Mobbing

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°Pa0la°
00mercoledì 18 luglio 2007 21:42
una spirale perversa
Mi chiedo in quanti casi la vittima di episodi di mobbing ne sia in realtà corresponsabile....e come uscire dalla spirale

Una persona viene assunta per svolgere mansioni delicate, a distanza di un paio d'anni ci si accorge di aver fatto un clamoroso errore di valutazione.
Mrs X non è all'altezza dell'incarico che le stato affidato. Il suo lavoro viene a quel punto necessariamente monitorato e controllato dai superiori, il che la mette sulla difensiva finchè per difendersi comincia a scaricare le sue mancanze sui colleghi. I quali per un po' cercano di capire e aiutare, nascondendo errori e tentando di insegnare e poi, stufi di atteggiamenti scorretti, la abbandonano al suo destino.
Mrs X, che manca dell'intelligenza che rende umili, si incattivisce sempre di più e in sostanza lavora sempre meno, i colleghi stufi di dover sopperire alle sue mancanze cominciano ad avere atteggiamenti ostracisti.

La strada potrebbe essere quella di destinarla ad altro incarico, che non possa però essere considerato una diminutio, ma non sempre in un'azienda di medie dimensioni c'è questa possibilità.
Ma la spirale va comunque interrotta perchè avvelena il clima e danneggia il lavoro di tutti.

E dato che stasera questo è il mio tormentone, vi ascolto......

pa0la
lella bella
00mercoledì 18 luglio 2007 22:06
cavolo, non è un problema facile, mi sembra che la tua analisi sia giusta, è forse un punto di vista diverso, non certo quello di Mrs X, ma è quello più probabile

mi siedo vicina a te ed aspetto
S A M I R A
00mercoledì 18 luglio 2007 23:02
ti parlo teera teeeeera come mio solito.


mia collega, per problemi suoi personali ha cominciato a bigiare sul lavoro, a scaldare la sedia, a fare i cacchi benemeriti suoi sempre e in qualunque momento, a fare errori sempre più grossi su procedure che dovrebbe già aver appreso da 6 anni...non 6 mesi...

primo: è stata aiutata, sorretta, compresa, capita , spalleggiata,e soprattutto coperta da tutti noi colleghi.

dopo 3 anni ne abbiamo li cohones pieni zeppi e belli maturi...ne accenniamo il problema alla responsabile, in termini simili, ovvero:

per cortesia che questa persona ritorni a collaborare, perchè ne abbiamo bisogno, abbiamo i seguenti problemi, causati dai suoi casini sentimentali piuttosto grossi che anche tu (la responsabile) sai perfettamente, qui non si tratta più di resistere, ma è tutto diventato talemnte pesante, e lei ha AMPIAMENTE e ABBONDANTEMENTE approfittato della ns comprensione , ma ora non ci stiamo più!


soprattutto perchè il ns è un lavoro di equipe, quindi se uno sbaglia , tutti gli altri vengono cazziati, e siccome io sto cercando di fare del mio meglio per avere una promozione, o uno stracacchio di aumento di stipendio, nel mio personale caso, lei è si da aiutare, ma anche da riprendere, per ritornare ad una piena collaborazione, cosa che adesso non c'è..(lei in questo ovviamente nega tutto!!! il che mi fa ancora più incavolare...).


bene, abbiamo fatto la riunione, poi una seconda, e poi una terza.
la riunione è stata fatta generica, non rivolta al singolo, per non farla sentire la ruota sgonfia del team, ci siamo tutti abbastanza messi di buona lena, tirandoci su le maniche, e d'accordo con i colleghi abbiamo controllato anche il suo lavoro (dannato lavoro questo...però lo abbiamo fatto).

riprendendola, con garbo, quando c'erano delle mancanze imputabili solo a lei, come lei del resto fa con qualsiasi di noi altri.


il risultato?
non ti dico che c'è stato....
c'è stato un periodo in cui si è messa d'impegno, poi è stata beccata a chattare, ci han tolto internet (ebbene si, non navigo più di giorno, perchè al lavoro ci han fatto firmare una policy aziendale, tutto a "causa" della sua "leggerezza" e noncuranza, chattava sempre, anche quando doveva lavorare....e non considerava nemmeno più gli ospiti e i clienti, era come ipnotizzata da internet....io invece chiudevo subito il collegamento quando dovevo lavorare o se arrivava qualcuno in ufficio, per evitare problemi a me in prima persona e al mio lavoro naturalmente, alla mia resa)..

cmq, la mia responsabile stufa di beccarla a fumare in giro, a non lavorare, a dare troppa confidenza agli utenti, davanti ai propri clienti, l'ha riempita di richiami scritti...

lei ha urlato all'"accanimento", e ora vuole smuovere tutti noi per poterle dare manforte...


per alcune situazioni di cambiamento di comportamento professionale e personale da parte della responsabile nei ns confronti, potrei anche darle ragione.
ma per avvalorare il suo dolce far nulla, non mi sento davvero di aiutarla.


scusa il papiro.
questa è la mia esperienza personale.
aggiornatissima anche. la sto vivendo ora.

ho scritto di getto, ci saranno degli errori.
°Pa0la°
00mercoledì 18 luglio 2007 23:17
Credimi non è con leggerezza che affronto questo argomento proprio perchè chi è responsabile dovrebbe avere la risposta, fornire la soluzione, stemperare le tensioni.....
non credere che sia facile, se sbagli rischi di trovarti addosso una causa di lavoro che nessuno vuole, se fai lo struzzo scontenti i tuoi dipendenti e li snaturi anche, perchè devi sempre essere consapevole che il tuo lavoro, quello che riesci a fare lo devi in larghissima misura a chi mette a tua disposizione la sua professionalità.....
Non ne esco per adesso, ma lo struzzo non posso farlo. Il problema è evidente e non possiamo chiedere pazienza per sempre - le tue considerazioni ne sono la prova. Alla fine chi è davvero penalizzato dalla situazione sono quelli che lavorano con coscenza e DEVONO sapere che li si apprezza per questo......
[SM=g10395]
continuate a chiacchierare che mi sento meno sola
ciao
pa0la
S A M I R A
00mercoledì 18 luglio 2007 23:24
sei una persona con un grande senso di responsabilità e soprattutto di rispetto verso il tuo prossimo.
ti ammiro.
S A M I R A
00mercoledì 18 luglio 2007 23:31
se poi conti Paoletta, che io e questa collega siamo quasi sorelle, che le voglio un bene dell'anima, che la picchierei per come si comporta, che sto cercando di farla ragionare anche tirandola per i capelli, ma che una parte di me, non giustifica ma comprende profondamente il suo alienamento, conoscendone a fondo la dinamica personale, visto tutto ciò che ha passato con il figlio in comunità, il marito che l'ha lasciata dopo vent'anni di matrimonio per una cubana, con cui si è costruito una nuova vita e altri due figli, ecco....certe volte davvero non so più che pesci pigliare, la parte più umana di me, piange con lei, sta male con lei, la vorrebbe supportare per sempre, la parte professionale è arrabbiata, molto arrabbiata....si sente presa in giro, perchè capisce che un p ò va bene....e ci può anche stare, ma adesso che ha trovato un suo equilibrio, il figlio sembra andar bene, ecco, vorrei davvero un inizio di collaborazione da parte sua, senza arrivare a dei contrasti evidenti che possono turbare l'equilibrio e anche l'amicizia che c'è tra noi, io non ho potuto nè voluto tenermi lontana da questa amicizia, è travolgente questa persona e il mio lavoro spesso e volentieri è stato assolutamente meno pesante vicino a lei e con lei, mi rende allegra e io faccio altrettanto con lei, c'è feeling ci capiamo al volo su tante cose, lavorare diventa sempre più piacevole, ma non quando non vuole lavorare, non quando viene solo per fare numero e presenza, a questo punto preferirei stesse a casa in malattia, lavoro meglio senza di lei, mi crea stress e super lavoro...e questo non va bene, e quando subentra l'amicizia tutto diventa più difficile Paoletta.
ti permetti è vero di dire più cose, e anche in modo più diretto, ma ne sei talmente coinvolta, che quando le arrivano i richiami, io mi sento malissimo, come se arrivassero a me.


e adesso la sua situazione, ai miei occhi e a quelli dei miei colleghi, visto che non sta facendo obiettivamente nulla di male ORA, sembra tanto un bel mobbing coi fiocchi.

Kinzica
00mercoledì 18 luglio 2007 23:39
da come avete raccontato queste storie a me non pare si tratti di mobbing. In entrambi i casi avete detto che si è cercato di aiutare la persona in tutti i modi ma che la situazione è degenerata proprio perchè questa persona è in primis responsabile dei problemi che ci sono.
lella bella
00giovedì 19 luglio 2007 09:14
Re:
S A M I R A, 18/07/2007 23.31:

.......la parte più umana di me, piange con lei, sta male con lei, la vorrebbe supportare per sempre, la parte professionale è arrabbiata, molto arrabbiata....si sente presa in giro, perchè capisce che un p ò va bene....e ci può anche stare, ma adesso che ha trovato un suo equilibrio,......





ho ripreso solo alcune delle tue frasi, per affermare che non si possono supportare le persone all'infinito, ma sempre e solo nel momento di grande necessità, poi le persone debbono sapersi reggere da sole, altrimenti si ha l'effetto che dici, da una parte la capisci e le sei vicina dall'altra sei arrabbiata

io penso che l'unica possibilità sia proprio nel non supportarla più, dicendole apertamente che la fora per reagire alla sua situazione ce l'ha e che la usi

altrimenti lei si adagia e diventa una palla al piede
S A M I R A
00giovedì 19 luglio 2007 12:28
hai ragione.
m'è costato tanto. ma l'ho fatto.
lei ha reagito molto male, come se fosse stata tradita.
però non ho ceduto.
supportandola e "scusandola" ancora a lungo, penso che avrei offeso la sua intelligenza, oltre al ns rapporto, che si sarebbe sfalsato.
la limpidità è sempre stata una mia caratteristica, la porto avanti sempre, anche a costo di grandi sforzi, non è facile dire a chi vuoi bene che sbaglia e metterlo di fronte ai propri errori anche in modo forte. non è stato per niente semplice, a volte vorrei scappare da questo tipo di responsabilità, non ne sono affatto portata.
però come giustamente hai detto tu, è una cosa che va fatta, altrimenti il risultato è davvero pessimo, e di nessun aiuto, sicuramente non per lei, tantomeno per me.
S A M I R A
00giovedì 19 luglio 2007 12:32
Kin, è vero ciò che dici.
anche se ultimamente filava liscia, aveva ripreso a lavorare bene. davvero, lo dico in modo obiettivo.
certo tante procedure gliele ricordo sempre io, ma io credo anche che per lei non sia semplice, facendo part time, magari io con il mio full time ho più tempo per assimilarle e metterle in pratica ste benedette procedure, che a lei non sembrano entrare in testa.
altre volte mi dico che non ha la volontà di farlo proprio perchè sa che ci sono sempre io a ricordargliele, e mi arrabbio.
ma le mie sfuriate durano davvero poco.
sono una cretina, quando mi affeziono, su tante cose soprassiedo.
non sono tollerante, ma lo divento quando voglio bene e capisco le difficoltà reali o presunte dell'altro.
cmq, ultimamente la mia capa l'ha presa di mira, e ora, per sciocchezze, e qui sono davvero seria, la sta bombardando di lettere che avrebbe dovuto scriverle due anni fa, quando realmente faceva tutte le cose che le sta imputando ora.
ha sbagliato i tempi, oppure anche lei è talemnte satura di tutte le lamentele arrivate a causa sua, che non ha altra alternativa che bombardarla.
per me l'alternativa ci sarebbe, senza doverla disciplinare in questo modo così forte e distruttivo. però ad ognuno il compito suo.
io non farei mai la responsabile....
non so essere responsabile nemmeno di me stessa...
Kinzica
00giovedì 19 luglio 2007 12:48
Re:
S A M I R A, 19/07/2007 12.32:

Kin, è vero ciò che dici.
anche se ultimamente filava liscia, aveva ripreso a lavorare bene. davvero, lo dico in modo obiettivo.
certo tante procedure gliele ricordo sempre io, ma io credo anche che per lei non sia semplice, facendo part time, magari io con il mio full time ho più tempo per assimilarle e metterle in pratica ste benedette procedure, che a lei non sembrano entrare in testa.
altre volte mi dico che non ha la volontà di farlo proprio perchè sa che ci sono sempre io a ricordargliele, e mi arrabbio.
ma le mie sfuriate durano davvero poco.
sono una cretina, quando mi affeziono, su tante cose soprassiedo.
non sono tollerante, ma lo divento quando voglio bene e capisco le difficoltà reali o presunte dell'altro.
cmq, ultimamente la mia capa l'ha presa di mira, e ora, per sciocchezze, e qui sono davvero seria, la sta bombardando di lettere che avrebbe dovuto scriverle due anni fa, quando realmente faceva tutte le cose che le sta imputando ora.
ha sbagliato i tempi, oppure anche lei è talemnte satura di tutte le lamentele arrivate a causa sua, che non ha altra alternativa che bombardarla.
per me l'alternativa ci sarebbe, senza doverla disciplinare in questo modo così forte e distruttivo. però ad ognuno il compito suo.
io non farei mai la responsabile....
non so essere responsabile nemmeno di me stessa...




Forse Sami, dico forse perchè ovviamente si sa la storia solo per sommi capi, la capa ha talmente le scatole piene della situazione che ora sta cercando in tutti i modi di farla cedere, in modo che sia lei a decidere di mollare tutto.
Dal punto di vista del capo, volendo essere un po' cinici, magari non le importa un cavolo del fatto che le cose son migliorate e dei problemi che ha avuto, semplicemente si vuole togliere dalle scatole una persona che è stata un peso morto ed ha danneggiato e rallentato il lavoro di tutti e che forse ai tempi in cui tutto questo accadeva non poteva bombardare perchè sarebbe stato troppo ovvio.
Voglio dire, se massacri una persona nel momento in cui è più debole forse è più facile che ceda e se ne vada, ma a quel punto magari ti fa una di quelle vertenze da lasciarti in mutande. Meglio, cinicamente parlando, aspettare ed attaccare in un momento meno "ovvio".
azz come riesco ad essere teoricamente cattiva! :)
S A M I R A
00giovedì 19 luglio 2007 13:46
cacchio....se è così la mia responsabile è davvero una persona pessima.
cmq io credo, conoscendo la mia collega, che in qualsiasi momento lei possa contrattaccare con una vertenza o una malattia per esaurimento nervoso....
ne abbiamo anche parlato, fuori dai denti.
le ho chiesto chiaramente che cosa ha intenzione di fare, mi ha risposto in modo altrettanto chiaro che se le rompe ancora i coglioni gliela farà pagare cara standosene a casa per un pò.
alchè mi sono sentita di dirle di stare attenta perchè la malattia è un'arma a doppio taglio, poi non si aspetti che il clima sia tra i migliori in ufficio tra lei e la responsabile, perchè qualcosa si rompe sempre, quando si prende questo tipo di strade....è perchè si è stra-convinti di quello che si vuole ottenere, e se battagli non ti aspettare di essere riaccolta a braccia aperte, al contrario aspettati solo cattiverie e ostruzionismo dalla responsabile.
°Pa0la°
00giovedì 19 luglio 2007 14:05
Re: Re:
Kinzica, 19/07/2007 12.48:





Dal punto di vista del capo, volendo essere un po' cinici, magari non le importa un cavolo del fatto che le cose son migliorate e dei problemi che ha avuto, semplicemente si vuole togliere dalle scatole una persona che è stata un peso morto ed ha danneggiato e rallentato il lavoro di tutti e che forse ai tempi in cui tutto questo accadeva non poteva bombardare perchè sarebbe stato troppo ovvio.
Voglio dire, se massacri una persona nel momento in cui è più debole forse è più facile che ceda e se ne vada, ma a quel punto magari ti fa una di quelle vertenze da lasciarti in mutande. Meglio, cinicamente parlando, aspettare ed attaccare in un momento meno "ovvio".
azz come riesco ad essere teoricamente cattiva! :)




Frena Kinzi! il mondo non è così tutto pieno di bastardi che non vedono l'ora di mandarti bagno, sicuramente ce ne sono molti, ma il topo è stato aperto con altre intenzione, molto più serene e possibilmente costruttive.
Non è che un capo non vuole una causa di lavoro perchè è una rogna, non la vuole perchè quando arrivi a quello hanno già perso tutti.....
e ti assicuro che il dipendente alla fine, comunque finisca la causa, perde più di chi se ne resta saldo al suo posto e continua a mandare avanti l'azienda....
Quello che cercavo di suscitare era un tentaivo di scambio di punti di vista, per avere del problema una visione più completa di quella che il tuo ruolo, di vessante o di vessato, ti lascia vedere.....
In ogni caso sia chiaro, io parlo per la problematica del topo che ho aperto, non giudico ne la collega ne la responsabile di Samira perchè non ho gli elementi per farlo......

ciao
pa0la


S A M I R A
00giovedì 19 luglio 2007 14:24
obiettivamente, sebbene capisca la posizione della mia capa, posso onestamente dirvi che è diventata uno squaletto, molto meschina, con me anche, mi ha fatto alcune lettere tempo fa, in un momento di fragilità in cui non stavo bene, sono andata al lavoro con la febbre, non avevo dormito un cacchio, ero tutta rossa in viso gli occhi gonfi, ero vestita casual in grigio pantaloni ecardigan grigio, e lei per tutta risposta, al fatto che mi sono presentata vestita casual e non elegante, mi ha scritto e inviato una bella letterozza di richiamo con scritto sopra LEI SI E' PRESENTATA AL LAVORO IN RITARDO DI MEZZ'ORA, TRASANDATA E NON TRUCCATA E VESTITA IN MODO NON CONSONO ALL'AMBIENTE....

vi giuro che ho pianto tutte le mie lacrime, mi sno sentita presa per il culo in un modo che non vi dico, le ho risposto in modo fermo ed educato che non stavo bene quella mattina e che lei era stata assolutamente avvisata di ciò, da me, dal cellulare, del mio ritardo, e le ho fatto fare una figura pessima con i suoi capi, perchè dal vocabolario le ho trascritto il significato della parola TRASANDATA....che non era assolutamente come ero io quel giorno....io stavo male ma ero vestita casual.
trasandato è colui al quale i vestiti cadono malamente addosso e non è curato nel suo aspetto, trasandato uguale a:
dimesso, discinto, disordinato, malvestito, sciatto, disadorno, negligente, raffazzonato, sciamanato, malmesso, sbrindellato, trascurato , malconcio, malfatto, rimediato, scalcagnato, scalcinato .


e che quindi mi sentivo palesemente offesa da questa sua uscita....e la pregavo di usare più rispetto in futuro nei miei riguardi.


io la curo....questa mia responsabile. so con chi ho a che fare, e so anche che alla prima che fai e ti giri ti ritrovi il coltellazzo nelle scapole, mi spiace dirlo, ma è la verità, ormai è cambiata, si è fatta davvero prender dentro ad un sistema di merda di soldi e potere che la peggiorerà sempre di più a livello umano e professionale.

quindi io per mio conto resto con gli occhi ben aperti.
userò i suoi stessi mezzi per combatterla, cercando , e questo per me è fondamentale, di non cadere anche io nella trappola della stronzaggine e diventare come lei.
perchè se perderò me stessa per avere ciò che desidero, piuttosto preferisco cambiare lavoro e perdere le poche agevolazioni che ho qui.

non ci sto....proprio no.

è di una incoerenza che fa paura.
vedo come si comporta e traggo le mie conseguenze.
da queste, mi regolo per come mi debbo comportare con lei, per ottenere ciò che più mi sta a cuore.


badate bene che questa qua sopra, non sono io.
appena ottenuto il mio aumento, spero di averlo per i miei meriti, ma qua non li vede nessuno, fan finta di niente....
lascerò perdere qualsiasi tipo di "strategia", perchè non mi si addicono proprio....

io le odio queste cose.
ma mi sono accorta che se sei sincera e leale, lo prendi solo nel chiulo.


e infatti, la prima volta che ho avuto la febbre e sono stata male, badate bene che ne avevo poca, rispetto a quel famoso venerdì in cui sono andata lo stesso al lavoro, e ho ricevuto la lettera di richiamo. ecco, mi sono detta: ma io mi devo ammazzare, andare a lavorare, stando male, per poi essere trattata in quella maniera? e chi me lo fa fare?
me ne sono stata a casa, e tutte le volte successive....ovviamente quando stavo male.
e lei mi chiamava anche a casa...come fa con tutti i dipendenti, le sue chiamate erano....COSA E' SUCCESSO? COME MAI IERI STAVI COSI' BENE E OGGI SEI MALATA? MA NON SI PUO' LASCIARE LA RECEPTION INCUSTODITA, LO SAI CHE COSI' METTI IN DIFFICOLTA' TUTTI I TUOI COLLEGHI, MA NON PUOI COMPORTARTI COSI' ECC.....
quindi ooltre al fatto di star male, ti dovevi sorbire anche le sue lagne, che non stavano nè in cielo nè in terra....


ho cominciato ad inserire la segreteria telefonica....
e a telefonare ai colleghi per dare solo i miei giorni di malattia.
a tutto il resto...fanculo.
Kinzica
00giovedì 19 luglio 2007 15:01
Re: Re: Re:
°Pa0la°, 19/07/2007 14.05:




Frena Kinzi! il mondo non è così tutto pieno di bastardi che non vedono l'ora di mandarti bagno, sicuramente ce ne sono molti, ma il topo è stato aperto con altre intenzione, molto più serene e possibilmente costruttive.
Non è che un capo non vuole una causa di lavoro perchè è una rogna, non la vuole perchè quando arrivi a quello hanno già perso tutti.....
e ti assicuro che il dipendente alla fine, comunque finisca la causa, perde più di chi se ne resta saldo al suo posto e continua a mandare avanti l'azienda....
Quello che cercavo di suscitare era un tentaivo di scambio di punti di vista, per avere del problema una visione più completa di quella che il tuo ruolo, di vessante o di vessato, ti lascia vedere.....
In ogni caso sia chiaro, io parlo per la problematica del topo che ho aperto, non giudico ne la collega ne la responsabile di Samira perchè non ho gli elementi per farlo......

ciao
pa0la





Paola forse non mi sono spiegata. Quel mio post non si riferiva al
topo in generale ma era una risposta a Samira e alla sua esperienza, e come ho specificato era frutto di pure supposizioni perchè io non conosco la storia ma solo la piccola parte che Sami ha descritto.
Certo che il mondo non è pieno di capi bastardi che non vedono l'ora di mandarti a casa, tra l'altro nel mio primo intervento ho pure detto che quello descritto non mi pareva mobbing, una parola che a mio parere spesso è usata con molta leggerezza anche quando non ce n'è alcun bisogno.
°Pa0la°
00giovedì 19 luglio 2007 15:30
vedi Kinzica il mobbing può non essere dei capi ma dei colleghi. Quando una pesona rimane totalmente isolata dalla struttura dove lavora, quando c'è palese fastidio alla sua presenza (anche se giustificato dalle sue mancanze) io non so quale altro termine usare. magari mobbing non è quello giusto ma non ne conosco altri..
bacio
pa0la
Kinzica
00giovedì 19 luglio 2007 16:23
Re:
°Pa0la°, 19/07/2007 15.30:

vedi Kinzica il mobbing può non essere dei capi ma dei colleghi. Quando una pesona rimane totalmente isolata dalla struttura dove lavora, quando c'è palese fastidio alla sua presenza (anche se giustificato dalle sue mancanze) io non so quale altro termine usare. magari mobbing non è quello giusto ma non ne conosco altri..
bacio
pa0la




Certo che può essere da parte dei colleghi. Ci sono così tante sfaccettature nei rapporti che si creano nell'ambiente di lavoro, che ad analizzarli tutti si potrebbe scrivere un libro.
Nemmeno io so che nome dare a certi "maltrattamenti psicologici" nei confronti di una persona che ha comunque delle mancanze. Dipende penso dall'importanza oggettiva delle mancanze, dal se e come danneggia i colleghi stessi, perchè nel caso di un danno effettivo, posso anche capire che i colleghi, che magari cercano di fare bene il proprio lavoro al di là dei propri problemi, si sentano un po' presi in giro ed arrivino a provare astio.
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