Pedrosa con Bridgestone. La HRC: "Gomme non adatte a Dani, la Michelin ha capito"
Un’ora dopo la fine del GP di San Marino a Misano, la HRC ha ufficializzato il passaggio di Dani Pedrosa dalla Michelin alla Bridgestone: il pilota spagnolo calzerà le gomme giapponesi già nei test in programma domani sul circuito romagnolo, e le utilizzerà nelle cinque rimanenti gare in calendario.
La Honda, quindi, andrà a dividere in due il box, dato che Nicky Hayden continuerà ad usare le coperture del Bibendum. Una manovra simile a quella effettuata dalla Yamaha, con la differenza che non sta avvenendo a cavallo tra una stagione e l’altra, ma a campionato ancora in corso: la HRC, spinta dallo sponsor Repsol, ha deciso di esaudire le pressanti richieste di Pedrosa (e del suo manager Puig), rompendo l’accordo con la Michelin.
Una scelta, arrivata nella settimana successiva alla gara di Brno, che fa discutere, e che non può non far pensare alla scarsa professionalità mostrata in questo caso dalla Honda. La HRC smentisce però di aver tenuto un comportamento scorretto, affermando di averne discusso con la stessa Michelin, che ha capito la situazione accettando la decisione dei giapponesi.
“Il motivo di questo passaggio alla Bridgestone da parte di Dani Pedrosa è dovuto al fatto che il pilota non riesce ad adattarsi a queste gomme – ha detto Kosuke Yasutake, managing director della HRC – Non stiamo parlando delle performance in senso stretto delle gomme, ma del fatto che tra Pedrosa non si trova a suo agio con le Michelin. Le gomme stavano influenzando la mentalità di Dani e anche la sua guida: è un pilota con un grande talento, e noi non vogliamo rovinare il suo futuro. Dopo alcune gare deludenti abbiamo deciso di supportare la sua volontà. La Michelin ha capito la situazione, mostrandosi estremamente professionale, e per questo la ringraziamo molto”.
Anche uno dei responsabili della Repsol, potente sponsor spagnolo che sostiene a spada tratta Pedrosa, respinge le accuse di scarsa professionalità: “Non abbiamo rotto nessun contratto – ha spiegato – abbiamo parlato sia con la Michelin che con la Bridgestone, dopodiché abbiamo preso assieme una decisione”.
Il comportamento della Honda resta comunque discutibile: perché cambiare a campionato in corso, con il mondiale ormai perso e con sole cinque gare rimaste? Perché non cambiare a campionato finito, senza sconvolgere tutto all’improvviso? La domanda più bella, nel corso della conferenza stampa, l’ha fatta un giornalista italiano: “Se Pedrosa non vincerà con le Bridgestone, significa che cambierete anche pilota, dopo la gara di Indianapolis?”.
Domanda chiaramente provocatoria, ma lecita, visto come vengono gestite certe cose all’interno del team, dove sembra che a comandare, più che i dirigenti della HRC, siano Alberto Puig e lo sponsor Repsol. “La Repsol ci ha chiesto di far passare Pedrosa alla Bridgestone il prima possibile”, ha infatti detto lo stesso Yasutake.
Curiosa poi la spiegazione riguardante la situazione di Nicky Hayden, che continuerà a usare le Michelin: “Hayden continuerà con le stesse gomme perché non ha mai esercitato grandi pressioni per passare alle Bridgestone”, ha affermato Yasutake. Ma la HRC ha almeno chiesto a Nicky se voleva passare anche lui alle Bridgestone? “No…”, è stata la risposta.
Nel comunicato congiunto poi emesso da Michelin e HRC, Pedrosa ha commentato: “Ringrazio Michelin e Honda per la loro comprensione e per aver seguito una mia personale richiesta. Sono cosciente di aver espresso commenti eccessivamente negativi sulla Michelin, nonostante mi abbiano aiutato a fare un eccezionale inizio di stagione”.
Frasi che appaiono molto di circostanza, come sono poco credibili le dichiarazioni della HRC, che afferma che “una decisione sulla fornitura delle gomme per la stagione 2009 non è ancora stata presa: decideremo a fine anno”. Ma secondo voi, potrà Pedrosa tornare alla Michelin dopo aver rotto il rapporto in questo modo?
Alberto Cani