Nella morsa del fisco...

Non so voi ma mi sento un po’ preso per il culo. E tanto anche.
Giorni di fuoco questi per la presentazione di tutte le deleghe F24, ok? Da questo mese mi era arrivata la circolare che per usare un credito per delega F24 dovevo chiedere l’autorizzazione 5 giorni prima all’agenzia delle entrate. Ok, non l’ho fatto (come se l’Iva si chiudesse effettivamente a fine mese!?!). Telefono ai commercialisti i quali mi dicono che c’è già la direttiva per la richiesta dell’autorizzazione a compensare un importo superiore a 10.000 €, ma non c’è ancora il decreto… cioè io dovrei essere autorizzato ma nessuno (manco l’Agenzia delle Entrate, quindi il Ministero) sa come deve essere svolta questa procedura.
Ma a monte di tutta questa cazzata c’è un pensiero che mi rode: se ho un credito per la compensazione dell’F24 è perché nell’esercizio precedente ho versato di più di quello che dovevo a saldo oppure perché avevo più iva a credito che iva vendite. Ok, quindi perché dovrei chiedere l’autorizzazione allo Stato di usare un credito che mi spetta di diritto? La risposta che questo dovrebbe darmi è sempre positiva (quindi perché andare a complicarsi la vita) o a seconda del bisogno devo versare anche se forte di un credito? Bah!!!

Yak che bordello, non lo dire a me!!!!
Hai perfettamente ragione, il fatto è che non sono in grado di fare alcun controllo sul tuo "presunto" credito, per cui per evitare che qualcuno si compensi grandi cifre non spettanti hanno messo questo paletto del 10.000 euro (avranno poi vantaggi?). Potresti sempre compensare 9.999,99 euro no? Ad un corso a cui sono stato di recente il relatore sulla questione sosteneva che l'ostacolo era facilmente aggirabile, bastava dividere il pagamento in più scadenze senza passare mai la soglia, a tale riguardo non sò dirti se ciò sia fattibile perchè non avendo casi simili mi sono ben guardato dall'approfondire la cosa.
Ciao Yak

Rapporto deficit/pil 2006: schizza al 4,4%
Però al netto degli oneri straordinari si attesta al 2,4%. Pil 2006 +1,9%: il massimo degli ultimi sei anni


ROMA - Impennata del rapporto deficit/pil nel 2006. Secondo l'Istat il rapporto è salito al 4,4%, dal 4,1% del 2005. Però al netto degli oneri straordinari (rimborsi Iva sulle auto aziendali e l'accollo diretto del debito di Infrastrutture Spa, ex Ispa) si attesta al 2,4%. I rimborsi Iva, stabiliti da una sentenza della Corte di Giustizia europea, pesano per quasi 16 miliardi di euro, l'Ispa per poco meno di 13 miliardi di euro. A questi va inoltre aggiunta la retrocessione alla società di cartolarizzazione dei crediti agricoli per 734 milioni di euro. L'ultima stima ufficiale del governo per il deficit 2006 era del 4,8% ma teneva conto solo della sentenza europea sui rimborsi dell'Iva auto e non dei debiti della Tav, né della cartolarizzazione dei crediti di contributi sociali dovuti dai lavoratori agricoli. Senza la sentenza Iva la stima scendeva al 3,6%. Il 4,4% è il rapporto massimo registrato del 1996 (fu del 7%).
Secondo i parametri di stabilità europei di Maastricht, il rapporto non dovrebbe superare, se non temporaneamente, il 3%.
PIL +1,9% - Nel 2006 il prodotto interno lordo (Pil) italiano ha mostrato un incremento dell'1,9%, il massimo degli ultimi sei anni, contro il misero +0,1% del 2005. L'Istat specifica che questi dati sono non corretti per gli effetti di calendario.
SALDO PRIMARIO +0,2% - Il saldo primario, cioè l'indebitamento al netto della spesa per interesse, è risultato positivo nel 2006 e pari allo 0,2% del Pil, «in peggioramento rispetto allo 0,4% dell'anno 2005 ed all'1,3% del 2004». Lo rende noto l'Istat sottolineando che, al netto degli oneri straordinari il saldo primario nel 2006 sarebbe risultato pari al 2,2%.

PRESSIONE FISCALE AL 42,3% - La pressione fiscale è cresciuta nel 2006 di 1,7 punti percentuali al 42,3%.