Giorgino resiste. E sfancula anche le maree. Amen et Prosit.
... et voilà nel dagherrotipo Mme e Mr Curie con il loro sorriso radioattivo.
Basta solo questo riferimento ai coniugi Curie, al dagherrotipo e a certa radioattività per farmelo piacere "a prescindere".
Invece Giorgino non s'accontenta e diventa decostruttivista.
Non voglio recensire un cazzo.
Mi sta sui coglioni la maggior parte delle recensioni, tutte "à la page".
Basta.
Ognuno pensa di capirci sempre qualcosa più degli altri, infiocchettandolo in schemi o posizioni ideologici-sociali-sentimentalsessuali (cit.) che obbediscono a logiche tipiche del "a prorio uso e consumo".
Basta.
Ci si rompe i coglioni, s'il vous plait.
E' un gran bel disco, alla musica e alla parola.
E' vero, un po' delle chitarre disturbate a cui ci aveva abituato Lazlo Toth latitano, lo si ritiene un disco quasi "In Quiete", ma come ebbe a dire qualcuno - sforzatevi, non ci vuole troppo a ricordare -:
"
In quiete dopo la tempesta.
In quiete prima della battaglia.
In quiete all'apparenza per nascondere il tumulto.
In quiete di sostanza per poter roteare nel caos.
...
Quanta violenza può contenere un soffio?
Quanta disperazione un sussurro?
In quiete non è come dire relax.
Credetemi."
Attratto molto da
Quello della foto, un po' per deformazione non professionale, un po' per i richiami - mio avviso: io ce li vedo - a un certo modo "francese", ai suoni e alle parole, di "salmodiare"; molto Léo Ferré - coincidenza?
Come non ricordarsi di
io sono il vuoto assoluto e
il non detto, il non avvenuto, il non vergine per mancanza di
lucidità. La lucidità me la tengo nelle mutande...
o azzardando ancora:
Io vivo altrove dentro la dimensione ics
E osservo il mondo da una feritoia
Io sono il sempre il mai sono la ics
Della formula dell'amore e della noia
Io vedo tramvai blu su rotaie di pianto
Paraventi cinesi sotto il vento del nord
Oggetti senza oggetto e finestre d'artisti
Da cui escono il sole il genio e la morte
Sono voli pindarici? E chi se ne fotte.
Ho azzardato interpretazioni che nun c'entrano una minchia?
E chi se ne rifotte!
Un disco che merita e che, immeritatamente, ci siamo meritati.
Bei pezzi tutti. Qualcuno un po' meno qualcuno un po' più - ma si sa che certi brani si "sentono" meglio di altri ... -, e così si crea un equo bilanciamento.
E mò vediamo dal vivo come circola al Circolo, la prochaine semaine.
Sottintendendo, con Giorgino, un bel rotondo "fottetevi", non ho altro da aggiungere e da augurarvi.