Ne vorrei la conferma

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NICRIS
00lunedì 7 gennaio 2008 09:43
che ne pensate? Prima che inizia la guerra politica, preciso che questa situazionè è così da sempre non da Berlusconi e non dal Mortadella
Preso da www.starlane.com

Per rispetto dell'essere umano, del suo lavoro e di tutte le persone oneste che fanno enormi sacrifici per arrivare alla fine del mese, vogliamo contribuire a dare informazione ai visitatori del nostro sito sull'incredibile sistema anticostituzionale per cui i cittadini italiani sono piegati da un debito pubblico che in realtà NON ESISTE in quanto è generato dalla produzione di banconote da parte delle banche private BCE e Banca D'Italia (che non è nostra ma di proprietà di banche private ed assicurazioni).

E' IL VERO CANCRO DELL'ITALIA E L'INGANNO PIù GRANDE DELLA STORIA A TUTTI GLI ITALIANI!


Clicca quì PER CAPIRE perchè IL DEBITO PUBBLICO, per colpa del quale non arrivi a fine mese, è FASULLO!


gavia
00lunedì 7 gennaio 2008 09:58
Mi sono letto tutto l'articolo,e che dire PELLE D'OCA.

Certo che in tutto ciò chi la prende in quel posto siamo sempre noi poveri cittadini che lavoriamo e paghiamo le tasse.

Comunque aspetto una conferma dai nostri commercialisti che sicuramente ne sanno più di noi.
YamcoDT
00lunedì 7 gennaio 2008 10:07
Grillo censura perchè gli fa comodo censurare....


http://www.signoraggio.com/index_grillo.html
~Ste84s2r~
00lunedì 7 gennaio 2008 10:34
....apperò che paraculo il Grillo Belin...
Alle37
00lunedì 7 gennaio 2008 11:18
ellammiseria !
maxtac
00lunedì 7 gennaio 2008 11:49
se è vero... da molto da pensare....

Dr Jekil
00lunedì 7 gennaio 2008 13:01
ma che credetre son tutti daccordo berlusconiani democrazia comunisti fascisti ecc. ecc. son tutti daccordo per mettercelo nel culo a noi cittadini mica si inculano tra di loro è poi chi li mantiene
gavia
00lunedì 7 gennaio 2008 13:18
Non è un problema di politica è ben più grave.

scandy
00lunedì 7 gennaio 2008 16:59
Ho sempre immaginato che fosse così... ciò che mi è sempre sfuggito è come potesse guadagnarci la banca d'italia (perchè ero convinto che fosse d'Italia...) Ora ho capito è vorrei sapere come se ne può uscire...

Torniamo al baratto?
YamcoDT
00lunedì 7 gennaio 2008 17:00
Paghiamo solo con carte di credito :D
maxtac
00lunedì 7 gennaio 2008 17:02
sta succedendo ciò che successe negli usa negli anni 20....
gavia
00lunedì 7 gennaio 2008 17:03
ho più paura di fare la fine dell'argentina
maxtac
00lunedì 7 gennaio 2008 17:07
magari sarà la volta buona che torna su un testone...
NICRIS
00lunedì 7 gennaio 2008 17:33
Re:
maxtac, 07/01/2008 17.07:

magari sarà la volta buona che torna su un testone...




Mi sa che faremo veramente un flop.

Bisogna tenere i contanti in casa, se le banche andranno di culo, solo quelli varranno qualcosa, il baratto no magari, ma certamente l etransizioni tipo riba e bonifici non serviranno più

Non credo ci sia una soluzione, l'unica soluzione per me è che si faccia un flop e che siamo fortunati di essere tra quelli che ci rimetteranno di meno, ci sono troppi interessi in gioco, e non sarà un semplice testone a risolvere la situazione, o meglio questa situazione, molte altre certamente si, ma questa no.
7mzo
00lunedì 7 gennaio 2008 17:42
Un imprenditore che conosco è da circa trent'anni che con i suoi risparmi ci compra le sterline d'oro e poi le nasconde nel freezer che ha giù in cantina!
maxtac
00lunedì 7 gennaio 2008 17:49
Re:
7mzo, 07/01/2008 17.42:

Un imprenditore che conosco è da circa trent'anni che con i suoi risparmi ci compra le sterline d'oro e poi le nasconde nel freezer che ha giù in cantina!




dove abita?
7mzo
00lunedì 7 gennaio 2008 18:08
Re: Re:
maxtac, 07/01/2008 17.49:




dove abita?




Rispetta la fila Macs!



~Ste84s2r~
00lunedì 7 gennaio 2008 18:20
Re: Re:
NICRIS, 07/01/2008 17.33:




Mi sa che faremo veramente un flop.

Bisogna tenere i contanti in casa, se le banche andranno di culo, solo quelli varranno qualcosa, il baratto no magari, ma certamente l etransizioni tipo riba e bonifici non serviranno più

Non credo ci sia una soluzione, l'unica soluzione per me è che si faccia un flop e che siamo fortunati di essere tra quelli che ci rimetteranno di meno, ci sono troppi interessi in gioco, e non sarà un semplice testone a risolvere la situazione, o meglio questa situazione, molte altre certamente si, ma questa no.



che culo! ho aperto stamattina un conto corrente!
MonsterBoz
00lunedì 7 gennaio 2008 21:49
non so che pensare...ma secondo me l'Italia ha bisogno di un Capo solo...con la scusa della democrazia una manica di ladri ipocriti è salita al potere facendoci credere che abbiamo bisogno di loro ed ora questa manica è diventata uno squadrone di lazzaroni che non sanno più come fare x ripulire una città piena di spazzatura senza dover rendere pubblici gli affari tra la camorra e lo stato


troppa gente lassù...troppi accordi, troppi sotterfugi
e non parlo di un partito od un altro, ma generalizzo


la storia del Comandante Speciale mi ha fatto ben sperare...

prima o poi arriveremo al colpo di stato, e forse si cambierà


Non volevo andare OT ma credo che la questione sia molto più ampia

gavia
00lunedì 7 gennaio 2008 22:09
MonsterBoz
00lunedì 7 gennaio 2008 22:18
Bagliano e Marotta, in Economia monetaria, Il Mulino, definiscono il signoraggio (pag. 18) come segue:

« In linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni di monopolio dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi (il cosiddetto signoraggio) pari alla differenza tra i ricavi ottenibili dall'investimenti in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) costi di produzione. Poiché questi redditi derivano dalla condizione di privilegio concessa dallo Stato, i profitti sono in genere incamerati in misura prevalente da quest'ultimo, sotto forma di imposte. Un limite alla produzione, potenzialmente illimitata di base monetaria è posto dall'obiettivo del mantenimento di un livello dei prezzi relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è osservata tra inflazione e offerta di moneta. »
gavia
00lunedì 7 gennaio 2008 22:22
io non dico altro perchè mi becco una denuncia per razzismo dal solito pirla di turno,ma DC la storia insegna e nella storia qualcuno ha sempre avuto ragione.

MonsterBoz
00lunedì 7 gennaio 2008 22:24
In Italia
La Corte di Cassazione nel luglio del 2006[4] ha giudicato una richiesta di un cittadino a ottenere la propria quota di reddito da signoraggio. Ha osservato che la pretesa si fonda non sul mancato rispetto delle regole giuridiche da parte della Banca d'Italia, bensì su un diverso modo di distribuire il reddito da signoraggio, auspicato dal cittadino che ha chiamato in giudizio la Banca d'Italia.

Tale richiesta, che configura secondo la Cassazione una pretesa di mettere in discussione la scelte con cui lo stato ha configurato la propria politica monetaria, attraverso gli organi istituzionali competenti, secondo la Cassazione esula dall'ambito della giurisdizione, in quanto non tocca al giudice sindacare il modo in cui lo stato esplica le proprie funzioni sovrane.

Prima di questa sentenza la Banca d'Italia aveva messo in guardia i cittadini dall'adire per vie legali seguendo la sentenza del giudice di Pace di Lecce, sentenza poi resa vana dalla sentenza della Cassazione.

La sentenza di un giudice di pace il cui consulente tecnico ha dichiarato l'esistenza del signoraggio è stata così commentata da un comunicato ufficiale della Banca d'Italia:

In relazione alle numerose richieste di pagamento, formulate rivendicando la proprietà collettiva della moneta unica europea e il relativo reddito da signoraggio, pervenute alla Banca d'Italia a seguito della diffusione data dai mezzi di informazione alla sentenza del Giudice di pace di Lecce n. 2978/05, l'Istituto informa che la sentenza, avente effetto solo tra le parti dell'originario giudizio, costituisce una pronuncia del tutto isolata, già disattesa dal Giudice di pace di Pizzo Calabro il quale, con sentenza depositata l'8 aprile c.a. e con altre 17 decisioni di analogo tenore, ha ritenuto i singoli componenti delle collettività nazionali privi del potere di agire in giudizio per contestare le pubbliche potestà di emissione della moneta e di gestione del valore monetario. La sentenza del Giudice di pace di Lecce è stata impugnata dalla Banca d'Italia presso la Suprema Corte di Cassazione, cui è rimessa la decisione definitiva della controversia, che sarà discussa prima dell'estate.Si informa, infine, che, già prima dell'adozione della moneta unica, la magistratura aveva ripetutamente respinto simili azioni di rivendica della proprietà collettiva della massa monetaria, coltivate nei confronti della Banca d'Italia, quale Istituto di emissione della lira talvolta condannando gli attori al risarcimento del danno per lite temeraria. In considerazione di quanto sopra, la Banca d'Italia continuerà a respingere le richieste di pagamento del reddito da signoraggio.
MonsterBoz
00lunedì 7 gennaio 2008 22:39
Signoraggio e inflazione
Nulla impedisce agli Stati di finanziare la propria spesa pubblica battendo moneta, ovvero emettendo moneta che invece di essere utilizzata per acquistare titoli di stato venga usata per pagare i costi dello stato. Tuttavia è universalmente accettato dagli economisti che tale pratica genera inflazione, con costi per la collettività, la cosiddetta “tassa da inflazione”, che la maggior parte degli stati preferisce limitare. Per tale ragione l'ipotesi di finanziare la spesa pubblica attraverso l'emissione di moneta viene considerata non praticabile. Non perché essa non lo sia dal punto di vista teorico, ma perché impraticabile dal punto di vista pratico.

Non sono mancati tuttavia casi in cui massicce (o anche modeste) emissioni di moneta sono servite a finanziare la spesa pubblica, con effetti modesti sull'inflazione quando l'offerta di moneta era insufficiente o quando l'immissione di moneta nell'economia è avvenuta per breve tempo.

A tali casi si possono ricondurre per esempio esperienze di emissione di moneta per finanziare la spesa pubblica nel periodo fascista. In altri contesti, come accaduto in Germania durante la Repubblica di Weimar o in periodi più recenti in paesi del Sud America, il finanziamento massiccio della spesa pubblica attraverso l'emissione di moneta ha provocato fenomeni di iperinflazione.

Gli effetti devastanti delle esperienze di iperinflazione e quelli più limitati, ma comunque negativi, di periodi prolungati di inflazione elevata hanno condotto le autorità politiche e monetarie ad adottare politiche che scongiurassero il ritorno a situazioni simili. Pertanto le scelte relative all'emissione e al controllo della base monetaria sono state delegate, nella gran parte dei paesi avanzati, a banche centrali autonome dal potere politico, che troppo spesso si è dimostrato incapace di limitare l'emissione di moneta per finanziare la spesa pubblica.

maialino 69
00martedì 8 gennaio 2008 00:25
Cari Asini
mi parlate di banche
ed è come se mi regalaste un giornata intera
al Mugello in solitaria

Sappiate che l'art. 7 del Testo Unico Bancario (d.lgs. 385/93) attribuisce - di fatto – al governatore della Banca d’Italia il diritto ad un vaglio preventivo di eventuali notizie di reato e, quindi, un diritto di veto, sulle indagini dei P.M.
Questa norma ha elementi di incostituzionalità e vi spiego perchè.
I funzionari della banca d'Italia sono pubblici ufficiali nell’esercizio delle funzioni di vigilanza: ora, se è vero che, in base agli artt. 361 c.p. e 331 c.p.p., il pubblico ufficiale, che nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, viene a conoscenza di un fatto costituente reato, ha l’obbligo di denunziarlo senza ritardo all’autorità giudiziaria, non mi pare conforme all' art. 112 della Costituzione (che assegna solo al pubblico ministero l’obbligo di promuovere, esercitare ed archiviare l’azione penale) il riconoscere ad altri soggetti, all'infuori del magistrato inquirente, il potere di interferire con un potere (quello giudiziario) che è garanzia dei diritti di tutti noi.

E' verissimo che Banca d'Italia è una spa partecipata dalle banche ordinarie che raccolgono il risparmio. E' così da sempre.
Il problema attiene alla solita italica piaga del controllato (azionisti banche ordinarie) che nomina il controllore (Governatore e, quindi, uffici di vigilanza etc...)
Ma che serietà è? Che affidamento può fare il risparmiatore su questo sistema?
Immaginate una partita di calcio in cui una squadra si porta l'arbitro da casa...

Ma la nostra bellissima costituzione ci dice anche altre cose.

L’art. 97 prescrive che i pubblici uffici ( e tale è la Banca d'Italia)devono essere organizzati in modo che siano assicurati il buon funzionamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione.

Allora secondo voi è imparziale B.d'I.?
Lo è stata nel caso Fiorani?
Sappiate che il buon Giampiero rastrellava titoli di Antonveneta col placet del governatore Fazio, al fine di evitarne l'acquisizione da parte di ABN Amro.
Mi direte: e che c'è di male?

Banca Popolare di Lodi aveva una piccola percentuale in antonventa: il t.u.f. prevede che se tizio ha azioni di una società quotata in borsa e vuole superare (direttamente o indirettamente) un certa percentuale, deve comunicarlo al mercato affinchè TUTTI i risparmiatori possano monetizzare l'incremento di valore delle azioni.
Di fatto Fiorani utilizzò fondi della banca (in parte scorticati dai conti dei correntisti) per finanziari "amici" nell'acquisto delle azioni di Antonveneta, lucrando illecitamente, dichiarando il falso al mercato, danneggiando i risparmiatori e il regolare funzionamento dello stesso. Il tutto con la compiacenza/complicità del governatore.
Attualmente è sono in corso procedimenti penali promossi dalla procura della repubblica di Mi.

Credo tuttavia che questi galantuomini non rischino + di tanto perché tra l'indulto, la ex Cirielli (che dimezza i tempi di prescrizione del reato) gli sconti di pena, qlc strategia difensiva dilatoria, al max si faranno qlc mese di affidamento ai servizi sociali.
Ragazzi la giustizia in Italia è questa: se rubi una mela vai dentro, se truffi i risparmiatori, fai fallire una società commettendo bancarotta (e hai i soldi), te la cavi con poco o niente.

Aspettate l'esito dei processi Parmalat e Cirio e ne riparliamo.
Piccola caso personale: ho in corso una lite con la mia banca che ho sorpreso a “grattare” sugli interessi e le commissioni del mutuo (tasso variabile).

Ho rifatto i calcoli e contestato i fatti all’ufficio legale (accuso un indebito di circa 1.800 euro). Non ho ancora ricevuto una risposta ufficiale dal loro legali (e la aspetto come un 1098) ma, nel frattempo, ho ottenuto la riduzione a ¼ delle commissioni e il quasi dimezzamento dello spread sul bce (attualmente circa 100 euro al mese in meno sulla rata).

Oggi per puro caso, con un’altra banca, ho scoperto un addebito errato (che giaceva là da circa venti giorni) sul mio estratto conto di € 798. Dopo garbate rimostranze alla Giggino Don Perignon mi hanno telefonato e si sono scusati… "cose che capitano!"
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