Caro multiman,
il nome magico non va rivelato ai "babbani"
e alle persone di cui non ci fidiamo per tradizione e per motivi psicologici. Nel medioevo negli anni dell'inquisizione, il fatto che le altre streghe non sapessero il tuo nomepoteva fare la differenza fra la vita e la morte.
Ma i significati profondi dell'importanza del nome magico vanno ricercati negli albori dell'umanità attraverso l'antropologia e la psicologia. Come per l'essere umano quando è bambino sia per l'umanità quando aquisto l'uso delle parole, la parola e i nomi hanno il potere "magico" di mettere in gioco molti processi mentali non del tutto razionali. Non esiste un confine definito fra l'essere e l'avere un nome, basti ricordare fra i molti miti quello delle vie dei canti degli aborigeni australiani. Il solo pronunciare il nome di un dio lo rende presente, il solo parlare di una digrazia la fa avverare, il sapere il nome di una persona la rende in nostro potere.
Torniamo per un attimo ai miti dell'antico egitto:
La leggenda vuole che Osiride lo sposo di Iside, fosse stato ucciso dal perfido fratello Seth, la divina moglie , cosi’ , per poterlo resuscitare dovette escogitare uno stratagemma. Chiese a "Ra" , "Colui di cui nn si conosce il nome" di donarle il potere della guarigione, ma il "vero" dio gliela nego’. Una delle caratteristiche di Iside era quella di controllare i serpenti. Ebbene, di nascosto fece mordere il Dio dal piu’ velenoso di essi , e , in cambio dell’ antidoto, si fece rivelare il suo vero nome che nessuno conosce e con questo ebbe il potere della resurrezione e guarigione.
Grazie a tutti i significati psicologici e simbolici della parola, dei nomi e ancora di più del nostro nome segreto, nella pratica stregonica il nome magico viene usato in molti riti, inciso sugli oggetti magici personali e spesso viene usato nei viaggi interiori essendo una delle "chiavi della mente profonda"
[Modificato da -Febo- 06/03/2003 12.37]