Migliaia di dati personali rubati da Monster.com
BOSTON
Monster.com, popolare sito statunitense di collocamento, ha aspettato cinque giorni prima di informare i suoi utenti di una falla nella sicurezza interna del sito che ha permesso il furto di informazioni confidenziali riguardanti circa 1,3 milioni di persone, secondo quanto dichiarato a Reuters ieri da uno dei manager dell'azienda. Degli hackers sono riusciti a penetrare nell'archivio di curriculum del sito statunitense usando delle parole d'ordine che, secondo Monster Worldwide, erano state rubate ad alcuni utenti del suo sito.
In un'intervista telefonica, Patrick Manzo, vice presidente della sezione antifrodi di Monster, ha detto che i ladri hanno utilizzato due server di una azienda basata in Ucraina e una serie di Pc di utenti privati che erano stati infettati con un software noto come Infostealer.Monstres, che permetteva ai criminali di controllarli a distanza all'insaputa dei proprietari. Monster.com ha saputo di essere stata attaccata il 17 agosto, quando l'azienda di sicurezza Symantec glielo ha comunicato.
Secondo Manzo le informazioni rubate sarebbero nomi, indirizzi, numeri di telefono e indirizzi email e che nessun dato su conti bancari era stato caricato. L'idea dei pirati sarebbe stata quella di sfruttare questi dati per dare credibilità a delle mail da inviare ai vari utenti fingendo di essere datori di lavoro in cerca di impiegati e chiedendo a gente interessata al lavoro di fornire altri dati più compromettenti, come i numeri dei conti bancari.
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