OLIMPIADI LONDRA 2012

(ANSA) - LONDRA, 4 GIU - Un '2012' stilizzato: cosi' si presenta il logo ufficiale delle Olimpiadi di Londra. All'interno del primo '2' e' contenuta la parola Londra, mentre nello '0' sono inclusi i cinque cerchi dei Giochi. Insomma una sintesi della citta' che tra cinque anni ospitera' la rassegna e lo spirito olimpico. Per Sebastian Coe, presidente del comitato dei Giochi londinesi, il simbolo dinamico e moderno, riflette il nuovo modo di pensare dei giovani.

(ANSA) - LONDRA, 5 GIU - Poche ore dopo la presentazione del logo di Londra 2012, una petizione che ne chiede la sostituzione ha gia' raccolto oltre 10mila adesioni. Secondo numerosi commentatori, e una vasta parte dell'opinione pubblica, il simbolo scelto per i Giochi olimpici - l'anno dell'edizione stilizzato di colore rosa su sfondo turchese - rappresenta "nel peggior modo possibile" la Gran Bretagna. Tra i commenti sul web, il logo e' descritto come una "svastica rotta", "uno scarabocchio", il "simbolo delle Ss".

(ANSA) - LONDRA, 6 GIU - La versione animata del controverso logo delle Olimpiadi 2012 e' stata temporaneamente ritirata perche' ritenuta pericolosa per la salute. Il simbolo dei Giochi londinesi - una raffigurazione dell'anno olimpico di colore rosa, blu, verde e arancione - in poche ore dalla sua presentazione ha raccolto le proteste di migliaia di persone che ne hanno chiesto la sostituzione. Un istituto per la cura dell'epilessia ha denunciato 12 casi di pazienti collassati alla vista dell'animazione del logo.

(ANSA)-LONDRA,30 OTT- Il Cio ha invitato il comitato olimpico di Londra ad accelerare i preparativi della macchina organizzativa per le Olimpiadi del 2012.Nel corso di una visita nella capitale britannica, il n.1 del Cio Jacques Rogge, pur riconoscendo che non esista alcun ritardo significativo ("siamo sostanzialmente soddisfatti"), ha tenuto a sottolineare l'importanza di rispettare tutte le scadenze: "Occorre concludere i lavori al piu'presto ed essere pronti fin d'ora agli inevitabili imprevisti di domani".

(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Alle Olimpiadi di Londra 2012 nel programma della vela restera' la classe Star. Lo ha deciso il congresso dell'Isaf, la Federvela mondiale. Il Council ha prima votato contro la raccomandazione dell'Events Committee di due giorni fa (19 voti contrari e 16 a favore), e quindi ha selezionato i 10 eventi per i 380 atleti della vela per Londra 2012. La classe Star mantiene lo status olimpico, esce invece (per due voti) il catamarano Tornado. Confermate 6 classi maschili e 4 femminili.

Londra, 6 mar. (Ap) - I lavori per la costruzione del nuovo Olympics Aquatics Center per le Olimpiadi di Londra 2012 cominceranno ad agosto. Le imprese incaricate di costruire la struttura con una capienza di 22.500 posti hanno già provveduto alla preparazione del cantiere. "La trasformazione della zona per i Giochi tra proseguendo", ha detto il responsabile per l'avanzamento dei lavori, Jhon Armitt. Undici edifici industriali sono stati demoliti nella zona situata a sud-est del parco olimpico. Circa 80.000 tonnellate di macerie sono state estratte e decontaminate da agenti inquinanti, altre 40.000 tonnellate di terra sono state trasferite sui terreni dove sorgerà la nuova struttura. Lo stadio del nuoto avrà al suo interno due piscine da 50 metri e un trampolino ed ospiterà le gare di nuovo, tuffi, sincronizzato, pallanuoto e alcune gare del pentathlon moderno. Il costo della realizzazione della struttura è triplicato rispetto ai 70 milioni di sterline preventivati inizialmente nel 2004. Il costo complessivo si aggira sui 214 milioni di sterline (279 milioni di euro).

Erano previsti per la fine di maggio ed invece partiranno subito, con tre mesi di anticipo, i lavori per la costruzione del nuovo stadio Olimpico destinato ad ospitare i Giochi Olimpici di Londra del 2012. Il nuovo impianto sorgerà su un'area circondata dai corsi d'acqua, che è stata bonificata di recente. Lo stadio Olimpico di Londra, secondo le previsioni, ospiterà tutte le gare di atletica leggera, oltre alle cerimonie di chiusura e apertura. Il costo complessivo dell'impianto si aggira sui 650 milioni di euro. (11/03/2008) (Spr)

(ANSA) - LONDRA, 6 AGO - Il doping potrebbe diventare un reato penale nel Regno Unito entro il 2012, in tempo utile per l'inizio delle Olimpiadi di Londra. Lo ha annunciato il direttore del comitato organizzatore dei giochi, Paul Deighton. ''Stiamo lavorando alla creazione di una nuova agenzia antidoping del Regno Unito - ha spiegato - e il percorso legislativo e' una delle possibilita' che stiamo esplorando. La situazione dovrebbe chiarirsi nei prossimi due anni''.

Idem a Londra 2012
E' l'ottava Olimpiade

La 47enne campionessa azzurra conquista il pass per l'ennesima partecipazione ai Giochi (record assoluto in campo femminile) chiudendo al settimo posto la finale mondiale del K1 500. ''Ora viene il bello, voglio vincere''


SZEGED (Ungheria) - Niente medaglia, ma obiettivo centrato. Josefa Idem porta a casa un'altra impresa, chiudendo al settimo posto la finale del K1 500 ai mondiali di Szeged, in Ungheria, e conquistando così il pass per le Olimpiadi del prossimo anno a Londra. La 47enne azzurra parteciperà alla sua ottava Olimpiade in carriera (due con la maglia della Germania, sei con quella italiana), un record assoluto nello sport femminile, traguardo che le consente di eguagliare il primato italiano dei fratelli Piero e Raimondo D'Inzeo.

''ORA VIENE IL BELLO'' - Un traguardo, il pass olimpico, che è solo un primo passo: ''Il bello viene ora - ha detto la Idem - sono felicissima. Chi mi conosce lo sa: a Londra non sarà una vacanza, vado per vincere. Quelli dopo Pechino sono stati tre anni impegnativi e pesanti, ora mi aspetta un altro anno impegnativo, ma gioioso: la passione e la consapevolezza di essere un pezzo di storia dello sport mi darà una carica incredibile''.

''PODIO NON E' MIRAGGIO'' - ''Un'impresa straordinaria da parte di una grandissima atleta che ancora una volta ha dato un'eccezionale prova del suo valore", ha commentato Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni nonché capo missione alle Olimpiadi, presente in Ungheria. "Oggi Sefi ha raggiunto un traguardo storico, centrando la sua ottava Olimpiade. Nessuna donna al mondo c'era mai riuscita, ma credo che ad una come lei, che ci ha abituato ad imprese incredibili, nemmeno questo obiettivo poteva esserle proibito. E' la conferma che il cocktail classe, lavoro, sacrificio e forza può essere per una come lei una miscela esplosiva, anche a 47 anni. A questo punto sognare un podio a Londra non è un miraggio".

LA CARRIERA - Josefa Idem è nata il 23 settembre 1964 a Goch, in Germania, dove ha iniziato la sua carriera sportiva, ma dal 1990 vive e gareggia a livello internazionale per l'Italia, essendo sposata con Guglielmo Guerrini, il suo allenatore. I due vivono a Santerno, frazione di Ravenna, con i figli Janek (16 anni) e Jonas, di 8 anni. La Idem inizia a praticare canoa a 11 anni, entra a far parte della nazionale tedesca, a vent'anni ottiene il suo primo risultato importante a livello internazionale: la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 nel K2 500 m, in coppia con Barbara Schuttpelz. L'anno successivo passa al kayak individuale, che diventa poi la sua specialità. Nel novembre 1988 si trasferisce in Italia, decisa a dare una svolta alla sua carriera sportiva, e il cambiamento dà subito buoni risultati: due terzi posti ai mondiali nel K1 500 m e 5000 m. E nel '90 da azzurra vince il suo primo titolo iridato nel K1 500 m, oltre al bronzo nei 5000 m. Alle Olimpiadi di Atlanta '96 conquista il bronzo nel K1 500 m. È l'inizio di un periodo ricchissimo di successi: dal 1997 al 2002 tre titoli mondiali (e altri 10 piazzamenti sul podio), 5 titoli europei e la medaglia d'oro nel K1 500 m alle Olimpiadi di Sydney del 2000. Poi sospende l'attività agonistica per la seconda maternità, a 38 anni. Sefi non ha però intenzione di smettere con la canoa, e assieme al marito definisce un impegnativo piano di allenamenti per tornare alle gare ai massimi livelli. Gli sforzi sono ripagati: 15 mesi dopo il parto, a 40 anni di età e alla sesta Olimpiade consecutiva, vince la medaglia d'argento ai Giochi di Atene 2004. E quattro anni dopo a Pechino riesce ad aggiudicarsi nuovamente la medaglia d'argento nel K1 500m, perdendo l'oro per soli 4 millesimi. Nella sua ventennale carriera ha vinto 35 medaglie tra Olimpiadi, mondiali ed europei. Con 7 partecipazioni, è la terza italiana di ogni tempo per numero di Olimpiadi disputate. Davanti a lei solo i cavalieri Piero e Raimondo D'Inzeo, con ben otto partecipazioni ai Giochi. Un record che la canoista eguaglierà a Londra 2012.

Fonte: Repubblica

Fioretto, oro Di Francisca
Podio con Errigo e Vezzali

Per la prima volta un podio tutto azzurro nel fioretto femminile. A Elisa la finalissima (12-11), la jesina rimonta da 8-11. La portabandiera dell'Italia - sconfitta in semifinale dalla monzese - batte 13-12 la Nam rimontando 4 stoccate in pochissimi secondi


L'Italia ha vinto medaglia d'oro, d'argento e di bronzo nel fioretto individuale femminile. La finale, un derby, l'ha vinta Elisa Di Francisca su Arianna Errigo, che prima aveva battuto Valentina Vezzali. L'assalto si è concluso 12-11.

FINALISSIMA — Errigo contro Di Francisca. LA PROGRESSIONE: Primo assalto: Errigo 0-1, 0-2, 1-2, 2-2, 2-3. Secondo assalto: 2-4, 3-4, 3-5, 3-6, 3-7, 4-7, 5-7, 6-7. Terzo assalto: 7-7, 8-7, 9-7, 9-8, 10-8, 11-8, 11-9, 11-10, 11-11. Assalto finale: 11-12.

IMPRESA VEZZALI, È BRONZO — Ieri sera ha portato la bandiera ed oggi la sventola. Valentina Vezzali per la 4a volta consecutiva non scende dal podio olimpico. Non è riuscita a difendere il gradino più alto, si è dovuta accontentare del bronzo, ma quando ieri il presidente del Cio, Jacques Rogge, aveva fatto uno spot per lei, consigliando la sua gara tra quelle da non perdere, ci ha visto lungo. Perché dietro Valentina, si affaccia una nuova generazione, la 24 enne monzese Arianna Errigo e la concittadina Elisa Di Francisca, un’altra debuttante olimpica un po’ agé come Tesconi, 29 anni. Ma lei non molla e l’ha dimostrato alla povera coreana che l’ha affrontata in semifinale e pensava di averla battuta, quando ormai guidava 12-8. Ma Valentina non molla è con 4 stoccate in 11” è andata ad acchiapparsi il pari per poi proiettarsi sul podio e regalare all’Italia il record di 5 medaglie nella prima giornata. Ed ora la poliziotta di Jesi ha agguantato Edoardo Mangiarotti nel numero di medaglie complessive tra Giochi e Mondiali 19.

FINALE 3° POSTO — Vezzali contro Nam. LA PROGRESSIONE. Primo assalto: 1-0, 1-1, 1-2, 2-2. Secondo assalto: 3-2, 3-3, 4-3, 5-3, 5-4, 6-4. Terzo assalto: 6-5, 6-6, 6-7, 6-8, 6-9, 6-10, 7-10, 8-10, 8-11, 8-12, 9-12, 10-12, 11-12, 12-12. Assalto decisivo: 13-12.

DERBY AZZURRO ALLA ERRIGO — Arianna Errigo ha battuto 15-12 la Vezzali, portabandiera azzurra, per 15-12. LA PROGRESSIONE. Primo assalto: Vezzali 1-0, 2-0, 3-0, 3-1, 3-2, 3-3, 4-3, 4-4, 5-4, 5-5, 5-6, 5-7, 5-8, 5-9, 6-9, 6-10, 7-10, 8-10, 8-11, 8-12, 9-12. Secondo assalto: 9-13, 10-13, 10-14, 11-14, 12-14, 12-15.

DI FRANCISCA VINCE: IN FINALE — Ha battuto in rimonta la sucoreana Nam. LA PROGRESSIONE. Primo assalto: 0-1; 1-1, 2-1, 2-2. Secondo assalto: 2-3, 3-3, 3-4, 3-5, 4-5, 5-5. Terzo assalto: 5-6, 5-7, 5-8, 5-9, 6-9, 7-9, 7-10, 8-10, 9-10, 10-10. Assalto decisivo: 11-10.

VEZZALI IN SEMIFINALE COL BATTICUORE — A faticare più di tutte Valentina Vezzali, che ha dovuto lottare fino al minuto supplementare per piegare la tunisina Ines Boubakri, capace di risalire da 5-1 a 5 pari, poi fino al 7 pari. A trenta secondi dal termine del minuto la stoccata decisiva di Valentina per l’8-7, sempre all’inseguimento di un quarto storico oro individuale. La Vezzali aveva cominciato senza forzare contro la giapponese Nishioka, regolata 14-8 ai sedicesimi. Nessun problema poi per battere la cinese Chen (15-6), mentre la tunisina Boubakri che si allena in Francia l’ha messa in difficoltà nei quarti rimontando da 5-1 a 5-5, poi da 6-5 a 6 pari. Fino all’8-7 piazzato al minuto supplementare. In semifinale anche le due esordienti Arianna Errigo e Elisa Di Francisca. Per la Errigo l’unico momento di difficoltà nei sedicesimi con la venezuelana Choles, che è salita 3-1 prima della reazione della 24enne di Monza: 15-4 in meno di tre minuti. "All’inizio ero un po’ tesa e non ho cominciato come volevo - ha spiegato -. Poi ho provato a toccare più che potevo e tutto si è sistemato". Rimonta batticuore invece per Elisa Di Francisca agli ottavi: la tedesca Golubytsky l’ha messa all’angolo fino all’8-3, poi la jesina ha cambiato marcia. Un parziale di 9-0 ha aggiustato i conti e l’ha portata in finale con un 15-9 finale. Per il resto un 15-10 sulla giapponese Sugawara.

dal nostro inviato
Marisa Poli

Fonte: gazzetta