Nuova Associazione

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Alessandro Quartararo
00martedì 26 giugno 2001 11:42
Tra pochi giorni nascerà l'Associazione Italiana American Football (AIAF). La nuova associazione si propone di ridurre i costi delle squadre di football americano in Italia.
In autunno partirà la "Five Men Football League" (5MFL), campionato di football 5 vs 5.
Costi: Affiliazione alla AIAF: £. 200.000 -
Quota partecipazione campionato "5 Man Football League" £. 300.000 - Tesseramenti giocatori £. 15.000 (minimo - Tesseramenti dirigenti £. 20.000 (minimo 2).
Tutti gli interessati possono contattarci a aiaf5m@yahoo.com
John Hooks
00martedì 26 giugno 2001 12:28
???????????????????????????????????????????????????

Qualche domanda

L'Aiaf sara' alternativa alla Fiaf o no?
L'Aiaf gestira' il fivemen in alternativa all'attuale o rilevera' la gestione in corso?

Ciao

Giovanni (AKA John Hooks)
Huddle webmaster
LORDLUTORTITUS
00martedì 26 giugno 2001 13:18
SCUSA SCUSA SCUSA!!!!
Che sta cosa????
PRIMA DI TUTTO,per quale motivo dovremmo essere informati via FORUM(non che il forum sia un mezzuccolo),e non in via ufficiosa,cioe' da fax e risposte delle societa!!
Io ho in mente molto bene quello che potrebbe accadere,e mi ricordo ad una riunione a PIACENZA,che sotto tono si disse,che se qualcuno avesse avuto intenzione di formare una nuova societa' di FOOTBALL AMERICANO,e si fosse presentata al CONI COME TALE,sarbbe stata solo lei quella strariconosciuta in quel momento,in quanto la FIAF adesso e FUORI,e non e' nulla per nessuno se non per nOI poveri rimbecilliti..
URGE IMMEDIATAMENT UNA RISPOSTA DAL NONSTRO PRESIDENTE CHE ADESSO CONTATTERO PERSONALMENTE!!!! MA CHE CAVOLO e' STA STORIA..
DOMANI NE CREO UNA IO,costi affiliazioni gratuitici senza scatti alla risposta..pero se si gioca tra squadre di federazioni diverse bisogna pagare anche L' IVA....
MA CHE STIAMO SCHERZANDO!!!!!
Che sia una politica ALLA DI DIO????
Lo avete visto da qulle parti????
NON HO PAROLE!!!!
Alessandro Quartararo
00mercoledì 27 giugno 2001 22:39
Per John Hooks:
L'AIAF nasce esclusivamente con l'intento di dare la possibilità alle squadre di football americano di praticare attività a costi ridotti. Questa esigenza è nata da queste parti (Palermo e il suo hinterland), non sappiamo se anche in altri luoghi italiani sia sentita.
L'alternatività alla F.I.A.F. non è ricercata ma, se i costi FIAF continueranno a essere quelli di adesso è chiaro che, da questo punto di vista, l'A.I.A.F. può rappresentare una alternativa, soprattutto per quelle società che non intendono sostenere questi costi elevati. Ma questa è soltanto una considerazione, non una finalità.

Per Lord:
Chiediamo scusa se non abbiamo pensato di specificare chi sta operando attualmente a questa iniziativa. Anche se questo progetto parte da Palermo, il sig. Di Dio non ne è involucrato.
L'iniziativa parte dalle seguenti associazioni: Associazione Sportiva e Culturale Corsari, Associazione Football Americano Casteldaccia Vipers, Polisportiva Fenici Isola delle Femmine. In particolare le persone che hanno avuto originariamente l'idea sono Alfonso Genchi e Alessandro Quartararo Benzo.
Ci si è chiesti per quale motivo bisogna pagare delle quote elevate per svolgere attività agonistica, quando, costituendo una associazione, si può organizzare la stessa attività con il medesimo standard organizzativo e spendendo meno soldi.
Non abbiamo alcuna avidità nel ricercare consensi e adesioni; il progetto è nato per andare avanti comunque, anche con solo 5 o 6 società locali (insomma, il minimo per poter svolgere attività); tantomeno pretendiamo egoisticamente di chiuderci all'esterno non consentendo l'adesione di altre realtà che potrebbero beneficiare dell'iniziativa.
Chi non è interessato può tranquillamente girare pagina.
Perché internet e non, invece, fax a tutte le società ? Proprio perché il nostro primo obiettivo è fare football a costi ridotti e non riteniamo importante che ci sia, per forza, un gran numero di adesioni alla A.I.A.F. Insomma Sport e non Politica e, quindi, Internet va benissimo.

Saluti.

Enrico Bertorello
00mercoledì 27 giugno 2001 22:49
Quando nacque l'IFL (Italian Football League) io e mio padre fummo a suo tempo incuriositi e prendemmo contatto per delucidazioni.
Poi declinammo all'ultimo momento l'invito e di questo non posso farmene un vanto.
Oggi non posso dire di stare malissimo in FIAF, anche perchè mi pare che le cose stiano lentamente cambiando ed in bene, ma allo stesso tempo non vedo perchè non si possano tentare iniziative del genere.
Auguro tanta fortuna all'AIAF e rimarrò in attesa di conoscere le evoluzioni future.
Con il solo dubbio di voler capire se spezzettare un gruppo non troppo consolidato sia un bene o un male.
La concorrenza può far bene al mercato, ma temo possa dimostrarsi una terribile arma a doppio taglio.
Ancora un sentito "in bocca al lupo"!!
Un saluto
Enrico Bertorello
IL CAPO
00giovedì 28 giugno 2001 07:52
sicuramente quando anche solo una persona lancia un pallone da football, comunque, è positivo, però non nascondiamoci dietro un dito quando facciamo certe uscite. io trovo la vicenda in questione sbagliata nella forma perchè se si voleva fare attività a costi contenuti il modo c'è.
prima, molto prima che "loro" scoprissero l'acqua calda IO STESSO con il comunicato che sotto leggete e che è riportato nelle news sul sito fiaf del 4 febbraio 2001 ho caldeggiato l'idea e lo stesso vierucci è portatore della iniziativa sotto l'egida fiaf, ma a quanto pare...
PERDIPIU' I COSTI SONO MAGGIORI SE SI CONSIDERA CHE LA FEDERAZONE ITALIANA CHIEDE 200.000 DI AFFILIAZIONE E 10.000 DEL TESSERAMENTO AUTONOMO DEI TEAM AD UN ENTE DI PROMOZIONE RICONOSCIUTO E COSTO ZERO DI PARTECIPAZIONE A CAMPIONATI... meditate e leggete gente, che spesso le difficoltà del football emergano non lo nascondo ma che si ciurli nel manico accampando scuse puerili(sconfessate da elementi certi come il comunicato del 4 febbraio)è triste.


4.2.2001 - Le iniziative della FIAF.
La F.I.A.F. ha messo a punto alcune iniziative promozionali dirette ai tesserati ed ai non tesserati:

Creazione dello status di società associata fiaf

Un singolo cittadino italiano può richiedere la registrazione di un nickname da associare ad un team non affiliato alla fiaf nell'intento di partecipare a tornei e manifestazioni fiaf o da essa patrocinate senza dover attivare la pratica di affiliazione ma ottenendo lo status di associato.

I nicknames attualmente non utilizzati da squadre affiliate fiaf possono essere richiesti e registrati presso il sito fiaf.net.

Il costo di registrazione è di £ 200.000 e ha durata annuale(2001-2002-2003), si ha a disposizione una email nomedelteam@fiaf.net esempio dragons@fiaf.net oppure chargers@fiaf.net

La registrazione da' diritto oltre a detenere il nome scelto e utilizzarlo a ricevere le info fiaf relative a iniziative, tornei, manifestazioni alle quali partecipare come associato fiaf (comunque nel rispetto dei regolamenti fiaf e copertura assicurativa personale)
IL CAPO
DSBENGALS
00giovedì 28 giugno 2001 08:52
NO!!!
Personalmente ritengo la soluzione della nuova associazione non solo perfettamente inutile, ma , in questo momento storico, assolutamente dannosa.
Vedete, in questi mesi, durante i quali ho potuto e dovuto avere a che fare con i "media" nazionali, ho capito ancora di più quanto è importante presentare un movimento per nulla "sparpagliato", frazionato ed in preda a beghe interne, per essere preso in considerazione. Queste iniziative vanno esattamente nel senso contrario, perchè mirano (forse) a far risparmiare qualche lira per l'organizzazione dell'attività agonistica alle società, ma tolgono le risorse al movimento per crescere in maniera unitaria.
E QUESTO GLI ALTRI SPORT L'HANNO CAPITO E NON CI SARA' NESSUNO PIU' CHE FORMERA' UNA SECONDA FEDERAZIONE BASKET, O PALLAVOLO, O PALLANUOTO .....
Quando capirete che oggi il bene del movimento è 1000 volte più importante di quello delle singole società, qualsiasi singola società, realizzerete che le forze si devono UNIRE e non combattere a vicenda, collaborare con le proprie esperienze, essere propositivi e non pensare che chi gestisce le nostre attività ( che comunque viene eletto da noi ) voglia sempre mettercelo in quel posto.
E se devo sborsare 1000 lire o un milione in più perchè questi soldi servano a pagare un ufficio stampa, la gestione dei dati per le televisioni o tutte le iniziative che servano a far parlare di noi, lo DEVO fare con il sorriso sulle labbra, e non con l'incazzatura sistematica.
Amici di Palermo, apprezzo il vostro attaccamento al football, ma vi consiglio di non tentare un'avventura già in altre occasioni fallita. La storia vi deve insegnare che è una perdita di tempo, ed il buon senso che oggi è meglio collaborare che litigare. Vi prego, non rovinate il lavoro di Vierucci,Bertorello, i ragazzi di Roma (solo per citarne alcuni ) che con il loro impegno stanno facendo qualcosa di grande, e che non riuscite, con la vostra iniziativa, a capire e valorizzare.
E per quanto riguarda la parte economica, ma credete sul serio che un movimento nuovo a parità di servizi ed organizzazione generale, numero di affiliati e di eventi da organizzare, abbia costi di gestione ridotti rispetto ad una bene o male consolidata e ormai conosciuta, che ha la possibilità di ottimizzare le (poche) risorse di uomini e soldi? Chiedetevi quanto costerebbe DAVVERO e quale dovrebbe essere la quota parte di quelle società che si affiliassero per coprire le spese generali organizzative. E' facile fare i conti basandosi solo sull'organizzazione "spot" di una attività senza alcuna visibilità nè futuro, interessante SOLO per i giocatori in campo.
Se è questo quello che volete, accomodatevi pure, voi e chiunque altro voglia fare una cosa simile alla Vostra ( ha 1000 ragioni LORD) ma le conseguenze ricadranno su di voi, e, quello che mi dispiace, sull'intero movimento, depauperato della vostra presenza e del vostro aiuto.
Comunque, qualsiasi sarà la vostra scelta, vi faccio i miei migliori auguri.
R13
00giovedì 28 giugno 2001 10:13
UNA OPINIONE

Ho letto l'intervento di DS che condivido appieno come concetto di base ma non lo condivido se applicato a ciò che avviene.
Ritengo che non basta una semplice adesione al "progetto finale" o "traguardo comune" quando poche cose mettono a soqquadro il sistema.
Io quest'anno ho letto polemiche su come è stato formulato il campionato, purtroppo il problema sono le distanze che incidono enormemente sui costi, non tutte le società possono permettersi certi costi. Oltre a questo bisogna valutare anche i tempi che a volte sono tiranni, il sistema stradale italiano è ben congestionato e per fare un piccolo esempio da Trieste a Bolzano sono 450 km circa (Autostrada: Trieste-Verona-Bolzano)e ci vogliono minimo 6 ore. Tra andare e tornare sono 12 ore se agggiungi 2,5 ore di partita, il prepartita 1,5 ore e il dopo gara un'ora fa un totale di 17 ore!!!!
So benissimo che sono tante le società che fanno queste trasferte, ma in una regular season ce ne può essere 1 forse 2 non 3 o 4. Si lavora duro per giocare non per massacrarsi.
Forse bisognerebbe trovare il modo di accontentare tutti e di presentare il tutto come un unico movimento e cioè il FOOTBALL ITALIANO, dilettanti che amano questo "strano" sport.
Non serve obbligare ma bisogna convogliare gli sforzi e dargli una forma intelligente!!!
Una piccola nota X ds....quante squadre hanno risposto al tuo questionario?? E' solo curiosità e non una provocazione!
RICKY
DB
00giovedì 28 giugno 2001 10:35
Inizio con una breve digressione.
La settimana scorsa ero a cena con degli amici austriaci( venivano dalla Carinzia) dei miei genitori ed il discorso è casualmente caduto sul football americano. Sapete quale è stata la prima domanda che mi hanno rivolto? Bhe, mi hanno chiesto come mai quattro squadre italiane militassero nel campionato austriaco di football.....al che sono rimasto sorpreso, soprattutto perchè ignoravo che conoscessero così bene il mondo del nostro amato sport.
L'unità del movimento è fondamentale. Ed in merito sarei curioso di ricevere qualche delucidazione da Alessandro Quartaro.
Te dici: "L'alternatività alla F.I.A.F. non è ricercata ma, se i costi FIAF continueranno a essere quelli di adesso è chiaro che, da questo punto di vista, l'A.I.A.F. può rappresentare una alternativa, soprattutto per quelle società che non intendono sostenere questi costi elevati. Ma questa è soltanto una considerazione, non una finalità."
Capisci bene che ormai il sasso l'hai gettato, non puoi negarlo, cosa vuol dire che l'alternativa alla F.I.A.F. non è ricercata? Dal momento in cui nasce una Associazione con l'intento di fare football l'alternativa sussiste. O sbaglio?
Certo il fine che vi ha mosso è ammirevole (chi non vorrebbe risparmiare?) ma come non condividere quanto sostenuto da DSBENGALS, in merito ai costi di promozione e diffusione? Certo, io non credo che la F.I.A.F. sia "Utopia" ( e magari Cantù non sarà Tommaso Moro), ma per dirla con Voltaire dobbiamo tendere verso il migliore dei mondi possibili... e mi sembre che il nostro Candido (= la F.I.A.F.) abbia superato indenne il terremoto, perche allora dovremmo imbarcarci in questa avventura?
Attendo Risposta

Simone Lazzaro
Ducks
R13
00giovedì 28 giugno 2001 11:07
X DB
C'è una bella differenza tra fare una federazione in concorrenza e partecipare ad un altro Campionato. Mi sembra che le squadre "austriache" in questi anni non si sono mai sentite eccetto la mia costante e noiosa presenza [SM=g27789] .
I motivi economici sono sicuramente un dato di fatto (fideiussione austriaca: 3 milioni fideiussione italiana: 35 milioni se non sbaglio) ed il rischio è ben diverso.
Io ero dirigente dei Muli ai tempi FIAF e credetemi che la differenza di rapporto con la AFBO è/era enorme.
Le decisioni vengono realmente prese dalle società e non esistono quantità di voti a seconda di dove si gioca o quello che si fà. Anche le proposte singole vengono valutate attentamente.
Quest'anno per la prima volta le squadre italiane si sono gestite la conference, non tutto è filato liscio ma abbiamo imparato tanto, soprattutto a comunicare ed a collaborare e lo Sportshow a Trieste ed altre iniziative future sono un esempio.
Voglio ricordare per l'ennesima volta che la FIAF dovrebbe patrocinare tutti gli eventi promozionali del football e non snobbare le piccole società come accadde nel 1997 quando a trieste facemmo lo Sportshow con relativo all star game al quale invitammo una squadra austriaca e nella formazione italiana c'erano 5 AQUILE, 2 DOLPHINS, 6 DRAGHI, 2 GRIFONI e 15 MULI.
Tutti vennero ospitati ed hanno ancora la maglia di gioco di quell'evento......lo sapevate???
Non è una polemica, è giusto che si sappia di come certe cose sono state gestite male e delle relative conseguenze, stesso dicasi per la sparizione della Silver League dove le società che ne facevano parte non ne furono mai informate ufficialmente della sparizione!!! Si arrivò a Novembre 97 (winter league già iniziata) dove dissero o Golden 98 o Winter 98.....e io dovevo dire ai miei 30 giocatori che non c'erano soldi per la Golden e che quindi si ricominciava a 8 in Settembre 10 mesi dopo??
Questi sono stati gli sbagli che nessuno ha pagato e ricreare la fiducia non è facile, chi si è scottato valuta tutto al "milligrammo".
Saluti a tutti
R13
DSBENGALS
00giovedì 28 giugno 2001 11:10
x LONZAR
Ciao Grande Riccardo,
innanzitutto i miei più sinceri complimenti per quello che stai facendo lì in zona, seguo con interesse le tue iniziative e condivido con te la tua soddisfazione.

Tu sei la prova vivente che il lavoro fatto con un criterio che vada al di là del solo "voler giocare e basta" renda 1000 volte di più. E che se tu,e quelli come te, avessero la possibilità di condividere il proprio lavoro e metterlo a disposizione di tutto il movimento sotto un'egida comune, ora non saremmo qui a discutere di nuove federazioni.

La tua situazione, quella che ti porta ad organizzarti in maniera autonoma, è sicuramente particolare, e dipende dalla posizione della tua città, per la quale tutti gli spostamenti sono oggettivamente complicati. Forse, per quanto ho potuto conoscerti, ma mai abbastanza per quanto avrei voluto farlo, la tua posizione sarebbe stata diversa se tu fossi cittadino milanese, bolognese o di una città più comoda per gli spostamenti.

Con questo vorrei dire a tutti che purtroppo l'Italia è fatta così, ma non per questo negli altri sport anche poveri come il nostro, si fanno i problemi per gli spostamenti. Semmai ci si organizza meglio ( e per questo sarebbe opportuna la collaborazione di tutti ) ma teniamo conto che le città non possono essere spostate, per qualcuno ci saranno più problemi che per altri, ma che non si rinuncia a fare sport per quel motivo. ( la squadra di tennis da tavolo femminile di brescia di serie A si fa 4 trasferte all'anno a Trapani o giù di lì).
Al questionario hanno risposto in pochissimi, ed era prevedibile anche se speravo di essere stato più convincente nelle motivazioni. Ma da quel 40% delle formazioni che hanno risposto ho notato che l'evoluzione è possibile, con accorgimenti che segnalerò in una riunione che faremo appena dopo le ferie in un luogo da definire (attendo proposte e suggerimenti da tutti, oltre la disponibilità di un luogo comodo per tutti) per terminare il lavoro che ho iniziato.
Ciao.
DB
00giovedì 28 giugno 2001 13:44
X R13
i signori di cui al mio intervento precedente mi parlarono anche di alcune beghe finite sui quotidiani tra le, se non erro 2, squadre della Carinzia.

cmq. ovviamento ognuno è libero di pensare come crede, io per ora sono curioso di conoscere gli eventuali sviluppi della questione AIAF
R13
00giovedì 28 giugno 2001 13:56
Grazie delle risposte DS e DB, discutere non fa mai male, non credo che il tennis abbia 30 e più giocatori...[SM=g27789] [SM=g27789] [SM=g27789]
Comunque la nostra scelta attuale non discrimina sul non ritorno in seno alla FIAF, quando si torna si torna tutti altrimenti non ha senso...chi capisce capisce.....non si può fare da un giorno all'altro!!!
Il problema tra le due Carinziane è stato il seguente....APRITE TUTTI BENE LE ORECCHIE.....i COWBOYS KLAGENFURT avevano costruito dal 1994 al 1999 una squadra di buoni Austriaci con l'aiuto di Coach LEVIO FERRACUTI. Vinta la serie A2 sono andati in A1 ed hanno ingaggiato COACHING STAFF AMERICANO, 5 giocatori americani ed hanno "portato via" 10 americani di Aviano alle italiane offrendo loro compensi in dollari......ricordo che gli americani a Trieste, Udine e Belluno non prendono NULLA e giocano solo per passione.
Molti austriaci sono stati panchinati e dopo una stagione a non fare niente hanno deciso di farsi una squadra nuova fatta di soli austriaci.
E' una storia già sentita? Fatemi sapere.
VOSTER SEMPER VOSTER
RICKY
Vierucci
00giovedì 28 giugno 2001 15:33
Sinceramente non capisco la necessità di creare un'alternativa no cost proprio partendo dal FIVEMAN, che è la quintessenza del no-cost!?

Tempo addietro i dirigenti dei Corsari mi comunicarono che avrebbero organizzato dei tornei insulari di fiveman football gratis, ma dal gratis a 200.000+300.000 + 15.000 atleta+20.000 dirigente ce ne passa, addirittura a formare una associazione alternativa/opposta alla FIAF...

Fin qui tutto bene, ma non si è parlato ancora di promozione del football, di servizi, di aspetto formativo/didattico, di commento alle regole o altro, quindi mi pare tutto alquanto improvvisato se confrontato con il serio lavoro che stiamo svolgendo sotto gli occhi di tutti, e non mi riferisco solo al fiveman, anzi, parliamo di Junior, golden 2002, A2 e B in primavera, flag-football...

Può darsi che mi sbagli e correggetemi, ma mi chiedo, cari Alfonso e Alessandro, a cosa serve?
LORDLUTORTITUS
00giovedì 28 giugno 2001 17:39
MA GENCHI non mi avevi detto che facevi al JUNIOR?? Che avresti coinvolto catania e che avresti fattoa lmeno 3 squdare???
HOHOHOHOHOHOOHOHOHOHHOOO E QUELLO CHE MI AVEVI DETTO???
IO SPERO SEMPRE CHE TU FACCIA COSI,anche perche quest' anno non solo i DUCKS FARANNO LA JUNIOR,prendendo il posto dei GROSSETANI...SE ANPOLI INSIEME A SALERNO FACESSE LA JUNIOR SAREBBE UN BELLISSSIMO GIRONE!!!!!!! ANVEDI UN PO!!!!
ALLORA??? MO STAI A CREA' STARTRA FEDERAZIONE!!!???
Braveheart
00giovedì 28 giugno 2001 18:19
Come appassionato di F.A. vorrei solo far notare che una federazione in italia può e deve bastare.
Il ns.mondo non può fare la scissione dell'atomo.
E poi credo che,con tutto il rispetto,la AIAF si ridurrebbe solo
a essere una federazione siciliana.Troppo lontana per attrarre
Roma,Ancona,e tutto il nord.
Remiamo tutti dalla stessa parte,qualcosa migliorerà.

Saluti
michigan
00giovedì 28 giugno 2001 20:29
X RICCARDO LONZAR
Mi è piaciuto il tuo intervento, mi è piaciuto vedere come in questi pochi anni siete passati ad avere un girone italiano in una lega straniera (roba non indifferente), ma adesso perchè non portate il vostro peso specifico in Italia?
Se riuscite a formare un girone per giocare in Austria sarete sicuramente (fidejussioni permettendo) in grado di fare altrettanto in Italia...spero.

X DS e CANTU'
Non sarebbe il caso di pensare ad un campionato italiano diviso in gironi più piccoli e geograficamente omogenei di 4-5 squadre (un po' come la NFL con partite a/r e qualche interdivisionale).
Magari aree periferiche (scusate il termine) come quelle dell'estremo nord e dell'estremo sud ne trarrebbero giovamento.
Una lega di 20-25 o 30 squadre divise in gironi da 5 sarebbe carina e somiglierebbe un po' di più al football tradizionale (quello USA).
Certo alcuni gironi rischierebbero di diventare "ripetitivi" ma la storicità è una componente fondamentale nello sport.
Direi che un campionato diviso in tante piccole divisions (o conference) sarebbe una figata da proporre anche come "PRODOTTO".
Le rivalità sarebbero sempre le stesse (nelle divisions) e questo secondo me porta a migliorarsi sempre nei confronti dei "soliti vecchi avversari".

Se proprio non vogliamo fare una serie A e una serie B con promozioni e retrocessioni allora forse è il caso di pensare a tante altre possibili alternative.
Che ne pensate?

Fabio
Rhinos Milano
Vierucci
00giovedì 28 giugno 2001 21:19
20-30 SQUADRE?
Fabio Rhinos michigan, parlare di tante conference è facile, ti assicuro che in CF se ne parla spesso e volentieri, ma per creare le division e le conference ci vuole la materia prima, cioè i teams.

"Una lega di 20-25 o 30 squadre divise in gironi da 5 sarebbe carina..."
carina???

SAREBBE STUPENDA!

Ma prima dobbiamo dare gli stimoli e gli strumenti per creare e gestire nuove squadre solide, e questo progetto necessita di tempo e costanza.

Senza ironia e critiche, ma se alcuni poi non riescono per motivi vari nemmeno a mettere sù un team di flag il lavoro è ancora + duro.

La Junior, il Fiveman e il flag sono alcuni degli strumenti.

Ha ragione Lord, per cominciare chi ne ha la possibilità cerchi di partecipare al campionato a 9 giovanile che si prospetta moooooolto interessante e che a mio avviso darà degli imput notevoli a tutto il movimento.
Fonso Genchi
00venerdì 29 giugno 2001 12:52
ALT FERMI TUTTI !
Ciao ragazzi,
mamma mia che casino ! Calmi, quì nessuno vuole rompere l'unità del movimento. L'AIAF fa football a costi ridotti, cioé Five Men.
Siccome non ho disponibilità di internet in casa, vi "attacco" quì di seguito quanto ho scritto (pagando in un internet café ...) dall'altra parte del forum (Fivemen), dove si è sviluppata pure questa discussione quà ...

Fonso Genchi

P.S.:
Per Lord. Se non ricordo male, alla tua proposta di partecipare alla Junior, ti dissi che mi sarebbe piaciuto ma che nessuno sarebbe stato disposto a inserirci nel proprio girone per via della trasferta a Palermo; quindi, l'unica alternativa sarebbe stata un girone solo siciliano. Purtroppo in Sicilia, a livello Junior, ci sono solo i Corsari.

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Non allarmatevi ...

Mi trovo per la prima volta ad intervenire in questa interessante discussione generata dal messaggio di Alessandro (che a me sembrava molto chiaro).
E lo faccio per tranquillizare tutti. Innanzitutto l'AIAF non vuole assolutamente fare football a 11; quindi l'unità del movimento, principio al quale sono molto legato (come molti ben ricorderanno), non è in pericolo.
L'AIAF non è, quindi, opposta alla FIAF. Alternativa lo è solo per quelle società che vogliono fare Five Men Football a costi ridotti anzichè football 11 vs 11 (a costi elevati). Ma mi pare che siano due realtà ben diverse e quindi l'alternatività è solo sulla carta (che squadra di football 11 vs 11 lascerebbe questa disciplina per fare 5 vs 5 ?). Invece, ipoteticamente, ma molto meno di quanto sopra, l'AIAF potrebbe portare nuove realtà al movimento FIAF perché è molto più probabile che una nuova società che inizia con il Five Men Football possa poi passare al football "normale".
E, a scanso di ogni equivoco, i Corsari, con la loro squadra di football 11 vs 11, parteciperanno ai campionati FIAF.
Spero di aver tranquillizato definitivamente tutti sulla storia dell'unità del movimento.
Certo, in effetti, potrebbe essere in pericolo l'unità del fivemen. Ma fino a un certo punto. Infatti le squadre che stanno lavorando al progetto AIAF già prima non erano interessate al fivemen FIAF; e non so se se ne aggregheranno delle altre.
In ogni caso la tipologia delle associazioni che possono essere interessate all'AIAF è molto diversa da quelle che sono state attratte dal progetto fivemenVierucci-FIAF: l'AIAF vuole ridurre i costi al minimo possibile, anche a discapito dell'immagine o di altre cose di questo tipo, fermo restando una ottima e seria organizzazione. Poi, per quanto possa interessare, a livello tecnico, le regole sono diverse.
Marco, perché siamo passati dai tornei a una associazione ? La risposta è semplice: i tornei sono andati benissimo, c'è stato entusiasmo, le regole funzionano, sono sorte alcune realtà nella provincia e stiamo aiutandone altre a costituirsi, alcuni sponsor hanno aderito ... insomma, perché fermarci ai tornei ? Vogliamo darci una struttura associativa vera e propria che ci aiuterà a tutti i livelli nell'organizzazione del campionato. Mi sembra una evoluzione normale e naturale. E, come ben sai, se una associazione o federazione, che dir si voglia, offre anche una affiliazione ad un ente di promozione sportiva e altri servizi, ciò comporta dei costi che le squadre affiliate devono pagare; ecco spiegato perchè i tornei erano gratuiti e, invece, abbiamo pagato delle quote per affiliarci e tesserare i giocatori con l'AIAF.
Marco, tu dici che il fivemen è la quintessenza del no cost; allora mi pare che il nostro progetto va proprio in sintonia con il tipo di disciplina, essendo l'AIAF la quintessenza del no cost ! Ma, sia ben chiaro, non critichiamo assolutamente chi vuole organizzare il fivemen spendendo soldi sull'immagine e per avere spazio sul televideo, come mi avevi detto che farai; tantomeno critichiamo quelle società che sono disposte a pagare mille lire in più per avere quantosopra; semplicemente a noi interessa solo spendere il meno possibile ed avere una ottima e seria organizzazione.
Infine, sempre per Marco, quando dici:
"ma non si è parlato ancora di promozione del football, di servizi, di aspetto formativo/didattico, di commento alle regole o altro, quindi mi pare tutto alquanto improvvisato se confrontato con il serio lavoro che stiamo svolgendo sotto gli occhi di tutti, e non mi riferisco solo al fiveman, anzi, parliamo di Junior, golden 2002, A2 e B in primavera, flag-football..."
innanzi tutto, per carità !, la Junior, la Golden 2002, A2 e B in primavera, flag football, non c'entrano niente; non siamo in concorrenza. Non voglio trattare quì della serietà o meno del lavoro della FIAF perchè quest'argomento non ha alcuna attinenza
con la nascita dell'AIAF; per il resto, si è vero, su internet non si è parlato di promozione, aspetto formativo/didattico, etc.
Abbiamo solo fatto, non parlato. P. es., se non erro, sai che il nostro progetto nasce da un pò di tempo (da quando in Italia non si giocava il five men in maniera organizzata) e, quindi, capirai che le nuove realtà di Casteldaccia e Isola sono frutto della nostra promozione, che l'introduzione del football americano in alcune scuole di Palermo è frutto del nostro impegno; abbiamo lavorato nella nostra realtà locale portando, complessivamente, circa 300 ragazzi al football americano. L'immagine, attualmente, non ci interessa, i soldi li vogliamo spendere per promuovere il football di base.
Quindi, NESSUN SI ALLARMI !
E diamoci tutti da fare per promuovere il football di base.

Un saluto a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere questo messaggio fino in fondo.

Fonso Genchi


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michigan
00venerdì 29 giugno 2001 14:21
20-30 squadre?
Ti piacerebbe eh????
Beh, diciamo che la mia era solo una proposta, un consiglio, mi spiace vedere che nel nord-est debbano giocare in austria (e non parlo di una squadra) e in Sicilia addirittura vogliano fare un proprio campionato perchè nessuno (da quanto ho capito) ha voglia di andare a giocare fino in "trinacria".
Insomma, a parte le tue punzecchiature sul flag (me le segno e prima o poi vedrai che ti faccio) credo che se qualche realtà ha già una sua piccola struttura e un parco giocatori sufficiente, debba essere presa in considerazione.
Ritornando infatti ai due episodi di qui sopra per esempio abbiamo Trieste, Belluno, Udine e non ricordo le altre che mi pare ABBIANO una squadra per scendere in campo no?
Beh...perchè non farle scendere in campo in una division di GL o SL?
Io sinceramente quest'anno non ho apprezzato la GL perchè i due gironi erano un po'....monchi!
Non so come definirli, erano asimmetrici ma di brutto e poi meglio 3-4 gironi da 4 squadre con le vincenti ai playoff che invece un girone da 11 con le prime 6 che passano....mi da molto di basket italiano...

PS: ti giro intorno sulla battutina delle squadre che non riescono a metter su una flag o una junior
Noi stiamo aumentando sempre di più, siamo addirittura in numero abbondante per fare non una ma due squadre di fivemen, il problema è che molti sono giovani (ma non abbastanza per la junior) e comunque inesperti quindi prima di investire in attrezzature da gioco vero è meglio che si cominci a fare un po' d'esperienza tutti no?
Ragazzi i Rhinos sono vivi e vegeti oramai il nostro camp è ESPLOSO e quindi le porte sono aperte a tutti di tutte le età, chi non farà la giovanile andrà a questo punto nelle formazioni open...venghino siori.....ogni domenica al parco di trenno dalle 10,30 alle 12,30 si gioca a football (oramai abbiamo il nostro posto fisso eh eh).

Ciao
Fabio
Rhinos
Vierucci
00sabato 30 giugno 2001 15:48
Scusate se sono "de coccio", ma continuo a non capire il perchè del creare un'alternativa ad una cosa che esiste uguale.

Genchi, non fai altro che ripetere il "proclamo" del Fiveman per filo e per segno, ti divulghi in un post tanto prolisso quanto poco chiarificatore.

Il FIVEMAN come riduzione dei costi per chi non può fare il football a 11 già esiste e in più è campionato ufficiale FIAF, i costi da te promossi sono pressocchè identici, parli di seria organizzazione, a me pare che una seria organizzazione sia il sito del fiveman per esempio, con tutta la rete di contatti che sta creando, parli del fatto che preferite fare piuttosto che parlare, ma fin'ora è stata l'A.S.FIVEMAN che ha organizzato Puglia CUP, SUNBOWL e RIVIERA BOWL con ottimi risultati nonostante gli ampi margini di miglioramento, e che ora sdi appresta ad organizzare lAllStarGame e la Serie "C".

Sarebbe stata grande notizia sentire che i teams siciliani parteciperanno al FIVEMAN invernale (può darsi che avvenga ugualmente) la numerosità è importante.

Vorrei infine raccontare che il FIVEMAN nasce da un'idea mia e di Giovanni Cantù studiata la sera prima della finale di Winter League tra Hogs e Marines (1998?).

Poi purtroppo gli eventi della FIAF (commissariamento etc...) hanno rallentato l'evolversi del progetto, al quale abbiamo sempre pensato come ottimo strumento di divulgazione e, nonostante la precarietà di cui sopra, sempre in un'ottica FIAF!!!
Ci tengo a precisarlo perchè qualcuno pensa forse che ci guadagnamo qualcosa con questo fiveman, quando invece sai bene che ho rifiutato la tua proposta di creare insieme l'associazione che ora promuovi perchè ho sempre pensato che l'unità fosse l'arma vincente, questo avveniva prima ancora che divenissi consigliere, figurati ora che sono il vicepresidente.

Marco Vierucci
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