NAPOLI INFEZIONE DOPO IL PIERCING, NASO DISTRUTTO A UNA 14ENNE

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CARMINE84
00giovedì 9 giugno 2005 13:42
Napoli, avrà bisogno di una plastica

Come tante sue coetanee, a marzo Marilena si era fatta un piercing al naso. Qualche giorno fa, però, la 14enne napoletana ha cominciato a stare male: febbre e tremori. Ricoverata, si è scoperta la causa del malessere: il piercing aveva provocato una grave infezione, che alla fine le ha distrutto il naso. Ora Marilena dovrà sottoporsi a interventi di chirurgia plastica per farselo ricostruire.

Dopo essersi fatta mettere l'orecchino al naso, la ragazzina, per evitare rimproveri, aveva raccontato alla madre che quel brillantino stava attaccato al naso grazie a una calamita, e che quindi non era stato necessario effettuare il foro. Invece il foro c'era, e oltretutto era stato praticato con un ago e non con la pistola in un laboratorio di piercing e tatuaggi a Cardito, comune a Nord di Napoli.

Ma quando l'adolescente ha cominciato a stare male i genitori, convinti che la figlia non si fosse fatta bucare il naso, non hanno pensato che la causa della febbre potessere essere quel brillantino. L'infezione, oltretutto, era interna, in profondità, e quindi la pelle intorno al buco non si era infiammata.

Dopo qualche giorno, visto che la febbre non scendeva, i genitori della ragazza si sono decisi a portarla in ospedale. E i medici hanno faticato non poco a capire la causa del malessere. Ma alla fine, dopo il trasferimento al "Cardarelli" di Napoli, gli specialisti hanno scoperto che il responsabile era proprio il piercing: un batterio, lo staffilococco aureo, aveva provocato un'infezione deturpante del naso, attaccando anche la cartilagine.

"Al posto del naso Marilena ora ha due buchi - spiega il dottor Mariano Marmo, il medico responsabile della terapia iperbarica dell'ospedale Cardarelli di Napoli dove è ricoverata la ragazzina - Molte infezioni si scatenano perché nei centri dove si praticano i piercing spesso non si utilizzano ferri sterili. I piercing sono pericolosi e possono anche trasmettere malattie come l'epatite e l'Hiv". E oltretutto lo stafilococco aureo, il batterio che ha causato l'infezione, è particolarmente subdolo: "L'infezione - prosegue il medico - non si vede all'esterno, non ci sono segni tangibili come rossore o gonfiore. E quando la malattia si manifesta, ormai il batterio si è già ampiamente riprodotto".

Così i medici partenopei hanno dovuto intervenire chirurgicamente: "Abbiamo bonificato i seni mascellari (cavità osee all'interno del naso, ndr) attraverso lavaggi - spiega ancora il medico - Il batterio aveva invaso le due cavità, sia quella destra, dove è stato effettuato il foro, sia quella sinistra, causando la colliquazione del naso, cioè la dissoluzione della cartilagine. La ragazza ora è stata sottoposta a una terapia antibiotica a larghissimo spettro, ma è stato difficile trovare il medicinale giusto: il batterio che ha causato l'infezione è infatti immune a molti tipi di antibiotici".

Ora Marilena dovrà restare una decina di giorni in ospedale; quindi, per un mese, sarà tenuta sotto stretto controllo con continue Tac, per accertare che il batterio sia stato debellato. Infine, l'intervento di chirurgia plastica per ricostruire completamente il setto nasale e ridare forma al naso, che ora l'adolescente non ha più. La madre, intanto, non ha ancora sporto denuncia: i medici del Cardarelli, però, l'hanno invitata a farlo al più presto, affinché venga aperta un'inchiesta e si eviti così il ripetersi di casi simili.
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