Seconda medaglia d'oro per l'Italia agli Europei di nuoto, a Budapest (Ungheria). Gli azzurri (Calvi, Galenda, Vismara e Magnini) della 4x100 sl hanno chiuso con il tempo di 3'15"23, superando Russia e Francia. La squadra italiana è partita lenta per poi fare una grande rimonta, con l'accelerazione imprendibile di Magnini nel finale. Argento per Massimiliano Rosolino nei 400 stile libero, dietro al russo Prilukov.
Una rimonta incredibile, quasi insperata dopo i primi 100 metri, quando Alessandro Calvi, pur autore di una buona frazione, aveva toccato al quinto posto. Poi l'inizio della rincorsa: una posizione guadagnata da Christian Galenda, poi Lorenzo Vismara tocca al secondo posto, prima dell'ultima vasca senza rivali di Filippo Magnini, con il sorpasso ai danni della Francia e la medaglia d'oro.
Un successo prevedibile nei giorni di vigilia, anche se in mattinata gli azzurri avevano rischiato una clamorosa eliminazione, salvandosi in extremis. La condizione, quindi, non sembrava delle migliori, ma nel momento della verità è uscita la classe dei nostri per conquistare uno straordinario successo.
Nella prima finale della giornata era arrivato lo straordinario argento di Massimiliano Rosolino. Il napoletano, ormai sulla breccia da una decina d'anni, ha mostrato un'ottima condizione, dominando la gara per 350 metri, prima della rimonta del favorito russo Prilukov, che l'ha superato nell'ultima vasca.
"Mi interessava sentirmi competitivo, entrare in vasca sapendo di poter sfidare tutti senza temere nessuno - ha detto a fine gara - In questa distanza Prilukov è l'astro nascente ed oggi è stato più bravo di me negli ultimi 50 metri. Ho impostato il mio ritmo sin dall'inizio, con l'obiettivo di tenerlo fino alla fine: e ci sono riuscito. Rosolino c'è ancora, con il sorriso e l'energia in acqua".