Ohhh insomma … che vuol dire che mi trovi saggio? … io faccio il gretto cinico e guarda che mi tocca sentire ….
Intanto – preso atto che “l’altro posto” sta diventando la posta del cuore – ti consiglio di leggere i topic predenti su argomenti simili, tipo
“sfogo esiste l’amore eterno?” ci sono interventi interessanti che vanno colti. ( a proposito: Zahira ma dove caz… sei finita?)
Capisco pure che spesso – su queste questioni – ogni persona che le vive si senta particolare, ritiene che la propria condizione sia unica e tutto quello che si scrive degli altri non viene mai preso in considerazione per se stessi. Errore !!!
Poi più nel merito devo dirti che la domanda più interessante la fai nel secondo post che hai inviato: “
si, ma perchè ho bisogno di qualche emozione??”
Secondo ti stai facendo la domanda giusta. Davvero !! lavoraci !!! come ti suggerisce anche Linda. Ma rimani esattamente nel lessico della tua domanda “
si, ma perchè ho bisogno di qualche emozione??”
Io credo che emozionarsi sia un bisogno fisiologico come la necessità di bere. E vanno bene tutte le emozioni per dissetarsi, c’è da capire perché però “quelle” emozioni ci smuovono di più. Non c’è ovviamente una risposta completa perché ci sono miriadi di dinamiche che ci orientano, da quelle più nobili: considerazione, affetto, riconoscimento come donna (quanto ci siete cresciute con questo input?) a quelle più ludiche: intrigo, avventura, curiosità ecc…
Secondo me capire – faccio un esempio – che la gentilezza con cui si è espresso la prima volta ti ha colpito, ti deve far pensare a che aspettativa hai. Perché probabilmente – e qui viene fuori l’antiromantico che sono – di lui a te ne frega nulla, ma è l’icona di un desiderio inespresso. Ha materializzato un fantasma di desiderio, magari un sanissimo desiderio. Ma per le oscure dinamiche della mente si condensa su questa persona. Tra l’altro queste questioni hanno una loro forza emozionale proprio perché si giocano sul filo del meccanismo conferme/sconferme, un perverso meccanismo che le autoalimenta e ci fa perdere il senso delle proporzioni.
Ci capita quindi di sovrapporre, confondere, il nostro bisogno con l’oggetto che lo soddisfa. Capisco che può essere sovraumano, ma lo sforzo di analizzarli separatamente aiuta, e magari scopri cosa stai cercando veramente.
Ecco l’ho fatto … chiusura da vecchio saggio. Ma se mi metto a dare consigli cinici divento volgare….