Nonno ardito

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MarcoL962
00sabato 27 luglio 2013 23:24
Salve a tutti, di avi coinvolti ne ho due e questa discussione riguarda il mio nonno paterno.
Premetto che il nonno e' sopravvissuto alla guerra anzi, dopo il 1918 e' stato mandato per un anno in Sicilia a terminare il servizio militare interrotto a causa della guerra....
La mia ricerca vuole stabilire dove fosse inquadrato.
Queste le informazioni disponibili:
Leva Ernesto, nato a Rosate nel 1895 ha fatto tutta la grande guerra, sappiamo che e' stato anche in Francia ed ha combattuto nella zona di Verdun ma non so in quale periodo e che poi e' stato mandato sull'Isonzo.
Memorie di famiglia dicono che facesse parte del 94 regg. Fanteria e qui pero' ho un dubbio perché Milano e provincia non sono nel bacino di reclutamento di quel reggimento.
Di mio nonno pero' so che e' stato mandato nei reparti di assalto per punizione a causa di un ritardato rientro da una licenza e so che ha partecipato alla presa dell'altopiano della Bainsizza durante l'undicesima battaglia dell'Isonzo.
Da ricerche fatte mi risulta che effettivamente il 94 Fanteria aveva costituito uno dei primi reparti di assalto e nell'agosto 1917 il Primo reparto di assalto partecipo' attivamente alla presa della Bainsizza con due compagnie di cui una attraverso' l'Isonzo su una passerella.
Mio nonno racconto' un episodio simile in cui "drammatizzava" sul fatto che c'era un tenente che, pistola alla mano, sparava in aria per spingere i fanti ad attraversare e lui era tra quelli recalcitranti perché, non sapendo nuotare, temeva di morire affogato....
Mi piacerebbe riuscire ad identificare l'inquadramento di mio nonno per capire se le ricerche e le deduzioni da me fatte hanno un senso.
Ultimo aneddoto che racconto, per il piacere di condividerlo, e' che mio nonno durante la conquista dell'altopiano della Bainsizza fu proposto per una decorazione al valore perché nonostante fosse stato ferito rimase in linea a combattere "con sprezzo del pericolo", questa la menzione che riportava ridendo.
La medaglia non arrivo' mai per i fatti immediatamente successivi: la disfatta di Caporetto che sconvolse tutto il fronte.
Di questo pero' mio nonno non si e' mai rammaricato piu' di tanto perché ha sempre raccontato che la ferita era lieve essendo stato un proiettile che gli era passato tra le dita della mano sinistra e lui rimase in trincea a combattere rifiutando le cure semplicemente perché sapeva che era molto piu' pericoloso tentare di rientrare per raggiungere le linee italiane e l'ospedale da campo per via dei cecchini che falciavano il percorso tra la trincea che avevano appena conquistato e quella italiana da cui erano partiti.
Piu' buonsenso che eroismo quindi.
grazie a chi mi puo' aiutare a collocare il mio nonno nel giusto reparto.
Marco
padulazz
00domenica 28 luglio 2013 09:41
Ciao Marco,

Non sono esperto pero puo dire questo :

Sono francese e di nonno Alpino Italiano e puo dire che in Francia se recordiamo della eroïca participazione Italiana in Champagne (Bligny)
Legione Garribaldiana del generale ALBRICCI (vede altri post del forum tratando di questo episodio)

Pero Verdun non é di questa parte de la Francia.

Uno corpo meno connosciuto era il T.A.I.F. "Truppe Ausiliarie Italiane in Francia " di 60 000 Italiani é venuto da genaro 1918 fino a 1919.
di quelli 21 000 artiglieri di 19 anni per mancanza di cannone in Italia doppo Caporetto.
(Pùo inviare una scanzione d'un articolo d'una revista francese se volete)
Dei 5 nucléi della TAIF un nucleo era della parte de Verdun : il 2° regroupement sede à Ligny-en-Barrois assignato alle 1° et 2° Armée de l'Est
Général Giuseppe TARDITI poi Boyl di PUTIFIGARI automne 1918

Altri unita Italiane presente in Francia :
- "Centurie Militari Italiani "(O.M.I) 10 000 operai
- " Genio Militare Italiano in Francia" pontieri e ferovieri 1000 combattenti régione di Nancy
- "Aviazione 3 escadrille de bombardiere CAPRONI fine 1917 Dijon
febraio 1918 à Ochey
-"Missione Militare Italiane in Francia" 50 officai e circa 100 combattenti da 1915 a 1918 colonelle Breganze, poi Papa di castiglione poi Nicola Brancaccio.
-"Missione della marina Militare.


Pordarse che il tuo nonno lavorave già in Francia primo del 1915 e era combattente volontario come Lazzare PONTICELLI l'ultimo reduce francese della grande guerra (anche un di ultimo per l'Italia perché é rittornato in Italia per combatrere come Alpino)

C'é un libro tratando di questa questione : Le truppe Italiane in Francia di Mario CARACCIOLO Milano Monadori 1929... 244 p (podarse difficile a trovare?)

Passo "la piuma" ad altri utenti che portrai sicuro dare altri informazioni

Ciao Marco [SM=g7285]
e buona fortuna e tenacità nella tuà belle ricerca. [SM=g7349]
scusi per il mio italiano ad amigliorare...

Bruno

MarcoL962
00domenica 28 luglio 2013 22:48
Molte grazie Bruno, proverò a cercare qualche libro di quelli che mi hai indicato.
[SM=g27985]
giappy50
00lunedì 29 luglio 2013 17:33
Scusa una precisazione, Bruno.
La Legione garibaldina non era comandata da Albricci, ma da Peppino Garibaldi che, promosso Generale, comandò poi la Brigata Alpi sul Col di Lana: essa, composta tutta da volontari, combattè nelle Argonne tra la fine del 1914 e i primi mesi del 1915, prima dell'intervento italiano.
Il Generale Albricci comandò il 2° Corpo d'Armata in Francia nel 1918.
Un salut avec amitié.
Gianpietro
curtsachs
00lunedì 29 luglio 2013 18:09
chissà se ci fosse nel Livre d'Or di Verdun. Se non succede niente, tra 15 giorni ci vado, devo anche guardare per un avo di mia moglie mi scrivo il nome e guardo se ci fosse anche lui.
Ciao Claudio
Estor delle Paludi
00lunedì 29 luglio 2013 22:21
Re:
padulazz, 28/07/2013 09:41:

C'é un libro tratando di questa questione : Le truppe Italiane in Francia di Mario CARACCIOLO Milano Monadori 1929... 244 p (podarse difficile a trovare?)




soldatinidicarta.altervista.org/truppe_italiane_in_fra...
padulazz
00lunedì 29 luglio 2013 23:13
Grazie a Giappy50 della retificazione (informazione falsa trovata dentra una revista francese.) Amical salut également.

Ritorno di vacanze in Italia ( Bardolino [SM=g2450024] , Pasubio [SM=g7285] , Verona, Maranello [SM=g2467380] e Venezia...un bel gir ...) [SM=g2531196]

Grazie a Estor delle Paludi per il PDF

Buona fortuna a Marco

Bruno
MarcoL962
00mercoledì 31 luglio 2013 15:50
Grazie a tutti per gli aiuti.
Di certo so che il mio nonno non è partito volontario per la guerra ma era in servizio di leva (ironia della sorte si chiama Leva di cognome....) e quindi ci si è trovato in mezzo.
Quello che non sappiamo è se in Francia c'è stato prima o dopo aver combattuto sul fronte italiano.
Sappiamo che la permanenza in Francia nella zona di Verdun lo ha molto segnato perchè ha visto da vicino l'effetto dell'uso del gas nelle trincee e di questa cosa ne ha sempre parlato pochissimo perchè lo aveva veramente sconvolto.
In Italia ha partecipato sicuramente alla 11 battaglia dell'Isonzo e alle fasi finali della guerra compreso l'attraversamento del Piave su un ponte di barche.
Poi sappiamo che finita la guerra è stato mandato in Sicilia (a Messina credo) avendo interrotto il servizio di leva a causa della guerra (incredibile ma vero).
Quindi mi manca da collocare questo tassello francese: quando avrebbe potuto esservi stato inviato?
adesso mi leggo il libro che ho scaricato da internet e cerco di diradare le nebbie... [SM=g7349]
curtsachs
00domenica 11 agosto 2013 16:41
Ciao, sono in Francia non ho nessuna documentazione con me e internet col contagocce, comunque mi pare che la cosidetta Legione garibaldina, comandata da Peppino Garibaldi con almeno due altri fratelli (poi morti) combattesse in Francia dal 1914 fino all'entrata in guerra dell'Italia. Prova a fare una ricerca sul forum col nome di Peppino oppure col Legione Garibaldina, ne avevamo già parlato e ci dovrebbe essere qualcosa. Purtroppo ora non posso aiutarti di più, al massimo quando rientrero'. Comunque tra una settimana sono a Verdun, devo guardare il libro d'oro per conto mio, e guardo anche per te, sperando di riuscire a accedervi. Ciao
Claudio
MarcoL962
00domenica 11 agosto 2013 17:46
Grazie mille,
Attendo notizie dunque.
Marco
curtsachs
00lunedì 12 agosto 2013 12:12
.... ultimo internet prima della partenza. Ti ho trovato le discussioni, eccole:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=43630&f=43630&idd=...

qui invece fai una ricerca "garibaldina" nel testo dei post (gira60):

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=43630&f=43630&idd...

ma non escludo che ce ne siano altre.

a presto

Claudio
curtsachs
00lunedì 19 agosto 2013 18:47
dopo un migliaio di chilometri per arrivare a Verdun scopro che a Ferragosto il comune é chiuso ( va beh, é normale), telefono venerdi' 16 sperando di poter accedere ai libri d'oro dei combattenti e mi dicono di ritelefonare lunedi' perche' fanno il ponte e non possono aiutarmi: non c'é nessuno nei vari servizi che possa farmi accedere ai libri ...... [SM=g7355] . Insomma 15, 16, 17 a Verdun e non sono riuscito a vederli. Ma dove li tengono sti libri???
Mi dispiace soprattutto per te, perché del mio caduto francese ho il "diploma" di Verdun e so che c'é stato. Sara' per la prossima volta, tanto conto di ritornarci perché non ho visto ancora tutto.
Che impressione, é stata la mia prima volta su un campo di battaglia della prima guerra e in un cimitero militare ... il terreno é ancora sconvolto dagli scoppi dei proietti d'artiglieria e in certi posti ci sono i crateri enormi delle mine
Claudio
MarcoL962
00lunedì 19 agosto 2013 20:56
Grazie dell'interessamento.
Il mio nonno è poi ritornato dal fronte francese e quindi non so se può essere sul libro d'oro dei combattenti di Verdun (che credo riporti i nomi dei caduti).
Mi sono documentato leggendo un po' di libri e sono quasi sicuro di poterlo collocare nei reparti d'assalto del 94 fanteria anche se poi questo non ha partecipato alla "campagna" di Francia.
Ma in Francia poi c'era un reparto di Arditi e non escludo che dopo Caporetto mio nonno sia stato inquadrato in questo è non più in un reggimento di fanteria.
Penso che anch'io andrò a visitare Verdun e le sue campagne per vedere quei luoghi.
Grazie ancora dell'aiuto.
giappy50
00lunedì 19 agosto 2013 21:06
Il Secondo Corpo d'Armata, comandato dal generale Albricci, giunse in Francia nell'aprile 1918 e fu dislocato nella zona a sud di Reims. Di esso faceva parte il Secondo Corpo d'Assalto (Arditi) che riuscì a stroncare, il 23-24 giugno, un tentativo tedesco di impadronirsi della montagna di Bligny; un altro duro combattimento lo sostenne il 16 luglio, all'inizio della Seconda battaglia della Marna. In quell'occasione i tedeschi utilizzarono carri armati e proiettili a gas.Certamente è lì che tuo nonno ne vide gli spaventosi effetti e non a Verdun, che dista 120 km, e dove non risulta che il reparto sia stato impegnato.
Se ha partecipato anche alla battaglia della Bainsizza, iniziata un mese dopo, vuol dire che il reparto o almeno tuo nonno ha lasciato il fronte francese.
Gianpietro
MarcoL962
00lunedì 19 agosto 2013 22:53
Forse stiamo facendo confusione. La battaglia della Bainsizza cui mi riferisco sono la decima e l'undicesima che si svolsere nel 1917. Poi dovrebbe essere andato in Francia ed ha combattuto in una zona di paludi....dove non lo so. È rientrato a fine della guerra ed è stato mandato in Sicilianaa a terminare il servizio di leva interrotto a causa della guerra.
giappy50
00lunedì 19 agosto 2013 23:37
Hai ragione ho sbagliato anno e sì che mi pareva strano un trasferimento così repentino da un fronte all'altro. Per quanto riguarda la zona paludosa, per quanto ricordo non ce n'è nelle vicinanze di Reims, dove invece ci sono delle colline.
Gianpietro
curtsachs
00martedì 20 agosto 2013 12:27
Ciao. La città di Verdun nel 1916 ha creato una medaglia (e relativo attestato) commemorativa , come insegna dei "soldati di Verdun". Avevano diritto alla medaglia i combattenti francesi e alleati che si sono trovati nel settore di Verdun tra il 31/7/1914 e l' 11/11/1918. Il nome di questi combattenti (quindi sia i caduti che i reduci) è inscritto nel libro che si trova nella cripta sottostante il monumento a Verdun (la grossa statua) e sul libro d'oro che si trova nel museo della guerra nel municipio. Ora la mia guida Michelin dice che il libro d'oro si puo' consultare al Municipio telefonando per sapere come fare, mentre pare che la copia della cripta (che ho trovato chiusa) non sembra essere consultabile.
Sull'attestato che accompagna la medaglia c'é proprio scritto che il nome di tal dei tali é inscritto sul libro d'oro di Verdun.
La guida parla anche di opera artistica i ferro, e sinceramente non sono riuscito a capire se il libro sia un vero e proprio libro o qualcos'altro con sopra scritti i nomi.
Si potrebbe magari tentare di telefonare in comune, finite le ferie, e provare a chiedere se hanno voglia di guardare sul libro se c'é il nome del tuo Ernesto, sperando in bene.
Se invece conti di andare le zone di guerra francesi, ti segnalo che la Michelin ha prodotto 5 o 6 guide dei campi di battaglia molto ben fatte, in parte riprendendo materiale dalla abbondante collana che aveva iniziato a produrre dal 1917. Per ora credo che siano solo in francese (ma non ho controllato bene), eccotene una:

www.michelin-boutique.com/champs-bataille-verdun-p-1536.html

poi ci sono le altre per gli altri settori

Quando conti di andare fatti vivo cosi' ti do qualche dritta.

Claudio


MarcoL962
00martedì 20 agosto 2013 12:53
Grazie mille.
Intanto ieri sera ho "interrogato" di nuovo mio padre ed è saltato fuori che il mio nonno ha combattuto nella zona delle paludi di Soissons, che la sua compagnia stava per essere lanciata all'attacco quando all'improvviso hanno cambiato gli ordini e li hanno tenuti di riserva. È stata mandata un'altra squadra all'assalto e sono stati tutti falciati dalle mitraglie tedesche. Questo episodio lo raccontava con particolare emozione perché diceva che per la prima volta si era sentito la Morte accanto.
Ora sto leggendo il libro della storia delle truppe italiane in Francia. Vediamo se riesco a mettere insieme questo puzzle.
[SM=g7285]
giappy50
00martedì 20 agosto 2013 16:04
Superato l'equivoco dell'anno penso di aver individuato, seguendo le vicende del II° Corpo d'Armata, il luogo paludoso dove combattè tuo nonno.
Trasferito sull'Aisne, una quarantina di km a nord di Reims, il II° partecipò ai combattimenti per la conquista dello Chemin des Dames, tra il 12 e il 25 settembre. Il 4 ottobre, nelle operazioni successive, una compagnia del XXXII reparto d'assalto, collaborò a un attacco con l'89° Salerno. Dal 13 al 15 ottobre un reparto di Arditi fu Aggregato alla Brigata Brescia (8^ Div) per la conquista di Sissonne, in una zona ampiamente paludosa, che i tedeschi difesero accanitamente pur essendo in ritirata. Soissons si trova una sessantina di km a sud ovest.
Se conosci il francese (ma c'è sempre la traduzione, per quanto approssimata) puoi visitare il sito: batmarn2.fre.fr
Buona ricerca.
Gianpietro
Luky.Luciano
00martedì 20 agosto 2013 19:44
Hai provato a fare richiesta del Foglio Matricolare del tuo parente?
Da quello che leggo hai delle fonti di informazione familiari ma questo ti potrebbe dare dei dati obiettivi.
In esso sono elencati reparti di appartenenza ed eventuali onorificenze.
Spero di non averti dato un consiglio superfluo ma io per le mie ricerche passo sempre da questo documento.
Saluti
Luciano
[SM=g7285]
MarcoL962
00martedì 20 agosto 2013 21:57
Grazie mille.
Con le ultime notizie credo di aver quantomeno ricostruito la sua storia.
Non sapevo si potesse chiedere il foglio matricolare, come si fa?
A metà luglio ho scritto al ministero della difesa ma ancora non mi é ritornato nemmeno la ricevut di ritorno della raccomandata.
curtsachs
00mercoledì 21 agosto 2013 10:42
I fogli o ruoli matricolari sono stati versati dai distretti militari agli archivi di stato, in genere uno per provincia. Quindi devi sapere a quale distretto militare apparteneva il tuo avo e cercare l'archivio che ha i fogli. Per ogni anno c'è una rubrica alfabetica nella quale cerchi il nome e una volta trovato guardi il numero di matricola. Con quello cerchi il foglio matricolare nel registro corrispondente (vanno per numero). La soluzione migliore se abiti distante è telefonare o scrivere all'archivio e di solito se ne occupano loro, eventualmente ti diranno come fare per pagare (alcuni li mandano gratis). Se invece abiti vicino puoi andarci direttamente.

Un passaggio precedente potrebbe essere la ricerca delle liste di leva che ogni comune redigeva annualmente. Sapendo l'anno di nascita e quindi la leva, cerchi il nome sul registro e vedi il numero di matricola, il distretto, se è stato fatto subito abile, di quale categoria ecc. Le trovi al comune oppure anche all'archivio di stato. Queste però non ti danno il percorso militare successivo, quindi se riesci puoi cercare direttamente il ruolo matricolare.

Ciao, continuo il mio viaggio, se hai bisogno ci risentiamo
Claudio
curtsachs
00mercoledì 21 agosto 2013 10:42
I fogli o ruoli matricolari sono stati versati dai distretti militari agli archivi di stato, in genere uno per provincia. Quindi devi sapere a quale distretto militare apparteneva il tuo avo e cercare l'archivio che ha i fogli. Per ogni anno c'è una rubrica alfabetica nella quale cerchi il nome e una volta trovato guardi il numero di matricola. Con quello cerchi il foglio matricolare nel registro corrispondente (vanno per numero). La soluzione migliore se abiti distante è telefonare o scrivere all'archivio e di solito se ne occupano loro, eventualmente ti diranno come fare per pagare (alcuni li mandano gratis). Se invece abiti vicino puoi andarci direttamente.

Un passaggio precedente potrebbe essere la ricerca delle liste di leva che ogni comune redigeva annualmente. Sapendo l'anno di nascita e quindi la leva, cerchi il nome sul registro e vedi il numero di matricola, il distretto, se è stato fatto subito abile, di quale categoria ecc. Le trovi al comune oppure anche all'archivio di stato. Queste però non ti danno il percorso militare successivo, quindi se riesci puoi cercare direttamente il ruolo matricolare.

Ciao, continuo il mio viaggio, se hai bisogno ci risentiamo
Claudio
MarcoL962
00lunedì 27 marzo 2017 11:03
Ritorno sul tema perchè dopo due anni ho trovato il libretto di lavoro del nonno che testimonia i 37 mesi di servizio militare e che riporta la decorazione con "croce di guerra".
C'e un cartoncino militare con timbro e firma del Tenente Colonnello Comandante del reggimento ma è praticamente illeggibile che recita: "Decorazioni....delle fatiche della....guerra (o trincee, non si capisce)...con n. 2 stellette."

Quindi la famosa decorazione di cui raccontava essere stato insignito (ma mai consegnata) è ora provataa ma non so di che tipo di decorazione si tratti.
Spero qualcuno possa aiutarmi a chiarire.
Grazie
Marco
Fabry_78
00lunedì 27 marzo 2017 12:24
Re:
MarcoL962, 27/03/2017 11.03:


C'e un cartoncino militare con timbro e firma del Tenente Colonnello Comandante del reggimento ma è praticamente illeggibile che recita: "Decorazioni....delle fatiche della....guerra (o trincee, non si capisce)...con n. 2 stellette."

Quindi la famosa decorazione di cui raccontava essere stato insignito (ma mai consegnata) è ora provataa ma non so di che tipo di decorazione si tratti.
Spero qualcuno possa aiutarmi a chiarire.




Ciao, dovrebbe essere il distintivo per le fatiche di guerra. Vedi qui, anche se probabilmente l'avrai già visto:
it.wikipedia.org/wiki/Distintivo_per_le_fatiche_di_guerra

MarcoL962
00lunedì 27 marzo 2017 13:24
Molte grazie!
quindi le due stellette fanno riferimento ai due anni al fronte.
è un onorificenza riconosciuta a guerra finita?

E per quanto riguarda la "Croce di guerra" citata nel libretto dove posso cercare qualcosa?
Se ho capito bene la croce per meriti di guerra è stata istituita alla fine della guerra mentre dai racconti in famiglia si è sempre parlato di una decorazione per non aver abbandonato la trincea nonostante la ferita ad una mano.
Grazie

marco
MarcoL962
00lunedì 16 marzo 2020 09:22
causa "arresti domiciliari" conseguenti al virus ho ripreso in mano la ricerca nella quale mi ero arenato.
Purtroppo non sono ancora riuscito a recuperare il foglio matricolare, una prima ricerca nel suo anno di nascita ha dato esito negativo quindi probabilmente era stato rinviato e devo cercare negli anni successivi.
Nel farttempo, leggendo un libro sulla storia degli arditi, ho potuto risalire con certezza al fatto che il nonno faceva parte della 2 compagnia del 1 reparto arditi.
Infatti l'episodio dell'attraversamento dell'Isonzo su una passerella durante la battaglia della Bainsizza coincide con quanto raccontato da lui.
Raccontava che i barconi erano stati mitragliati ed affondati pertanto, gettata una passerella strettissima e senza corrimano, gli arditi hanno attraversato di slancio sotto il fuoco nemico incitati dal proprio capitano che minacciava di sparare a chi avesse rifiutato l'attraversamento!
Nel libro di Farina l'episodio è raccontato con un enfasi "leggermente" diversa ovviamente.
Sempre dal libro direi che ha poi partecipato alla battaglia per il San Gabriele e, se non sbaglio, anche alla ritirata di Caporetto.
Quindi è stato mandato in Francia sempre con il 1 reparto arditi che, se non ho capito male, era aggregato al 76 Fanteria.
Finita la guerra ha dovuto terminare il servizio militare e raccontava di essere stato a Caltanisetta però non riesco a trovare quale reparto fosse di stanza in tale città.
Qualcuno mi può aiutare?
grazie
Fabry_78
00lunedì 16 marzo 2020 16:19
Re:
MarcoL962, 16/03/2020 09:22:


Quindi è stato mandato in Francia sempre con il 1 reparto arditi che, se non ho capito male, era aggregato al 76 Fanteria.
Finita la guerra ha dovuto terminare il servizio militare e raccontava di essere stato a Caltanisetta però non riesco a trovare quale reparto fosse di stanza in tale città.
Qualcuno mi può aiutare?
grazie



Ciao, come potrai vedere nei file allegati alla seguente discussione, a Caltanissetta c'era la sede distaccata del deposito del 76° fanteria:
www.freeforumzone.com/d/11673450/Stanze-dei-corpi-1915/discussi...

MarcoL962
00lunedì 16 marzo 2020 16:53
Grazie mille!
non sono molto esperto in materia, quindi è ragionevole pensare che a fine confiltto abbia fatto ritorno alla sede del reggimento.
a questo punto è indispensabile trovare il foglio matricolare per capire dove era inquadrato prima di finire negli arditi e possibilmente capire anche come ha fatto ad finirci.
Secondo i suoi racconti è stato trasferito per punizione a causa di un ritardato rientro da una licenza ed effettivamente una parte dei facente parte i reparti di arditi non erano volontari ma "comandati".
Continuerò le ricerche per trovare questo benedetto forglio matricolare.
MarcoL962
00martedì 14 luglio 2020 18:47
a distanza di anni dall'inizio ricerca sono finalmente in possesso del foglio matricolare!
Il soldato Leva Ernesto, classe 1895, è giunto in zona di guerra nell'ottobre del 1916 inquadrato nel 79 Fanteria "Roma".
nel febbraio del 1917 è passato al 80 fanteria dove è rimasto fino al 3 novembre 1917.
dal 4 novembre 1917 ha fatto parte del 76 fanteria da cui è stato congedato il 1 novembre 1919.
dal 4 novembre 1918 è scritto che "cessa di trovarsi in zona di guerra".
Tutto corrisponde abbastanza con le testimonianze familiari che ho raccolto sulla sua partecipazione alla campagna di Francia (dove è stato con il 76 fanteria).
non c'è menzione dell'appartenenza al reparto arditi di cui ha certamente fatto parte in Francia e, per corrispondenza di fatti raccontati e di date riportate, anche nell'XI battaglia dell'Isonzo.
se reisco posto qualche pagina del foglio matricolare.
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