hotepibre 30/11/2006 16.30]




Qui a Torino abbiamo avuto uno degli esempi più orrendi: Il cinema Statuto....il problema dell'attuale allestimento sarebbe nella pavimentazione "galleggiante" che pare sia in materiale non ignifugo...non sono comunque certa della cosa... [SM=x822735]

Nel precedente allestimento le iscrizioni non erano così facili da vedere, ma certamente più di adesso. Lavorando con mia madre a fianco dei fotografi still-life ho acquisito una certa sensibilità e devo dire che le osservazioni fatte da FrAnkh in merito sono più che azzeccate. Alcuni pezzi meriterebbero delle luci dedicate per mettere in risalto alcuni flebili ma importanti dettagli che ora si perdono completamente e che non possono essere notati se non da chi sa dove trovarli. Ad esempio, nelle sale sotto vi è un cratere che è stato ricostruito e l'unico punto in cui è leggibile un'iscrizione è nascosto, poichè l'oggetto si trova in una nicchia ed è impossibile girargli attorno...Altro esempio è il sarcofago di Nefertari che ha delicate incisioni nel granito che non sono rilevabili per via della mancanza di luce adeguata diffusa e radente, necessaria a creare le ombre giuste per poter "sentire"le incisioni...in compenso c'è la musichetta che mi piace tanto! [SM=x822720]

[Modificato da Maat Ka Ra 30/11/2006 21.10]

-Kiya-
00giovedì 30 novembre 2006 21:16
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Messalinaxxx 30/11/2006 19.13


ma Kiya tu che l'hai visto ora nella versione sperimentale, leggevi comodamente tutto o hai trovato l'illuminazione piu' suggestiva e un po' penalizzante per i dettagli?

[SM=x822709]

(i primi di gennaio ci faccio un salto pure io e poi vi dico che ne penso)



confermo la difficoltà, ma trattandosi dello statuario è "limitata" alle iscrizioni originali. Per le didascalie hanno utilizzato prevalentemente (dove necessarie) stampe su A4 su carta bianca e testo nero illuminate dalla luce di un faretto, che quindi risultano sufficientemente leggibili.
Credo Maat si riferisse alle iscrizioni originali riportate sulle statue (cartigli, frasi votive, etc...). Ad esempio la statua di Tut e Amon, che è chiara (credo calcare), riporta ai lati iscrizioni che risultano difficili da "leggere" a meno che non ci si avvicini al piedistallo (il uale, essendo decisamente alto, eleva la stuatua a un'altezza tale che interpretare le iscrizioni, risulterebbe comunque difficile, anche con un'illuminazione più adeguata - tenete conto che sono alta 1.72 mt e che accanto alla statua in questione, all'altezza dei miei occhi vi sono i piedi dei soggetti, l'uno in piedi (Tut), l'altro seduto (Amon), ma pressocchè di pari altezza.

Credo che per l'allestimento definitivo si rifaranno un po' allo stile adottato per la Sala 1, quella riservata alla preistoria. Sebbene, non si possa sottovalutare quelle che sono le difficoltà oggettive che si possono incontrare nel rendere al meglio statue di elevata altezza e sarcofagi, oltre che frammenti vari e tabernacoli. Inoltre il soffitto dello statuario è a volta e parecchio alto (credo superi i 5 mt di altezza) e questo non fa che complicarne l'illuminazione. Certo non sarà possibile, a desempio, ricorrere a vetrine illuminate da faretti...
Maat Ka Ra
00giovedì 30 novembre 2006 21:18
ho trovato delle foto dal sito del museo egizio
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:13.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com