NUCLEARE/ SONDAGGIO ISPO: 54% ITALIANI VUOLE PRODUZIONE

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Ispo
00giovedì 12 maggio 2005 21:18

Ma per la ricerca l'informazione in materia è spesso confusa

Milano, 12 mag. (Apcom) - L'Italia dovrebbe cominciare a produrre energia nucleare, sul territorio nazionale o in stabilimenti esteri, secondo il 54% dei nostri connazionali. E' il dato più evidente che emerge da una ricerca dell'Ispo sul rapporto tra gli italiani e l'energia, la quale ha però rilevato che in materia di nucleare "il livello di informazione rilevato presenta luci e ombre".

I risultati della ricerca, divulgati oggi alla Fiera di Milano in occasione della presentazione di Intel 2005 (la mostra internazionale dedicata all'elettrotecnica, illuminazione, automazione industriale, sicurezza e componentistica che si terrà dal 17 al 21 maggio), hanno mostrato che per il 70% degli italiani "non ha senso rifiutare la presenza di centrali nucleari nel nostro Paese se siamo comunque circondati dalle centrali di altri stati". Infatti, oltre l'80% degli intervistati sa che la maggior parte degli stati confinanti col nostro produce energia nucleare. Ancora, il 60% del campione pensa che "avere centrali nucleari italiane permetterebbe di investire nella ricerca scientifica e aumentare la competenza tecnologica".

Nel complesso, però, questi dati - ha spiegato il direttore dell'Ispo, Renato Mannheimer - nascondono un complessivo "stato d'animo di prevenzione nei confronti dell'energia nucleare". Ad esempio, "l'82% ritiene che spesso la gente ha paura a sentirne parlare, anche se non sa di cosa si tratta". E le idee sembrano spesso confuse: il 61% crede che il nucleare generi molto inquinamento, il 45% che in Italia non si utilizzi energia prodotta in centrali nucleari, quando entrambi i dati sono smentiti dal mondo scientifico. Un indice sintetico sullo stato dell'informazione dice quindi che nel 61% dei casi gli italiani valutano con cognizione di causa, mentre nel 39% le opinioni in materia sono confuse o errate. E il livello di conoscenza mostra una forte correlazione lineare con il titolo di studio: tra chi è corretamente informato il 76% ha un titolo di laurea e il 66% risiede in comuni di oltre 100.000 abitanti.

Certamente alto, invece, è l'interesse degli italiani nei confronti del problema energetico nel suo complesso: secondo il 95% dei cittadini il costo dell'energia in Italia è troppo alto, dato che motiva l'89% a ritenere "fondamentale pensare a fonti di energia diverse da quelle oggi utilizzate". Questa volta, i dati sono rafforzati dal fatto che il 56% mostra una sensibilità molto alta sul tema e solo il 4% sembra ritenere poco problematica l'attuale situazione.
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