Occultismo ed esoterismo

MAGUS ALTAIR
00domenica 23 maggio 2004 09:14
Scrive il sociologo Edward Tiryakian:

"Con "occulto" intendo riferirmi a quelle particolari pratiche, tecniche
e procedure che: a) si fondano su forze misteriose e ben celate, presenti
nella natura e nel cosmo pur senza essere misurabili o individuabili
con gli strumenti della scienza moderna; e b) che comportano, quali
conseguenze auspicate oppure realizzate, risultati empirici, tra i
quali si possono annoverare la conoscenza del corso pratico degli
eventi e l'alterazione degli avvenimenti stessi rispetto allo
svolgimento che avrebbero avuto se non ci fosse stato questo particolare
intervento.
Con "esoterico" invece voglio indicare il complesso di quei sistemi
di pensiero filosofico-religiosi che costituiscono le fondamenta
di quelle pratiche e tecniche occulte cui sopra mi riferivo. Ciò
significa che l'esoterismo fa riferimento a rappresentazioni che
racchiudono conoscenze di più vasta portata sulla natura e sul cosmo,
le riflessioni epistemologiche e ontologiche sulla realtà ultima,
le quali tutte insieme compongono quel bagaglio di nozioni che sta
alla base di ogni procedimento occulto.
Ricorrendo ad una analogia, si può affermare che la conoscenza esoterica
sta alle pratiche occulte, come il complesso di nozioni della fisica
teorica sta alle applicazioni dell'ingegneria."

Non sono molto d'accordo con questa semplificazione...[SM=g27818]
hiram-abif
00giovedì 27 maggio 2004 20:59
C'è un po di confusione..
L'occultismo è una cosa, l'esoterismo è un'altra.
L'uno è un principio di segretezza nella ritualità l'altro è il sistema con cui si applicano leggi iniziatiche in ambienti ristretti.
Il contrario di occultare è palesare, quello di esoterismo è essoterismo che significa portare fuori l'esoterimo appreso.

E' molto più analogo alla morale e l'etica, la morale interiore, l'etica è l'atteggiamento esteriore che deriva dall'interiorità.
Il termine occultismo è relativo al magismo, mentre l'esoterismo è relativo alle scuole iniziatiche.
Qiondi non vi sono analogie, come hai affermato tu Magus, se non nella terminologia che spesso viene usata in modo errato.
Fenrir II
00sabato 29 maggio 2004 23:33
...
...ok disquisizione un po' fine a se stessa e da "dizionario".
Diamo un applicazione piu' pratica alla questione ed inseriamola in un discorso sociologico. Quale delle due attribuzioni si può palesare in una "normale" regola societaria e quale esula da essa? Per spiegarmi meglio quanto nell'odierna "società" occidentale si può considerare "occulto" e quanto "esoterico" a prescindere dal credo religioso? Parlo di occidente eh?[SM=g27822]
hiram-abif
00martedì 1 giugno 2004 20:53
Strana domanda...
Credo tu intenda dire, quale aspetto si evidenzia di tali concetti in questa società?
Nessuno direi può essere palese in un contesto sociale; ne quello che è occulto, ne quello che è esoterico.
Fenrir II
00martedì 1 giugno 2004 22:37
...
Esatto!!![SM=g27823]
E allora perchè dar peso o considerazione in tal senso alle definizioni di un sociologo? [SM=g27822]
arielbianca
00mercoledì 2 giugno 2004 07:59
Re: ...

Scritto da: Fenrir II 01/06/2004 22.37
Esatto!!![SM=g27823]
E allora perchè dar peso o considerazione in tal senso alle definizioni di un sociologo? [SM=g27822]




Per discuterne ad esempio. [SM=g27822]

Direi che la cosa da sottolineare sia come i termini vengano stravolti, resi pubblici facendo cambiare loro significato e natura. E decisamente il metodo funziona...come con la Magia, di cui abbiamo tante volte parlato. [SM=g27834]




MAGUS ALTAIR
00giovedì 3 giugno 2004 10:14
Proprio così.
Il mio intento infatti, nel sottoporvi il parere di questo sociologo,
è proprio quello di evidenziare come nella società odierna spesso
molti termini siano modificati e ad essi vengano applicate categorie
che sono loro estranee, e che quindi si rivelano artificiose, così
come è artificiosa la suddivisione proposta da questo autore.
Tra l'altro, come saprete, mentre il termine "esoterismo" ha una sua
tradizione, "occultismo" è una parola inventata da Eliphas Levi.
Mettendo tra parentesi il sociologo, mero spunto per la discussione,
proviamo a definire noi questi due termini?
.:avatar:.
00martedì 8 giugno 2004 11:03
Tentare di dare una definizione sarebbe più che erroneo. Il motivo è di facile spiegazione: noi utilizziamo il linguaggio con l'unico scopo di comunicare con gli altri esseri viventi. Ora, se noi usiamo un termine che per noi ha un determinato significato mentre ci rivolgiamo ad un interlocutore, che pone allo stesso un altro valore, che cosa succede? Fraintendimento, puro e semplice... esattamente lo stesso che vediamo tutti i giorni quando i giornalisti usano impropriamente il termine esoterismo, come se fosse adatto ad indicare ogni "scienza" delle arti occulte... [SM=g27815]
La terminologia è come uno scoglio sul quale molte volte si infrange il tentativo di comunicare un'idea, un pensiero... Pensate per dirne una ai filosofi, come sia necessario per la giusta interpretazione delle loro ideologie un vocaboliario specifico delle parole che usano!
Insomma, per me esoterismo vuol dire una cosa (una forma mentis votata all'introspezione della realtà e di noi stessi), per altri invece potrebbe voler dire ben altro (come nel 99% delle volte succede). Per questo amo i giri di parole e non il termine di per sè.

hehe lo so, vi sono mancato [SM=g27829]
hiram-abif
00giovedì 10 giugno 2004 21:08
L'esoterismo.
E? la dottrina o il catechismo delle scuole iniziatiche.
Apprendere attraverso l'esoterismo è importante per la morale e la coscenza che inducono alla consapevolezza di se e del proprio atteggiamento,. L'esoterismo di apprende all'interno di se stesi, la sua applicazione nel mondo si chiama essoterismo o exoterismo. Uno determina la morale e l'altro l'etica.
Possiamo osservare che tale termina differenzia in modo totale dal termine occultismo che significa invece " nascondere" oscurare e tale termine è appropriatoai culti cosiddetti "magistici".
Ma se vogliamo essere ancora più corretti divremmo definire ocultismo come una disciplina del "celare" ed il suo contrario è palesare.
Le due radici hanno in sostanza delle analogie, ma la loro essenza è totalmete diversa.
MAGUS ALTAIR
00venerdì 11 giugno 2004 22:17
Re: L'esoterismo.

Scritto da: hiram-abif 10/06/2004 21.08
E? la dottrina o il catechismo delle scuole iniziatiche.



E proprio per questo mi indigno non poco quando sento certi discorsi
assai superficiali fatti in tv, che parlano indifferentemente di
esoterismo, satanismo, stregoneria, maghi e cartomanti, facendo di
tutta l'erba un fascio.
Ma d'altronde sappiamo bene che è, per esempio, dal Settecento che la
Chiesa ha deciso di scomunicare i massoni perchè ritenuti in combutta
col demonio, e persiste in questo atteggiamento, senza che le sia
stata di lezione la vicenda di Leo Taxil...
Ma allora è una condanna diremmo "fisiologica" quella che le dottrine
iniziatiche si portano addosso? L'esoterismo sarà sempre attaccato
in questo modo? E, comunque, c'è davvero da preoccuparsene?
arielbianca
00sabato 12 giugno 2004 11:26
Per Magus: tutto sommato credo che questo atteggiamento negativo nei confronti dell'esoterismo, della ricerca individuale al di la' delle religioni tradizionali sia una sorta di "barriera" protettiva.
Si puo' dire che in qualche protegga entrambe le parti? [SM=g27822]
hiram-abif
00sabato 12 giugno 2004 22:39
L'esoterismo protegge...
se stesso, per sua natura.
Ma l'uomo saggio protegge l'uomo stolto dal pericolo dell'uso senza conoscenza.
L'ignoranza befeggia e deride o "addita" ciò che non conosce e che oltretutto nega a se stessa.
Essere iniziato vuol dire "scegliere" di esserlo ed iniziare il percorso esoterico significa affrontare se stessi; il nemico peggiore e più subdolo che esista.
Occorre il "non nascondersi" per affrontare il percorso esoterico-iniziatico. La diffidenza ed il fuorviaismo sono mezzi per oltraggiare e nascondere solo a se stessi ed alla propria stessa ignoranza facendola vincere per pura vigliaccheria. Si mantiene così la nostra stoltezza in una sfera del vivere di facile accesso e di semplificazione ed è una scelta più semplice che affrontare ciò che scopriamo di essere prima di guarire.
Non si può rivelare ciò che è frutto dell'intuizione iniziatica
si può solo palesare attraverso il corretto atteggiamento nel mondo e per mezzo di una coscenza profonda, una profonda tolleranza ed un altrettanto profondo rispetto per tutto e per tutti.
E' più facile volgere le spalle che affrontare il labirinto di dedalo per affrontare il minotauro....
MAGUS ALTAIR
00martedì 15 giugno 2004 08:56
Re: L'esoterismo protegge...

Scritto da: hiram-abif 12/06/2004 22.39
Non si può rivelare ciò che è frutto dell'intuizione iniziatica



Intuizione iniziatica: molto meglio questa espressione di quella
"segreto iniziatico" che ha dato adito a troppi fraintendimenti!
In effetti tale intuizione è segreta nel senso che è nascosta, ma
quel "è" non indica la forma passiva del verbo, perchè non c'è qualcuno che
la nasconde, ma è essa stessa che per sua natura non è raggiungibile
sempre e comunque.
Chi percorre il sentiero iniziatico ha come compito il creare le
condizioni dentro di sè per svelarla, e poichè non si tratta di un
cammino facile, diventa di per sè stesso "esoterico", cioè non
per tutti.
Ma non perchè ci sia la volontà di escludere qualcuno, perchè sono
le persone stesse che spesso non vogliono percorrere questa strada!

[Modificato da MAGUS ALTAIR 15/06/2004 9.04]

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