O dolce notte, fanciulla de' morti

Giulio Pinchetti
00domenica 23 novembre 2014 01:45
Dedicata a Iginio Ugo Tarchetti


O dolce notte, fanciulla de' morti
Ch'al vento tenue oscilli pe' l'avello,
Ridimmi que' sepolcri spogli e smorti
Finché a la Luna fan da tetro orpello.

La dolce speme accalda il cuor de' vivi
E il Sole splende forte membra e carmi:
Ai morti negra speme gela ortivi
E nubi e lampi cadon sulle carni.

Risuonan freddi i passi tra le zolle,
Ancor solcate sol da lor fantasmi,
Che in vita e morte han di mente folle
L'antico spasmo di bruciar li chiasmi.

O caro Ugo: nel letto di legno
Soggiaci ancora, ma tenui farfalle
Olezzan dolci de li vermi il regno...
E allato vólan come tue vassalle.

O fosco amico, àlgido ischeletrito
Ch'adorni i cupi volti di mia vita,
Abbiamo i cuori nostri impoverito,
Siam stati soli spirti nella vita.



Dedica al poeta Tarchetti, a me molto caro.
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