Niente messa:il parroco va in ferie

A Savona scoppiano le polemiche
"Niente messa in suffragio, giovedì è il mio giorno di riposo. Vado a sciare". E a Lavagnola, un quartiere periferico di Savona, è scoppiata la polemica. Al centro delle proteste il parroco, don Giovanni Lupino, che a una fedele che insisteva affinché fosse celebrata una funzione religiosa per un suo defunto ha risposto che anche lui ha diritto a riposarsi ogni tanto.

"Se stacco la spina per un giorno, come ogni essere umano, credo che nessuno debba scandalizzarsi", ha spiegato il sacerdote in una intervista al quotidiano Il Secolo XIX, precisando che l'ultima battuta era una provocazione: don Lupino non è andato a sciare. Però, al suo giorno di riposo il parroco tiene, come ha spiegato in una intervista rilasciata per replicare alle polemiche che sono state sollevate su un sito internet, dove è stata ripresa la protesta della signora.

Qualcuno ha scritto che "considerare il sacerdozio come un semplice mestiere con tanto di orario di lavoro e giorni di riposo infrasettimanali ci sembra troppo". Don Lupino ha risposto che "sono a disposizione di chiunque voglia confrontarsi con me su orari e ritmi di lavoro o di studio, o di cosiddette vacanze, pure legittime, che da anni io non conosco". E quanto alla frase sugli sci che ha tanto sconvolto i fedeli, ha ribattuto: "Non vado a sciare perché non posso permettermelo - spiega - ma se stacco la spina per un giorno, come ogni essere umano, credo che nessuno debba scandalizzarsi".

Di recente, il parroco aveva ricevuto critiche da alcuni parrocchiani per avere chiuso l'asilo di Lavagnola spiegando che era costretto a farlo per motivi economici.