Michel Houellebecq, “ Piattaforma”

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soffio68
00venerdì 10 novembre 2006 02:01
Michel Houellebecq, “ Piattaforma”


La prima cosa che faccio quando mi viene consigliato un libro è quella di ricercarne la recensione, e trovai queste righe che non promettevano nulla di buono:

“…l’impatto col romanzo “Piattaforma”, per chi non ha mai letto l’Autore, può essere bruciante e determinare un allontanamento senza riserve. L’autobiografia evidente che Houellebecq prosegue indisturbato anche in questo lavoro è strutturata in effetti senza il travolgente ciclone di irrazionale emotività che connotava “Estensione del dominio della lotta” e “Le particelle elementari”. I due lavori citati in effetti, capolavori nel genere anti e antagonista sulla scia di Louis Ferdinand Céline, evidenziavano una densità di idee e una scenografia di pensieri violenti e romantici insieme, così sfacciata, che ogni altra considerazione veniva assorbita…”


Mi sono dovuta ricredere.
Protagonisti grigi, che non trovano il loro senso in una Francia che non comprendono e in cui non si riconoscono. Disillusione cronica di un quarantenne pensoso
Una lussuriosa passeggiata sui fallimenti e sulle rivincite.
Vengono trattati, in modo duro, amaro e estremamente cinico, temi come il turismo sessuale, il razzismo, il vuoto esistenziale, il consumismo, la decadenza, l’amore, la morte, il sesso come piacere ma anche come ragione di vita, la libertà e la schiavitù fisica e psicologica; tutto questo rispecchia la nostra società contemporanea; ecco allora attorno aprirsi un vuoto totale, un senso di nulla denso e invadente che pervade lo spazio e il tempo, e lascia sopravvivere solo un cinismo estremo e disperato. Nessuno spazio alle emozioni, il mondo è inquadrato in una visione totalmente razionale e senza soluzioni né prospettive. La vita, l'esistere in sé, non ha alcun tipo di significato.
Solo il sesso, e questo è l'altro fortissimo elemento caratterizzante, sembra poter emanare qualche raggio luminoso nel grigio globale. L'autore non lo dice, ma è facile capirne il ruolo. Attraverso il sesso l'uomo perde temporaneamente il completo controllo cerebrale su di sé, e sulle proprie sensazioni. L'unica possibile via di fuga, pochi istanti di piacere primordiale per dare senso a esistenze vuote di significato. Ma, totalmente fine a sé stessa, questa via di fuga si rivela ben presto nient'altro che un vicolo cieco.
Abile e arguta idea, quella di affrontare tematiche tanto forti e difficili, orchestrando al contempo una romantica e forte storia d’amore in sottofondo.
E il cinico e rassegnato burocrate riesce a trovare in lei, nell'amore che ,mai citato. li lega, nella reciproca gioia del procurarsi piacere a vicenda, una ragione nel vivere, una fonte di mai sperata speranza.

"...potevo sopravvivere grazie a una donna, una donna da amare e rendere felice..."

L’autore con questo libro non si limita a teorizzare la vacuità assoluta della vita, in un impeto di sadica crudeltà concede al suo personaggio di assaggiare la gioia completa dell'amore, solo per poter poi farlo precipitare, un tremendo ritorno alla condizione ex-ante, un passo indietro terribile e violento, uno shock impossibile da assorbire per l'anima che coinvolta e illusa dall'amore e dalla speranza allenta le difese nell'aprirsi all'altro.
Sconvolgente da leggere, è impossibile rimanergli indifferenti; qualsiasi dubbio esistenziale ne esce amplificato e ingigantito nelle sue conseguenze, e ancora più sconvolgente è l'accorgersi dei tanti, troppi, punti in comune tra la propria vita e il cupo mondo descritto.
Unica nota dolente sono le descrizioni quasi logorroiche dei particolari che spesso risultano noiose






flora2
00venerdì 10 novembre 2006 13:49
mi hai incuru

flora2
00venerdì 10 novembre 2006 13:56
mi hai incuriosita
Io, a differenza, di te non leggo mai le recensioni e pochi sono i libri letti consigliati da qualcuno.
Il mio approccio al libro dve essere totalmente a mia misura, senza preconcetti, senza alcuna idea trasmessa da altri.
Leggendo quello che hai scritto, mi è venuta curiosità e appena finirò quello che ho in corso, probabilmente farò una capatina in libreria per trovare il tuo.
Ne ho uno consigliatomi da Daniele, è lì sul comodino da mesi ormai, lui era entusiasta, io molto molto scettica e sta facendo le ragnatele, qualcosa mi allontana, ma non so dire esattamente. vedremo in seguito....
Ti saprò dire più in là della tua "Piattaforma".
Caleidos
00venerdì 10 novembre 2006 14:59
Ho letto un libro...
***

Bene bene son contento di vedere qualche recensione su questa nostra rubrica! A tutti coloro che leggono molto un invito a trascrivere le loro impressioni, a volte un piccolo consiglio aiuta a prendere una decisione, incuriosisce, è questo il vero scopo di questo spazio dedicato ai libri letti.


Grazie a tutti


Caleidos [SM=g27822]
soffio68
00martedì 14 novembre 2006 00:07
Flora di solito nemmeno io mi lascio consigliare, ma questo libro mi ha colpito molto, non tanto per la trama in se per stessa, in fondo è un libro molto leggero e scorre senza troppo impegno, ma quanto per la trama psicologica e per i tanti spunti di riflessione che spaziano tr rapporti interpersonali, sconfitte personali e temi sociali.
Mi farai sapere magari se avrai modo di leggere…
Una carezza a te ,Dany e la piccola…

Cal in questi ultimi mesi ho preso molto tempo per me e per le cose che amo fare e tra queste il leggere ho divorato libri e nel tempo metterò recensioni e impressioni

Un bacio

Caleidos
00martedì 14 novembre 2006 21:18
Recensioni ed impressioni

****

Grazie Katy c'è proprio bisogno di una curatrice ed animatrice di questa sezione!



Cal [SM=g27822]

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