Musica ad ogni età!!!!???

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SIMON.MUSICHEAD
00mercoledì 9 novembre 2005 00:40
Spero che nessuno di voi si sentirà offeso leggendo questa discussione....

ma spesso mi chiedo se fra qualche anno quando sarò un pò più vecchio ascolterò con la stessa intensità e passione la MUSICA(in ogni suo genere)...
talvolta penso che sia solo questione di fotta giovanile.....perchè ormai è sulla bocca di tutti i giovani la frase "Io senza la musica nn vivrei"......

anche se sono sicuro che non sarà così....perchè come smetterò di ascoltare alcuni generi andando avanti con gli anni....altrettanti ne potrei scoprire e innamorarmici.....

il motivo di questa discussione è dovuto al fatto ...che a partire dai miei genitori.....sino ad arrivare alle conoscenze di persone adulte...tra le più disparate ....vedo che molta gente dopo una certa età rinnega la musica....o cmq nn ha flessibilità mentale per nn dire frasaccie stupide del tipo...."ma basta stare sempre dietro a quella musica!!!!ti rincoglionisci"....
e nn sono mica il tipo che non ascolta anche musica fine(si insomma musica tranquilla seria....mettetevela come vi pare)

e lasciamo perdere i musicisti o qualsiasi forma figurativa che lavora con la musica.....

avendo notato che in questo forum c'è gente di una certa età..che parla di musica come se fosse "il primo amor nn si scorda mai"....

chiedo a voi che pensate oltre al fatto che questa discussione potrà essere banale!!!!????

[SM=x125607] [SM=x125607] [SM=x125607] [SM=x125607]

[Modificato da SIMON.MUSICHEAD 09/11/2005 0.42]

Mr Satan
00mercoledì 9 novembre 2005 10:52
Discussione tutt'altro che stupida.
Io ho solo 21 anni, quindi forse i più adatti a risponderti sono quelli con un po' di primavere in più sulle spalle, ma in un certo modo il problema lo inquadro pure io. Penso sia inevitabile che persone cresciute o "maturate" (per quel che voglia dire) vedano la musica dei giovani non di buon occhio, ed il motivo è che, generalmente, la "musica dei giovani" fa schifo. Con musica dei giovani infatti si intende quella alla Mtv, si intende la musica che fa solo moda (oggi è quel simil hip-hop), si intende quella che io chiamo "Rock da liceali", e cioè Bon Jovi, Avril Lavigne, Greenday, etc..., si intende tutta quella musica che viene prodotta solo per colpire i sentimenti fragili che tutti gli adolescenti in quegli anni attraversano o per spalleggiarne fantomatici spiriti ribelli, ma che non sono altro che figli della gioventù. Crescendo (sia chiaro che io cresciuto ancora non lo sono [SM=x125601] ) si cambia, e si può anche rinnegare ciò che si ascoltava solo fino a poco tempo prima; io, per esempio, solo un paio di anni fa mi ero fatto due cd in mp3 da tenere in macchina, oggi non riesco quasi ad ascoltarli.
L'arrivare a rinnegare la musica invece non sta proprio in piedi; se uno lo fa, è semplicemente perchè non sa nemmeno cosa sia la musica e che quello che ha sempre ascoltato non era per nulla rappresentativo della musica, e quindi viene a cadere la tesi di per sè. Si spera invece che crescendo uno si allacci alla musica, o per lo meno ad un piccolo filone che lo appassiona, e perchè no, riascoltando di tanto in tanto anche quelle canzoni da liceali per rifare un tuffo nel passato.
SIMON.MUSICHEAD
00mercoledì 9 novembre 2005 14:24
eh già....

Scritto da: Mr Satan 09/11/2005 10.52
Discussione tutt'altro che stupida.
Io ho solo 21 anni, quindi forse i più adatti a risponderti sono quelli con un po' di primavere in più sulle spalle, ma in un certo modo il problema lo inquadro pure io. Penso sia inevitabile che persone cresciute o "maturate" (per quel che voglia dire) vedano la musica dei giovani non di buon occhio, ed il motivo è che, generalmente, la "musica dei giovani" fa schifo. Con musica dei giovani infatti si intende quella alla Mtv, si intende la musica che fa solo moda (oggi è quel simil hip-hop), si intende quella che io chiamo "Rock da liceali", e cioè Bon Jovi, Avril Lavigne, Greenday, etc..., si intende tutta quella musica che viene prodotta solo per colpire i sentimenti fragili che tutti gli adolescenti in quegli anni attraversano o per spalleggiarne fantomatici spiriti ribelli, ma che non sono altro che figli della gioventù. Crescendo (sia chiaro che io cresciuto ancora non lo sono [SM=x125601] ) si cambia, e si può anche rinnegare ciò che si ascoltava solo fino a poco tempo prima; io, per esempio, solo un paio di anni fa mi ero fatto due cd in mp3 da tenere in macchina, oggi non riesco quasi ad ascoltarli.
L'arrivare a rinnegare la musica invece non sta proprio in piedi; se uno lo fa, è semplicemente perchè non sa nemmeno cosa sia la musica e che quello che ha sempre ascoltato non era per nulla rappresentativo della musica, e quindi viene a cadere la tesi di per sè. Si spera invece che crescendo uno si allacci alla musica, o per lo meno ad un piccolo filone che lo appassiona, e perchè no, riascoltando di tanto in tanto anche quelle canzoni da liceali per rifare un tuffo nel passato.




Nn c'è nulla di sbagliato in quello che hai detto....
è naturale poi che col tempo ognuno si riinventa e modernizza personalmente sulla musica che ascolta....
nn sei l'unico che prepara cd da ascoltare in macchina e poi dopo qualche anno che li ritrova....dice....ma che musica ascoltavo....o adirittura mah l'ho fatto io sto cd!!!??? [SM=x125591] [SM=x125650]

però nn parlerei tanto della musica commerciale di mtv.....
molti amici che non sanno un cazzo di musica o ascoltano solo la commerciale....riescono a capire o fare una distinzione tra quale può essere la vera musica o meno....nonostante tutto

siccome nella commerciale ci finiscono tanti pezzi italiani....l'importante credo sia farsi piacere una canzone se ti piace....
ma tengo sempre un'okkio critico su chi mi trovo difronte....

vi faccio un esempio stupido che troppi nn condivideranno....

Vasco Rossi è uno di quegli artisti che più ha segnato un pò tutte le generazioni....e tante sue canzoni mi fanno impazzire.....ma passo al lato critico dove dico che la sua voce...seppur incofondibile e particolare(e a tanti piace proprio per questo)....nn la stimo...perchè penso che se è diventato un catante lui ....lo potrei diventare anche io che con tutta la modestia possibile mi difendo più che egregiamente.... [SM=x125632] [SM=x125599] ...poi per carità...mica tutti i cantanti devono avere una voce devastante!!!!

nel senso che io preferisco apprezzare un cantante come Renga che in quanto a voce si difende bene....mah c'è sempre di meglio

cambiando discorso...io un'artista lo stimo solo quando fa una figura decente dal vivo....altrimenti finchè nn lo sento cantare live nn lo posso considerare e adorare come altri....

io nn nego che adoro anche la musica commerciale....e nn me ne frega niente che a cantarla sia un Simon Webbe o la solita canzonetta stupida delle Tatu.....
so riconoscere le marionette delle case discografiche dagli artisti quanto meno che hanno un straccio di merito per avere i soldi....

però l'importante è nn farsi trascinare e mantenere quel minimo di obbiettività in tutti i lati che ci possono essere per un artista o per un gruppo.....e quando parlo di ascoltare musica.....la commerciale la prendo poco in considerazione.... [SM=x125610]

[Modificato da SIMON.MUSICHEAD 09/11/2005 14.29]

Mr Satan
00mercoledì 9 novembre 2005 19:11
Ah, parli con uno che detesta Vasco Rossi! [SM=x125597] [SM=x125597] [SM=x125597]
Comunque la penso più o meno come te; però non tutti hanno la cognizione che alcune canzoni, quelle che piacciono e restano nella testa, non sono per forza di cosa Musica, ma magari semplici filastrocche, ritornelli simpatici e poc'altro. Ben venga questa funzione della musica, cioè di intrattenere, distrarre, divertire etc..., ma per molti (o per lo meno molti che conosco io) quella è "la musica"; purtroppo per loro, sbagliano, e con questa mentalità così ottusa si precludono un mondo ben più vasto ed interessante. In quest'ottica, Mtv (ma potrei dire radio, televisioni, giornali) centrano eccome.
Asgeir Mickelson
00mercoledì 9 novembre 2005 21:02
Discorso veramente interessante.
Sento dire spesso che "la disco è musica da adolescenti" o "il metal è roba da ragazzini", per fare due esempi banali.
Ebbene, a me sembra che si voglia snaturare le bellezze che si trovano all'interno della musica.

I bambini ascoltano la radio o Mtv (generalmente! per fortuna ci sono le eccezioni! [SM=x125591] ) perchè è quello il primo contatto con la musica.
Accendono la tv e vedono la Pausini che canta: e la Pausini diviene un simbolo per le nuove generazioni. E la Pausini è musica da bambini.
Mi sembra una forzatura, con tutto che non amo la Pausini.

Amare la musica è, a mio parere, ascoltare musica SEMPRE. Non vedo perchè precludere un tipo di musica ad un certo bacino di potenziali ascoltatori. [SM=x125604]
mj1983
00giovedì 10 novembre 2005 12:04
quando si è giovani, nella maggior parte dei casi è + facile assorbire un certo tipo di musica rispetto ad un altra. La musica + leggera e + banale diventa così quella più ascoltata dai giovanissimi, dato che si presenta con testi che fanno sognare, con melodie molto orecchiabili che rimangono in mente, e quasi sempre con la voce del/la cantante molto intonata (naturale o modificata al computer, che sia).

Quando si matura poi si va alla scoperta di un qualcosa di + ricercato, di un qualcosa di meno banale. Non che la banalità sia un difetto, anzi, in vari casi la banalità ha fatto storia.
Si va così a ricercare quell'artista e/o quel gruppo che esprimono la musica come un'arte. Artisti che oggi passano inosservati in ambito commerciale, fatto che non avveniva in passato.

Per quanto riguarda la voce, che si diceva prima...
la voce intonata come forse la intendi te, simon, è una caratteristica direi fondamentale (o quasi) per quella musica che oggi viene definita con il termine "pop". Probabilmente oggi un Van Morrison passerebbe completamente inosservato se si presenta al pubblico con una voce simile. Non che sia stonato, ma non è di sicuro quella voce che il pubblico cerca [SM=x125610]
Asgeir Mickelson
00lunedì 14 novembre 2005 21:00
Re:

Scritto da: mj1983 10/11/2005 12.04
Quando si matura poi si va alla scoperta di un qualcosa di + ricercato, di un qualcosa di meno banale. Non che la banalità sia un difetto, anzi, in vari casi la banalità ha fatto storia.
Si va così a ricercare quell'artista e/o quel gruppo che esprimono la musica come un'arte. Artisti che oggi passano inosservati in ambito commerciale, fatto che non avveniva in passato.



Detto giusto. Ad una certa età si cambia e si cercano melodie più raffinate e diverse dalla solita "musica commerciale".
Ma non per questo si ha il diritto di definire l'altra musica come "roba da ragazzini" [SM=x125611]
mj1983
00martedì 15 novembre 2005 11:42
no, secondo me il termine "roba da ragazzini" non è tanto appropriato. "musica semplice" sarebbe meglio secondo me, dato che cmq vi sono svariate persone in età matura che ascoltano cmq le canzoni di Ramazzotti o della Pausini
Karateka-ViolentlyHappy
00martedì 15 novembre 2005 16:18
una sola cosa... vado di fretta e non ho avuto il tempo di leggere altro se non il primo post... beh se tu ascolti musica da dementi è ovvio ke qndo sarai + anziano e maturo ti farà skifo, ma la musica classica ad esempio, nn fa skifo a nessuna età. Poi si deve pensare alle generazioni, gli anziani di ora nn saranno cme noi fra un bel pò di anni! E cmq il rock da liceali... Cakkio, mi devo sentire emarginata allora? x la precisione io sn in quarto ginnasio... e ascolto david bowie e bjork... la smettete con questo preconcetto ke adolescente fa rima cn demente? (ecco, l'apparenza inganna [SM=x125591] )
SIMON.MUSICHEAD
00mercoledì 16 novembre 2005 00:36
attenzione
trovo molto giusto tutto quello che è stato detto....

anche se però io intendo anche la fotta per musica seria....
o anche il classico ragazzo di 20 che ascolta musica anni 80....

mi chiedo: [SM=x125634] non è che un ragazzo ha una fotta per ascoltare di tutto e di più....e poi questa cosiddetta fotta ti scende andando avanti con l'età?? [SM=x125640]
mj1983
00mercoledì 16 novembre 2005 12:06
atenzione! non generalizziamo

ovvio che vi sono sempre le eccezioni
diciamo che almeno un buon 90% di adolescenti non va ad ascoltare quella musica un po' + "colta" come potrebbe essere quella di david bowie, quella dei pink floyd o che, ma si sofferma sulla musica più alla portata dei sogni di un adolescente
mariusko
00mercoledì 16 novembre 2005 18:16
E va bene! Credo mi tocchi rispondere a Simon [SM=x125591]. E stavolta sono io a sperare che nessuno si senta offeso.

Simon ha ragione a dire che da questa discussione dobbiamo estrapolare coloro che fanno i musicisti. Non e' di loro che stiamo parlando.

La musica e' qualcosa che assume i significati piu' svariati per le persone.

Generalmente ci si avvicina ad essa da adolescenti. Ci sono progammi televisivi e radiofonici, riviste, siti, persone piu' grandi che ne parlano o che si dilettano a suonare. Un mondo affascinante, una nuova dimensione della nostra sfera personale.

Per qualche anno quella musica che fa' da colonna sonora ai nostri primi amori, alle prove di responsabilita' che con l'avvicinarsi della maggiore eta' incombono, alle storie di amicizia che formano il nostro carattere, alla nostre esperienze di viaggi, vacanze, e cosi' via, si imprime dentro di noi e verra', nell'inconscio, continuamente associata a questo periodo della nostra vita.
Credo si possa definire "identita' musicale collettiva generazionale".

Questa identita' e' presente in tutti (escluse poche persone che per aridita' d'animo o per condizioni precarie non si sono curate troppo della musica)

Se una ragazza degli anni 60 piangeva ascoltando "Girl" e probabile che pianga ancora quando ascolta questo pezzo.

Bene, quanto detto sopra non ha molto a che fare con la musica. La musica e' un arte e pertanto necessita di educazione e maturazione.

Coloro i quali non anno mai badato eccessivamente alle acconciature dei loro beniamini, al tasso di trasgressione o di fascino (parlando di donne), ai testi o al messaggio politico, alle mode ed agli scoop, ebbene forse costoro si saranno maggiormente fatti coinvolgere dal fascino dei suoni e delle note, nonche' di quella incredibile varieta' di sensazioni che la musica e in grado di evocare. Avranno di conseguenza esplorato in fondo (piu' o meno) l'universo musicale e probabilmente anche capito che non c'e' una musica per ogni tempo, ma che la musica e' una sola entita' che viaggia, eterna (beata lei) nel tempo, accompagnando le storie dell'uomo.

Molti, passata la loro adolescenza, quindi la loro "esperienza" pseudo-musicale, non trovano piu' ragioni valide per continuare a "perder tempo" con la musica, anche se talvolta credono di aver conosciuto la "vera" musica (ma non c'e' n'e' una falsa).

I veri (pochi) amanti della buona musica continueranno imperterriti a "sprecare" tempo e denaro per ascoltare l'aria intorno a loro. Sono dei folli? forse. Ma per questo vi rimando alla discussione su "A cosa serve la musica".

[Modificato da mariusko 16/11/2005 23.56]

sery84
00giovedì 17 novembre 2005 20:36
Credo che ci sia un po' di confusione..a tutti piace la musica- è un dato di fatto. Se poi qualcuno spende tutta la sua vita dedicandola alla musica è un altro discorso.

Caro Mariusko tu hai sempre ragione, ma ti devo correggere...le persone si avvicinano alla musica dai primi anni di vita (vedi filastrocche e canzonette...) e crescono insieme alla musica; alle elementari si incomincia a suonare uno strumnto musicale o a vedere i video di mtv o ad ascoltare i cd di beethoven del papà ecc...nell'età adolescenziale spesso la musica coincide con la propria crescita e la voglia di differenziarsi, di stare in un gruppo, di emergere, ecc... ma la musica diventa per l'adolescente, costretto a vivere in un mondo che non lo capisce, anche uno sfogo dell'anima...crescendo la musica non potrà MAI smettere di piacere, sarà sempre una parte della nostra esitenza, c'è solo chi le dedica più tempo rispetto agli altri.
mariusko
00giovedì 17 novembre 2005 21:18
Re:
Ciao Sery, sono contento di sentirti.

Come dicevo il discorso che volevo fare non riguarda la musica, che puo essere ascoltata a qualsiasi eta', ma quel periodo della vita nel quale cerchiamo nella musica un habitat socio-culturale compatibile con i processi di maturazione e crescita. Come mi insegni verso i 13-16 anni i ragazzi tendono ad identificarsi con i loro idoli musicali (e non) e sono profondamente coinvolti dalle tematiche, dagli stili e spesso dalla semplice carica carismatica degli stessi, arrivando perfino a trovare delle risposte alle loro insicurezze nei comportamenti di questi artisti. Esempi ne trovi a bizzeffe. Dai capelli a caschetto dei fan dei Beatles, all'antimilitarismo di quelli di Joan Baez, dall'atteggiamento provocatorio dei metallari all'esistenzialismo dei Punk, dall'entusiasmo sentimentale di chi segue D'Alessio alla protesta graffiante degli hip-hop.

E' un'eta' nella quale la musica non e' solo una passione coltivata ma sicuramente anche (se non solo) un mezzo per autoidentificarsi.

Ecco perche' tanti utilizzano in seguito quella musica (dei loro tempi, per intenderci) solo per rievocare quei momenti. Cio', come ha colto benissimo Simon, capita anche a me, talvolta.

E' un problema di elasticita' mentale. Si tratta di capire che il miracolo operato dalla musica e' lo stesso e si ripete generazione dopo generazione.

E' anche vero che chi fa musica ha un approccio completamente diverso. Non a caso chi studia seriamente (e sottolineo seriamente) e' generalmente una persona capace di andare oltre i propri gusti e quindi di apprezzare "la musica degli altri", quella nella quale non necessariamente ci identifichiamo come la classica.

Infine non sono d'accordo con te su una cosa. Non e' solo questione di tempo disponibile. Si tratta di avvertire un bisogno, quasi una dipendenza.
Tutti a scuola leggono libri. Non tutti continuano a farlo dopo.
Solo chi e' stato conquistato diventa amante dell'oggetto del suo desiderio. Per gli altri e' solo un'esperienza.
sery84
00giovedì 17 novembre 2005 21:38
Re: Re:

Scritto da: mariusko 17/11/2005 21.18
Ciao Sery, sono contento di sentirti.

Come dicevo il discorso che volevo fare non riguarda la musica, che puo essere ascoltata a qualsiasi eta', ma quel periodo della vita nel quale cerchiamo nella musica un habitat socio-culturale compatibile con i processi di maturazione e crescita. Come mi insegni verso i 13-16 anni i ragazzi tendono ad identificarsi con i loro idoli musicali (e non) e sono profondamente coinvolti dalle tematiche, dagli stili e spesso dalla semplice carica carismatica degli stessi, arrivando perfino a trovare delle risposte alle loro insicurezze nei comportamenti di questi artisti. Esempi ne trovi a bizzeffe. Dai capelli a caschetto dei fan dei Beatles, all'antimilitarismo di quelli di Joan Baez, dall'atteggiamento provocatorio dei metallari all'esistenzialismo dei Punk, dall'entusiasmo sentimentale di chi segue D'Alessio alla protesta graffiante degli hip-hop.

E' un'eta' nella quale la musica non e' solo una passione coltivata ma sicuramente anche (se non solo) un mezzo per autoidentificarsi.

Ecco perche' tanti utilizzano in seguito quella musica (dei loro tempi, per intenderci) solo per rievocare quei momenti. Cio', come ha colto benissimo Simon, capita anche a me, talvolta.

E' un problema di elasticita' mentale. Si tratta di capire che il miracolo operato dalla musica e' lo stesso e si ripete generazione dopo generazione.

E' anche vero che chi fa musica ha un approccio completamente diverso. Non a caso chi studia seriamente (e sottolineo seriamente) e' generalmente una persona capace di andare oltre i propri gusti e quindi di apprezzare "la musica degli altri", quella nella quale non necessariamente ci identifichiamo come la classica.

Infine non sono d'accordo con te su una cosa. Non e' solo questione di tempo disponibile. Si tratta di avvertire un bisogno, quasi una dipendenza.
Tutti a scuola leggono libri. Non tutti continuano a farlo dopo.
Solo chi e' stato conquistato diventa amante dell'oggetto del suo desiderio. Per gli altri e' solo un'esperienza.



Come sempre impeccabile!

Però resto dell'idea che la musica non possa non piacere, tutti ascoltano musica chi più chi meno, c'è chi ne è totalmente preso e chi invece non capisce perchè si debba perdere tempo dietro ad una cosa come la musica...ma poi in macchina ascolta sempre il suo cd preferito, si emoziona davanti ad un film con un'intensa colonna sonora........

e alla fine a questi la musica piace, ma è talmente ovvio che non lo sanno.

[Modificato da sery84 17/11/2005 21.39]

mariusko
00giovedì 17 novembre 2005 21:48
Re: Re: Re:

Scritto da: sery84 17/11/2005 21.38


Come sempre impeccabile!

Però resto dell'idea che la musica non possa non piacere, tutti ascoltano musica chi più chi meno, c'è chi ne è totalmente preso e chi invece non capisce perchè si debba perdere tempo dietro ad una cosa come la musica...ma poi in macchina ascolta sempre il suo cd preferito, si emoziona davanti ad un film con un'intensa colonna sonora........

e alla fine a questi la musica piace, ma è talmente ovvio che non lo sanno.

[Modificato da sery84 17/11/2005 21.39]




Gia' ... o che non si perde mai uno stacchetto di Striscia la notizia. Grande cosa la musica [SM=x125591]
sery84
00giovedì 17 novembre 2005 21:54
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: mariusko 17/11/2005 21.48


Gia' ... o che non si perde mai uno stacchetto di Striscia la notizia. Grande cosa la musica [SM=x125591]



Già [SM=x125591] perchè quella è musica... e se trasmette qualcosa a molte persone allora vuol dire che lo stacchetto musicale televisivo fa bene ed è pure meglio di molta musica "colta".
SIMON.MUSICHEAD
00giovedì 17 novembre 2005 22:01
Re: Re:

Scritto da: mariusko 17/11/2005 21.18
Ciao Sery, sono contento di sentirti.


Infine non sono d'accordo con te su una cosa. Non e' solo questione di tempo disponibile. Si tratta di avvertire un bisogno, quasi una dipendenza.
Tutti a scuola leggono libri. Non tutti continuano a farlo dopo.
Solo chi e' stato conquistato diventa amante dell'oggetto del suo desiderio. Per gli altri e' solo un'esperienza.



questo è un'esempio troppo calzante.....approvo in pieno.......
mariusko
00giovedì 17 novembre 2005 22:02
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: sery84 17/11/2005 21.54


Già [SM=x125591] perchè quella è musica... e se trasmette qualcosa a molte persone allora vuol dire che lo stacchetto musicale televisivo fa bene ed è pure meglio di molta musica "colta".



Talvolta e' cosi'.

Dipende uno cosa sta' cercando. [SM=x125655]
sery84
00giovedì 17 novembre 2005 22:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: mariusko 17/11/2005 22.02


Talvolta e' cosi'.

Dipende uno cosa sta' cercando. [SM=x125655]



Su questo non c'è dubbio [SM=x125592]
SIMON.MUSICHEAD
00giovedì 17 novembre 2005 22:20
Re: Re: Re:

Scritto da: sery84 17/11/2005 21.38


Come sempre impeccabile!

Però resto dell'idea che la musica non possa non piacere, tutti ascoltano musica chi più chi meno, c'è chi ne è totalmente preso e chi invece non capisce perchè si debba perdere tempo dietro ad una cosa come la musica...ma poi in macchina ascolta sempre il suo cd preferito, si emoziona davanti ad un film con un'intensa colonna sonora........

e alla fine a questi la musica piace, ma è talmente ovvio che non lo sanno.

[Modificato da sery84 17/11/2005 21.39]




se uno si infuoca su una canzone sborona di una pubblicità....

se si mette a piangere per una canzone malinconica associata ad una scena struggente di un film.....

se ascolta in macchina la musica(cosa che lo fa anche il vecchietto di 80 che nn ha voglia di sentire sempre il solito rumore della sua Fiat ritmo [SM=x125591] )....

non è detto che possa dire che gli piace la musica come per altri...
giusto dire che la musica nn può nn piacere.....
ma alla fine nn si può badare a coloro che si emozionano su certe canzoni o fanno cose del genere(elencate sopra)....

il vero amante è proprio quello che nn ne può fare a meno in ogni ora della giornata.....

sery84
00venerdì 18 novembre 2005 19:07
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: SIMON.MUSICHEAD 17/11/2005 22.20


nn si può badare a coloro che si emozionano su certe canzoni o fanno cose del genere(elencate sopra)....

il vero amante è proprio quello che nn ne può fare a meno in ogni ora della giornata.....




Ossia la musica è a discrezione di pochi veri amanti e appassionati? chiunque altro che si emozioni sulle note di una canzone non conta?

Se la musica è diventata privilegio di pochi dotti che ritengono gli altri "indegni" (coì per dire) allora siamo arrivati al fallimento ultimo e completo della Musica.
Non ho mai creduto a differenze aristocratiche per l'amore per la musica, se esistessero veramente avrebbe ragione chi diceva che la musica è arte del passato.

Io ancora preferisco credere ad una evoluzione della musica, ad una musica che di trasforma per ogni persona, che prende le forme che noi le vogliamo dare.

Se non si può badare al vecchietto di 80 anni o a chi si emoziona fortemente sulle note di una canzone, anche se di musica non ne capisce, beh, per quel che m riguarda, la musica non ha più una gran senso.
mirkosv@ro
00venerdì 18 novembre 2005 21:28
Up Patriots to arms

La fantasia dei popoli che è giunta fino a noi
non viene dalle stelle...
alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena,
potete stare a galla!
E non è colpa mia se esistono carnefici,
se esiste l'imbecillità,
se le panchine sono piene di gente che sta male.

Up patriots to arms, Engagez-Vous
la musica contemporanea, mi butta giù.

L'ayatollah Khomeini per molti è santità...
abbocchi sempre all'amo,
le barricate in piazza le fai per conto della borghesia
che crea falsi miti di progresso.
Chi vi credete che noi siam, per i capelli che portiam,
noi siamo delle lucciole che stanno nelle tenebre.

Up patriots to arms, Engagez-Vous
la musica contemporanea, mi butta giù.

L'Impero della musica è giunto fino a noi
carico di menzogne...
mandiamoli in pensione i direttori artistici
gli addetti alla cultura...
e non è colpa mia se esistono spettacoli
con fumi e raggi laser
se le pedane sono piene
di scemi che si muovono.

Up patriots to arms, Engagez-Vous
la musica contemporanea, mi butta giù.
sery84
00venerdì 18 novembre 2005 21:53
Già mi sono sempre chiesta anch'io perchè Battiato non si sia buttato giù da un ponte...
mariusko
00sabato 19 novembre 2005 09:54
Lasciare ognuno libero di scegliersi le sue emozioni preferite (almeno quelle) e' un diritto fondamentale dell'uomo.

Jim Morrison chiedeva al pubblico: Siete vivi? lo siete davvero? siete davvero sicuri di essere davvero vivi? Una domanda inquietante.

Ma ritorniamo al topic: La voglia di musica, il sentirsi in sintonia con essa, si riduce quando non si e' piu' giovani?

sery84
00sabato 19 novembre 2005 12:53
Re:

Scritto da: mariusko 19/11/2005 9.54
Lasciare ognuno libero di scegliersi le sue emozioni preferite (almeno quelle) e' un diritto fondamentale dell'uomo.

Jim Morrison chiedeva al pubblico: Siete vivi? lo siete davvero? siete davvero sicuri di essere davvero vivi? Una domanda inquietante.

Ma ritorniamo al topic: La voglia di musica, il sentirsi in sintonia con essa, si riduce quando non si e' piu' giovani?




Su questo sono d'accordo, ma non in modo assoluto. La passione per le cose andando avanti con l'età diminuisce, ma non solo per la musica (essa non ne detiene i diritti)... il fervore tipico dell'adolescenza sparisce in molti, non solo in ambito musicale, ma anche in quello letterario, in quello sportivo, artistico, ecc... si diventa più disillusi e più attaccati ad altre cose, i problemi diventano seri, si deve pensare al futuro e non si vive più giorno per giorno, si fanno scelte decisive,ecc..
Questo discorso non è legato solo alla passione musicale, ma bensì a molti aspetti.
mariusko
00sabato 19 novembre 2005 14:12
Questo che dici e' vero, in generale.

Ma quando si parla di musica io ritorno un sedicenne.
Come mai?

[Modificato da mariusko 19/11/2005 14.13]

sery84
00sabato 19 novembre 2005 15:11
Re:

Scritto da: mariusko 19/11/2005 14.12
Questo che dici e' vero, in generale.

Ma quando si parla di musica io ritorno un sedicenne.
Come mai?

[Modificato da mariusko 19/11/2005 14.13]




Perchè quando si parla di cinema ritorno una 14enne?
E' come quando ci si innamora, si ritorna sempre al primo sentimento d'amore... come fanciulli [SM=x125629]


[SM=x125642]

mariusko
00sabato 19 novembre 2005 15:36
Re: Re:

Scritto da: sery84 19/11/2005 15.11


Perchè quando si parla di cinema ritorno una 14enne?
E' come quando ci si innamora, si ritorna sempre al primo sentimento d'amore... come fanciulli [SM=x125629]


[SM=x125642]




Ecco perche' sei una persona speciale.... e' un piacere parlare con te Sery84.



sery84
00sabato 19 novembre 2005 15:52
Re: Re: Re:

Scritto da: mariusko 19/11/2005 15.36


Ecco perche' sei una persona speciale.... e' un piacere parlare con te Sery84.






Il piacere è tutto mio...
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