Millenarismo e padri della Chiesa.

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Enciclopedia.
00mercoledì 29 giugno 2011 00:27
Un saluto a tutti i foristi!

Apro questa discussione per chiedere alcune informazione circa il millenarismo confessato da alcuni padri della chiesa.

Dove si fanno risalire le origini del millenarismo?E' possibile farlo risalire all'apocalittica giudaica?

Ho letto che Ireneo di Lione(anche altri ovviamente) era millenarista e sosteneva una duplice resurrezione:alcuni alla vita nei cieli e altri nel paradiso sulla terra.
Mi sapreste dare altre informazioni in più al riguardo?

Grazie a tutti!

Daniele.
L' Apostolo
00mercoledì 29 giugno 2011 11:29
Già nel capitolo 47 di Ezechiele si accennava ad una visione millenaristica. Gli ebrei attendevano un Regno Messianico sulla Terra. Gesù spiegò che questo Regno avrebbe avuto una sede celeste e dei governanti celesti. I suoi discepoli stessi faticarono a capire questo concetto fino a che non fu versato il promesso spirito santo. In effetti quei primi cristiani ebrei passavano da una visione completamente terrena della risurrezione e del Regno Messianico ad una anche celeste. Giovanni alla fine del I secolo ebbe la "rivelazione" del Regno Millenario e dei suoi 144.000 sacerdoti celesti. Purtroppo da lì a poco si sarebbe entrati nell' Era della Grande Apostasia che albeggiava già in molte comunità cristiane, mentre l' Era Apostolica tramontava. Così i cristiani del II secolo si ritrovarono con questa nuova rivelazione senza un'adeguata spiegazione. Ireneo, Giustino, Papia, Tertulliano e altri uomini sinceri credevano nel Millennio, ma non ne avevano un'adeguata visione anche perchè questa dottrina che parlava chiaramente di "materialità" era nel frattempo minacciata da eresie gnostiche e dalla visione greca dell'anima immortale che in qualche misura condizionò anche questi uomini; visione che fu poi sposata e sdoganata da Agostino di Ippona che diede il colpo mortale al millenarismo trasferendo il Regno nell' Aldilà dopo la morte e nella Cristianità durante la vita.

Nel corso dei secoli il millenarismo non morì mai e in alcuni periodi ebbe anche degli eccessi. La vera visione del Millennio era offuscata dalle dottrine di uomini appartenenti alle zizzanie o non era compresa anche da uomini buoni a causa dell' Era di Buio in cui vivevano.

Con la Parousìa tutto sarebbe stato più chiaro, così la vera Congregazione Cristiana tirata fuori dalle zizzanie e restaurata negli Ultimi Giorni, prima dell' avvento del Millennio; e avendo a disposizione la Bibbia completa e completata, riesce non senza faticare inizialemte, a giungere alla giusta visione del Millennio, anche grazie alla giusta comprensione del proposito di Dio di Nuovi Cielie e Nuova Terra, dell'anima e della risurrezione.
Enciclopedia.
00mercoledì 29 giugno 2011 12:13
Re:
L' Apostolo, 29/06/2011 11.29:

Già nel capitolo 47 di Ezechiele si accennava ad una visione millenaristica. Gli ebrei attendevano un Regno Messianico sulla Terra. Gesù spiegò che questo Regno avrebbe avuto una sede celeste e dei governanti celesti. I suoi discepoli stessi faticarono a capire questo concetto fino a che non fu versato il promesso spirito santo. In effetti quei primi cristiani ebrei passavano da una visione completamente terrena della risurrezione e del Regno Messianico ad una anche celeste. Giovanni alla fine del I secolo ebbe la "rivelazione" del Regno Millenario e dei suoi 144.000 sacerdoti celesti. Purtroppo da lì a poco si sarebbe entrati nell' Era della Grande Apostasia che albeggiava già in molte comunità cristiane, mentre l' Era Apostolica tramontava. Così i cristiani del II secolo si ritrovarono con questa nuova rivelazione senza un'adeguata spiegazione. Ireneo, Giustino, Papia, Tertulliano e altri uomini sinceri credevano nel Millennio, ma non ne avevano un'adeguata visione anche perchè questa dottrina che parlava chiaramente di "materialità" era nel frattempo minacciata da eresie gnostiche e dalla visione greca dell'anima immortale che in qualche misura condizionò anche questi uomini; visione che fu poi sposata e sdoganata da Agostino di Ippona che diede il colpo mortale al millenarismo trasferendo il Regno nell' Aldilà dopo la morte e nella Cristianità durante la vita.

Nel corso dei secoli il millenarismo non morì mai e in alcuni periodi ebbe anche degli eccessi. La vera visione del Millennio era offuscata dalle dottrine di uomini appartenenti alle zizzanie o non era compresa anche da uomini buoni a causa dell' Era di Buio in cui vivevano.

Con la Parousìa tutto sarebbe stato più chiaro, così la vera Congregazione Cristiana tirata fuori dalle zizzanie e restaurata negli Ultimi Giorni, prima dell' avvento del Millennio; e avendo a disposizione la Bibbia completa e completata, riesce non senza faticare inizialemte, a giungere alla giusta visione del Millennio, anche grazie alla giusta comprensione del proposito di Dio di Nuovi Cielie e Nuova Terra, dell'anima e della risurrezione.




Grazie Apostolo per la risposta!

Quello che ha attirato la mia attenzione è che uomini come Giustino e Ireneo seguissero una concezione millenaristica.In un opera di Ireneo(contro le eresie),egli sostiene una duplice classe di salvati.Alcuni nei cieli altri sulla terra restaurata.
Questa concezione riguardante le due classi di salvati è una concezione tipica del millenarismo oppure è frutto di interpretazioni personali dei singoli?

Inoltre,su che cosa si basa il millenarismo?

Grazie a tutti per le risposte!!

Daniele.
L' Apostolo
00mercoledì 29 giugno 2011 12:30
In effetti Ireneo in Contro Le Eresie parla di alcuni "spirituali" nel Regno e di altri nella Città. Non si capisce se è da attribuire alla concezione di una duplice destinazione dei salvati o ad una condizione momentanea (appunto di 1000 anni) di alcuni credenti, che poi comunque avrebbero raggiunto la condizione celeste. Infatti molti millenaristi passati e odierni, fra cui alcune chiese pentecostali, pensano ad un Millennio terreneo come fase di transizione terrestre prima della gloria celeste eterna. Altri millenaristi invece escludono completamente la possibilità di una vita celeste applicando tutto erroneamente ad una vita materiale eterna. Alcuni, come certi avventisti, credono addirittura ad un millennio spopolato abitato solo da Satana e i suoi demoni.
L' Apostolo
00mercoledì 29 giugno 2011 12:36
Una volta, seguendo la predica televisiva di una scuola biblica pentecostale, un pastore parlava di un Millennio in cui Cristo tornato sulla Terra e risuscitando i suoi regnava da Gerusalemme usando il computer e le tecnologie più futuristiche per guarire i "DNA" degli uomini; per poi, appunto essere attaccato da Satana alla fine dei Mille Anni confluendo in un conflitto mondiale che avrebbe distrutto la Terra e fatto ritrovare tutti i fedeli in Cielo.

Anche i primi Studenti Biblici, come Ruthford, furono influenzati da visioni del genere del Millennio, e Gerusalemme come capitale terrena mondiale è un classico errore millenarista, di cui i TDG si sono liberati.
Enciclopedia.
00mercoledì 29 giugno 2011 12:37
Re:
L' Apostolo, 29/06/2011 12.30:

In effetti Ireneo in Contro Le Eresie parla di alcuni "spirituali" nel Regno e di altri nella Città. Non si capisce se è da attribuire alla concezione di una duplice destinazione dei salvati o ad una condizione momentanea (appunto di 1000 anni) di alcuni credenti, che poi comunque avrebbero raggiunto la condzione celeste. Infatti molti millenaristi passati e odierni, fra cui alcune chiese pentecostali, pensano ad un Millennio terreneo come fase di transizione terrestre prima della gloria celeste eterna. Altri millenaristi invece escludono completamente la possibilità di una vita celeste applicando tutto erroneamente ad una vita materiale eterna. Alcuni, come certi avventisti, credono addirittura ad un millennio spopolato abitato solo da Satana e i suoi demoni.




Grazie Apostolo per le risposte!
A quanto pare la concezione riguardo il Regno millenario è molto importante.Questi mille anni non potrebbero essere simbolici?Se non mi sbaglio alcuni padri della Chiesa consideravano i mille anni come letterali.

Daniele.
L' Apostolo
00mercoledì 29 giugno 2011 12:46
La tendenza iniziale è stata quella di considerare il Millennio letterale e materiale, tanto che solo gli gnostici si opponevano rigettando tutto quanto fosse materiale. Poi però c'è stata la controtendenza che ha trovato il suo apice nel pensiero platonico di Agostino di Ippona, che appunto interpretò l'intera escatologia millenarista in senso simbolico applicandola all' avvento del potere temporale della Chiesa Cattolica.
L' Apostolo
00mercoledì 29 giugno 2011 12:52
Cosa interessante la Chiesa Cattolica non ha mai dichiarato "eresia" il millenarismo.
Enciclopedia.
00mercoledì 29 giugno 2011 13:22
Re:
L' Apostolo, 29/06/2011 12.52:

Cosa interessante la Chiesa Cattolica non ha mai dichiarato "eresia" il millenarismo.




Interessante davvero!
Grazie Apostolo per la risposte!

Ma quali basi ci sono per interpretare letteralmente i mille anni? Cosa indusse alcuni padri a sostenere l'interpretazione letterale?

Quello che mi incuriosisce è la questione riguardo la duplice classe di salvati.Nel passato,chi sostenne questa tesi? Possiamo dire che Ireneo credesse ad una classe terrena che avrebbe vissuto eternamente?

Qualcuno saprebbe darmi altre informazioni?

Daniele.
christofer2006
00mercoledì 29 giugno 2011 15:31
Re: Re:
Enciclopedia., 29/06/2011 13.22:



Quello che mi incuriosisce è la questione riguardo la duplice classe di salvati.Nel passato,chi sostenne questa tesi? Possiamo dire che Ireneo credesse ad una classe terrena che avrebbe vissuto eternamente?




Ireneo in effetti credeva, sulla base dei dati biblici, che alcuni redenti sarebbero stati elevati in cielo, mentre altri avrebbero abitato la terra (Ireneo, Contro le eresie, 36, 2).

Per un'analisi dei principali testi dei padri che credevano nel millennio sulla base dell'Apocalisse e di altri testi biblici ti consiglio questo testo:

christofer2006
00mercoledì 29 giugno 2011 15:33
(domingo7)
00mercoledì 29 giugno 2011 18:14
Carissimo Daniele

Apocalisse XX è stata interpretata letteralmente da:

Papia di Gerapoli (Eusebio, Storia Ecclesiastica III, 39),
Ireneo di Lione (Ireneo, Contro le Eresie, V, 32-35),
Melitone di Sardi,
Tertulliano (Tertulliano, De Spe Fidelium e Tertulliano, Adversus Marcionem, III, 25),
Ippolito di Roma,
Cerinto (Eusebio, Storia Ecclesiastica III, 28),
Metodio di Olimpo (Metodio, Symposium, IX, 1),
Apollinare di Laodicea (Epifanio, Contro le eresie, LXX, 36),
Commodiano (Instructiones, 41-44) e
Lattanzio (Divinae Institutiones, VII).

Giustino martire (Dialogo con Trifone, 80) riferisce poi come, al suo tempo, alcuni cristiani interpretassero il regno millenario di Cristo in senso letterale, mentre altri propendevano per una spiegazione simbolica.

Una lettura simbolica ed allegorica del regno millenario di Cristo fu invece data dal presbitero Caio (Eusebio, Storia Ecclesiastica, III, 28), da Origene, da Dionigi di Alessandria, da Eusebio di Cesarea (Eusebio, Storia Ecclesiastica III, 39), da Girolamo (Girolamo, Gli Uomini Illustri, XVIII) e da Agostino (La Città di Dio, XX).



(domingo7)
00mercoledì 29 giugno 2011 18:17

Dopo Agostino, il millenarismo letterale non ha più goduto il favore della chiesa ed anche oggi quasi tutti i cattolici considerano il millennio come un lungo periodo di tempo intercorrente dalla fine delle persecuzioni (e del paganesimo della Roma imperiale) alla liberazione di Satana, prima dell'attacco finale alla Chiesa e del ritorno visibile di Cristo per il giudizio universale.

La prima resurrezione sarebbe pertanto simbolica e corrisponderebbe all'entrata nella gloria celeste delle anime dei martiri e dei cristiani, che non hanno ceduto alle tentazioni della bestia e del falso profeta (Apocalisse 6,9-11). A favore di tale tesi si dice infatti che:

i) mai, in tutto il Nuovo Testamento, si parla di due resurrezioni e di due giudizi (si veda a tal proposito Matteo 25,31; Luca 16,4-31; Giovanni 5,28-29; 2 Corinzi 5,10; Ebrei 9,27);

ii) nel Nuovo Testamento si parla invece, in senso simbolico, della resurrezione per spiegare il battesimo e la rinascita dell'uomo dalle tenebre della legge, dell'ignoranza e del peccato e per rappresentare la nuova vita in Cristo, nella luce, nella grazia e nello Spirito Santo (si veda a tal proposito Giovanni 5,24-26; Romani 6,4-5; Efesini 2,6; Colossesi 3,1);

iii) il millenarismo letterale sembra avere matrice ebraica ed apocrifa (1 Enoch XCI-CIV; Salmi di Salomone XI-XVII; Oracoli Sibillini III), piuttosto che origini cristiane.



La condanna del millenarismo da parte della cristianità non è stata però dogmatica e definitiva e, anche all’interno della Chiesa Cattolica, sono sopravvissute, nei vari secoli, forme di millenarismo spirituale e moderato. Lo stesso Agostino, nella Città di Dio, prima di spiegare il senso del capitolo XX dell’Apocalisse, molto onestamente scrisse: Coloro, che sulla base delle parole di questo libro hanno congetturato che la prima risurrezione sarà dei corpi, sono stati spinti soprattutto dal numero di mille anni. Sembrò loro opportuno che nei santi in quella condizione avvenisse la celebrazione del sabato di un sacrale grande periodo di tempo, cioè con un periodo di riposo dopo seimila anni, da quando è stato creato l'uomo e per la pena del grande peccato fu espulso dalla felicità del paradiso nelle tribolazioni dell'attuale soggezione alla morte. Poiché si ha nella Scrittura: “Un solo giorno nel Signore come mille anni e mille anni come un sol giorno”, passati seimila anni come sei giorni, dovrebbe seguire il settimo del sabato negli ultimi mille anni per celebrare, cioè, il sabato con la risurrezione dei santi. L'opinione sarebbe comunque ammissibile se in quel sabato fosse riservato ai santi qualche godimento spirituale. Anch'io una volta ho avuto questa opinione. Ma essi dicono che coloro, i quali risusciteranno in quel tempo, attenderanno a sfrenate orge carnali, nelle quali sarebbe così abbondante il cibo e le bevande non solo da violare la moderazione, ma da sorpassare perfino la misura dell'incredibile. Ma queste storie possono essere credute soltanto dai carnali. Gli spirituali definiscono coloro che le credono con la parola greca χιλιασται che noi, derivando parola da parola, potremmo denominare i "millenaristi". È lungo ribatterli dettagliatamente; piuttosto dobbiamo esporre come si deve interpretare questo passo della Scrittura. (Agostino, La Città di Dio, XX, 7)



Fuori dalla Chiesa Cattolica il millenarismo è riaffiorato a più riprese nell'ambito di vari movimenti ereticali e riformati: basti pensare a Gioacchino da Fiore (1130-1202), ai francescani spirituali (XIII-XIV secolo), ai fratelli boemi (XV secolo), a Girolamo Savonarola (1452-1498) e agli anabattisti (secolo XVI).

Oggi il millenarismo costituisce uno dei motivi di identificazione, e, allo stesso tempo, di maggiore popolarità, di alcune confessioni religiose, come gli avventisti del settimo giorno, i testimoni di Geova ed alcune sette fondamentaliste statunitensi.

Non mancano infine neppure movimenti cattolici visionari e pseudoprofetici che ripropongono una sorta di neo millenarismo, soprattutto quando annunciano rivelazioni private di santi e madonne ....visioni che dopo segreti e rivelazioni terribili annunciano lunghissimi periodi di pace ....


(domingo7)
00mercoledì 29 giugno 2011 18:20
Ireneo e le due categorie di redenti


L’ipotesi che possano esistere due categorie di redenti è stata per la prima volta avanzata da Ireneo di Lione (Ireneo, Contro le eresie, 31-36). Su influenza di Papia di Gerapoli, Ireneo mostrò infatti di credere in una prima resurrezione dei giusti, in un regno millenario, in un ritorno glorioso di Cristo prima del giudizio finale e nella ricostruzione della Gerusalemme terrestre. Dopo la seconda resurrezione, il giudizio universale e la discesa dal cielo della Nuova Gerusalemme, Ireneo pensò che alcuni redenti sarebbero stati elevati in cielo, mentre altri avrebbero abitato la terra nella città santa (Ireneo, Contro le eresie, 36, 2).

Le tesi di Ireneo (per noi cattolici, si intende) risultarono e risultano difficilmente accettabili, soprattutto se si considera che alla fine dei tempi non esisteranno più due chiese: la chiesa dei viventi sulla terra (chiesa militante) e la chiesa delle anime dei morti in cielo (chiesa trionfante). Nel giorno del giudizio morti e vivi superstiti andranno incontro a Cristo (1 Tessalonicesi 4,13-18; Atti 1,11) e tutti gli uomini si ricongiungeranno davanti al grande trono bianco, perché terra e cielo saranno scomparsi senza lasciare traccia (Apocalisse 20,11). Solo dopo il giudizio appariranno cieli nuovi e terra nuova (Isaia 65,17; 2 Pietro 3,13; Apocalisse 21,1) e tutti i giusti destinati alla vita eterna dimoreranno con Dio sulla terra nella città santa, discesa dal cielo (Apocalisse 21,1). Nella Nuova Gerusalemme Dio dimorerà con gli uomini, asciugando ogni lacrima dai loro occhi ed eliminando la morte, il lutto, il lamento e l'affanno (Apocalisse 21,3-4). Il trono di Dio e dell'Agnello sarà in mezzo ad essa ed un fiume di acqua viva scaturirà dal trono (Apocalisse 22,1-3).



Enciclopedia.
00mercoledì 29 giugno 2011 18:35
Re: Ireneo e le due categorie di redenti
(domingo7), 29/06/2011 18.20:



L’ipotesi che possano esistere due categorie di redenti è stata per la prima volta avanzata da Ireneo di Lione (Ireneo, Contro le eresie, 31-36). Su influenza di Papia di Gerapoli, Ireneo mostrò infatti di credere in una prima resurrezione dei giusti, in un regno millenario, in un ritorno glorioso di Cristo prima del giudizio finale e nella ricostruzione della Gerusalemme terrestre. Dopo la seconda resurrezione, il giudizio universale e la discesa dal cielo della Nuova Gerusalemme, Ireneo pensò che alcuni redenti sarebbero stati elevati in cielo, mentre altri avrebbero abitato la terra nella città santa (Ireneo, Contro le eresie, 36, 2).

Le tesi di Ireneo (per noi cattolici, si intende) risultarono e risultano difficilmente accettabili, soprattutto se si considera che alla fine dei tempi non esisteranno più due chiese: la chiesa dei viventi sulla terra (chiesa militante) e la chiesa delle anime dei morti in cielo (chiesa trionfante). Nel giorno del giudizio morti e vivi superstiti andranno incontro a Cristo (1 Tessalonicesi 4,13-18; Atti 1,11) e tutti gli uomini si ricongiungeranno davanti al grande trono bianco, perché terra e cielo saranno scomparsi senza lasciare traccia (Apocalisse 20,11). Solo dopo il giudizio appariranno cieli nuovi e terra nuova (Isaia 65,17; 2 Pietro 3,13; Apocalisse 21,1) e tutti i giusti destinati alla vita eterna dimoreranno con Dio sulla terra nella città santa, discesa dal cielo (Apocalisse 21,1). Nella Nuova Gerusalemme Dio dimorerà con gli uomini, asciugando ogni lacrima dai loro occhi ed eliminando la morte, il lutto, il lamento e l'affanno (Apocalisse 21,3-4). Il trono di Dio e dell'Agnello sarà in mezzo ad essa ed un fiume di acqua viva scaturirà dal trono (Apocalisse 22,1-3).







Ciao domingo! Grazie delle tue risposte!

Quali erano le basi che spinsero alcuni padri della Chiesa a sostenere che il mille anni fossero letterali?Agostino ne diede una spiegazione ma ho faticato a capire il senso del suo discorso.

Prima di continuare a fare luce sulla questione voglio accertarmi di avere capito la posizione della Chiesa Cattolica.

Il Millennio inizia dalla fine delle persecuzioni pagane ai danni dei cristiani.Sbaglio?

Inoltre potresti spiegarmi meglio la posizione della Chiesa Cattolica riguardo il giudizio finale?

Grazie domingo per le risposte!

Daniele.
Enciclopedia.
00mercoledì 29 giugno 2011 18:43
Re:
christofer2006, 29/06/2011 15.33:




Ciao Cris! Potresti darmi qualche informazione in più circa questo libro?

Grazie!

Daniele.
(domingo7)
00mercoledì 29 giugno 2011 19:24
Carissimo Daniele


Quali erano le basi che spinsero alcuni padri della Chiesa a sostenere che il mille anni fossero letterali? Agostino ne diede una spiegazione ma ho faticato a capire il senso del suo discorso.



Agostino ed i padri della chiesa reagirono alla visione godereccia, orgiastica e sensuale che troppi cristiani avevano del regno millenario di Cristo ...

Insomma Agostino sembra non condannare definitivamente il millenarismo ma piuttosto gli abusi e gli eccessi soprattutto quando dice:

L'opinione sarebbe comunque ammissibile se in quel sabato fosse riservato ai santi qualche godimento spirituale. Anch'io una volta ho avuto questa opinione. Ma essi dicono che coloro, i quali risusciteranno in quel tempo, attenderanno a sfrenate orge carnali, nelle quali sarebbe così abbondante il cibo e le bevande non solo da violare la moderazione, ma da sorpassare perfino la misura dell'incredibile. Ma queste storie possono essere credute soltanto dai carnali. (Agostino, La Città di Dio, XX, 7)



Prima di continuare a fare luce sulla questione voglio accertarmi di avere capito la posizione della Chiesa Cattolica. Il Millennio inizia dalla fine delle persecuzioni pagane ai danni dei cristiani. Sbaglio?



Si, questa è l'opinione della maggioranza dei cattolici



Inoltre potresti spiegarmi meglio la posizione della Chiesa Cattolica riguardo il giudizio finale?



il giudizio finale è alla fine dei tempi....
l'inizio del regno di Dio nei cieli si ha con l'ascensione di Gesù, la cacciata di Satana e dei suoi demoni grazie all'arcangelo Michele e giunge a pienezza con l'entrata dei martiri nella gloria dei cieli alla fine delle persecuzioni .....


Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa. E gridarono a gran voce:

«Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e verace,
non farai giustizia
e non vendicherai il nostro sangue
sopra gli abitanti della terra?».

Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro [Apocalisse 6,9-11]




Enciclopedia.
00mercoledì 29 giugno 2011 19:37
per domingo
Grazie domingo per le risposte molto interessanti che dai!

Agostino scrive:

L'opinione sarebbe comunque ammissibile se in quel sabato fosse riservato ai santi qualche godimento spirituale. Anch'io una volta ho avuto questa opinione.Ma essi dicono che coloro, i quali risusciteranno in quel tempo, attenderanno a sfrenate orge carnali, nelle quali sarebbe così abbondante il cibo e le bevande non solo da violare la moderazione, ma da sorpassare perfino la misura dell'incredibile.Ma queste storie possono essere credute soltanto dai carnali. (Agostino, La Città di Dio, XX, 7)

Come mai si credeva che i resuscitati si sarebbero dati a orge sfrenate e altro? Da cosa lo si deduceva? Inoltre a quali resuscitati si faceva riferimento? A coloro che erano in terra oppure a coloro che erano nei cieli?

Inoltre se l'inizio del millennio viene fatto iniziare alla fine delle persecuzioni pagane,non sono già trascorsi i mille anni?

A quanto ho capito,diversamente dai Testimoni di Geova,la Chiesa Cattolica crede che Gesù stia regnando nel Regno celeste dal 33 d.C .Sbaglio?

Grazie domingo per le risposte!!

Daniele.
(domingo7)
00mercoledì 29 giugno 2011 21:33
Carissimo Daniele


A quanto ho capito,diversamente dai Testimoni di Geova,la Chiesa Cattolica crede che Gesù stia regnando nel Regno celeste dal 33 d.C .Sbaglio?



No, non sbagli .....

Il Regno iniziato in cielo nel 33 d.C. è comunque cresciuto progressivamente ....

Nel millennio la potenza di Satana è stata incatenata per permettere l'annuncio della Buona Novella a tutti i popoli ....

Oggi però esistono fondati sospetti che Satana sia sciolto, seduca le nazioni e prepari l'attacco finale ai cristiani ....

Insomma per noi cattolici -paradossalmente- il Regno di Dio e la Nuova Gerusalemme sono molto più vicini che per i tdG ....


Aquila-58
00mercoledì 29 giugno 2011 21:38
Re: Carissimo Daniele
Caro Domingo,

(domingo7), 29/06/2011 21.33:



Insomma per noi cattolici -paradossalmente- il Regno di Dio e la Nuova Gerusalemme sono molto più vicini che per i tdG ....





Il Regno di Dio in terra?
Ad ogni modo, per noi la Nuova Gerusalemme già sta regnando con il suo Sposo, e anche noi pensiamo che non manchi molto tempo all' adempimento di Daniele 2:44, ma non bisogna stabilire date, sarebbe gravissimo (e su questo versante, in passato, sono stati fatti degli errori, inutile nasconderlo...)


(domingo7)
00mercoledì 29 giugno 2011 21:48

Il Regno di Dio in terra?



Si, sono cattolico ma credo anche io al Regno di Dio in terra ....cioè alla Nuova Gerusalemme che scende dal cielo ....


Ad ogni modo, per noi la Nuova Gerusalemme già sta regnando con il suo Sposo, e anche noi pensiamo che non manchi molto tempo all' adempimento di Daniele 2:44, ma non bisogna stabilire date, sarebbe gravissimo (e su questo versante, in passato, sono stati fatti degli errori, inutile nasconderlo...)



Viva la sincerità ....
Viva le persone oneste.....

(tieni conto che anche tra i cattolici sono esistiti errori e false profezie magari non a livello dogmatico ma comunque con una discreta diffusione .... )
Aquila-58
00mercoledì 29 giugno 2011 21:55
Re:
Caro Domingo,

(domingo7), 29/06/2011 21.48:


Il Regno di Dio in terra?



Si, sono cattolico ma credo anche io al Regno di Dio in terra ....cioè alla Nuova Gerusalemme che scende dal cielo ....




Vedi perchè amo parlare con te? Perchè si riesce sempre a trovare un punto in comune, seppur piccolo! E ti pare poco? Noi non crediamo che la Nuova Gerusalemme scenderà letteralmente dal cielo, ma crediamo nei nuovi cieli (già instaurati) e nella nuova terra, la stessa in cui credi tu!

(domingo7), 29/06/2011 21.48:



Ad ogni modo, per noi la Nuova Gerusalemme già sta regnando con il suo Sposo, e anche noi pensiamo che non manchi molto tempo all' adempimento di Daniele 2:44, ma non bisogna stabilire date, sarebbe gravissimo (e su questo versante, in passato, sono stati fatti degli errori, inutile nasconderlo...)



Viva la sincerità ....
Viva le persone oneste.....

(tieni conto che anche tra i cattolici sono esistiti errori e false profezie magari non a livello dogmatico ma comunque con una discreta diffusione .... )



[SM=g28002]


Enciclopedia.
00mercoledì 29 giugno 2011 22:13
Grazie domingo per le risposte!!

Riassumendo,si può affermare che i primi cristiani avessero tendenze millenariste?

Inoltre,per quale motivo Agostino scrive riguardo alle orge e alla vita sfrenata in relazione al millenarismo?

Un'ultima domanda domingo!
Secondo la Chiesa Cattolica,chi è che fa parte della nuova terra? solo i resuscitati oppure qualcuno che è in vita oggi potrebbe farne parte?

Grazie domingo!

Daniele.
(SimonLeBon)
00mercoledì 29 giugno 2011 23:06
Re:
(domingo7), 29.06.2011 21:48:


Il Regno di Dio in terra?



Si, sono cattolico ma credo anche io al Regno di Dio in terra ....cioè alla Nuova Gerusalemme che scende dal cielo ....

...

Viva la sincerità ....
Viva le persone oneste.....

(tieni conto che anche tra i cattolici sono esistiti errori e false profezie magari non a livello dogmatico ma comunque con una discreta diffusione .... )



Ma daaaaai, questo è troppo.
Non mi dire anche che non bestemmi, ti stanno antipatici i preti, usi il preservativo, pensi che il papa dovrebbe starsene zitto, che i politici DC, PS e i loro eredi sono degli ipocriti e che i tdG ti stanno simpatici.
No perché se è cosi... [SM=g7405]

Simon
L' Apostolo
00giovedì 30 giugno 2011 11:56
Le orge di cui avrebbero voluto godere i millenaristi di cui parla Agostino, in realtà fanno parte di un disegno propagandistico discriminatorio attuato dai neo-platonici affinché la gente non vedesse di buon occhio questa dottrina, molto più apostolica della loro incentrata sull' Aldilà anziché sulla Restaurazione del Paradiso e sulla Risurrezione.

E' anche vero che alcuni millenaristi hanno peccato di eccesso di materialismo nel descrivere la loro dottrina. Infatti una pecca della quale ci siamo liberati noi TDG è proprio questa: evitare di descrivere nei particolari come sarà la vita eterna nella perfezione terrestre, ma immaginarla a grandi linee e senza discostarsi dalle visioni bibliche.

Ciò che emerge da tutto questo è il problema che avevano i primi cristiani di coinciliare Cielo e Terra. Insomma essi sapevano che Dio aveva promesso agli ebrei qualcosa di terreno, ma erano anche consapevoli che Gesù aveva inaugurato qualcosa di celeste. Sapevano che la risurrezione in cui credevano gli ebrei era qualcosa di tangibile e visibile, insomma il morto sarebbe tornato in carne ed ossa! Eppure loro comprendevano che in Cielo questa condizione non solo era impossibile, ma addirittura superflua. In questo apparente vuoto (poiché sarebbe bastato coinciliare i passi biblici che parlano di due tipologie di eternità) si intrufolarono persone come Agostino, smaniose di introdurre il neoplatonismo nel cristianesimo, convinti, forse anche in buona fede o meglio ingannati da Satana, che la filosofia greca fosse di origine divina quanto la Scrittura.

Non è affatto vero che il NT non riporti riferimenti a due risurrezioni e a giudizi diversi. Gesù parlando dei giusti alla sua destra indica che avrebbero fatto del bene ai suoi fratelli, che evidentemente erano con lui e non alla sua destra. Gesù disse agli apostoli che nella Ricreazione avrebbero giudicato altri, Paolo dice che i santi giudicheranno il mondo; e sempre Gesù dice che alcuni non subiranno giudizio, ma passeranno dalla morte alla vita e che certuni non sarebbero mai morti. Ancora Paolo in Romani parla della rivelazione dei figli di Dio dal Cielo in favore di un' altra umanità in attesa. In Ebrei al capitolo 11 si parla di tutti coloro che attendono la perfezione grazie alla speranza migliore a cui sono chiamati coloro che sono destinati ad essere sacerdoti in Cielo. E Pietro parla di Nuovi Cieli e Nuova Terra.

Inoltre si parla di una risurrezione degli ingiusti, non riportati in vita per essere giudicati sfavorevolmente, ma come una "speranza" per loro.
Enciclopedia.
00giovedì 30 giugno 2011 12:06
Re:
L' Apostolo, 30/06/2011 11.56:

Le orge di cui avrebbero voluto godere i millenaristi di cui parla Agostino, in realtà fanno parte di un disegno propagandistico discriminatorio attuato dai neo-platonici affinché la gente non vedesse di buon occhio questa dottrina, molto più apostolica della loro incentrata sull' Aldilà anziché sulla Restaurazione del Paradiso e sulla Risurrezione.

E' anche vero che alcuni millenaristi hanno peccato di eccesso di materialismo nel descrivere la loro dottrina. Infatti una pecca della qaule ci siamo liberati noi TDG è proprio questa: evitare di descrivere nei particolari come sarà la vita eterna nella perfezione terrestre, ma immaginarla a grandi linee e senza discostarsi dalle visioni bibliche.

Ciò che emerge da tutto questo è il problema che avevano i primi cristiani di coinciliare Cielo e Terra. Insomma essi sapevano che Dio aveva promesso agli ebrei qualcosa di terreno, ma erano anche consapevoli che Gesù aveva inaugurato qualcosa di celeste. Sapevano che la risurrezione in cui credevano gli ebrei era qualcosa di tangibile e visibile, insomma il morto arebbe tornato in carne ed ossa! Eppure loro comprendevano che in Cielo questa condizione non solo era impossibile, ma addirittura superflua. In questo apparente vuoto (poiché sarebbe bastato coinciliare i passi biblici che parlano di due tipologie di eternità) si intrufolarono persone come Agostino, smaniose di introdurre il neoplatonismo nel cristianesimo, convinti, forse anche in buona fede o meglio ingannati da Satana, che la filosofia greca fosse di origine divina quanto la Scrittura.

Non è affatto vero che il NT non riporti riferimenti a due risurrezioni e a giudizi diversi. Gesù parlando dei giusti alla sua destra indica che avrebbero fatto del bene ai suoi fratelli, che evidentemente erano con lui e non alla sua destra. Gesù disse agli apostoli che nella Ricreazione avrebbero giudicato altri, Paolo dice che i santi giudicheranno il mondo; e sempre Gesù dice che alcuni non subiranno giudizio, ma passeranno dalla morte alla vita e che certuni non sarebbero mai morti. Ancora Paolo in Romani parla della rivelazione dei figli di Dio dal Cielo in favore di un' altra umanità in attesa. In Ebrei al capitolo 11 si parla di tutti coloro che attendono la perfezione grazie alla speranza migliore a cui sono chiamati coloro che sono destinati ad essere sacerdoti in Cielo. E Pietro parla di Nuovi Cieli e Nuova Terra.

Inoltre si parla di una risurrezione degli ingiusti, non riportati in vita per essere giudicati in base al passato, ma come una "speranza" per loro.




Ciao Apostolo!
Grazie per la risposta,hai fatto una bella considerazione!

Senza dubbio,non tutti saranno nei cieli a regnare,ma altri riempiranno la terra.Chi sono costoro che la riempiranno? sicuramente i resuscitati che sono morti prima di Cristo e coloro che sono vissute nei nostri giorni senza conoscere Dio.

Quindi è chiaro che ci sono due tipi di resurrezioni.QUello che mi chiedo io,però,è un'altra cosa:

Nella nuova terra ci saranno solo i resuscitati,oppure anche coloro che sono vissuti nel tempo della fine e che sono ancora in vita?
Ovvero,è possibile che nella nuova terra,facciano parte persone che hanno accettato Cristo ma che hanno tale speranza?


In passato come si è risposto a questo quesito?Che posizione hanno preso i sostenitori del millenarismo nel passato?

Capisci la mia domanda?

Grazie Apostolo per le riflessioni intelligenti che fai! è davvero un piacere leggerti!

Daniele.
L' Apostolo
00giovedì 30 giugno 2011 12:45

Capisci la mia domanda?



Certo! Ma la risposta non è monolitica.


Nella nuova terra ci saranno solo i resuscitati,oppure anche coloro che sono vissuti nel tempo della fine e che sono ancora in vita?
Ovvero,è possibile che nella nuova terra,facciano parte persone che hanno accettato Cristo ma che hanno tale speranza?



Sì! Quando Gesù viene a giudicare, lo farà sia per i vivi che per i morti. Alcuni di quei vivi dichiarati "giusti" non subiranno la morte, ma erediteranno il regno preparato dalla fondazione del mondo, ovvero lo status di sudditi, mentre coloro che avranno il regno preparato prima della fondazione del mondo avranno lo status di re e sacerdoti e saranno con Cristo all' avvento per il Giudizio. Questa è la posizione dei TDG.




In passato come si è risposto a questo quesito?Che posizione hanno preso i sostenitori del millenarismo nel passato?




Alcuni hanno totalmente abolito la speranza celeste. Altri hanno assegnato la vita eterna sulla terra solo ai risorti, mentre per quelli in vita e giusti hanno contemplato o un rapimento al Cielo o una morte e risurrrezione istantanea. Oppure una momentanea vita nella perfezione per mille anni per poi raggiungere il Cielo. Altri ancora hanno creduto che i cristiani avrebbero regnato dal Cielo su tutte le generazioni passate pagane e su tutti gli "ingiusti" alias quelli vissuti in epoca cristiana, ma che non hanno accettato il cristianesimo.
L' Apostolo
00giovedì 30 giugno 2011 13:05
C'è da aggiungere che la comprensione della Parousìa (Ritorno Invisibile) è determinante, poichè è durante quest' epoca, che precede il Millennio, che i santi vengono risuscitati istantaneamente, mentre nelle epoche antecedenti hanno dovuto dormire nella morte in attesa della risurrezione. Se all' Erchomaì (Avvento con manifestazioni visibili) di Cristo dovrebbero esserci ancora santi in vita sulla Terra, questi potrebbero entrare nel millennio per poi essere portati in Cielo o subire una morte e risurrezione istantanee (ciò in cui io credo); ma l'opinione attuale più diffusa fra i TDG è che i 144.000 saranno tutti radunati in Cielo prima di Armaghedon (opinione anche questa che sinceramente trovo molto condivisibile e probabile).
christofer2006
00giovedì 30 giugno 2011 15:41
Re: Re:
Enciclopedia., 29/06/2011 18.43:



Ciao Cris! Potresti darmi qualche informazione in più circa questo libro?

Grazie!

Daniele.




The Line, spiega tu come è questo libro che lo conosci meglio di me?

Intendo quello sul Millenarismo...
L' Apostolo
00giovedì 30 giugno 2011 15:42
OGGI c’è poco da scegliere fra le speranze e i timori del cattolico, del protestante o dell’ebreo medio. Praticamente tutti credono nell’immortalità innata dell’anima umana e nelle dottrine ad essa connesse della beatitudine celeste in un mondo etereo o del tormento eterno in qualche specie di “inferno”.
Le religioni della cristianità dicono di ricollegarsi al monoteismo ebraico e accettano le Scritture Ebraiche come testi ispirati, per cui è interessante vedere se le speranze degli ebrei d’oggi e quelle dei “cristiani” corrispondono alla speranza contenuta nelle Scritture Ebraiche e a ciò che credevano inizialmente gli ebrei.

In base a scritture come Genesi 3:15; 22:15-18; 49:10 e Deuteronomio 18:18, per citare solo quattro dei 456 passi della Bibbia ebraica ai quali l’antica Sinagoga ebraica attribuì un significato messianico, che cosa aspettavano effettivamente gli ebrei? Qual era la loro speranza?
Un’autorevole opera di consultazione ebraica fornisce le seguenti informazioni: “. . . tutto l’Antico Testamento è pervaso dall’idea di un Messia personale. È il risultato naturale della speranza profetica. Il primo profeta a descrivere particolareggiatamente il futuro re ideale fu Isaia (ix. 1-6 [2-7 nelle Bibbie non ebraiche], xi. 1-10, xxxii 1-5). . . . Il re ideale atteso da Isaia è un rampollo del ceppo di Iesse, sul quale riposerà lo spirito di Dio come spirito di sapienza, coraggio e devozione, e che regnerà nel timore di Dio, con i lombi cinti di giustizia e fedeltà (xi. 1-3a, 5). Non farà guerra e non si darà alla conquista delle nazioni; gli strumenti di guerra saranno distrutti (ix. 4 [5]); il suo unico intento sarà quello di ristabilire la giustizia fra il suo popolo (ix. 6b [7b]; xi. 3b, 4). Il frutto del suo giusto governo sarà la pace e l’ordine in tutto il paese. L’agnello non temerà il lupo né il leopardo farà del male al capretto (xi. 8 [6]); cioè, come spiega il versetto successivo, sul santo monte di Dio non vi saranno più tirannia e violenza, perché il paese sarà pieno della conoscenza di Dio come le acque coprono il mare (cfr. xxxii. 1, 2, 16). Il popolo non avrà ambizioni politiche di grandezza, ma farà vita pastorale (xxxii. 18, 20). In tali condizioni ideali il paese non potrà che prosperare, e non dovrà temere alcun attacco dall’esterno (ix. 6a [7a], xxxii. 15). Una volta sorto, il rampollo di Iesse diverrà un segnale per le altre nazioni, ed esse verranno a lui per ricevere guida e arbitraggio (xi. 10). Egli sarà giustamente chiamato ‘Consigliere meraviglioso’, ‘Eroe divino’, ‘Padre eterno’, ‘Principe della pace’ (ix. 5 [6]).
“Questo quadro futuro concorda pienamente col pensiero di Isaia secondo il quale il giudizio porterà a una rigenerazione spirituale e a uno stato di perfezione morale e religiosa”. — The Jewish Encyclopedia, Vol. 8, pagina 506.
Questo per quanto riguarda la speranza messianica che le Sacre Scritture offrivano agli ebrei. Non c’era alcun riferimento a una vita “celeste”! Che dire però degli scritti ebraici extrabiblici? La stessa opera di consultazione un po’ più avanti dice: “Il concetto prevalente nella letteratura apocalittica rabbinica è quello di un Messia terreno, e dalla fine del primo secolo dell’èra volgare questo è anche il concetto ufficialmente accettato dal giudaismo”. — Pagina 510.

La speranza che gli ebrei inizialmente avevano era quindi terrena. Non c’è alcuna prova scritturale che i loro fedeli antenati Abraamo, Isacco e Giacobbe sperassero di andare in cielo. La Legge data agli ebrei mediante Mosè non dava tale speranza. Lo stesso può dirsi dei libri poetici delle Scritture Ebraiche e dei Profeti.
Giustamente l’autorevole Dictionnaire de Théologie Catholique dichiara: “Si noti nell’Antico Testamento tutta la prosperità temporale in cui sperava la persona religiosa secondo le promesse di Dio per lei, la sua famiglia e il suo paese. Sperava inoltre in doni spirituali e morali, e nella venuta del Messia e del suo regno”.
Un testo protestante, il Dictionnaire Encyclopédique de la Bible, lo conferma dicendo: “Le speranze esposte nell’Antico Testamento si sviluppano gradualmente. Cominciano con benedizioni terrene, restaurazione politica, reinsediamento degli abitanti. . . . Quella speranza si sviluppò fino a diventare universale. Geova è il Signore del mondo. . . . Verrà il ‘Servo dell’Eterno’; con la sua sofferenza e umiliazione salverà il suo popolo. Secondo Isaia 42:1-4 il mondo spererà nella sua parola. Ci saranno quindi la gloria del Servo dell’Eterno, l’èra messianica e un’umanità rigenerata”.
Questa speranza terrena degli ebrei è chiaramente riassunta nella Jewish Encyclopedia: “. . . i Profeti svilupparono la speranza di un ideale futuro messianico mediante il regno di un figlio della casa di Davide, un’età d’oro di paradisiaca beatitudine . . . Si sarebbe realizzato sotto forma di un mondo di pace e armonia perfette fra tutte le creature, lo stato angelico che l’uomo aveva prima di peccare (Isa. xi. 1-10, lxv. 17-25: ‘nuovi cieli e nuova terra’). . . . ‘la conversione di tutte le creature fino a formare un’unica schiera dedita a fare la volontà di Dio’: ecco l’obiettivo principale della speranza messianica d’Israele; l’eliminazione del ‘regno della violenza’ deve però precedere l’istituzione del regno di Dio. . . . L’anno persiano-babilonese di dodici millenni, comunque, fu trasformato dall’escatologia [l’indagine sugli stadi finali dell’uomo e del mondo] ebraica in una settimana di sette millenni, corrispondente alla settimana della Creazione, essendosi pensato, in base al passo ‘Mille anni ai tuoi occhi sono come ieri’ (Sal. xc. 5 [4]), che l’attuale mondo di dure fatiche (‘‘olam ha-zeh’) sarebbe stato seguito da un millennio sabatico, ‘il mondo avvenire’ (‘‘olam ha-bà’ . . .)”. — Vol. 5, pagine 209-211.
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