zinz@n
00martedì 17 ottobre 2006 10:23
Nuova fatica di Virzì, uno dei pochissimi baluardi della commedia all'italiana che ha imparato la lezione dei grandi. Della trama non sapevo nulla ma devo dire che la produzione (franco-italiana) si fa sentire, e lo stesso regista si prende una vacanza dai temi d'attualità che di solito narra nei suoi film. Stavolta siamo nel 1814, Napoleone (un bravissimo Daniel Auteuil) arriva all'isola d'Elba da esiliato ma viene accolto e servito come un imperatore. Un giovane maestrino idealista (un altrettanto bravo Elio Germano, uno dei migliori attori della nuova generazione, identico a Corto Maltese) gli viene affiancato come scrivano. La sua volontà è in realtà quella di uccidere "lo stratega che mandò a morire migliaia di giovani" ma piano piano rimarrà affascinato dalla figura del grande conquistatore... Messa così la trama sembra il solito racconto di formazione spostato (in maniera originale ed efficace) nel 1815 ma in realtà qualche bella "zampata" la sceneggiatura di Scarpelli la tira fuori. Quello che non convince sempre è l'amalgama tra il lato comico (a tratti boccaccesco) rappresentato dalla famiglia del maestrino (capitanata da Mastandrea e dalla Impacciatore -romani d.o.c. che recitano in toscano- con l'aggiunta di Ceccherini è godibilissima) e il lato drammatico, in cui svetta un ritratto molto intenso di questo enorme personaggio ormai in piena decadenza. E' la parte centrale a soffrirne di più, indecisa sulla strada da prendere, in cui può subentrare anche un pò di noia. Discreto ma non irresistibile è però sorretto da un bel cast.
voto: 6,5