Musica in sala d'attesa: dentista condannato a pagare diritti discografici

enza_the crazymoonygirl_
00sabato 16 ottobre 2010 08:22
IAMM) Ultimamente si è capitato più volte di leggere di falsi medici, falsi dentisti e di indagini che per fortuna li portano allo scoperto. Questa volta però il dentista è vero e, come tanti, aveva pensato di rendere più accogliente la sala d'attesa del suo studio con un po' di musica. E' proprio questo che gli è costato una bella condanna da parte del Tribunale milanese per il mancato versamento dei diritti discografici a Scf.
In base a quanto si legge sul sito del Scf Consorzio Fonografici (il consorzio che gestisce in Italia la raccolta e la distribuzione dei compensi, dovuti ad artisti e produttori discografici, per l’utilizzo in pubblico di musica registrata), "la musica dal dentista è una forma di 'pubblica diffusione', analoga a quella utilizzata in contesti come bar, ristoranti, alberghi", una forma di 'pubblica utilizzazione', come definita nella Legge sul Diritto d’Autore. Secondo i giudici milanesi, infatti, la clientela di uno studio dentistico è qualificabile come 'pubblico'.

Insomma è bene stare attenti per non rischiare brutte sorprese. Voi eravate già al corrente di queste disposizioni?
enza_the crazymoonygirl_
00sabato 16 ottobre 2010 08:28
ma per favore!
già è una noia infernale andare dai medici...poi se non c'è possibilità neanche di rendere un minimo piacevole la lunga attesa alla quale spesso si è costretti!!!
la notizia tuttavia non specifica se si trattasse di cd o di radio...
io credo ovviamente che per essere punito si trattasse della prima opzione...anche se ad ogni lo trovo esagerto come provvedimento...
persino se fosse stata una compilation che male c'è ? uno non paga abbastanza già quando compra il cd?
ovvio che a tal punto non ha senso più comprare cd se non si possono usare in un proprio studio...
speriamo che il dentista non sia informato dell'accaduto.......
Samus--Aran
00domenica 17 ottobre 2010 00:57
Ma in effetti questa legge esiste da tempo, m'è capitato di averla già letta da qualche parte.
Se non sbaglio, per assurdo, anche nel caso in cui uno andasse ad una festa e portasse un cd, dovrebbe pagare i diritti d'autore per la diffusione.

In effetti è vergognoso. E comunque non credo che si trattasse di una radio. Doveva essere per forza un cd o una compilation del dentista.

In ogni caso credo che nei luoghi pubblici si possano mettere solo cd originali. Portare per esempio una compilation masterizzata a casa non si può fare.


E' comunque una legge veramente esagerata ! [SM=x927336]
enza_the crazymoonygirl_
00lunedì 18 ottobre 2010 18:55
il fatto che si usi il termine musica registrata è fonte di ambiguità...potrebbe essere un disco registrato ossia comprato normalmente...altrimenti si parlava di disco masterizzato....ma non credo il dentista fosse così ingenuo
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