Musica Raccontata da RS

Ogni volta che scrivo una canzone e sento di potermi avvicinare a quela perfezione,vengo
colto da una sorta di euforia.La stessa,immagino,che prova un giocatore di basket quando
infila due o tre canestri di fila durante una partita che decide il campionato.E te ne accorgi
da subito, quando succede. Le canzoni speciali sono quelle che vengono fuori in 5 minuti.
Se ci stai mettendo di più,chessò,20 minuti,probabilmente quella che hai non è una grande
canzone

Agli inizi della mia carriera,quel che cercavo era di raccontare delle storie.Non me ne fre-
gava niente della melodia.Poi ho imparato a mettere insieme quello che volevo raccontare
con ciò che stavo imparando da tutti i dischi che ascoltavo:la bravura nello scrivere di
autori straordinari come Babyface e Lionel Richie;le tecniche ritmiche di Rakim;l'uso dei
suoni di Dre su Chronic;il lavoro di Quincy Jones-il più grande produttore di tutti i tempi-
ma ache quello di Rick Rubin,che specie per la sua capacità di saltare tra i generi non
gli è certo da meno.

La tecnologia ha fatto perdere al processo di scrittura di una canzone parte della sua magia.
Oggi,spesso,persone che lavorano a una stessa canzone non sono nemmeno nella stessa
stanza.Provate a immaginare se Michael Jackson e Quincy Jones non fossero stati uno di
fianco all'altro nello stesso studio!La storia avrebbe cambiato il suo corso,di certo.Mi è
successo,talvolta,di cambiare una parola in un pezzo perchè qualcuno,in studio,mi ha fatto
notare qualcosa, e quella sola parola è bastata a trasformare completamente il senso della
canzone.E' importante avere attorno a te persone con cui scambiare opinioni e on cui con-
frontarsi.Persone che magari ti dicono:"No,questa parte è ok,però sposta quella di là."

Spesso ho fatto di tutto per combattere una grande canzone,quando la vedevo arrivare.
Lo sò,è un problema mio:ogni tanto faccio fatica a lasciare che una canzone si manifesti
per quello che è.Lavoro duro perchè vorrei che ogni mia canzone avesse un appeal di
massa,ma talvolta mi spingo troppo in là,e allora mi accorgo che c'è qualcosa che non
funziona.Se ascolti una canzone e capisci cosa il suo autore cercava di fare,è come ve-
dere un ballerino e accorgerti che stà contando i passi:non và.La musica è un emozione:se
canti che sei innamorato di qualcuno,ma non sei capace di trasmettere veramente questo
sentimento,la gente se ne accorge.Sicuro.

Le canzoni migliori non sono per forza sempre quelle di maggior successo.Can i Live,
dal mio punto di vista è una delle cose più riuscite che ho scritto,di certo più di Hard
Knock Life o Empire State of Mind:quelle però arrivano meglio. Off the Wall di M.Jackson
non ha raggiunto neanche lontanamente il successo di Thriller,eppure era migliore.Ma
è quando un frammento o un ritornello ti entrano nella testa,o diventano parte della vita di
tutti i giorni,che sai di essere di fronte a qualcosa di veramente grande.

Come quando la canzone che hai scritto arriva a rappresentare qualcosa di significativo
per i tempi in cui stai vivendo,tipo Say it Laud,I'm Black and I'm Proud o A Change is
Gonna Come.O quando una parola che hai inventato tu,come "Bling Bling",entra nel
dizionario.Solo allora saprai di aver fatto(bene) il tuo lavoro.