Mille anni di storia cinese alle Scuderie del Quirinale

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vanni-merlin
00domenica 24 settembre 2006 11:17
Mille anni di storia cinese alle Scuderie del Quirinale

di Celestina Dominelli


Un millennio di storia e arte cinese racchiuso in oltre trecento reperti provenienti dal lontano Oriente: un lungo percorso che si snoda dalla dinastia Zhou (1045-221 a.C.) al Primo Impero (221 a.C.-23 d.C.) e che approda alle Scuderie del Quirinale, dal 22 settembre al 28 gennaio 2007, per la mostra “Cina, nascita di un impero”.
L’esposizione, curata da Lionello Panciotti e Maurizio Scarpari, conduce i visitatori alla scoperta dell’ultima dinastia preimperiale, quella degli Zhou, capace di imporre la propria influenza su una area molto vasta. Che, dai confini occidentali dello Shaanxi, si estende alle regioni costiere dello Shandong e, più a nord, all’area di Pechino. Popolazioni, culture e consuetudini diverse che avvieranno un difficile processo di integrazione giunto a compimento nel 221 a.C., con il primo Primo Augusto Imperatore Qin Shi Huangdi.
Dieci secoli rivisitati attraverso reperti di grande raffinatezza e impatto, raccolti da tredici musei cinesi, che per la prima volta hanno consentito a simili capolavori di oltrepassare i confini nazionali. Particolarmente ricca la collezione di bronzi imperiali, tra i quali si segnalano quelli provenienti da Zhuangbai che sono parte di un tesoro di 103 vasi rituali, riconducibili a cinque generazioni di una potente famiglia aristocratica Zhou e rinvenuti in un deposito del 771 a.C.
Muovendosi lungo l’originale allestimento, preparato dal regista Luca Ronconi e dalla scenografa Margherita Pani, è possibile ammirare anche le lacche e i bronzi rituali racchiusi nella tomba del marchese Yi Di Zeng, il cui corredo funerario comprende oltre 15 mila reperti ed è stato scoperto nel 433 a.C. a Leigudun.
Al centro della rassegna i soldati di terracotta del primo Imperatore, uno dei simboli più noti della Cina antica insieme alla Grande Muraglia. Migliaia di guerrieri, cavalli, carri di combattimento, tutti a grandezza naturale e tra loro diversi, che sono stati recuperati in differenti fosse attorno al mausoleo di Lintong, nelle vicinanze della capitale imperiale. Che restituisce ai visitatori anche una veste funeraria di giada bianca costituita da oltre 4 mila tessere di forma variabile, prerogativa dell’imperatore e dei nobili di rango più elevato. Fin dal neolitico alla giada erano associati poteri sovrannaturali. Nel primo periodo imperiale essa divenne anche simbolo di immortalità e così all’antica pratica di ornare la salma con oggetti di giada si affiancò la consuetudine di confezionare veri e propri abiti con i quali vestire il defunto. Una miriade di tessere cucite, sulla sommità della nuca, attorno a un disco di giada dotato di un minuscolo foro centrale che avrebbe consentito all’anima di staccarsi definitivamente dal corpo.

“Cina. Nascita di un impero”
Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio – Roma
Dal 22 settembre al 28 gennaio 2007
Organizzazione: MondoMostre e Azienda Speciale Palaexpo
Orari: da domenica a giovedì 10.00-20.00; venerdì e sabato 10.00-22.30
Info: tel. 0639967500 – www.mondomostre.it; www.scuderiequirinale.it



da: www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=21.0.2055556726&chId=30&artType=Articolo&DocRulesVie...

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