Re: stiamo calmi
Scritto da: beato Paolo 13/02/2006 20.49
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> Gli studi dicono quello che gli si vuol fare dire.
> La vicenda del ponte sullo stretto ne è la prova.
> Prima gli studi dicevano che è antieconomico poi
> quando la volontà politica ha voluto farlo diventare
> fattibile gli studi di Università e centri analisi
> hanno dimostrato l'utilità dell'opera. Nei fatti
> i siciliani e gli italiani su certe opere non hanno
> bisogno di studi politicamente orientati per decidere
> da soli quale opera è di loro gradimento e quale
> no. Io comunque sono un dottore di ricerca e proprio
> nel raggruppamento "sces" e ho visto molte volte
> la scienza economica prestarsi al servizio di interessi
> precostituiti, anche interessi ambientalisti.
> Detto questo si può obiettare su tante cose sost
> enute a ritornello dagli ambientalisti. 1° gli
> impianti servono sia per il turismo invernale sia
> per quello estivo. Anche nelle Alpi è così. Gli
> impianti sono economicamente vantaggiosi perché
> vengono usati non solo per fini sciistici. Sulle
> dolomiti addirittura alcune funivie aprono solo
> in estate. 2° l’innevamento sull’Etna è abbastanza
> significativo per sfruttarlo turisticamente. Siamo
> su una montagna alta più di 3000 metri. Il fatto
> che si trovi in Sicilia è indifferente a quelle
> altezze. Stando al ragionamento che ho sentito
> dato che il Kilimangiaro (più di 5895 metri) è
> in Africa potremmo salire in vetta in bermuda e
> canottiera. Il freddo e la neve sono solo al nord
> al sud non possono esserci. E’ ovvio che è un’assurdità.
> Se guardiamo i dati dell’innevamento ci accorgeremo
> che persino sulle Madonie c’è abbastanza neve per
> garantire il funzionamento di una stazione sciistica.
> Soprattutto negli ultimi anni. (l’anno scorso a
> Cortina ho sciato su 50 cm di neve mentre a Piano
> Battaglia si divertivano con più di 2 metri). 3°
> L’Etna è l’unica località che può competere con
> le Alpi. Sia per il fascino del Vulcano sia per
> la sciabilità del luogo. Gli Appennini, compreso
> quello siculo con Piano Battaglia, tranne che in
> pochi casi presentano per la maggior parte solo
> piccole stazioni sciistiche con poche piste e impianti
> tra gli alberi, strette e brevi e tutte tra i 1500
> e i 1900 metri. Un tipo di scii diverso da quello
> delle Alpi e adatto a un’utenza regionale. L’Etna
> è l’unico luogo oltre le Alpi dove si possono avere
> parecchie piste larghe e lunghe, a un altitudine
> elevata e con un innevamento notevole. 4° Sulla
> poca redditività il dato di fatto che si stanno
> ricostruendo gli impianti distrutti dimostra da
> solo che qualcosa fruttano. 5° I capitali nel settore
> turistico in Sicilia negli ultimi anni stanno arrivando
> e soprattutto dall’Italia e dall’estero. La possibilità
> di creare una meta turistica di livello internazionale
> gli investitori non se la lasceranno sfuggire.
> Fino a oggi il Vulcano più alto d’Europa viene
> visitato solo un paio di ore dai turisti che risiedono
> a Taormina e da un po’ di appassionati del trekking
> in estate. Numeri obsoleti per le potenzialità
> del territorio. E’ l’occasione per farne una meta
> turistica internazionale in estate e in inverno.
> 6° Difficilmente gli ambientalisti potranno spiegare
> agli abitanti di Bronte che chi vive a Tarvisio
> o a Ponte di Legno può lavorare e arricchirsi con
> il turismo e lui invece deve morire di fame nella
> speranza di fare il precario in qualche ente pubblico.
> 7° Dire che la Sicilia non può avere un turismo
> dai grandi numeri significa che non può proprio
> avere uno sviluppo economico tramite il turismo.
> Solo i numeri rendono il turismo vantaggioso economicamente.
> Dato che in Sicilia oltre il turismo non si può
> fare poi molto vorrei sapere come i siciliani dovrebbero
> campare. 8° La natura imbalsamata non è per niente
> protetta. Quando i parchi non sono visitati e vissuti
> nel silenzio si possono compiere tutti gli scempi
> che si vuole. Se poi la popolazione locale invece
> che difendere il proprio parco lo avverte come
> un nemico e un ostacolo a quel punto il Parco è
> morto!!!! Continuando con questa politica del no
> a tutto e tutti e dello scontro gli ambientalisti
> arriveranno al punto di esporre l’ambiente a più
> pericoli perché finiranno per distruggere il consenso
> e la sensibilità della popolazione su certi temi.
> 9° Una soluzione ragionevole si deve trovare e
> basterebbe non lasciarsi guidare da interessi politici
> di parte o ideologie precostituite. 10° Sento dire
> spesso che l’Etna è un patrimonio mondiale. Benissimo.
> E’ vero. Ciò però non vuol dire che i siciliani
> non possano decidere e legiferare sul loro vulcano.
> L’interesse nazionale, europeo o mondiale vanno
> tenuti in conto per deliberare con maggiore cautela
> e serietà. Non possono però trasformarsi in una
> sottrazione della potestà degli abitanti che vivono
> il territorio in questione. Sarebbe poco democratico.
> Sento invocare creazione di parchi nazionali o
> ipotesi di centrassimo, per fortuna irrealizzabili
> grazie al nostro Statuto, che esproprierebbero
> i siciliani della facoltà di decidere sul loro
> stesso futuro e su casa propria. Non mi piace certo
> ambientalismo che invoca il rispetto delle comunità
> locali quando coincide con i propri intenti politici
> (vedi TAV) mentre chiede il centralismo quando
> sa di non avere seguito e consenso sul luogo.
>
> Quindi dico: rilanciamo il turismo, costruiamo gli im
> pianti e le altre stazioni e creiamo un unico comprensorio
> sciistico. Gli impianti dovranno essere i meno
> invasivi possibile e le strutture ricettive per
> numero e cubatura limitati. Andrà bene una rete
> di rifugi e qualche albergo che non abbia però
> le caratteristiche degli obbrobri a 6 piani che
> hanno deturpato le Dolomiti. Gli errori compiuti
> sulle Alpi potranno essere di insegnamento così
> come le cose pregevoli che li sono state fatte.
>
>
>
>
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> Modificato da beato Paolo 13/02/2006 20.53
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dunque...se riusciamo a tenere la discussione su toni pacati,continuerò con piacere ad esporre la mia opinione,diversamente abbandono e ognuno si tiene la propria.
per il 1° e 2° punto sono d'accordo con te,3° l'Etna non non ha competitors e su quello si deve puntare,mi dici quanto sarebbe lunga una pista sull'Etna? 4° di chi sono i fondi utilizzati per la ricostruzione? 5° non hai qualche numero per quantificare quei pochi turisti? per gli "investitori" sono d'accordo con te,nel senso che non si lasceranno sfuggire il por 2007-2011,6° lo spiego io agli abitanti di Bronte e Maletto perchè non possono vivere di turismo:perchè non offrono niente,hai mai sentito di iniziative,ricettività,escursioni,ecc. in questi paesi? io mai,sei mai stato a Maletto? hai cercato non dico un ristorante,ma almeno un bar? tutto quello che sanno fare è la sagra del pistacchio e delle fragole.7°non merita risposta,8° pienamente d'accordo con te,9°come sopra,10°assolutamente contrario anche per coerenza con quanto detto prima ed inoltre cosa intenti per minimo impatto ambientale?che spianiamo le colline e le piste,che impiantiamo dei bei piloni con 100 mc di cemento per ognuno,che costruiamo la strada di servizio,che facciamo dei piccoli alberghi a 2 piani mettendoci poche decine di migliaia di mc di cemento, che insomma trasformiamo quel versante incontaminato in un bel villaggio turistico,e quanto fauna e flora spariranno noi diremo: ma come andate via da un posto così bello, restate pure non vogliamo disturbare!e quanto il vulcano si riprenderà tutto come ha sempre fatto, sarà bello strapparsi i capelli e chiedere l'intervento del governo e dell'UE,perchè sarà dichiarata la calamità naturale!
dai ragazzi cerchiamo di ragionarci e proporre qualcosa di veramente valido,nè l'impianto nè il ponte sullo stretto,quelli lasciamoli alle campagne elettorali!