notizie sul cardellino dell'Himalaya
Ciao
Rispondo in quanto il sito da te citato è il mio (per la verità è qualche mese che dovrei aggiornarlo).
Comunque, l'affinità tra cardellino eurasiatico e cardellino dell'himalaya è tale che qualcuno li ritiene sottospecie diverse di un unica specie. Quanto ad abitudini alimentari e riproduttive l'himalaya va trattato come il cardellino major. Opportuno sistemare questi uccelli in una gabbia di adeguate dimensioni (per una coppia min. 90 cm. per la sola femmina con maschio "volante" min. 60 cm.). Il canto è sostanzialmente simile a quello dei comuni cardellini a calotta nera anche se le note di richiamo (ripetute insieme alla ruota) appaiono leggermente più flautate e un pò più cantilenanti (insomma non sono il massimo come i cardellini nostrani cantori ma non c'è bisogno di turarsi le orecchie).
Opportuno infrascare il nido per garantire alla femmina una maggiore privacy durante le fasi riproduttive (costruzione, deposizione, cova e allevamento). Quanto al costo di una coppia ancestrale nata in cattività credo che per equità il prezzo si aggiri sul quello richiesto da una coppia di ancestrali "a calotta nera" anche se trattasi di specie meno intensamente allevata e per la quale le importazioni limitino ancora la diffusione di soggetti "veramente domestici". Nel recente passato ho letto di un bravo allevatore abruzzese che è riuscito a traslare la mutazione agata dal ns. cardellino a quello dell'himalaya. I soggetti fotografati a corredo dell'articolo erano veramente belli. In passato nel ns. allevamento abbiamo riprodotto questi uccelli con il medesimo scopo ma poi per esigenze di spazio da destinare ad altre specie abbiamo preferito cederli tutti.
Oggettivamente però devo ammettere che quando mi imbatto in un bell'esemplare maestoso di c.c.Subulata o di c.c.Ultima non posso fare a meno di fermarmi ad ammirarlo un pò.
Se hai domande su argomenti un pò più precisi sarò felice di risponderti
Saluti
Renato Gala
www.spinus.it