Mondiale Club

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nenasimo
00domenica 12 dicembre 2010 19:41
Inter-Seongnam, arbitra Moreno

Al fischietto panamense la semifinale di mercoledì allo stadio Zayed Sport City di Abu Dhabi
E' il panamense Roberto Moreno l'arbitro designato dalla Fifa per l'esordio dell'Inter nel Mondiale per club. La squadra di Benitez giocherà mercoledì (alle 18 ora italiana) contro i sudcoreani del Seongnam Ilhwa Chunma allo stadio Zayed Sport City di Abu Dhabi. Assistenti saranno il panamense Daniel Williamson e il costaricano Leonel Leal, quarto uomo il peruviano Victor Carillo.

nenasimo
00mercoledì 15 dicembre 2010 20:29
l'Inter vola in finale, Seongnam ko
I nerazzurri vincono 3-0, a segno Stankovic, Zanetti e Milito: sabato alle 18 finale con il Mazembe
L'Inter è a soli novanta minuti dal suo terzo titolo mondiale. Ad Abu Dahbi i nerazzurri battono 3-0 i coreni del Seongnam e si qualificano per la finale del Mondiale per Club: sabato alle ore 18 la squadra di Benitez affronterà in finale i congolesi del Mazembe.

MAICON NON CE LA FA - Se si esclude Samuel, fuori per il resto della stagione, per la semifinale Benitez ritrova tutti i titolari. Il tecnico spagnolo preferisce non rischiare Maicon, ancora alle prese con i postumi dell'infortunio muscolare. Al posto del brasiliano c'è Zanetti, Chivu occupa la fascia sinistra, in mezzo la coppia di centrali è Lucio-Cordoba. Milito ritrova il suo posto al centro dell'attacco, con Eto'o Sneijder e Pandev che agiscono alle spalle dell'argentino.

SNEIJDER SUBITO KO - Pronti, via e la maledizione infortuni torna a colpire. Sneijder finisce per terra in seguito a un contrasto dopo neanche un minuto di gioco e resta giù dolorante: l'olandese chiede il cambio per un problema muscolare alla coscia sinistra ma Benitez non fa neanche in tempo a mandare in campo Thiago Motta che l'Inter è in vantaggio. I difensori centrali del Seongnam pasticciano al limite dell'area, Stankovic è lesto a rubare palla e a battere Sung Ryong con il sinistro. E' il 3'. Passata in vantaggio, l'Inter rallenta il gioco e subisce l'aggressività dei coreani, che non risparmiano qualche durezza di troppo. Ma in attacco il Seongnam è poca cosa e, alla prima accelerazione, l'Inter passa ancora. Zanetti serve Milito in profondità, l'argentino si inventa un assist di tacco per il capitano nerazzurro che entra in area e infila Sung Ryong. Gol stupendo, Inter sul 2-0 al 32'. Il Seongnam crea i primi veri pericoli nei minuti finali del tempo: Julio Cesar prima esce a vuoto sul colpo di testa Byung Kuk, poi vede sfilare a fil di palo una punzione dal limite di Molina.

MILITO TORNA AL GOL - Nella ripresa l'Inter riesce a gestire meglio la partita, anche perché gli attacchi dei coreani non creano problemi alla retroguardia nerazzurra. Gli uomini di Benitez sembrano preoccupati più che altro di non farsi male in vista della finale e giocano con il freno a mano tirato. Milito e Pandev ci provano da fuori, Stankovic spreca il 3-0 ma il tris è nell'aria. E a firmarlo, a coronamento di una buona gara, è Diego Milito, che al 73' appoggia in rete la corta respinta di Sung Ryong sul tiro di Eto'o. Applausi per l'eroe del triplete, che subito dopo lascia il posto a Muntari. L'errore di Radoncic al 76' - l'attaccante calcia incredibilmente fuori da pochi passi - sancisce la resa dei coreani. L'Inter vince 3-0 e adesso può concentrarsi sulla finale di sabato con il Mazembe, che può riporare il club di Moratti sul tetto del mondo dopo 45 anni.

nenasimo
00sabato 18 dicembre 2010 20:36
L'Inter schianta il Mazembe: è sul tetto del mondo
I nerazzurri s'impongono per 3-0 in un match quasi senza storia. Reti di Pandev, Eto'o e Biabiany
L'Inter schianta il Mazembe per 3-0 e dopo 45 anni riconquista lo scettro di Campione del Mondo per club. Una vittoria netta, su avversari tecnicamente inferiori. Ma non per questo meno bella: i nerazzurri chiudono un superbo 2010 da cinque trofei (per il jackpot è mancata solo la Supercoppa Europea). Il successo di Benitez, che ha ripreso in mano una squadra che gli era sfuggita in campionato. Dei giocatori tutti, con Eto'o di nuovo decisivo. E soprattutto di Moratti, che ripercorre le orme di papà Angelo anche fuori dall'Europa.

La cronaca del match si colora di nerazzurro sin dall'inizio. Primi minuti di studio e al 13' il vantaggio: pallone filtrante di Eto'o per Pandev, Mihayo cicca e il macedone può infilare con il mancino. I congolesi, che avevano cercato l'aiuto delle divinità nelle preghiere pre-partita, sono combattivi ma hanno vuoti tattici quasi imbarazzanti. Zanetti serve Eto'o, e il marcatore principe (19 gol in stagione) infila all'angolino con un destro millimetrico. E se l'altro Principe - Milito - avesse finalizzato almeno una delle due colossali occasioni da rete, il match si sarebbe chiuso nei primi 45'.

Non che accada qualcosa che faccia pensare ad un incredibile ribaltone. Ma nella ripresa Kabangu e Kaluyikuta chiamano i compagni alla riscossa: il primo con decine di cross calibrati dalla fascia destra, il secondo con conclusioni pericolose. Ma il senso del gol riposa altrove e il punteggio non cambia. Così è l'Inter a triplicare in chiusura, con il neo entrato Biabiany che sfrutta un gioiello in verticale di Stankovic e insacca da pochi metri.

Quando l'arbitro Nishimura fischia la fine, i giocatori dell'Inter alzano le braccia. Non sarà la Champions League, e forse nemmeno la Coppa Italia. Ma è un trofeo che marchia in modo indelebile una stagione indimenticabile.


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