Morti sulla Santner

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cimmero70
00lunedì 5 luglio 2010 11:33
Bolzano, 28 giu. - (Adnkronos) - Un turista tedesco di 66 anni ha perso la vita, precipitando da una via ferrata che porta a Cima Santner, in Alto Adige, nella zona del Catinaccio. L'uomo stava effettuando una ascensione assieme ad un amico ed entrambi , secondo i soccorritori, non erano assicurati con le corde. In un passaggio difficile, nel quale le corde fisse sono ancora sepolte sotto la neve caduta abbondantemente ancora a primavera, ha posto un piede in fallo, precipitando per un centinaio di metri e andando a schiantarsi su una roccia. L'uomo e' morto sul colpo.

BOLZANO. Ha perso la vita davanti agli occhi atterriti del marito e di alcuni amici di escursione. L’ultima vittima della montagna in Alto Adige è Marta Daldoss in Marsoner. Aveva 64 anni ed abitava ad Aldino. Madre di tre figli, lavorava ancora in qualità di sarta e nei momenti liberi amava condividere con il marito Erwin la grande passione per le escursioni in alta montagna. La tragedia è accaduta ieri sul Catinaccio.
Il punto ove ieri pomeriggio verso le 16 è avvenuta la tragedia - la parte a valle della ferrata Santner - non è considerato dagli esperti delle vette rocciose particolarmente critico o pericoloso anche se chi si avventura lungo sentieri esposti e vie ferrate sa bene che anche una piccola disattenzione può essere fatale in determinate circostanze. E’ molto probabile che Marta Daldoss abbia pagato con la vita proprio un attimo di deconcentrazione, forse di eccessiva sicurezza.
La donna aveva affrontato l’escursione di ieri attrezzata di tutto punto. Sotto questo punto di vista Marta Daldoss si era dimostrata previdente e competente. Sapeva perfettamente che non si affronta l’� alta montagna in scarpette da ginnastica. L’esperienza e la preparazione non sono però bastate ad evitare la tragedia.
Il gruppo di cui faceva parte col marito, aveva raggiunto prima di mezzogiorno Passo Santner a 2741 metri di quota. Era l’obbiettivo della giornata, raggiunto con un’escursione che prevedeva anche un tragitto su via attrezzata e ferrata. La tragedia è avvenuta sulla via del ritorno con la ferrata fatta da monte a valle.
Secondo le testimonianze raccolte ieri in serata, la tragedia si è consumata lungo il tracciato (con tratti anche esposti) nella Gola delle Torri. Si tratta di un sentiero ghiaioso, gradatamente sempre più ripido solo parzialmente attrezzato. Dove la signora Marta Daldoss è precipitata non c’è alcuna fune di sicurezza. In effetti era l’ultimo tratto un po’ a rischio nella fase della discesa a valle. Purtroppo per la donna è stato fatale. Marta Daldoss è improvvisamente scivolata, è precipitata nel vuoto, cadendo in verticale lungo una parete rocciosa per una quarantina di metri rimbalzando su uno spuntone di roccia innevato. L’escursionista è morta sul colpo. Con la disperazione nel cuore il marito ha dato immediatamente l’allarme.

Un paio di alpinisti hanno raggiunto la zona con l’elicottero del Pelikan 1 con medico rianimatore a bordo. Uno degli alpinisti si è fatto calare col verricello sul punto della caduta ma ha dovuto subito constatare che per la donna non c’era più nulla da fare.
Il corpo è stato recuperato e ricomposto nella camera mortuaria a Tires a disposizione dell’autorità giudiziaria. Una tragedia quasi inspiegabile dato che la donna, che è improvvisamente scivolata, era perfettamente equipaggiata per affrontare una escursione di quel tipo.
Gli esperti, però, considerano la zona dell’incidente (la Gola delle Torri) abbastanza insidiosa. Non è considerata tecnicamente impegnativa ma deve essere affrontata con circospezione e molta attenzione in quanto caratterizzata dalla presenza lungo il tragitto di roccette esposte e non attrezzate da superare arrampicando.


arteriolupin
00lunedì 5 luglio 2010 11:52
Se non leggo male, posso dedurre che il primo incidente è avvenuto sulla ferrata del Passo Santner ed il secondo nella Torre del Gartl.

Il primo, purtroppo, è un tratto che ha molti morti "sulla coscienza".
Per chi conosce la zona, credo sia facile ipotizzare che si tratta dell'ultimo attraversamento di canalino prima di arrivare al Passo vero e proprio. Un tratto facile, ma molto esposto, dove la neve resta fino a stagione avanzata e dove spesso la corda resta sotto la neve.
In quei casi è sempre opportuno avere con sè il classico spezzone di corda da venti-trenta metri e si passa tranquilli. Dispiace doverne parlare dopo, ma è bene ricordare che un sentiero attrezzato facile, senza problemi tecnici, come quello del Passo Santner, in presenza di pericoli come la neve dura può diventare un qualcosa di tragico. Del resto, venticinque anni fa, veniva sempre ricordato che per salire al Passo Santner era sempre buona norma avere dietro i ramponi...

Per quanto riguarda, invece, l'altro incidente, leggo che è avvenuto nella gola delle Torri. Un sentiero strafrequentato, con numerosi saltini di roccia semplici, di quelli da fare "di culo" in discesa...
Un sentiero fatto e rifatto da famiglie con bambini...
Ma, come spesso capita, una scivolata su sentiero basta ed avanza a farsi male.

Un ulteriore pensiero a chi ci ha lasciato ed un invito ad essere sempre attenti e concentrati... Come riporta la notizia, la signora era attrezzata ed esperta. Il tratto "difficile" (Santner) era alle spalle e stavano scendendo allegri. In montagna bassa una scivolata su un sasso per farsi male...

Speriamo di non leggerne altre. Buone Montagne a tutti ed un pensiero per chi resta.
fedipos
00lunedì 5 luglio 2010 16:19
visti dal'altra parte
Allora, sapete come la penso: se non sono sicuro nell'ultima parte della gola delle torri mi faccio legare e assicurare. E basta con i piagnistei che a tutti può capitare. In questi casi il 10% si chiama sfiga, il 90% si chiama mancanza di tecnica e di preparazione. Sono noioso, antipatico, squallido, cinico: trent'anni di soccorsi mi permettono di dirlo. Passiamo oltre. Ieri, dopo la sgroppata pro-Nepal del sabato con la Lady, con l'amico Aygelus ssono andato a fare una tonda sul Vidi in Brenta: prima volta-Brenta per il Luca, giro tranquillo di mantenimento per me. Persone incrociate nei due sensi: 3 clienti con Guida (vi risparmio l'atteggiamento della stessa verso i clienti),5 russi o polacchi a seguire, 4 italiani incrociati più noi due. Totale 15 persone. Totale persone prive di tutto, ripeto tutto ,9 (nove). Ormai è Don Quishotte contro i mulini a vento. E risparmiatemi le solite stronzate : è scivolata, un malore, la testa che gira ecc.ecc., non mi intaccate e non mi fate cambiare idea.
arteriolupin
00lunedì 5 luglio 2010 16:55
La cara vecchia regola è sempre buona:

meglio far ridere per eccessiva prudenza che far provar compassione per essersi fatti male...

Resta il fatto che il sentiero della Gola delle Torri è uno di quei sentieri extrafrequentati da torme di gente sulle cui calzature, spesso, ci sarebbe di che fare un prontuario sul come NON salire in montagna.

La signora che ci ha lasciati, invece, si era fatta il Santner con tutta la sua brava attrezzatura e, verosimilmente, conosceva l'itinerario a menadito. Come spesos capita, basta una disattenzione da pochi secondi e sei in volo.

Possiamo solo ripetere che l'attenzione deve venire meno solo una volta ridiscesi all'altezza del Vaiolet, ma temo che sarebbe fiato perso. In questo caso non credo ci sia nulla da eccepire se non guardare alla "sfiga" (non lo so, lo immagino, non c'ero e mi devo attenere ad un reportage giornalistico...).

In ogni caso, sia per il tedesco senza attrezzatura che per la signora con l'attrezzatura, l'esito è stato il medesimo e per ambedue credo sia corretto mandare un pensiero, ricordando a chi resta di alzare il livello di guardia nei tratti "facili".

Poi,ognuno resti della propria opinione, le guide facciano il loro mestiere e speriamo che gli angeli custodi non vadano in vacanza...

Buone Montagne

mocion
00lunedì 5 luglio 2010 17:31
Arterio, finalmente ci si vede in faccia....

www.montagnaforum.com/forum/showthread.php?t=2743
arteriolupin
00lunedì 5 luglio 2010 18:04
Ehm, Max...

scusa ma non ti seguo...

Se è per vederci in faccia, scegli la birreria che va sempre bene...

Comunque non capisco a cosa tu ti riferisca, rinviando al topic di Montagnaforum...

Sei forse lì dentro con un altro nick???

Fammi capire, se uso il nick di Arterio c'è un motivo...

[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]
mocion
00lunedì 5 luglio 2010 18:58
In quel forum la regola è mettere una foto della propria faccina come avatar.
Cercando info sulla nuova ferrata sul Faloria e sul sentiero Maximilian (sto progettando di farle a fine luglio, ginocchio permettendo) mi sono imbattuto in un tuo post con, appunto, la tua foto. Avevo già visto altri del forum in varie foto (Fedipos in primis) ma te no, anche se 6 uno dei più assidui poster. Pura curiosità,mettiamola così.

Il post precedente voleva solo dire 'Ora finalmente vedo che faccia hai :-))'

Max Guderian
arteriolupin
00lunedì 5 luglio 2010 19:17
aygelus
00martedì 6 luglio 2010 17:25
Re: visti dal'altra parte
fedipos, 05/07/2010 16.19:

Allora, sapete come la penso: se non sono sicuro nell'ultima parte della gola delle torri mi faccio legare e assicurare. E basta con i piagnistei che a tutti può capitare. In questi casi il 10% si chiama sfiga, il 90% si chiama mancanza di tecnica e di preparazione. Sono noioso, antipatico, squallido, cinico: trent'anni di soccorsi mi permettono di dirlo. Passiamo oltre. Ieri, dopo la sgroppata pro-Nepal del sabato con la Lady, con l'amico Aygelus ssono andato a fare una tonda sul Vidi in Brenta: prima volta-Brenta per il Luca, giro tranquillo di mantenimento per me. Persone incrociate nei due sensi: 3 clienti con Guida (vi risparmio l'atteggiamento della stessa verso i clienti),5 russi o polacchi a seguire, 4 italiani incrociati più noi due. Totale 15 persone. Totale persone prive di tutto, ripeto tutto ,9 (nove). Ormai è Don Quishotte contro i mulini a vento. E risparmiatemi le solite stronzate : è scivolata, un malore, la testa che gira ecc.ecc., non mi intaccate e non mi fate cambiare idea.




Per la cronaca i polacchi hanno rimediato una sbofonchiata, la guida ha risposto bene alla prima domanda di filippo e come edipo non è stato divorato e/o gettato dalla rupe, mentre i 4 italiani che sono sbucati:
1. da un caminetto attrezzato pieno di detriti schifidosi
2. bardati con jeans più o meno sopra o sotto il ginocchio, cappellino da holly e benji e l'immancabile cannuccia del camelback
3. chiedendo "ma andando avanti è sempre così o diventa più brutta?"

ecco, codesti sono stati cazziati alla fedipos... io già mi aspettavo di sentire riecheggiare bestemmioni da diluvio universale, invece il tutto si è svolto in maniera molto civile... dev'essere la "medicina" che ho regalato a fedipos!

Sottolineo e lo rifarò in eterno che muoversi in sicurezza (come mi sta insegnando fedipos) è doppiamente divertente (ci si leva qualche pensiero di troppo e si impara qualcosa di nuovo)!

giovanni72
00martedì 6 luglio 2010 21:57
Re: visti dal'altra parte
fedipos, 05/07/2010 16.19:

E risparmiatemi le solite stronzate : ......



Le solite stronzate te le risparmiamo visto che le hai gia dette te!! [SM=g27988]


fedipos
00mercoledì 7 luglio 2010 05:06
grandioso
Bravo, intervento veramente profondo,addentro al problema sicurezza, intervento che dimostra ancora una volta, se per caso ce ne fosse bisogno, a quale categoria di individui appartieni. Complimenti anccora e continua così, che qua dentro ci divertiamo tutti.
(Ale74)
00mercoledì 7 luglio 2010 08:59
Re: grandioso
fedipos, 07/07/2010 5.06:

Bravo, intervento veramente profondo,addentro al problema sicurezza, intervento che dimostra ancora una volta, se per caso ce ne fosse bisogno, a quale categoria di individui appartieni. Complimenti anccora e continua così, che qua dentro ci divertiamo tutti.




Lasccialo perdere e sei apposto...
Miriteo
00mercoledì 7 luglio 2010 09:26
Re: Re: visti dal'altra parte
.


aygelus
00mercoledì 7 luglio 2010 10:54
Miriteo, 07/07/2010 9.26:



Sul punto due sono d'accordo a metà. Cosa centrano le braghe con il cappellino alla holly e benji e il camelbak?
Io uso il camelbak ed è molto piu' comodo della classica borraccia della sigg o bottiglietta d'acqua di plastica.

Punto 3: E' una domanda che avro' fatto piu' di mille volte anche guardando le cartine e i dislivelli e sinceramente non ci trovo niente di male. Magari era la prima volta che percorrevano quel percorso e volevano sincerarsi sulle difficoltà successive in modo tale da accorciarlo oppure proseguire per l'itinerario stabilito.





Niente contro la camelback nè contro il sincerarsi sulle condizioni del percorso con chi l'ha appena fatto...
L'errore mio forse è di aver omesso che questi erano completamente senza attrezzature (kit incluso)! Nemmeno un bastoncino che a me e filippo ha fatto comodo 2-3 volte là...
Da cui la mia osservazione ironica per il fatto che questi hanno pensato di poter morire per sete (su un giro di 2-3 ore con neve e acqua a volontà) piuttosto che volando di sotto visto il terreno non sempre stabile.

Mi fa ridere che il tizio del gruppo (quello che si è preso per primo le parole...) ha messo un cappellino con visiera pensando a chissà quale ustione di 2° alla testa, ma ha "obliato di pensare" che forse un casco gli avrebbe, oltre alla scottatura, risparmiato un trauma cranico.
E mi fa ridere di più che lo stesso ha pensato bene di tenere le mani libere usando la camelback, salvo poi "obliare di pensare" di occuparle (le mani) con un cavetto+moschettone o un bastoncino o qualsivoglia aggeggio che potesse fermarlo prima del dirupo, anche una bottiglia di buon vino per farsi perdonare da filippo...

Sia ben chiaro che mi metto a ridere per il semplice fatto che avendo studiato filosofia ho una concezione della morte piuttosto particolare ed elaborata ed inoltre sono portato a riconoscere in queste "scene" l'atavica condizione del genere umano: eletto ad avere la razionalità e ridotto ad usarne un decimo nella vita quotidiana...

tittus65
00mercoledì 7 luglio 2010 12:23
Ma almeno una buona cartina della zona ce l'avevano ?
O avevano solo la "cartina panoramica" ? [SM=g27987]

Ciao,
tittus
massimo.guidi
00mercoledì 7 luglio 2010 15:12
Re: grandioso
fedipos, 07/07/2010 5.06:

.....qua dentro ci divertiamo tutti.



Ci puoi giurare!!!!


massimo.guidi
00mercoledì 7 luglio 2010 15:17
Re:
aygelus, 07/07/2010 10.54:



Sia ben chiaro che mi metto a ridere per il semplice fatto che avendo studiato filosofia ho una concezione della morte piuttosto particolare ed elaborata




Non preoccuparti che non vi è proprio nulla di "particolare" od "elaborato" nella morte.


ramingo75
00mercoledì 7 luglio 2010 16:04
Re: Re:
massimo.guidi, 07/07/2010 15.17:



Non preoccuparti che non vi è proprio nulla di "particolare" od "elaborato" nella morte.





E' vero. E' il dolore dei familiari ad essere invece un particolare ed elaborato e difficile problema da risolvere...
Miriteo
00mercoledì 7 luglio 2010 16:06
Re: Re: Re:
.
arteriolupin
00mercoledì 7 luglio 2010 18:10
Chiedo scusa a tutti se perdo la pazienza

davvero, chiedo scusa in anticipo

come avrete notato, è un topic dedicato a due morti. A due avvenimenti mortali.

Mi sono preso la briga di spostare in altra parte del forum la "deviazione", l'OT tra Mocion (Max) e me.

L'ho fatto per rispetto a chi non c'è più e per le loro famiglie.

Ora, per cortesia, chi vuole usare questo topic per discorsi che non siano strettamente inerenti alla perdita di due vite umane e ai sempre utili e doverosi richiami alla sicurezza,

per cortesia

apra un'altro topic.

Mi vanno bene le schermaglie tra Filippo e la "banca dei 4" (manco fossero cinesi...)

Ci posso anche ridere sopra.

Però, per favore, non svacchiamo di fronte alla morte.

E' un qualcosa di estremamente naturale nell'ordine delle cose e forse non è nemmeno morte ma transustanziazione, o forse metempsicosi, o forse ancora nulla di nulla...
Però, per cortesia, rispettiamola.

E le vostre schermaglie andate a piazzarle in altri topic.

Vi sarei grato, davvero, se tutti (senza esclusione) cancellaste tutti gli interventi "ad personam" che diventano poi "ad minchiam" per lasciar spazio alla sola discussione sulle due disgrazie e sulla questione della sicurezza in montagna...

E se vi sembra che stia dicendo una cazzata, ditemelo pure, non mi offendo e non offendo...

Sono un rompiballe, ma vengo dalla campagna e mi hanno semrpe insegnaot il rispetto dei morti prima che dei vivi...

Buona serata a tutti
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