Ok, parto con la prima.
Dichiarazione di:
BERLUSCONI in data
10 ottobre 2008
Berlusconi: «Niente panico, comprate Eni ed Enel
Forse alcune banche vanno ricapitalizzate»
Il premier: si pensa a sospensione mercati. Poi rettifica: solo ipotesi
Domenica vertice straordinario Eurogruppo a Parigi
ROMA (10 ottobre) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi interviene di nuovo sul crollo dei mercati, lancia messaggi rassicuranti sulla situazione italiana e invita, in modo decisamente irrituale, all'acquisto di azioni, in particolare Eni ed Enel. «Dobbiamo essere più forti del panico e della follia: se si hanno delle azioni non bisogna assolutamente venderle, se invece abbiamo dei soldi liquidi
io consiglio di comprare quelle azioni che valevano 10 un anno fa e che adesso valgono 2-3-4 - ha detto Silvio Berlusconi -. Sarò accusato di fare il venditore, ma io credo di fare il mio dovere di presidente del Consiglio», per evitare il «panico» e per dare «serenità» agli italiani. A livello internazionale consulto sabato a Washington del G7. Mentre l'Eurogruppo si riunirà all'Eliseo domenica.
Comprare Eni ed Enel. In particolare il premier ha sostenuto che «è il momento di comprare Eni e Enel, perché le azioni con quei rendimenti dovranno ritornare al loro vero valore». Le azioni di Eni e Enel, ha detto Berlusconi, «ora sono sottovalutate» visto che sono «aziende che continuano a fare utili».
Berlusconi ha detto che ad esempio Eni, quest'anno, «avrà un utile straordinario». In serata, al rientro da Napoli, ha ribadito: «È consigliabile comprare azioni Eni».
Forse alcune banche vanno ricapitalizzate. «Non ci sono situazioni così evidenti» come Unicredit; ci sono, «al massimo, situazioni in cui, forse, per migliorare le cose, un minimo di aumento di capitale, non che sia necessitato, ma è utile», ha detto poi il premier, sottolineando però che l'esame che Banca d'Italia sta svolgendo della situazione ha dato «risultati molto positivi» e che «nessun istituto di credito è in difficoltà».
La gaffe sulla sospensione dei mercati. Per uscire dalla crisi dei mercati internazionali - ha detto il premier - ci saranno «misure globali e innovative» con l'obiettivo di arrivare a «riscrivere i regolamenti della finanza internazionale». «Si parla di una nuova Bretton Woods, si parla di sospendere i mercati per il tempo di scrivere queste nuove regole», ha dettoancora Berlusconi. «Sono tutte ipotesi - ha aggiunto - certo è che deve essere una soluzione globale». «Qualcuno ha avanzato l'ipotesi di riscrivere le regole. Ne stiamo parlando, ma non c'è ancora nulla», ha poi rettificato il premier a una domanda sull'ipotesi di sospensione dei mercati di cui ha parlato durante l'incontro con i giornalisti.
«Non è una mia proposta - ha poi ribadito ancora il premier Silvio Berlusconi tornando per la terza volta sull'argomento. E' una voce che circolava già da tempo: per riscrivere le regole qualcuno diceva "beh allora visto che i mercati precipitano...". Ma non c'è nessuna adesione da parte mia» a una simile ipotesi e non è una ipotesi che è mai stata ventilata da alcun leader, ha detto ancora il presidente del Consiglio, fermandosi appositamente tornare su quanto detto poco prima in conferenza stampa a proposito della crisi finanziaria, con i giornalisti che lo attendevano.
«È una voce raccolta in giro - ha risposto il premier, replicando ai cronisti che insistevano nel chiedergli se fosse una reale possibilità - c'è chi la dice, ma è già da una settimana...». Dunque non esiste nessuna ipotesi di sospensione dei mercati?, insistono i giornalisti. «No, no, no», ha risposto Berlusconi sottolineando che «sono voci che si trovano sui giornali; sapete
- ha aggiunto - chi più ne ha più ne mette». «Forse - ha proseguito - ho fatto male a citarla (questa ipotesi, ndr), ma pensavo che anche voi la sapeste, perché questa voce è circolata da diverse parti. L'ho sentita anche alla radio, una volta ho sentito una radio francese che diceva «si deve».
Non siamo in recessione. «Non siamo in un momento di grande sviluppo, ma non siamo ad oggi neppure in una recessione», ha detto ancora il premier. «Sul piano finanziario non vedo motivi di preoccupazione», ha continuato Berlusconi, sottolineando di mantenere una «intima serenità» sulla situazione. «Ciò che sta succedendo negli altri paesi - ha proseguito il premier - probabilmente interferirà anche con noi. Se i mercati di Francia e Germania dovessero subire diminuzioni dei consumi è chiaro che subiremo anche noi una diminuzione delle esportazioni dei nostri prodotti su quei mercati. Qualche conseguenza sull'economia reale la potremo subire anche noi, ma sul piano finanziario non vedo motivi di preoccupazione».
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SMENTITA:
Un pensionato perde tutto investendo in titoli Enel e cita Berlusconi per danni
E il Codacons invia una denuncia alla Consob per turbativa del mercato azionario
Oltre 10.000 euro ha perso A.F. di Foggia, un pensionato che appena andato in pensione ha sentito in TV e in radio, lo scorso mese di ottobre, il premier Berlusconi che consigliava a tutti gli italiani di comprare in piena crisi finanziaria i titoli ENEL, affermando: “Datte retta a me, dovete comprare i titoli Enel perché sono sottovalutati, un anno fa valevano 10, oggi 2 e con questi rendimenti dovranno per forza tornare ai valori di borsa originali”.
Ebbene, egli ha subito investito i risparmi di una vita in titoli ENEL, perdendo ad oggi circa 10.000 euro.
Ecco perché si è rivolto al Codacons, che ha deciso di citare in giudizio il Presidente del Consiglio come responsabile della errata operazione di investimento, e chiedere direttamente a Berlusconi di restituire i soldi persi dal pensionato.
Un broker non proprio esperto il Premier, verrebbe da dire oggi, considerando che
le quotazioni del titolo Enel sono passate da 4,600 del 10 ottobre al 4,395 del 12 gennaio, perdendo quasi il 4,5% in 3 mesi.
Il Codacons ha inviato inoltre un esposto alla Consob, chiedendo di avviare una indagine sull'accaduto, alla luce della possibile turbativa di mercato azionario. Può infatti – si domanda l'associazione – una personalità che riveste incarichi di Stato suggerire ai cittadini che governa un titolo da acquistare? E soprattutto: l'invito del Premier ha determinato anomale variazioni delle quotazioni in Borsa?
Il blog del Presidente Codacons Carlo Rienzi (www.carlorienzi.it) è stato aperto alle segnalazioni dei cittadini, per valutare l'opportunità di intentare una serie di cause di risarcimento contro lo stesso Premier, colpevole di aver suggerito un titolo rivelatosi fin qui affatto conveniente.
L’associazione infine invita il Governo ad emanare un decreto legge attraverso il quale si introduca la responsabilità degli intermediari finanziari e delle banche che suggeriscono investimenti, soggetti che devono guadagnare solo se guadagna anche l’investitore loro cliente.
e anche in questo articolo:
Berlusconi: crisi drammatizzata dai media
Milano – Non finisce di stupire, il nostro premier. Solo fino a poco tempo fa, ‘l’ottimista di Arcore’ negava che ci fosse una profonda crisi: anzi, era addirittura in vena di consigli ‘da strega’ (come lui stesso si era definito) quando – ad ottobre 2008 – invitava gli italiani, che iniziavano la grande fuga dalle azioni, ad investire sui mercati azionari, indicando addirittura quali titoli comprare, Enel ed Eni. A
quel tempo Enel quotava 6 euro per azioni, Eni 18,50.
Chi avesse seguito il consiglio di Berlusconi, oggi si troverebbe con perdite del 42% su Enel (oggi a 3,50 euro) e del 30% su Eni (oggi a 13,20 euro).
Se come lavoro facesse il consulente finanziario, forse avrebbe perso qualche cliente…
Ma non demorde, il nostro capo del governo: ancora oggi ha dichiarato che ''la crisi esiste ma è vissuta sui media in maniera più drammatica: il calo delle borse è dovuto a una manciata di azioni''.
Beh, almeno ora ammette che la crisi c’è.
Il fatto è che quel che lui definisce “una manciata di azioni” si traduce, in numeri, con la seguente Waterloo borsistica:
Russia -67,81%, Cina -64,85%, India -57,08%, Brasile -55,30%, Olanda – 53,31%, Italia -49,33%, Francia -44,23%, USA (Nasdaq) -43,06%, Germania -41,68%, USA (S&P500) – 40,79%, Spagna -40,60%, Canada -36,90%, Svizzera -35,59%, Gran Bretagna -33,10%. Per non parlare della Borsa Islandese, che con un -95% ha praticamente azzerato il valore delle azioni.
Attenzione: questi sono i dati delle perdite delle principali Borse mondiali dall’1 al 31/12/2008: questi primi due mesi del 2009 hanno registrato ulteriori perdite, che evito di quantificare per non venir accusato di seminare il panico.
Come potete vedere, quella che Berlusconi chiama una “manciata di azioni” è una caduta verticale di tutti i listini mondiali. Ma secondo il premier sono i media a drammatizzare la crisi…
Anche questa è disinformazione, in fondo. Dice ancora l'ottimista Silvio: "Considero dannoso che i media continuino a presentare la crisi come qualcosa di definitivo e tragico. E' una crisi pesante ma l'aggettivo tragico è esagerato". Forse per lui una perdita dei listini azionari del 50% non è nulla di particolarmente tragico, avendo un patrimonio plurimiliardario, ma di fatto questa crisi sta colpendo (ed impoverendo) tutti i risparmiatori: non solo quelli che comprano e vendono azioni, i quali sanno bene i rischi che corrono, ma anche quelli che si ritengono "tranquilli" avendo affidato i loro risparmi a fondi comuni ed assicura.zioni.
La verità è che – allo stato attuale – nessuno può ancora sapere se siamo ormai alla fine della crisi, a metà o all’inizio; quindi sono del tutto fuori luogo le ‘sparate’ ottimistiche di Berlusconi.
Ma tant’è: evidentemente la convinzione sua e dei suoi collaboratori è che gli italiani siano troppo immaturi per affrontare la cruda realtà, ed un governo paternalista come quello attuale non può permettere che il popolo pianga.
LInk
In data di oggi la quota ENEL è a 3,43 tuttora in perdita, da quando berlusconi aveva detto di investire in ENEL il 10 ottobre 2008 la quotazione ENEL era a 4,60.