Mike Hailwood

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Ilsimo72
00giovedì 23 dicembre 2010 18:02
Tratto da Wikipedia...

Stanley Michael Bailey Hailwood (Great Milton, 2 aprile 1940 – Birmingham, 23 marzo 1981) è stato un pilota motociclistico e pilota automobilistico britannico. Soprannominato "Mike the Bike" per la sua innata predisposizione alla guida di motoveicoli è annoverato tra i più grandi campioni del motociclismo sportivo di tutti i tempi.

Successivamente è passato alle quattro ruote disputando 49 Gran Premi in Formula 1, diventando uno dei pochi uomini in grado di competere nelle serie maggiori sia su motoveicoli che su autoveicoli.

Figlio di Stan Hailwood, il più importante commerciante inglese di motociclette dell'epoca, imparò a guidare in un campo di 8 acri vicino a casa e tracciò una pista ovale causata dal continuo girare.

Frequentò il Pangbourne College, ma lo lasciò presto e lavorò per breve tempo nell'azienda di famiglia prima che suo padre lo mandasse a lavorare presso la Triumph Motorcycles. Sposò Pauline Barbara Nash l'11 giugno del 1975, che gli diede un figlio e una figlia.

Morì, pochi giorni prima di compiere il quarantunesimo anno di età, in un incidente stradale che coinvolse la sua autovettura ed un camion che aveva effettuato una inversione ad U irregolare. Nel sinistro perse la vita anche sua figlia Michelle che viaggiava con lui, mentre suo figlio David, pure a bordo, sopravvisse alle ferite.

Al suo attivo 76 vittorie in motomondiale che lo collocano ai primissimi posti nella classifica dei piloti più vittoriosi. Vinse 9 titoli mondiali: 4 nella classe 500cc, 2 nella 350cc e 3 nella 250cc.


Carriera motociclistica
Hailwood corse la sua prima gara il 22 aprile 1957, a Oulton Park, in sella ad una MV Agusta 125 Monoalbero Corsa. Appena 17enne, si piazzò all'11º posto, ma cominciò presto a vincere. Cosi' nel 1961, Hailwood iniziò a correre per una poco conosciuta casa giapponese, la Honda. Correndo con una Honda quadricilindrica a quattro tempi da 250 cc, Hailwood vinse il mondiale 250 cc del 1961. L'anno successivo, Hailwood si legò alla MV Agusta e divenne il primo motociclista a vincere 4 campionati consecutivi del mondiale 500 cc. Dopo questi successi con la MV Agusta, Hailwood tornò alla Honda e vinse 4 titoli mondiali nel 1966 e nel 1967 nelle categorie 250 cc e 350 cc.

Ma Hailwood è forse più noto per le sue prestazioni al rinomato Tourist Trophy dell'Isola di Man. Dal 1967 ha trionfato 14 volte sul circuito del Mountain, considerata la gara motociclistica più celebre e pericolosa del mondo, dove ingaggiò epiche sfide con l'acerrimo rivale Giacomo Agostini, scrivendo tra le più belle pagine nella storia del motociclismo sportivo.

Nel 1968 la Honda si ritirò dai Grand Prix, ma pagò Hailwood per rimanere in aspettativa nell'attesa che la Honda ritornasse alle corse. Ma Hailwood non tornò più alle gare motociclistiche a tempo pieno, avendo scelto di proseguire la sua carriera sportiva nell'automobilismo, fino al 1978, quando tornò al Tourist Trophy. Vinse la TT F1 in sella ad una Ducati e si ripeté nel 1979 vincendo il Senior TT con una Suzuki.

Carriera automobilistica
La carriera di Hailwood sulle quattro ruote non ebbe gli stessi successi di quella motociclistica, ma fu comunque caratterizzata da alcuni risultati di tutto rilievo. Oltre alla Formula 1, la sua attività cominciò con le formule minori, dove vinse il Titolo Europeo di Formula 2 nel 1972, e si estese alle gare di vetture sport, ottenendo un podio alla 24 Ore di Le Mans. Disputò 50 Gran Premi nella massima serie, a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna del 1963. La sua carriera automobilistica terminò in seguito alle ferite riportate in un incidente sul circuito del Nürburgring, al Gran Premio di Germania del 1974. Negli anni sessanta la sua partecipazione fu sporadica, tranne un impegno continuato nel 1964, ma fu a partire dalla fine della stagione 1971 che cominciò la partecipazione in pianta stabile, con la Surtees. Nel 1972, sempre con la Surtees, ottenne il secondo posto al Gran Premio d'Italia, che rimase il suo miglior risultato in carriera, e giunse ottavo in campionato. Dopo un 1973 avaro di risultati, passò alla McLaren per il 1974, andando a punti quattro volte, compreso un podio, fino al momento dell'incidente che lo costrinse al ritiro.

Il momento probabilmente più significativo della sua carriera automobilistica rimase comunque legato ad un incidente: nel corso del Gran Premio del Sud Africa 1973, entrò in collisione con Clay Regazzoni, e le due vetture finirono fuori pista, incendiandosi. Mentre Hailwood riuscì ad uscire dalla sua vettura, Regazzoni rimase all'interno della propria, svenuto e bloccato dalle cinture. Il pilota inglese quindi tornò tra i rottami incendiati per liberare il collega dalle cinture di sicurezza e portarlo al sicuro fuori dalla vettura. Per il coraggio dimostrato, gli venne attribuita la medaglia di Re Giorgio, la seconda più importante decorazione al valore civile del Regno Unito e del Commonwealth.



thebigone67
00giovedì 23 dicembre 2010 18:20
Grande Mike e grazie Simone per questo bellissimo post [SM=g1648770]
Il casco che uso di più e quello a cui sono più affezionato è la replica di Nolan del casco di Mike,bello,leggero e zero problemi [SM=x420718]




Ilsimo72
00venerdì 24 dicembre 2010 10:23
[SM=g1648770] [SM=g1648770] [SM=g1648770]

Grazie Carmelo e complimenti per il casco...fantastico!!! [SM=x420718]

barrysheene
00venerdì 24 dicembre 2010 11:07

Ha corso 152 GP, vincendone 76 e facendo 112 podi, una percentuale di vittorie di oltre il 48%, cioé ha praticamente vinto una gara su due, e di podi del 71%, cioé si é piazzato sul podio 2 volte su 3.
Al TT dell'Isola di Man ha corso 12 volte in diverse categorie, vincendo 14 volte, con 19 podi.

Leggendario il suo ritorno al TT a 38 anni dopo 11 anni fuori dalle corse in moto. Nel TT si conferma campione della classe Senior, la regina.

Curioso il destino: correre in 12 TT per poi morire in un banalissimo incidente d'auto a 40 anni.........

Famosi i suoi duelli con Agostini, particolarmente questo del 67. A vederli a confronto con quelli di oggi, sembra vadano a spasso (anche se parliamo sempre di giri medi a oltre 170 km/h in un circuito cittadino!), ma per quei tempi era il massimo dello sport




superbalcons
00venerdì 24 dicembre 2010 17:23
Mike è stato uno dei miei idoli [SM=x420708] , un talento naturale ed un mago della guida istintiva. Mi raccontava il suo capo meccanico alla MV ,Arturo Magni, che non si lamentava mai della moto ed andava fortissimo chiedendo pochissime modifiche ! [SM=x420718] Anto
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