Notre Dames de Paris (Riccardo Cocciante)!

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Luna del deserto
00sabato 24 aprile 2004 16:58
Dopo tante opere liriche e tanti film tratti dagli scritti di Victor Hugo, l’omaggio più recente al genio francese arriva da un compositore italiano, Riccardo Cocciante, che ha scritto un’opera popolare intitolata appunto Notre Dames de Paris su libretto di Luc Plamondon (riscrittura italiana di Pasquale Panella). Dopo uno straordinario successo riscosso a Parigi, dopo aver visitato varie parti del mondo, dopo essere stato visto da milioni di spettatori ed aver venduto milioni di dischi, lo spettacolo è arrivato a Roma, in un Teatro Tenda appositamente costruito, con una compagnia quasi tutta italiana costituita da bravi attori - cantanti e da straordinari danzatori diretti dal regista Gilles Maheu e dal coreografo Martino Muller. Gli interpreti sono Lola Ponce e Rosalia Misseri (Esmeralda) Giò Tonno (Quasimodo), Fabrizio Voghera (Quasimodo e Frollo), Vittorio Matteucci (Frollo), Heron Borelli (Gringoire e Febo), Matteo Setti (Gringoire) Graziano Galatone (Febo), Marco Guerzoni e Cristian Mini (Clopin), Claudia Ottavi e Chiara Di Bari (Fiordaliso). L’opera, tutta cantata, si distacca sia dal musical che dal melodramma tradizionale per cercare nuove strade melodico – espressive con canzoni particolarmente incisive come Il tempo delle cattedrali, Luna, Zingara, La corte dei miracoli, Bella mia Esmeralda. Di particolare efficacia e fascino la canzone Bella, cantata a tre voci da Quasimodo, Frollo e Febo per esprimere il diverso valore e significato della loro passione per Esmeralda. Quattro sono i temi conduttori dello spettacolo: il tema dei diversi modi di amare di cui è oggetto Esmeralda; il tema del passaggio di epoca, quando si confronterano il poeta Gringoire (Il tempo delle cattedrali) e il prete Frollo (Parlami di Firenze) consapevole che tutto sta per cambiare e che “il libro ucciderà l’edificio”; il tema dei diversi che qui assumono il ruolo dei “clandestini” (i sans papiers), destinati ai vivere ai margini della società e della storia, malgrado sia nata una nuova coscienza sociale che porta Quasimodo ad allearsi con loro; infine il tema della morte che trova la sua sublimazione nel momento in cui Quasimodo piange disperato sul corpo senza vita di Esmeralda, uccisa dal potere. Eroe tragico e diverso, Quasimodo sceglie la morte “che dà la vita”, perché l’amore “mai non muore” ed il mondo dovrà sapere domani che Quasimodo amò Esmeralda e che il loro amore è diventato “una scia tra le luci dell’universo”. Dopo il lungo periodo romano, lo spettacolo si appresta a fare una tournée estiva che prenderà il via da Milano e Verona.
Luna del deserto
00sabato 24 aprile 2004 17:06
Veramente un capolavoro!
Abbiamo avuto modo soltanto da poco tempo di scoltare questo capolavoro :Sm12: e ci sembra davvero splendido!!! [SM=x319456] D'altronde abbiamo sempre apprezzato la musica di questo grandissimo artista!!! :Sm14: Soltanto oggi invece abbiamo scoperto che per la traduzione di questi brani si è avvalso della collaborazione dell'altrettanto bravo paroliere Pasquale Panella!!! :Sm12:
Cos'altro dire...se avete modo di ascoltarlo fatelo...noi ve lo consigliamo!!! :Sm12: [SM=x319515]
Luce dell'Est
00sabato 24 aprile 2004 18:54
l'ho trovato splendido per interpretazione, musiche e bravura degli artisti![SM=x319514]
Luna del deserto
00domenica 25 aprile 2004 15:36
....
Siamo pienamente d'accordo con te!!! [SM=x319513]
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