Non mi abituerò mai...

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Yanoel
00lunedì 28 maggio 2007 18:24
Mi scuso in anticipo per lo sfogo, ma avevo bisogno di dirlo a qualcuno..forse di urlarlo...
Capita di trovarsi in situazioni pericolose...in situazioni tristi e in alcune situazioni che non riesci a comprendere...
Sono anni che faccio esperienze e che mi dico "NOn succederà più" " Cercherò di comportarmi da persona matura se ricapita..." ed invece ricado ogni volta nelle stesse paure..sugli stessi errori delle altre volte..
E allora, mi domando, perchè dobbiamo provare dei sentimenti se sono così distruttivi?
Perchè ddobbiamo voler bene se poi si prova dolore nel momento della perdita?
Si cerca sempre di pensare in modo positivo e di avere delle speranze, ma ogni volta che si accende la televizione, si legge un giornale o semplicemente si sente un compagno di lavoro o di corso senti siuazioni di violenza...
Perchè il mondo deve essere così?
Se davvero esiste qualcuno lassù perchè ci fa soffrire in questo modo?
Credo di essermelo chiesto molte volte in questo periodo e dentro di me non ho trovato alcuna risposta...
Sarà pessimista..non lo so...però mi sembra che vivere ogni giorno..o meglio, sopravvivere si faccia sempre più complicato...
Mi scuso nuovamente per los fogo..ne avevo bisogno
YAnoel
+amely+
00lunedì 28 maggio 2007 18:53
ehi...mi permetto di rispondere seppur non ti conosca e non sappia bene che ti è successo. [SM=g27817]

Perchè continuiamo a fare certe cose se poi ci fanno soffrire?
Perchè sono le cose che ci mantengono in vita...
Pensa se non esistessero quelle emozioni che,prima di farti soffrire [SM=g27813] ,ti fanno sorridere [SM=g27824] .
Saremmo solo un gran gruppo di facce di marmo inespressive e nel nostro petto...il silenzio più totale.
Non chiederti perchè devi soffrire,chiediti se ne vale la pena...se ciò che ti ha portato a tutto questo vale abbastanza...io penso di sì.
Se ora non soffrissi...vorrebbe dire che non te n'è importato nulla.
Purtroppo non son sicura di aver capito ciò che intendevi dire...
per quanto riguarda la tristezzaq che nel mondo esiste e si fa sempre più presente....chiediti ancora se esisterebbero gioie senza dolori (sia chiaro che non giustifico assassini o rincretiniti). [SM=x970005]

E ora....beh nn so cosa consigliarti se non:

Trova la tua valvola di sfogo e dimostra che questo non basta a buttarti giù! [SM=x970001]
+amely+
00lunedì 28 maggio 2007 18:54
aggiungo....

lo so che rompono a volte le persone che cercano sempre di sorridere [SM=x970271]
Exaura
00lunedì 28 maggio 2007 21:56
posso intervenire?? ma non fateci troppo caso perchè io sono sempre quella del bicchiere mezzo pieno..due frasi :

1) La vita è un dono meraviglioso..e troppo meravigliosa perchè non valga la pena di viverla fino in fondo..tra gioia e dolore

2)Chi non è educato dal dolore rimane sempre bambino


Fatti miei : non so che ti sia successo...ma credimi..in questi miei primi 41 me ne sono successe parecchie di cose(del resto per una come me che non sta ferma manco un minuto...)cose terribili..ma anche cose meravigliose...perchè si notano meno, ma nella vita di ogniuno di noi ci sono..abbi fede! [SM=x970269]

Degretus
00martedì 29 maggio 2007 15:35
anche io sono quello del bicchiere mezzo pieno anche se a volte ( quando si rovescia anche la seconda metà ^ ^) crollo.
Non me la sento di aggiungere altro altrimenti rispolvererei vecchi proverbi e frasi fatte...
il dolore esiste , la gioia esiste , ed è proprio l'unione di queste due cose che permette anche a noi di esistere.
su con la vita fratellone!
=Macstar=
00mercoledì 30 maggio 2007 12:27
Dolore, amore, passione, tristezza...

Chissà, a volte noi esseri umani siamo così deboli che vogliamo sempre cercare qualcuno che ci appoggia? Qualcuno con coi condividere attimi di vita?

Oppure è la nostra forza? La capacità di divedere, di dare una parte di se a una persona speciale, mettere un pezzo di vita nelle mani di questa persona.

perchè? a volte la mia risposta è il vuoto, il silenzio. A volte mi rispondo e dico...perchè se poi potrei farmi male? Perchè se poi potrei piangere? perchè se poi perdo tutto e ogni volta è più difficile scalare quella montagna che è la vita?

Ma poi cerco più a fondo e mi dico ancora una volta, Perchè Elvio lo fai? Perchè amo stare sulla vetta, ogni volta che ricado so che ricadrò più in basso, so che mi sarò fatto più male, ma so anche che quella montagna la rifarò più facile, so dove ho sbagliato, so dove ho messo il piede e le mani male. Conosco i punti in cui devo andarci più cauto, e so invece dove posso fare di più.

E una volta che stai in vetta, sai cosa faccio? Non mi guardo indietro, è un mio difetto che mi lascio prendere dal vento e vivere su quella dolce brezza e volo con la fantasia....basta ricordare che si potrebbe cadere...

E se cado mi guardo indietro? Si....per capire dove ho sbagliato, ma poi si riparte, si rimbocca le maniche e vai per quella scalata che forse non avrà mai fine.

Mi piace illudermi però, che scalando scalando io stia meglio, è così? Oppure no?


il bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno, giusto si.



oskarbad
00mercoledì 30 maggio 2007 13:01
l'unica risposta...
l'unica risposta che posso darti è una poesia di kipling:

Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti
la perdono intorno a te, dandone a te la colpa;
se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano,
e mettendo in conto anche il loro dubitare;
se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa,
se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie,
o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
senza apparir però troppo buono o troppo saggio;

se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone;
se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso
trattando quei due impostori allo stesso modo
se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa
distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;

se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce,
e perdere e a ricominciar tutto daccapo,
senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli,
benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi,
e a tener duro quando niente più resta in te
tranne la volontà che ingiunge: "resisti!";

se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù,
o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario;
se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti,
se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
se riuscirai a riempire il minuto inesorabile
e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,
e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!
.silmarien.
00mercoledì 30 maggio 2007 13:02
bhè...
Ora capisco perchè se non leggo questo forum per un giorno mi sento così triste...

Perche qui è veramente pieno di persone che vedono il bicchiere mezzo pieno.... si, persone positive, allegre, che lasciano la merda della vita alla vita e non la trascinano dietro di se, persone che tendono la mano non con il palmo verso il basso, a indicare, a giudicare, seppure così potrebbe aparire, solo persone che quel palmo lo tengono verso l'alto, pronte ad ospitare una mano che richieda aiuto...

E' così che dovrebbe essere la vita e così voglio vederla..

Per seguire il paragone di Elvio io la mia vita la scalo continuamente, e continuamente ricado, ma sapete qual'è la cosa più bella? Che quando tonfo, e mi ritrovo con le ginocchia e le mani a terra, alzo la testa, e ogni volta accanto a me c'è qualcuno in più che sta scalando al mio fianco, che mi tende la mano per rialzarmi, e a quel punto riprendo il mio cammino, in mezzo a un gruppo che si fa sempre più ampio, conscia che se cadrò non verrò lasciata sola... La mia attenzione non è più focalizzata sulla vetta ma ai miei compagni.. perchè anche loro possono cadere, e anche loro non devono rimanere indietro...

La felicità è qualcosa di contagioso.. non fuggitene come se fosse una malattia...

Ti lascio alcune perle di una persona che secondo me dalla vita ha capito molto...

Paulo Coelho, scrittore sudamericano:


Cos'ho imparato dalla vita?
- Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
- Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
- Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
- Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
- Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
- Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
- Che la pazienza richiede molta pratica.
- Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
- Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
- Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
- Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
- Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
- Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
- Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
- Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
- La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
- E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
- Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
- Non cercare le apparenze, possono ingannare.
- Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
- Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
- Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
- Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
- Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
- Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
- Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
- Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
- Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
- Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.

Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange".




[Modificato da .silmarien. 30/05/2007 13.16]

Yanoel
00giovedì 31 maggio 2007 16:45
Mi dispiace..
So che sono ripetitivo(adesso Desmond mi sgrida perchè dico troppi "Scusa" e "Mi dispiace"), quando ho scritto questo sfogo ero davvero a terra, anzi ero sottoterra, ed essendo solo ad affrontare problemi più grandi di me...mi sono un pò lasciato andare..
Tendo ad essere molto razionale, a cercare sempre una spiegazione e così quando mi trovo in situazioni nuove non riesco ad affrontarle...
Mi dispiace di avervi caricato dei miei problemi e vi ringrazio per i pensieri che mi avete espresso, mi hanno tirato su il morale..grazie.
Yanoel alias Andràd
+amely+
00giovedì 31 maggio 2007 18:08
ma suuuuuuuuuuuu....caricati noi???
se qualcuno avesse pensato ciò non avrebbe risposto.
non dico che chi nn ha rix nn gliene frega...


ohhhhhhhh...insomma avete capito.

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.


sai chi l'ha scritta?IO!!! [SM=x970009]
SCHERZO....NON è ASSOLUTAMENTE VERO...MAGARI SAPESSI SCRIVERE COSì [SM=x970020]

LEGGILA BENE.... [SM=x970023]
+amely+
00giovedì 31 maggio 2007 18:47
ops...dimenticato... è di Pablo Neruda... [SM=x970085]
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