Morte dei PG [iniziato su "Mi serve una ambientazione..."]

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Master Souze
00mercoledì 27 febbraio 2002 10:36
Senza perdere tempo ad illustrare il topic nato spontaneamente, vi dico subito la mia.
La morte del Pg è una questione rognosissima che abbiamo dibattuto a lungo. Voi sapete bene che noi impieghiamo 8-10 sedute lunghe per la costruzione, l'integrazione lo stile interpretativo, le motivazioni, la storia e la quadratura del cerchio nell'armonia degli obiettivi del gruppo per ogni pg.
Quindi in generale, la creazione di un personaggio per il nostro gruppo è una vera e propria gravidanza compresa di travaglio "ovvero quando il personaggio finalmente viene alla luce".
I 3 personaggi iniziali che partecipavano alla mia campagna sono stati creati liberamente come base da bambini e sono cresciuti nei loro rapporti reciproci attraverso sedute. Questo costituisce un buon vantaggio. Quando altri due giocatori si sono aggiunti i loro personaggi sono stati creati attraverso sacrifici dolorosi. La libertà del giocatore che è importantissima per il suo divertimento non è stata annullata, ma i personaggi sono stati creati molto meno liberamente. I loro background, il carattere, gli obiettivi e le motivazioni sono stati creati tenendo conto del fatto che dovevano amalgamarsi con quelli del gruppo per far filare il gioco.
All'interno del gruppo, il personaggio che maggiormente era fulcro degli eventi era stato scelto proprio perchè il suo pg non aveva caratteri di avventuriero-eroe, ma anzi interpretava il ragazzo comune alle prese con problemi giganteschi fiancheggiato da giocatori con personaggi ben più adatti ad eroiche imprese. Insomma una sorta di antieroe, così come può essere Frodo nel signore degli anelli, debole, che fa dell'interpretazione e non dei suoi poteri il punto forte del suo esistere.
Questo personaggio è, dopo una serie di eventi, morto. L'unico nella campagna. Il gruppo pur tenendo un profilo basso (salviamoci la pelle altro che scontri armati) si è comunque divertito, e la trama è stata costruita per superare le difficoltà e la paura dei giocatori, di perdere i loro personaggi, senza snaturarli. Eppure, un tiro di dadi visibile e poco fortunato, molto poco fortunato... e il "protagonista è schiattato. Si è aperta una fase di gioco in cui i personaggi hanno perso la coesione necessaria e si sono via via abbandonati a interessi individuali, disperdendosi.
Ebbene, quel gruppo ha fallito in termini di gioco (ma sono molte le avventure che ha vissuto che varrebbe la pena ascoltare davanti al camino).
Tra coloro che sono sopravissuti e sono rimasti attaccati alla trama (ovvero non si sono allontanati dal fulcro delle vicende narrative) hanno avuto la scelta.
In sostanza, al disfacimento di un gruppo si crea questa situazione:

il tempo va avanti di un certo numero di anni: chi ha personaggi ancora nella trama può decidere di tenerli (con più anni sulle spalle e qualche punto in più accumulato nel tempo) oppure riniziare con un personaggio nuovo, giovane che si inserisce negli anni di narrazione e non di gioco in maniera assolutamente naturale con i personaggi, modellando la sua vita sulla storia e sui reduci dell'antico gruppo.

Ora è chiaro che non smepre quando muore un persoanggio questo deve avvenire, avviene nel momento in cui una campagna perde il suo valore perchè a mancare è un elemento fondamentale.

Fatemi sapere opinioni, approfondiremo anche tutti gli altri temi accennati nei post dell'altro topic.
pkrcel
00mercoledì 27 febbraio 2002 11:40
Argomento interessante.:)

Io personalmente propendo per un maggiore equilibrio nella gestione della campagna e dei Pg.
Se la campagna ha un "protagonista", come in effetti ha la mia in questo momento, anche se nessuno lo sa!;), è meglio che non sia COMPLETAMENTE incentrata su quest'ultimo, altrimenti si avvera la situazione che voi di vitesospese avete vissuto.

E' improbabile che una cosa del genere accada REALMENTE in un mondo reale, ma fa molto "romanzo" (: .

Però il GDR non è la trasposizione di un romanzo, per quanto ispirato, ma è comunque un GIOCO, con più partecipanti, e tutti hanno diritto al loro ruolo (non a caso).

La campagna deve essere *intrecciata* con i personaggi, ma non per questo deve esservi "costruita sopra".
Altrimenti la morte dei Pg rende inutile ore/Giorni/mesi/anni di gioco e di lavoro.(rendendo quinid la morte dei Pg un evento rimediabile e/o *molto* iprobabile)

La vostra creazione dei personaggi è un vero e proprio capolavoro, ed anche io ho cercato di ispirare i miei giocatori utilizzando il documento disponibile sul vostro sito.
Tuttavia una "gestazione" tale nella creazione del PC lo rende TROPPO importante, come ho già avuto modo di scrivere in altri post, preferisco che il giocatore si APPASSIONI al gioco piuttosto di nutrire un'OSSESSIONE.
Per questo ho stemperato i toni della creazione nella mia campagna, affidandomi al libero arbitrio dei ogni giocatore, e premiando in diversa misura l'impegno nella creazione di un PC consistente ed originale.

Yaoi!

Pkrcel
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La vita è corta,
L'arte lunga,
L'esperienza fallace,
Il giudizio difficile.
AR ADUNAKHOR
00mercoledì 27 febbraio 2002 15:37
Anche io la penso come pkrcel. Cmq è fodamentale che il pg sia un personaggio a tutto tondo, ma sono anche convinto che tale obbiettivo sia conseguibile solo dopo svariate partite di gioco, di conseguenza la creazione superdetagliata di un pg offre un'ottima base per la sua crescita.


<<....e attorno a lui fu subito DISCORDANZA, e molti che vicino a lui cantavano si scoraggiarono, il loro pensiero fu deviato......>> da "AINULINDALE"
Jotaro Kujo
00mercoledì 27 febbraio 2002 15:37
Ma infatti! Secondo me i pg vanno creati prima, basta una sessione, poi il gioco gli si modella sopra. Inutile fare una super ambientazione e poi forzare i giocatori ad entrarvi, meglio fare il contrario. E poi, quando dico che basta 1 sessione, intendo dire che il pg deve essere sufficientemente delineato, ma non completo, perchè pure le avventure devono fare la loro parte nel temprare il pg.

But oh, no tears please, Fear and pain may accompany Death
pkrcel
00mercoledì 27 febbraio 2002 16:24
Infatti è uno dei metodi che uso più spesso, far iniziare a giocare i PC, senza averli delineati in tutto e per tutto.
Lasciando qualche "lato scoperto", è possibile rendere più facile l'integrazione tra ambiente e PC.

Nella campagna corrente, ho improvvisato e rimaneggiato moltissimo in adeguamento ai personaggi stessi (ogni tanto anche per bastonarli un po', poichè è FONDAMENTALE una mazzuolata ogni tot, ma molto raramente....[SM=x77415] )

Personaggi adeguati rendono più interessante la campagna, e giocatori ricettivi sviluppano buoni personaggi se trovano la campagna interessante.[SM=x77399]

Di una cosa sono poi fermamente convinto, una ricca *ambientazione* permette la creazione di personaggi più variegati, ed offre spunti migliori per caratterizzare i propri alter-ego, ed è quindi il primo passo.
Per secondo ci vuole il "seme" della campagna, uno sketch sul quale iniziare.
Poi si parte!
Quinid, la *campagna* diventa migliore se si "modella" sulla personalità e gli obbiettivi dei PCs, con nuovi intrecci, intrighi ed evoluzioni.

Insomma è tutto un intrecciarsi di concetti...
...tra l'altro non sono neanche più sicuro di capire ciò che scrivo.... :?:

ahah!

Seeya!

Pkrcel
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Il giudizio difficile.
Salkaner
00mercoledì 27 febbraio 2002 16:50
Sono anch'io dell'idea che non serve (anzi, talvolta è controproducente) partire col PG a tutto tondo.


:pop:

Ovvero: pretendoalmeno uno stracio di background dai miei giocatori, ma mipiace che il PG assuma spesore via via [SM=x77433]
--
"adesso spacco il mondo in 4...
...e poi lo rimetto insieme col bostik!"
kwisatz
00mercoledì 27 febbraio 2002 19:03
La creazione di un personaggio è una fase delicata e importante, e anche molto divertente. Ho partecipato alla famosa campagna Fantasy di cui Souze è stato regista e devo dire che non ho mai partecipato a delle sessioni dove in gioco ci fosse così tanto di ogni giocatore (almeno per me così è stato), i personaggi hanno preso vita e hanno interagito l'uno con l'altro senza troppe finzioni, i lunghi e noiosi viaggi, la paura del pericolo, l'incombenza di un problema più grosso di noi e poi (lunghe) discussioni, chiacchierate amichevoli, racconti anche ingigantiti di episodi avvenuti, proprio come nella realtà vi dico, proprio come nella realtà...
Però devo ammettere che una tale _intensa_ creazione di un pg non è adatta ad ogni tipo di gioco, per le intenzioni di Souze e del nostro gruppo è stata necessaria per godersi il GdR ma devo ammettere che per altre situazioni (e per altri giocatori) ciò sarebbe faticoso.

Mi piacerebbe provare solamente ad abbozzare i personaggi e farli sviluppare durante le sessioni cosicchè si modellino perfettamente alla realtà di gioco (e del giocatore). Unica condizione: preparare la tabella VMF (Valori-Morale-Fini). Non sapete cosa sia? Beh, allora a tra poco sul nostro sito!! :rock: E' una parte fondamentale per la creazione di un pg e sarà compresa nel nostro nuovo regolamento (che cominceremo a testare al più presto).

Comunque la creazione del pg è una fase importante che va basata sul modo di gioco dei giocatori e il tipo di campagna che si ha in mente. Una creazione troppo verbosa e accurata potrebbe anche essere un limite per un certo tipo di gioco (per la coerenza che richiede) ma al contrario è anche mooooolto intensa e divertente per un altro. Come sempre la via migliore è sempre quella che NOI troviamo più giusta! :)

--
Kwisatz
(Se smettiamo di giocare rischiamo di non crescere)
pkrcel
00giovedì 28 febbraio 2002 00:19
Come oramai è abitudine, stravolgiamo il topic della discussione, siamo partiti dalla morte dei Pg, ed ora chiacchieriamo di come "nascono", alla faccia della coerenza...:D

Scherzo naturalmente.

Kwisatz, è ovvio che mi trovi d'accordo, ma ripeto che lasciare un po' di libero arbitrio ai giocatori è una buona mossa.
Sai, in una situazione in cui il tuo tal giocatore può decidere il grado di "spessore" con cui creare il personaggio, lo creerà affinchè si adatti più facilmente al suo stile di gioco.
Non è detto poi che con il passare del tempo ci prenda gusto e finisca per dare una caratterizzazione inaspettata del personaggio....
...molto dipende anche dalla sua fantasia ed inclinazione all'interpretazione.

Alè!

Pkrcel
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[Modificato da pkrcel 28/02/2002 00:22]

Master Souze
00giovedì 28 febbraio 2002 09:00
Sono d'accordo con tutti in generale, io ho parlato di una (non di altre) mie esperienze. E questa distinzione è fondamentale.
Un ambientazione Gurps Forgotten Realms limata Low Magic, con un alto grado di possibilità di morte ad ogni angolo induceva i giocatori a curare il personaggio nel suo carattere, nella sua essenza.. piuttosto che nelle sue imprese. Ma questa era un esigenza di una determinata campagna, non la norma. Inoltre credo fermamente che i personaggi, caratterizzati bene, debbano influenzare la storia più del master.
Ovvero crearsi una storia da far giocare a personaggi che i giocatori scelgono secondo il proprio gusto è secondo me controproducente.
Quindi ci sono due strade: o il master decide i personaggi per i giocatori (ma il nazismo non piace a nessuno) o più semplicemente il master inserisce i personaggi nell'ambientazione e li fa piano piano dettagliare e approfondire quanto serve (tipo fermentazione del vino) quindi costruisce una storia che sia coerente su chi e cosa sono i personaggi.
Non sempre occorre fare questo, certo, ma una storia personalizzata su un gruppo riesce molto meglio di una storia omologata che potrebbe andar bene per 200 gruppi diversi.
pkrcel
00giovedì 28 febbraio 2002 13:10
Re:

Scritto da: Master Souze 28/02/2002 09:00
Ovvero crearsi una storia da far giocare a personaggi che i giocatori scelgono secondo il proprio gusto è secondo me controproducente.



Permettimi di dire che non è così, se i personaggi, come sostanzialmente è giusto, devono influenzare il corso degli eventi più del master (ma a tutto c'è un limite :D), è necessario che i giocatori trovino gli stimoli adatti.
Nella mia esperienza, più i giocatori si ritrovano per le mani ciò che avevano pensato, più la riuscita delle sessioni è assicurata.

Secondo me, i giocatori sono essi stessi il fulcro del gioco (non a caso è riuscito un gioco di parole!), più dei personaggi, più della campagna, più dei dadi, più del regolamento :?:

Se anche si perde un po' di coerenza ogni tanto, il gioco non è pregiudicato, almeno per quanto mi riguarda :)

Ola!

Pkrcel
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Master Souze
00giovedì 28 febbraio 2002 13:52
E' chiaro ognuno ha la sua opinione e le sue esperienze, però mi pare ragionevole dire che se fosse come dici i giocatori inciderebbero su una campagna in quanto tali, e non come persone proiettate nell'interpretazione di un personaggio.

Personalmente ritengo che, nel momento in cui giocatori siano capaci di variare notevolmente il loro gioco, considerando il personaggio non una appendice di se stessi ma un'entità loro pari, siano i personaggi e non i giocatori a incidere.

Capisco i casi in cui i personaggi non riescano ad andare molto più in là dei rispettivi giocatori, ma a mio giudizio questo è un limite alle possibilità e in sostanza una "cattiva" (nel senso di monotona, interpretazione del GDR.

Il gdr è simulazione, se si sceglie di simulare la proiezione spregiudicata e avventuriera di se stessi (il personaggio come io presumo tu intendi in base a ciò che affermi) si può fare un gioco ottimo, certamente, ma ogni personaggio nuovo sarà sempre molto simile al precedente. Il vantaggio è che tutti questi personaggi vengono interpretati molto coerentemente (perchè sono coerenti con il giocatore), ma non arricchiscono il giocatore negli aspetti interpretativi e nell'esperienza.



pkrcel
00giovedì 28 febbraio 2002 16:05
Capisco perfettamente il tuo pto di vista, ed è colpa di una mia non felice espressione se hai frainteso il modo in cui io concepisco il personaggio.

Per me il personaggio è "un'opportunità", di provare qcosa di nuovo, di "evadere" (come discusso in parallelo), di crescere in senso ludico e generale.

Però è anche vero che il personaggio è un *mezzo* di epsressione dei giocatori, in quanto strumento di quella trasposizione che permette la simulazione, l'interpretazione ed il DIVERTIMENTO.

Il personaggio non è un'appendice, ma non gode di vita propria nella mia visione del GDR. Lì dentro ci sono IO, quello SONO IO.
Non per questo uno deve giocare personaggi simili ogni volta (anche se solo pochi dei miei giocatori hanno mai intrapreso starde molto diverse, e di questo sono sempre stato molto dispiaciuto); infatti una delle cose che io apprezzo molto, e che nella mia esperienza di giocatore ho sempre messo in atto, è la capacità di CAMBIARE, di cogliere nuove strade ed opportunità di gioco.
In questo mi trovi PIENAMENTE d'accordo.

Tra l'altro proprio per questo nella vita ho molti hobby, troppi, ma preferirei non farmi mancare niente da quel pto di vista.
Purtroppo non tutti sono "super-gasati" (grazie Jotaro!) come noi e quindi gli approcic al GDR sono diversi.
Ma mi troverei senza giocatori se non sapessi adattarmi ad una cosa del genere, è una realtà quella che il mondo RPG è pieno di figure diverse per quanto riguarda i giocatori, e quelli "interpretativi" sono, con mio grande disappunto, molto molto pochi.

Sad but True!

Pkrcel
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Il giudizio difficile.
AR ADUNAKHOR
00giovedì 28 febbraio 2002 16:55
Sono assolutamente d'accordo con pkrcel. [SM=x77422]


<<....e attorno a lui fu subito DISCORDANZA, e molti che vicino a lui cantavano si scoraggiarono, il loro pensiero fu deviato......>> da "AINULINDALE"
Master Souze
00giovedì 28 febbraio 2002 23:56
Non ti preoccupare non ci sono stati fraintendimenti e a me piace molto quando la conversazione è viva.
Condivido quello che dici, l'animale da gdr è una razza che vanta numerose sottospecie con esigenze diverse per ogni caso... tra le tante emerge talvolta l'interpretazione che sostanzialmente è una piccola voce nel coro...
Bene quindi adattarsi... sopratutto se non farlo vuol dire rinunciare al gdr, io ho fatto lo stesso, poi ho avuto più fortuna e ho trovato chi mi capiva e aiutava a migliorarmi.
L'importante è sapere sempre come si vuole cambiare nel momento che c'è esigenza di farlo.
pkrcel
00venerdì 1 marzo 2002 10:22
Giustamente, adattarsi quando c'è bisogno.
Io mi sono adattato spesso (troppo, forse) per poter giocare cmq ai GDR, dai quali traggo sempre una notevole dose di divertimento.
Ora il mio gruppo ha trovato un grande equilibrio, e devo dire che la qualità del gioco è notevolmente superiore rispetto al passato.

Ora però vorrei poter tornare a fare un po' il giocatore, in generi diversi dal fantasy perchè ho una gran voglia di sprerimentare, ed in sistemi diversi da GURPS perchè, diciamocelo il GDR è sempre bello, indipendentemente dal regolamento. (bè forse ho un po' esagerato ;) )

AR, ma sei veramente d'accordo o mi prendi in giro?
Non posso fare a meno di sorridere quando vedo lo smilino "sciaquonato", però non riesco a capire se è un commento per me o che altro...
Cmq, tutte quelle stelle che hai appuntate cominciano a farmi paura....:) :) :) :) [SM=x77399]

Bye!

Pkrcel
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Jotaro Kujo
00venerdì 1 marzo 2002 15:30
Ma come funzionano ste stellette approposito? A me sembra che prima ci sono quelle gialle, poi, arrivato al max, riparti con quelle color bronzo, che indicano un "grado superiore". Ho visto giusto? Perchè se non non si spiega: io prima avevo un sacco di stelle gialle, ma ora ne ho solo una di bronzo.

But oh, no tears please, Fear and pain may accompany Death
pkrcel
00venerdì 1 marzo 2002 16:02
Credo che tu abbia visto giusto Jotaro, ma AR non ha fatto in tempoa vederle quelle gialle, gli aumentano troppo in fretta e nel giro di un paio di giorni le ha consumate tutte! :?:

Yai!

Pkrcel
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AR ADUNAKHOR
00sabato 2 marzo 2002 01:29
:):):):):):):)

No preocupe pkrcel non ci sono ne doppi sensi, nè toni sarcastici...Se non sono d'accordo su una cosa lo dico mooooolto chiaramente.

Per quanto riguarda le stellette ...boh? io scrivo e quelle compaiano, anche se mi sono accorto controllando i post che hanno un ritmo di progressione abbastanza strano un qualche tipo di esponenziale per questo man mano che vai aventi più diventa difficile aggiungere stellette....come i livelli di D&D :)


<<....e attorno a lui fu subito DISCORDANZA, e molti che vicino a lui cantavano si scoraggiarono, il loro pensiero fu deviato......>> da "AINULINDALE"
Jotaro Kujo
00sabato 2 marzo 2002 12:01
Ar, ti riprenderò nelle stellette lo giuro! :) E diventerò il signore incontrastato del forum, il postatore folle di 36° livello!

But oh, no tears please, Fear and pain may accompany Death
pkrcel
00sabato 2 marzo 2002 22:23
Bwahahahah!

Dovrete vedervela con me! [SM=x77398]

Non potrete nulla contro di me non appena a vrò carpito il segreto delle Parole Doppie.....


Per il resto, stiamo come sempre alimentando la discussione uscendo dal binario del Topic..... ...sempre più divertente!

Senza parole ritorno alla mia strada...

Pkrcel
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AR ADUNAKHOR
00domenica 3 marzo 2002 01:33
OT
:) Ragazzi cmq per me non durerà in eterno....dopo il bollettone astronomico che è arrivato, mi stavano per staccare i fili telefonici.[SM=x77420]


<<....e attorno a lui fu subito DISCORDANZA, e molti che vicino a lui cantavano si scoraggiarono, il loro pensiero fu deviato......>> da "AINULINDALE"
pkrcel
00domenica 3 marzo 2002 23:05
Gnahhahahahaa![SM=x77425]

DOVEVA accadere!

"Preparatevi miseri plebei! L'ora dell'oscuro dominatore è vicina, e dei vostri eroi non rimarrà che il vago ricordo di un tempo che una volta conobbe l'odiata luce..."[SM=x77398]

Ahr!

Pkrcel
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Master Souze
00mercoledì 6 marzo 2002 15:58
Ritornando al discorso interrottosi con l'ultimo topic di Pkrcel, io credo che senza la sperzonalizzazione del personaggio si perde qualcosa!!!
E poi quanto sei tu quanto sei l'altro???
Come si può riuscire a giocare se stessi nei panni di un'altra persona??? e Quanto si può riuscire a giocare un'altra persona se siamo sempre noi stessi?

Forse il personaggio è semplicemente proiezione della volontà del giocatore?
pkrcel
00mercoledì 6 marzo 2002 17:36
Sì, scusate il breve off-topic.

Souze, non sono sicuro che la spersonalizzazione sia così fondamentale.
Ha sicuramente dei vantaggi, per le motivazioni che hai addotto, con cui sono cmq d'accordo, ma io ad ogni modo, preferisco pensare di essere il "carburante" vitale del personaggio, di essere una sua impronta unica, piuttosto che esserne "una rappresentazione diversa in un altro piano di realtà" (per parafrasarti un attimino :D ).
Sì, potrei considerare il personaggio al mio stesso livello, ma non lo sentirei "mio", piuttosto un "conoscente".
Sono *convinto* che i PG non siano dotati di una vita propria, ma sono in strettissima simbiosi con i giocatori.
D'altro canto non considero il personaggio come una proiezione del giocatore (sotto nessun aspetto), ma come una sua "creazione" (in senso lato....).

Er.., rileggendo il testo mi rendo conto che forse non sono stato molto chiaro, ma non è semplice scrivere ciò che intendo dire....spro che tu capisca anyway :D!

Cìao!

Pkrcel
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kwisatz
00mercoledì 6 marzo 2002 21:07
Si entra nella filosofia nel rapporto giocatore-personaggio e non scherzo. E' una cosa molto personale, e varia in base a molteplici varianti. Sono d'accordo con Souze in molti punti e mi accorgo del limite che esiste all'interpretazione di un personaggio che a mio avviso non sarà MAI al 100% distaccato dalla nostra persona. Ci sono molteplici limiti, ma ci sforziamo per fare del nostro meglio. Che consiste nel divertirci ovviamente :)
--
Kwisatz
(Se smettiamo di giocare rischiamo di non crescere)
AR ADUNAKHOR
00giovedì 7 marzo 2002 00:26
La spersonalizzazione è una cosa impossibile a meno che non si sia malati (schizofrenia?)...cmq il pg rimane una creazione del giocatore come già diceva pkrcel e per questo non è una persona a se stante ma porta una parte di noi. Certo si può creare un pg completamente diverso da noi (sempre caratterialmente parlando), l'interpretazione di tale pg se riesce ed è fatta bene è un gran risultato per il giocatore...mmmmm


<<....e attorno a lui fu subito DISCORDANZA, e molti che vicino a lui cantavano si scoraggiarono, il loro pensiero fu deviato......>> da "AINULINDALE"
Master Souze
00giovedì 7 marzo 2002 15:40
a voler parametrizzare....

in un personaggio resta del giocatore (portando agli estremi il discorso) quello che il giocatore pensa debba essere e come debba agire qualcuno che è definito (in base alle variabili di ogni regolamento) come personaggio.

Come due lenti che si sovrappongono per intrecciare 2 diverse interpretazioni del mondo fenomenico...

E da questo post in poi vi autorizzo a cacciarmi dai forum se parlo ancora di filosofia...[SM=x77422]
King Arthur
00giovedì 4 aprile 2002 16:16
Scusate se mi intrometto e riporto la discussione al binario iniziale...
Non è così impossibile resuscitare qualcuno in GURPS, certo la resurrezione magica pretenderebbe di avere a disposizione un'intera gilda di maghi o culto religione ma la via alchemica è molto più praticabile: 50.000 MR valgo bene la vita di un personaggio.
Nelle partite dove ero master o giocatore è capitato anche di trovarle come bottino.
Secondo me sono un ottimo compromesso senza arrivare all'immortalità di D&D e parenti.
Master Souze
00giovedì 4 aprile 2002 16:59
problemi:

i Pg sanno che si può avere comunque una resurrezione?
la resurrezione, considerando l'incantesimo e ciò che comporta, è talmente infrequente che probabilmente i vostri personaggi non ne hanno mai sentito parlare??
E' realistico che una gilda faccia resuscitare gente per soldi???
E' realistico che esista una gilda di gente che si passi simili informazioni (l'incantesimo resuscitare)???
Ai fini del gioco, se i Pg resuscitano, i giocatori non giocheranno credendosi immortali???
il valore affettivo di un personaggio che sopravvive in un mondo senza resurrezione non conta per i giocatori??

pkrcel
00venerdì 5 aprile 2002 07:35
Il problema è proprio quello di incoraggiare i PC a non suicidarsi nella consapevolezza di poter ritornare....
Certo bravi giocatori non dovrebbero farlo in ogni caso, poichè si troverebbero ad interpretare una persona che se ne sbatte della morte (che anche con la possiiblità di resuscitare NON può essere una esperienza gradevole...), ma dove li trovi?
Esistono, però io trovo più coerente "premunirsi".

La resurrezione dovrebbe essere una cosa MOLTO limitata e che si propone molo in là nel tempo di gioco (magari quando i PCs hanno un po' fama di eroi, o sono diventati veramente personagig epici....)

Yai!

Pkrcel
La vita è corta,L'arte lunga,
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