Nuove corazze per il carro ARIETE

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Pierantonio
00lunedì 30 dicembre 2013 23:03
Prima dell'estate sono stati consegnati al 32 Reggimento Carri di Tauriano (caserma di prossima chiusura con concentrazione dei due reggimenti carri friulani a Cordenons dove ha già sede il 132°) i primi tre Ariete dotati delle corazze aggiuntive WAR.
Grazie alla cortese collaborazione di Alessandro Vandelli pubblico un paio di foto in attesa di inserire sul sito un intervento più particolareggiato.
Non mi è noto se queste corazze sostituiscono completamente o solo parzialmente quelle già utilizzate in Iraq ne senso che non sono a conoscenza se queste corazze prevedono anche il montaggio dei rimanenti elementi o se vengono installate da sole.
Le corazze sono qualcosa di simile a quanto visto a suo tempoa ad Eurosatory e già pubblicato sul sito.
Da una visione superficiale l'elemnto posto in corrispondenza del cannone non è una corazza ma solo un elemento spaziato forse posto per raccordare i due elemnti laterali.
Non mi risulta ci siano "Belly Armor" e certamente mancano corazze sulla parte frontale dello scafo.
Mancano del tutto sistemi tipo "slate grille" che sono ormai diffusi su quasi tutti i carri occidentali e tanto meno "Belly Armor" nella parete inferiore.
Non si parla nemmeno di mitragliatrici in torretta a controllo remoto e restno ancora le tristi quanto pericolose scudature "francobollo" poste davanti alle mitragliatrici che fanno tanto 2 guerra mondiale.
Non mi risulta che i carri siano rimotorizzati per cui con l'aumento del pese causa le nuove corazze sarà da vedere cosa resta della mobilità.
Ma tanto fra un po' i carri scompariranno dell'EI se non altro perché tutti fuori uso.
Questo fa pensare che queste corazze siano un tentativo parziale per portare il carro a fronteggiare nuove minacce dirette costituite da armi controcarro ma il tutto sembra restare carente soprattutto perché non si è intervenuti su tutto l'arco frontale e peggio ancora non si è elaborato un sistema integrato per fronteggiare le minacce asimmetriche.
A prima vista vien da pensare che, tanto per cambiare, le novità italiane in campo carrista siano storia passata per altri eserciti.






Nota polemica: do quasi in anteprima la notizia perché sembra che nessuno ne sappia nulla o che, come al solito, non se ne parli temendo la rivelazione di chissà quale segreto che metterebbe a repentaglio la sicurezza nazionale se non mondiale o peggio galattica.

Ciao
Pierantonio
wintergreen
00giovedì 2 gennaio 2014 14:31
Belle foto.
Ma non è che non ne parlano perché è una spesa inutile?
Stiamo cercando di migliore un prodotto ormai tecnicamente agli sgoccioli, sin dall’origine sottopotenziato e con limitate possibilità di sviluppo.
Non sarebbe stato meglio acquistare un numero più ridotto di Leopard tedeschi (li stanno svendendo a mezzo mondo), tecnologicamente più avanzati e con una vita utile maggiore?
Meglio un unico battaglione, ma con una percentuale di disponibilità dell’80% che 150 carri con una disponibilità al 30/40%, ad essere ottimisti.
E’ vero che i soldi sono limitati, ma anche le spese di aggiornamento non sono poche.
E se la giustificazione, comprensibile, è quella di mantenere aperte le officine OTO Melara, basterebbe pretendere che il ricondizionamento dei carri avvenga in Italia. Ai tedeschi conviene comunque vendere, perché anche mandarli in fonderia costa, e non poco.
maxsona
00sabato 15 agosto 2015 22:46
Sul forum di RID un utente ha postato delle news interessanti sull'Ariete ... ecco il link ...

www.portaledifesa.it/forum/showthread.php?tid=889
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