NELLA SOFFITTA DELLA MENTE
E' tra ingranaggi taglienti e arrugginiti
che scorre il tempo intrappolato nella mente
in grovigli di pensieri
su strade gelate illuminate da ombre
dipinte nella memoria onirica
di una veglia antica
dal sapore metallico
vortici di amore perso nel grigio caos
di quegli occhi che fan nascere dentro
lacrime al pensiero di un'esistenza spinta oltre la follia
di dolori impossibili da spiegare
dall'immagine di me che non riesco a definire
e ancora mulinelli d'aria fredda
soffiata da malinconiche solitudini
sparse lungo un rettilineo capovolto
e mostri senza volto rubavano sogni
inconsapevoli di bambina
E muri graffiati da piccole manine
e risate lontane che non mi appartengono
giardini immobili per ore vuote
quanti cancelli ringhiere e portoni allontanavano la vita
un divano di velluto rosso
lo sento sotto i polpastrelli
ne sento l'odore e il sapore
compagno di giochi senza giochi
piccola in luoghi dei grandi
Ecco una curva altri ingranaggi
scatoloni sotto i tavoli dell'ultima stanza in fondo
al corridoio, io nascosta li dentro per ore
senza nessuno che mi trovasse
quanto amavo i nascondigli
passaggi segreti dell'Anima
cinque anni...e modellavo la solitudine
che trovavo nei cassetti di me.
Strade di nebbia ruggine sbriciolata
cade da ingranaggi stanchi
rabbia sconosciuta come montagne di serpi
coprivano la semplicità negata
scatenando sproporzionate
paure proiettate nel destino
Buio pesto freddo tuoni
Ancora scricchiolii incessanti
di ingranaggi infiniti
Pioggia di detriti in un mare sconfinato
Scenario straziante in gocce sul vetro
lamiere del ricordo che tagliano e deformano il reale
meccanismi dell'inconscio che scivolano nella notte
figure impazzite riflesse su specchi infranti che
si perdono nel buio...
Cri '03
[Modificato da darcri 11/01/2007 23.46]