Oddworld: Abe's Oddysee -CLASSICO-

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SAURON signore di Mordor
00mercoledì 25 giugno 2003 20:12

>RECENSIONE< MULTIPIATTAFORMA

-CLASSICO
-USCITO NEL: 1998




Era facilmente immaginabile che l'invasione di giochi come Doom e tutti i suoi successivi cloni, fornisse un nuovo "mondo" ludico nel quale sfogarsi e che i cari vecchi platform venissero, se non proprio abbandonati, almeno ridotti ad un ruolo secondario. La nuova visuale in soggettiva e la libertà di movimento hanno infatti offerto la possibilità di un coinvolgimento maggiore, rispetto alla vecchia visuale esterna e laterale, quasi sempre solo in 2D.

Abe's Oddysee sembra creato apposta per dimostrare il contrario. Il gioco, infatti, pur essendo un puro e classico platform, dove trabocchetti, salti, e arrampicate la fanno da padrone, è carico di atmosfera e di trovate originali che ne fanno un titolo sicuramente interessante non solo per gli amanti del genere. Per comprendere bene questo titolo è però indispensabile conoscere almeno un minimo della storia che da vita al gioco e alla sua evoluzione.
Su un pianeta non meglio identificato, abitato da diverse razze aliene, la vita si svolge in un'atmosfera in apparenza "tranquilla": una razza predomina sulle altre e le costringe a lavorare in condizioni disumane, pardon... disaliene, all'interno delle fabbriche.
Il protagonista di questa storia è il piccolo Abe, un piccolo alieno verdognolo, che è tanto brutto quanto tenero. Il nostro eroe è un semplice operaio in un mattatoio che, per puro caso, viene a sapere che il nuovo prodotto che verrà realizzato nella sua azienda sarà un torta al Mudokon. Proprio così, l'ingrediente principale sarà la sua stessa razza!! E così hanno inizio i guai e la disperata evasione dalla fabbrica, nonché il gioco vero e proprio.
La fuga, che non sarà chiaramente un'impresa semplice, verrà ostacolata dal servizio di sicurezza dei "tiranni", costituito da alieni di varie specie, da esseri meccanici nonché da mutazioni genetiche. A complicare la disperata fuga, ci sarà anche la liberazione dei propri compagni Mudokon, altrimenti destinati a finire tristemente in scatola. Una volta fuori dalla fabbrica il piccolo Abe, comincerà la propria evoluzione spirituale e lo sviluppo delle sue facoltà telepatiche e telecinetiche. I Mudokon, infatti, possiedono una vasta e antica cultura, piena di misticismo e magia e pare che Abe sia il prescelto che potrà restituire la libertà al proprio popolo.


Per fare ciò dovrà sfruttare tutta la propria astuzia: molti degli ostacoli che affronterà saranno infatti dei piccoli puzzle, da risolvere con opportuni spostamenti di leve, piattaforme, salti ecc. Insomma, gli elementi caratteristici per creare un ottimo platform ci sono tutti, ma Oddworld ha anche qualcosa in più. Oltre alle tipiche azioni come correre, saltare e arrampicarsi il protagonista della nostra avventura può infatti svolgere delle funzioni molto particolari che danno al gioco un notevole spessore e un importante tocco di originalità. Vediamo le più importanti:

Montare: ...su Elum! Si tratta di una sorta di dinosauro alieno (non so trovare una definizione migliore), che potrà essere cavalcato in diverse occasioni. I lati migliori di questo strano animale? È capriccioso, testardo, egoista e puzza come una fogna... figuriamoci quelli peggiori!!

Rotolare: indispensabile per superare passaggi angusti o per attraversare posti pericolosi come presse idrauliche.

Nascondersi: potersi celare nell'ombra e camminare senza fare rumore può essere veramente utile in certi casi, specie quando le guardie nemiche stanno dormendo!

Cantare: una caratteristica dei Mudokon è il loro tipico canto, che permette al loro spirito di impossessarsi del corpo di creature dotate di un minimo di intelligenza. In questo modo è possibile "possedere" il corpo dei nemici per andare in giro senza essere riconosciuti o semplicemente per "suicidarli" eliminando così ogni sorveglianza. Grazie al "canto" si possono anche interrogare le "Luci", delle presenze che danno preziosi consigli durante il gioco, nonché attivare delle porte magiche per liberare gli altri Mudokon.

Comunicare: nonostante le cuciture sulle labbra i Mudokon posso emettere alcuni suoni (attivabili con i tasti dall'1 al 9) che permettono loro di comunicare, anche se in maniera rudimentale. Imparare questo tipo di linguaggio è indispensabile per salvare gli amici di Abe e per l'evoluzione del gioco. Fischi e grugniti costituiscono un ottimo metodo per farsi riconoscere dai propri compagni e per guidarli verso le porte magiche della libertà.


Per quanto riguarda l'azione di gioco, bisogna ammettere che questa non è propriamente frenetica, ma è più sul pacato e meditativo, anche se il tempismo in più di un'occasione è determinante: per fortuna Abe è controllabile in maniera eccellente da tastiera nonostante il numero abbastanza elevato di comandi.
Per chiarire come le funzionalità di Abe vengano sfruttate nel gioco è opportuno citare un esempio, che riguarda l'ambientazione esterna. Abe si trova su uno dei giganteschi rami che costituiscono il villaggio Mudokon. Nella schermata successiva c'è l'ostacolo da superare, un guardiano nemico con corredo di cagnolone cattivo. Il primo tentativo è quello di "possedere" il nemico tramite il "canto". Questa azione però non riesce ad andare in porto in quanto il cagnolone riesce ad azzannare Abe molto prima che la magia abbia effetto. Ecco che bisogna spremere le meningi e osservare per bene l'ambiente circostante: sullo sfondo della prima schermata si può notare un altro ramo, parallelo al primo e collegato a questo tramite una "canna" cava, gigantesca, dentro la quale il nostro eroe può saltare per essere "catapultato" sino all'altra estremità. Diventa quindi necessario tuffarsi nella canna per accedere al ramo più lontano e giungere alla schermata successiva tramite questo. Una volta arrivati nella schermata con il cagnolone, è possibile praticare la magia in tutta tranquillità, grazie al fatto che i nemici si trovano su un'altro ramo, privo, di qualsiasi collegamento col nostro. Una volta posseduta la guardia si può "ordinare" al cagnolone di attaccare in direzione di un burrone, dove precipiterà , seguito dalla guardia posseduta. In questo modo ogni ostacolo verrà rimosso... almeno fino al passo successivo.

L'azione si svolge su ben 15 livelli, tutti molto vasti, il che assicura una notevole longevità al gioco. Si spazia dall'ambientazione triste e cupa del mattatoio Ernia, al villaggio dei Mudokon costruito sugli alberi della rigogliosa foresta del pianeta, al tempio iniziatico, ecc.
Sempre ai fini della longevità, Abe's Oddysee offre un numero infinito di tentativi per essere risolto, si ha infatti a disposizione un numero di vite illimitato. Questa idea, che sulle prime può sembrare strana, e che sembra influisca negativamente sulla longevità del prodotto, alla fine si rivela azzeccata, in quanto la vastità del gioco rende quasi obbligatoria una tale scelta.

La realizzazione tecnica del gioco è stupefacente. La grafica è curatissima, sia per quanto riguarda tutte le ambientazioni che per l'impressionante numero di frame che costituiscono le animazioni dei personaggi. I movimenti sono di una fluidità e di una scioltezza naturalissima. Un notevole merito va inoltre dato alla fantasia dei disegnatori nell'immaginare le varie razze, tutte differenti fra loro e molto, molto originali.
La sensazione di "esserci" resa dagli scenari, è rafforzata dai suoni di contorno nonché dai meravigliosi filmati che collegano fra loro i vari livelli: da vedere assolutamente l'introduzione davvero spassosa! La regia e lo sviluppo delle inquadrature di tutti i filmati sono degne dei migliori film di fantascienza e le animazioni dei personaggi, come detto precedentemente, sono di una fluidità impressionante, tanto che, guardandoli, ci si può facilmente dimenticare che si tratta di un semplice videogioco, tanto sembrano reali e naturali. L'aria di misticismo e magia che avvolge tutto il gioco è ancora più marcata nei filmati che toccano il loro apice nelle scene di iniziazione alla magia di Abe, all'interno del tempio Mudokon.

L'unico difetto del gioco potrebbe essere quello di essere suddiviso in schermate fisse, senza scorrimento (si passa alla successiva quando si arriva all'estremo dello schermo), cosa che, con la potenza resa dai PC attuali, non è certo scusabile. Comunque questa scelta che inizialmente può risultare fastidiosa, dopo pochi minuti, diventa quasi naturale, grazie soprattutto ai rapidissimi tempi di caricamento. Questo apparente difetto risulta molto utile ai fini del gioco stesso: in più di un'occasione risulta necessario uscire e rientrare da una particolare schermata per poter sfuggire ai nemici.

Insomma, ci troviamo di fronte ad un gran bel gioco, realizzato in maniera impeccabile, originale e molto intrigante: un titolo che non può assolutamente mancare nella ludoteca degli amanti del genere, e che anzi, dovrebbe essere provato anche da chi non ha mai avuto un buon rapporto con i platform.

PAGELLA:

GRAFICA : 8
SONORO : 8
GIOCABILITA' : 9
LONGEVITA' : 9




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GLOBALE 91% [SM=x172965] [SM=x172965] [SM=x172965]
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SCREENSHOTS:














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DR.SHADY
00mercoledì 25 giugno 2003 20:53
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Ke dire_SPETTAKOLARE....
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SAURON signore di Mordor
00mercoledì 25 giugno 2003 21:00

E' il migliore!!!!!!!![SM=x172961] [SM=x172961] [SM=x172961] [SM=x172961]
DR.SHADY
00giovedì 26 giugno 2003 20:34
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CERTO
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