NUNC EST BIBENDUM

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Zargon(+)
00lunedì 7 maggio 2007 14:04
i due sfatti da morire Uriel e Varg intonano a braccetto di una giovine ( s )orca un motivetto per i tempi felici

«In taberna quando sumus

non curamus quod sit humus

sed ad ludum properamus

cui semper insudamus.

Quid agatur in taberna

ubi nummus est pincerna

hoc est opus ut queratur

si quid loquar, audiatur.



Quidam ludunt, quidam bibunt,

quidam indiscrete vivunt.

Sed in ludo qui morantur,

ex his quidam denudantur;

quidam ibi vestiuntur,

quidam saccis induuntur.

Ibi nullus timet mortem,

sed pro Bacho mittunt sortem:



Primo pro nummata vini.

Ex hac bibunt libertini:

semel bibunt pro captivis,

post hec bibunt ter pro vivis,

quarter pro Christianis cunctis,

quinquies pro fidelibus defunctis,

sexies pro sororibus vanis,

septies pro militibus silvanis.



Octies pro fratribus perversis,

novies pro monachis dispersis

decies pro navigantibus,

undecies pro discordantibus,

duodecies pro penitentibus,

tredecies pro iter agentibus.

Tam pro papa quam pro rege

Bibunt omnes sine lege.



Bibit hera, bibit herus,

bibit miles bibit clerus,

bibit ille, bibit illa,

bibit servus cum ancilla,

bibit velox, bibit piger,

bibit albus, bibit niger,


bibit constans, bibit vagus,

bibit rudis, bibit magus,



bibit pauper et egrotus,

bibit exul et ignotus,

bibit puer, bibit canus,

bibit presul et decanus,

bibit soror, bibit frater,

bibit anus, bibit mater,

bibit ista, bibit ille,

bibunt centum, bibunt mille.



Parum centum sex nummate

durant, ubi inmoderate

bibunt omnes sine meta,

quamvis bibant mente leta,

sic nos rodunt omnes gentes,

et sic erimus egentes.

Qui nos rodunt confundantur,

et cum iustis non scribantur».
Zargon(+)
00lunedì 7 maggio 2007 15:39
traduzione per le menti meno leste

Quando siamo alla taverna
non ci curiamo piu del mondo,
ma al gioco ci affrettiamo,
al quale ognora ci accaniamo
Chesi faccia all'osteria,
dove il sodlo fa da coppiere
questa è cosa da chiedere
si dia ascolto a cio che dico.
C'è chi gioca , c'è chi beve,
c'è chi vive senza decenza.
tra coloro che attengono al gioco,
c'è chi viene denudato,
chi al contrareio si riveste
chi di sacchi si ricopre,
Qui nessuno teme la morte,
ma per bacco gettano la sorte
Prima si beve a chi paga il Vino ,
indi bevono i liberiti.
Un bicchiere per i prigionieri,
poi tre bicchieri pe ri viventi,
quattro per i cristiani tutti,
cinque per i fedeli defunti
sei per le sorelle leggere,
sette per i cavalieri erranti,
otto per i fratelli traviati,
nove per i monaci vaganti,
dieci per i naviganti,
undici per i litiganti
dodici per i penitenti
tredici poi per i partenti
sia per il papa che per il re
tutti bevono senza misura.
beve la signora deve il signore,
beve il clero, beve il cavaliere
beve questo , beve quella
beve il servo con l'ancella
beve il lesto n beve il pigro
beve il bianco beve il negro
beve il fermo beve il vago
beve il rozzo beve il mago
beve il povero e il malato
beve l'esule e l'ignorato
beve il piccolo e l'anziano
beve il presule e il decano
beve la sorella beve il fratello
beve a vecchia beve la madre
beve questa beve quello
bevono cento bevon mille

durano poco sei denari
quando bevono tutti
senza porsi nessun limite
anche se bevono con animo gioioso
cosi tutti ci denigrano
e non ci offrono mai nulla
chi ci disprezza sia castigato
e non venga ricordato fra quanti sono onesti
IthilSummers
00martedì 8 maggio 2007 16:19
hiihhi ciao Uriel,

nulla di personale, non ho neppure letto il tuo post, volevo solo vedere se si vede la mia foto [SM=g27990]

ciao ciao [SM=x303965]
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