Mi serve un parere esterno gentilmente su come migliorare questa poesia!?

vincenzo(98)
giovedì 28 settembre 2017 18:17
Mi serve un parere esterno gentilmente su come migliorare questa poesia!?
La vorrei far leggere ad una persona molto importante per me solo che non sono sicuro che vada bene,ho scritto un sonetto utilizzando però un tema diverso da quello dell'amore

Cerchiamo di essere sempre felici
credendo che sia un mondo perfetto,
son solo pensieri abbindolatrici
di un nostro teorema imperfetto

Lasciano travagliate cicatrici,
e siamo schiavi del nostro intelletto,
fantasia dagli esiti critici
rendono gli animi un triste deserto

Se la si insegue non si fa trovare,
arriva da sola con un magico telo
liberandoci da una dura angoscia

come dopo la tempesta compare
il sole che torna a splendere in cielo
e asciuga le lacrime della pioggia
fabella
giovedì 28 settembre 2017 19:36
Re: Mi serve un parere esterno gentilmente su come migliorare questa poesia!?
vincenzo(98), 28/09/2017 18.17:

La vorrei far leggere ad una persona molto importante per me solo che non sono sicuro che vada bene,ho scritto un sonetto utilizzando però un tema diverso da quello dell'amore

Cerchiamo di essere sempre felici A
credendo che sia un mondo perfetto B
son solo pensieri abbindolatrici A
di un nostro teorema imperfetto B

Lasciano travagliate cicatrici A
e siamo schiavi del nostro intelletto B
fantasia dagli esiti critici A
rendono gli animi un triste deserto B

Se la si insegue non si fa trovare C
arriva da sola con un magico telo D
liberandoci da una dura angoscia E

come dopo la tempesta compare C
il sole che torna a splendere in cielo D
e asciuga le lacrime della pioggia E




ciao Vincenzo! sono ben felice di darti il mio parere esterno e un successivo aiuto, se me lo permetterai.

diciamo allora che leggo la volontà di scrivere un sonetto con questo schema ABAB ABAB CDE CDE
nelle rime ci sono due errori che vado a grassettare:

cicatrici e critici non fanno rima, perché la prima è piana e la seconda è sdrucciola;

intelletto/deserto e angoscia/pioggia fanno ancor meno rima [SM=g2829698]

passiamo alla metrica, vedo di rintracciare gli endecasillabi uguali fra loro:
vincenzo(98), 28/09/2017 18.17:



Cerchiamo di essere sempre felici
credendo che sia un mondo perfetto
son solo pensieri abbindolatrici
di un nostro teorema imperfetto (9 sillabe)

Lasciano travagliate cicatrici
e siamo schiavi del nostro intelletto
fantasia dagli esiti critici (9 sillabe per via della sdrucciola)
rendono gli animi un triste desertobene la metrica, ma non ci siamo con la rima

Se la si insegue non si fa trovare (10 sillabe)
arriva da sola con un magico telo (13 sillabe)
liberandoci da una dura angoscia

come dopo la tempesta compare (endecasillabo, ma non ci siamo con gli accenti)
il sole che torna a splendere in cielo
e asciuga le lacrime della pioggia (12 sillabe)




insomma potrei avere fatto anch'io qualche errore di conteggio, ma fidati, non ci siamo. qui la lettura non avrebbe la musicalità tipica del sonetto. quindi anche un ascoltatore poco navigato in poesia la sentirebbe un po' stonata. ricorda che uno che scrive un sonetto deve sapere scrivere musica.

concludendo, se ho ben capito tu sei qui solo per avere una mano. se hai tempo fino a tarda sera ti metterò una versione musicalissima e correttissima, con la quale farai un "figurone". naturalmente rispettando il più possibile il significato dei tuoi versi.


a dopo [SM=g8335]
garofano a.
giovedì 28 settembre 2017 19:41
Ad una prima lettura, secondo me ci sono tanti ,anzi troppi aggettivi
ma io di sonetti non me ne intendo, aspetta Daniela che sono sicuro
ti saprà dare più consigli.


Ad ogni modo benvenuto nel nostro forum.

Ciao Pino

Distratto_2
giovedì 28 settembre 2017 19:49
Pensieri è plurale maschile. L'aggettivo va accordato. Abbindolatrici mi sembra un femminile plurale.
vincenzo(98)
giovedì 28 settembre 2017 20:07
Salve a tutti,ci ringrazio dei consigli e mi scuso per la breve risposta,solo che in questo momemto sono di fretta,scrivo poesie,questa purtroppo l'ho fatta senza metterci molto impegno per via del fatto cge non ho molto tempo;dicevo che scrivo poesie,ma sono uma frana o comunque non una cima e per questo chiedo aiuto a gente più esperta di me :)
vincenzo(98)
giovedì 28 settembre 2017 20:19
Se avreste tempo ne avrei anche un altra in questa ci ho messo più attenzione e tempo

Sento,dentro il mio cuore,un fuoco ardere
brucia intensamente senza far sosta
non vi è acqua che lo possa spegnere
ne un soffio di vento che lo sposta

Io vedo questa rossa fiamma emergere
incendia la desolazione imposta
dalla realtà che mi vuol far cedere,
colpirmi con un ultima batosta

Simboleggia una robusta speranza,
una valida accompagnatrice
in un futuro pieno di piaceri

e ora che dal male sono a distanza
resuscito come araba fenice
dalle mie veterane ceneri
Distratto_2
giovedì 28 settembre 2017 20:34
Si... ci vuole tempo.... Ma leggi le risposte altrimenti ce ne vorrà molto di più
vincenzo(98)
giovedì 28 settembre 2017 20:40
Le ho già lette,Fabella mi ha fatto notare gli errori sia sulle rime (deserto/inteletto e angoscia/pioggia,ecc..) e sia su errori metrici nei versi,inoltre questa l'avevo gia scritta tempo fa al contrario della prima che ho postato la quale scritta ieri .
fabella
giovedì 28 settembre 2017 21:11

ecco, te l'ho aggiustata così, ma mi risulta qualcosa di incomprensibile. prima leggi, poi ti dico...

Cerchiamo sempre d’essere felici
credendo che ci sia un mondo perfetto
sono solo teorie abbindolatrici
il frutto di un teorema assai imperfetto

Lasciano travagliate cicatrici
e siamo schiavi del nostro intelletto
di quella fantasia che maledici
che fa deserto l’animo più eletto

Se la s’insegue non si manifesta
arriva sola col magico velo
libera dall’angoscia che ci alloggia

compare come dopo la tempesta
il sole quando torna alto nel cielo
asciugando le lacrime di pioggia


cioè, non capisco chi si insegue? la fantasia. e se è davvero lei, come mai nella prima terzina ha gli esiti critici che rendono gli animi tristi?


vincenzo(98), 28/09/2017 18.17:





Lasciano travagliate cicatrici,
e siamo schiavi del nostro intelletto,
fantasia dagli esiti critici
rendono gli animi un triste deserto

Se la si insegue (la fantasia) non si fa trovare,
arriva da sola con un magico telo
liberandoci da una dura angoscia




hai giocato sul cambiamento di rotta della fantasia... o io ho travisato tutto [SM=g10324] [SM=g10324]

dimmi, dimmi
[SM=g8265]
fabella
giovedì 28 settembre 2017 21:13

rimatori... aiutatemi su questo verso [SM=g8154]

il frutto di un teorema imperfetto


il frutto di un teorema assai imperfetto [SM=g10324] [SM=g10324] [SM=g10324] [SM=g10324]

ho messo assai, ma ditemi se avete di meglio [SM=g8335]








vincenzo(98)
giovedì 28 settembre 2017 21:19
No sul verso "Se arriva da sola...."mi rifeverivo alla SPERANZA,infatti il mediocre sonetto che ho fatto era appunto un contrasto tra pensieri fantasiosi che risultano nella realtà critici,ma che tramite la speranza riusciamo comunque ad andare avanti nonostante l'amara realta'
fabella
giovedì 28 settembre 2017 21:26

quindi bisogna dirlo, visto che la speranza non l'hai nemmeno menzionata... oh no?


Cerchiamo sempre d’essere felici
credendo che ci sia un mondo perfetto
sono solo teorie abbindolatrici
il frutto di un teorema assai imperfetto

Lasciano travagliate cicatrici
e siamo schiavi del nostro intelletto
di quella fantasia che maledici
che fa deserto l’animo più eletto

Ma la speranza non si manifesta
arriva sola col magico velo
libera dall’angoscia che ci alloggia

compare come dopo la tempesta
il sole quando torna alto nel cielo
asciugando le lacrime di pioggia
vincenzo(98)
giovedì 28 settembre 2017 21:37
Si ho fatto un'altra ingenuità.Ti ringrazio questa tua versione mi piace molto,finalmemte posso mostraglierla c'erano troppe cose che non andavano,mi piace scrivere,ma non sono capace,ti rigrazio ancora :)
fabella
giovedì 28 settembre 2017 21:44
Ma figurati. Quando hai bisogno, io sono qui.
Ciao, ciao [SM=x2823269]
vincenzo(98)
giovedì 28 settembre 2017 21:50
Beh ci sarebbe quella succesdiva che avevo posta qualche ora fa aspetta che te l'ha reposto ..

Sento,dentro il mio cuore,un fuoco ardere
brucia intensamente senza far sosta
non vi è acqua che lo possa spegnere
ne un soffio di vento che lo sposta

Io vedo questa rossa fiamma emergere
incendia la desolazione imposta
dalla realtà che mi vuol far cedere,
colpirmi con un ultima batosta

Simboleggia una robusta speranza,
una valida accompagnatrice
in un futuro pieno di piaceri

e ora che dal male sono a distanza
resuscito come araba fenice
dalle mie veterane ceneri


in questa ci ho messo più attenzione,ma al siti avrò sbagliato qualcosa,quando hai tempo per favore potresti darmi un parere o degli aggiustamemti anche in questa,grazie.
[SM=x2823269] [SM=x2823269]
Versolibero
giovedì 28 settembre 2017 23:03
Ciao, Vincenzo.
Scrivere un sonetto non è cosa semplice: dovresti prima imparare bene la metrica e in particolare gli endecasillabi; solo così potrai accostare le rime giuste e far cadere gli accenti tonici su determinate sillabe per un risultato armonico nell'insieme.

In questa strofa:

Lasciano travagliate cicatrici,
e siamo schiavi del nostro intelletto,
fantasia dagli esiti critici
rendono gli animi un triste deserto

il 1° e il 4° verso, sebbene il primo accento cada sulla prima sillaba (in genere è sulla seconda o sulla quarta) sono di undici sillabe metriche;
anche il 2° verso è di undici sillabe.
Non così il terzo verso:

fan/ta/sia/da/gli_e/si/ti/cri/ti/ci

poiché l'ultima parola è sdrucciola (quindi con l'accento tonico sulla terzultima sillaba), l'ultima sillaba (ci) non viene conteggiata: ai fini ritmici, è come se leggessimo "crìti", quindi la desinenza è "iti", che non fa rima con "ici" di cicatrìci.



P.S.

Scusami la curiosità: ricordo un certo Vincenzo molto giovane a cui piaceva scrivere poesie e che avevo incrociato su PoesiaxCaso, anni fa... per caso sei lo stesso Autore?
(Ricordo che mi colpì la sua sensibilità e la freschezza dell'ispirazione, anche se era ai primi tentativi...)

Comunque Benvenuto.
vincenzo(98)
giovedì 28 settembre 2017 23:20
Salve Versolibero,inanzitutto ti ringrazio sia della lettura e sia della correzione,sulla metrica del sonetto sapevo che devono essere utilizzati versi endecassilabi,però qui ho fatto un disastro sia perché non ci ho impiegato sufficiente attenzione sia perché sono una frana nello scriver seppur sia uno dei miei hobby,ne ho fatto un'altra che ho postato dopo quella dove tu e Fabella gentilmente mi avete presentato le lacune,mi farebbe piacere se anche nell'altra potreste dare una visionata :).

No,non sono io quel Vincenzo,però mi fa piacere che ragazzi come me si cimentano nello scrivere,per quanto mi riguarda può solo far bene,purtroppo sul lato tecnico a me viene un po' difficile xD
fabella
venerdì 29 settembre 2017 13:14
Re:
vincenzo(98), 28/09/2017 21.50:

Beh ci sarebbe quella successiva che avevo posta qualche ora fa aspetta che te l'ha reposto ..

Sento,dentro il mio cuore,un fuoco ardere
brucia intensamente senza far sosta
non vi è acqua che lo possa spegnere
ne un soffio di vento che lo sposta

Io vedo questa rossa fiamma emergere
incendia la desolazione imposta
dalla realtà che mi vuol far cedere,
colpirmi con un ultima batosta

Simboleggia una robusta speranza,
una valida accompagnatrice
in un futuro pieno di piaceri

e ora che dal male sono a distanza
resuscito come araba fenice
dalle mie veterane ceneri


in questa ci ho messo più attenzione,ma al solito avrò sbagliato qualcosa,quando hai tempo per favore potresti darmi un parere o degli aggiustamemti anche in questa,grazie.
[SM=x2823269] [SM=x2823269]



ma sei un bel distrattoù_n anche tu.... insomma [SM=g8113]

comunque le darò una revisionata volentieri, quando posso... queste cose mi rilassano molto [SM=g8335]

fabella
venerdì 29 settembre 2017 14:10

Io sento dentro il cuore un fuoco esplodere
che brucia intensamente senza sosta
nemmeno l’acqua che lo possa spegnere
non un soffio di vento che lo sposta

e vedo questa rossa fiamma emergere
incendia la desolazione imposta
dalla realtà che mi vuole far cedere
colpirmi con un ultima batosta

Il simbolo è robusto di speranza
una valevole accompagnatrice
nel mio domani delle beatitudini

ma ora che dal mal sono a distanza
resuscito come araba fenice
ed alle ceneri offro gratitudini


eccola qua... in quattro e quattr'otto. supervisionate rimatori.

comunque, Vincenzo, a te il compito di dare motivazioni alle correzioni. e chiedere dove non ti è chiaro. per imparare ad usare più attenzione, naturalmente [SM=g8154]

mentre se ti basta così, ti ringrazio per la fiducia
[SM=x2823269]
vincenzo(98)
venerdì 29 settembre 2017 14:18
Ok ho capito meglio che lascio perdere di scrivere non ne sono in grado ahaha.

No,per me va bene anche questa ,solo nel leggerla ha un suono migliore :)
Emma.Tognini
venerdì 29 settembre 2017 15:05
Non ci capisco niente di metrica, di rime: no, no!
Sento più musicale la lettura con le correzioni, ma me piace come scrivi. Ho l'impressione che qui siamo in mani esperte. Non scoraggiarti. Credo sia vedendo tutto in una volta, che porta a pensare che non saremo mai capaci. Devi chiedere tu quello che vuoi, perché quello che passa è che sei venuto qui solo per una verifica e non per metterti d'impegno ad imparare. Scusami, ma sono sulla tua stessa barca e io vorrei imparare.
vincenzo(98)
venerdì 29 settembre 2017 16:07
No Emma figurati,la mia era una sorta di battuta non smetterò mai di scrivere a prescindere se ne sia capace o no,però allo stesso tempo devo riconoscere che ho tanto da imparare e non sono ancora (sempre riferito ad ora,poi in un futuro chissà)ancora in grado di fare una poesia quantomeno devente (metrica accettabile,rime,ecc...),io voglio sia imparare da gente più esperta di me (come Fabella e VersoLibero,ecc..)e sia volevo anche una "visionata" in entrambi i sonetti(a proposito Fabella gli ho fatto leggere le tue versioni e li sono molto piaciute quindi DOPPIO GRAZIE [SM=g8335] ).
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