Re:
reverenda85, 09/01/2015 17:17:
Mi adorni di unghiate incerte
per poi essere lingua e droperidolo
un crollo di occhielli all'addome sasseo
e tu che sbadato spingi gli innesti
Czerny!
Karkinos!
masticami i sorrisi ingoiati l'altr'anno
o quello prima
o forse l'altro ancora
non erano plastiche deformi?
Non sentii il marciapiede. Ricordi?
Tu dietro che guardavi me
io davanti che vedevo oltre
mi strugge quell'asimmetria
morsi irregolari e carezze sgraziate
perchè disconosci le dosi
ed intaschi archetipi per il peso di una fossa
quella fonda, da documentari. Capisci?
Ti amai da ieri
e da molto prima
ti amai alla curva del fiato
al bottone dimentico dei quadri
alla mano per le strade macere di rabbocchi
ti amai con i panni aggrovigliati al dietro
con gli occhi impiccati alle suture
ti amai per il dolore e per le larve schiuse.
Nefroresezione di limaccio estremamente unto
quante bocche sciolte sui retri del qualsivoglia
e quante ancora da squarciarne a pieghe.
interessante davvero questa poesia quanto di difficile lettura. credo, ma ovviamente posso sbagliare, che la terminologia medica, la sua metaforizzazione (neuroleptoanalgesia e nefroresezione) introduca ad un rapporto non facile, dove le azioni stesse dell'altro diventano sedativi e analgesici per la sopportazione di un dolore. Rapporto tormentato, impossibile da seguire nei dettagli che comunque mi affascinano non poco come quando parli di asimmetria nei versi centrali e che comunicano profondo tormento
mi strugge quell'asimmetria
morsi irregolari e carezze sgraziate
perchè disconosci le dosi
ed intaschi archetipi per il peso di una fossa
quella fonda, da documentari. Capisci?
scrittura molto bella e davvero interessante per me e complimenti nel rispetto di tutto il vero che appartiene all' autrice.
A rileggerti ancora
ciao franco