Mezzo secolo d'Europa

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bentoribeiro
00venerdì 23 marzo 2007 16:19
Nella capitale si festeggiano i 50 anni dei Trattati di Roma. Domani a Berlino l'incontro dei leader europei.


Domenica prossima l’Europa festeggerà 50 anni. Mezzo secolo da quel 25 marzo del 1957, giorno in cui i rappresentati di sei paesi (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) sottoscrissero in Campidoglio i Trattati di Roma che riunivano i Trattati sulla Comunità europea e sulla Comunità europea dell’energia atomica, gettando così le basi di quel lungo percorso che ha traghettato l’Europa nel XXI secolo allargandola a 27 paesi membri.

Si chiudeva allora un capitolo della storia del vecchio continente, dilaniato da due guerre mondiali e da un ventennio di dittature, e si ponevano le basi di quel movimento di integrazione sovranazionale tra Stati sovrani e governi che ha portato prima alla Comunità Economica Europea e poi in un secondo tempo all’Unione Europea.

L’occasione di festeggiare oggi il compleanno d’Europa offre uno spunto di riflessione per trovare una forma di rilancio del progetto costituzionale. E’ quanto ha espresso oggi al Senato il Presidente del Consiglio Romano Prodi, durante l’intervento per le celebrazioni dei 50 anni dei Trattati di Roma affermando di voler “far ripartire il processo europeo sul serio. E farlo ripartire dal testo adottato qui a Roma nell'ottobre del 2004 e sottoscritto dai 25 stati membri”.

Alla cerimonia in Senato è intervenuto anche il presidente della Commissione Ue, il portoghese José Manuel Durao Barroso il quale, nel suo discorso, ha tracciato le linee guida per il futuro. “E' giunto per l'Europa il momento di servirsi del suo peso della sua determinazione sulla scena mondiale, di promuovere la diffusione della libertà e dello Stato di diritto, di sostenere le riforme politiche e la cooperazione con i nostri vicini, di lottare contro la povertà soprattutto in Africa, di porsi la sfida della lotta contro il cambiamento climatico e altre iniziative” ha affermato Barroso.

Sempre oggi il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inaugurerà nel salone dei corazzieri del Quirinale la mostra “I Capolavori dell’arte europea”, una selezione di 27 opere provenienti dai paesi membri dell'Unione.
Per festeggiare i 50 anni si svolgerà inoltre nella capitale fino a domani, il convegno “L’esperienza europea. 50 anni di costruzione dell’Europa 1957-2007”.

Domani e dopodomani invece i leader europei si riuniranno a Berlino per sottoscrivere una dichiarazione comune per commemorare mezzo secolo d’integrazione europea e al tempo stesso per illustrare i valori e le ambizioni dell’Europa di domani.

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23/03/2007
MaTheo!
00mercoledì 28 marzo 2007 18:22
nonostante tutti i problemi e le magagne resto europeista

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Z E B R A
00giovedì 29 marzo 2007 09:14
europa unita la più grande cazzata mai esistita!!!!


fatevi un giro a strasburgo...guardate se poi non vi passa la voglia di aver l'europa unita...


Zphera
00venerdì 30 marzo 2007 16:14
Europa, 50 motivi per amare una 50enne

1. In fondo, l'abbiamo tenuta a battesimo (Roma, 25 marzo 1957).

2. Basta guerre in Europa. Il più lungo periodo di pace da sempre. Basta questo a considerare la Comunità (poi Unione) Europea un successo. Ma passiamo pure agli altri 48 motivi.

3. Democrazia per 500 milioni di persone in 27 Paesi — anche quelli usciti dal comunismo. L'Europa occidentale ha fatto con l'Europa centro-orientale quello che l'America settentrionale non ha saputo fare con l'America centro-meridionale.
4. È vero, come dice Benedetto XVI, che «il cristianesimo ha contribuito a forgiare i valori europei». Lo sappiamo tutti, ma ci piace litigare su come presentare la faccenda.

5. L'Unione Europea è una superpotenza autocritica. Ha qualche insicurezza di troppo? A 50 anni è normale.

6. Paesi un tempo poveri come Portogallo, Grecia e Irlanda oggi stanno bene.

7. Paesi ancora poveri come Bulgaria e Romania domani staranno meglio.

8. Ci sentiamo a casa anche quando non siamo a casa.

9. Abbiamo in tasca lo stesso passaporto, e spesso possiamo farne a meno (spazio Shengen).

10. Per un weekend a Vienna, Valencia o Versailles non occorre cambiare soldi o telefono. Fidanzato, magari: ma quello non dipende dal Consiglio Europeo.

11. Gli europei non esistono? Una ragazza che conosco ha papà austriaco, mamma italiana, laurea in ingegneria a Londra, datore di lavoro francese e ufficio in Olanda.

12. Il più grande mercato interno del mondo. Se il consumatore è sveglio, ne approfitta.

13. «Nonostante la reputazione, da qualche anno l'Europa cresce più in fretta, e crea più posti di lavoro, dell'America» (sommario del servizio di copertina di Newsweek, settimanale americano).

14. L'Europa piace agli irlandesi perché insospettisce gli inglesi; consola i portoghesi perché scavalca gli spagnoli; soddisfa i polacchi perché tranquillizza i tedeschi; convince sloveni e ungheresi perché avvicina agli austriaci; entusiasma i baltici perché è rispettata dai russi. E piace — in fondo — a noi italiani perché ci protegge da noi stessi. Ovvero: senza la Ue, dove sarebbero la concorrenza e le nostre finanze pubbliche?

15. Burocrazia ragionevole (non credete alle leggende): nelle istituzioni europee lavorano 24mila dipendenti, poco più del doppio della Rai-Tv.

16. L'ambiente è tutelato. Se camminate lungo una bella spiaggia in Sardegna, fuori stagione, e vedete la scritta «Sito d'interesse comunitario», sappiatelo: senza quel cartello, probabilmente, lì ci sarebbe un residence (vuoto).

17. È vero: la politica agricola (Pac) costa troppo. Ma tutela le campagne. E poi siamo sicuri che l'autosufficienza alimentare sia una cattiva idea?

18. Molti inglesi — non tutti — hanno capito che l'Europa, in fondo, non è male (una lista simile a questa è apparsa su The Independent).

19. L'Europol non piace ai criminali. Quindi piace a noi.

20. Le squadre di calcio sono tutte Inter(nazionali).

21. Vent'anni fa (1987) è nato Erasmus, programma di scambio per giovani universitari (1,5 milioni di studenti, 2.200 atenei). I soldi meglio spesi dall'Unione Europea.

22. Dal 1992, i prodotti alimentari europei sono tracciabili (Igp) e protetti (Dop). Come dire: sappiamo quel che mangiamo.

23. Voli aerei a buon mercato. Per un coppia di Varese, un weekend a Varsavia costa meno di una cena in città.

24. Se dite che Bruxelles è una città noiosa (non lo è), immaginate cosa sarebbe senza la Ue.

25. Palazzo Berlaymont (sede storica della Commissione) è così brutto che è quasi bello.

26. Le lingue regionali e minoritarie sono protette (catalano, gaelico etc). Il bergamasco? No problem.

27. La pena di morte è incompatibile con l'appartenenza alla Ue. Niente da fare, senatore Calderoli.

28. Soldi alle regioni più povere. Basta ricordarsi di chiederli.

29. Se vuoi fare il chimico, il cameriere o l'infermiere in un'altra città europea nessuno può impedirtelo.

30. Puoi anche fare il contrabbandiere, volendo. Ma che gusto c'è, dal momento che le frontiere sono aperte e non c'è più nulla da contrabbandare?

31. Se ti rompi un dito al Pireo, a Porto, a Praga o a Pavia, e vai in ospedale, non ti cacciano via.

32. Due ore e 35 minuti da Londra a Parigi in treno. Se facciamo la Tav sulla Torino- Lione, ci andiamo pure noi.

33. Gli americani arrivano, girano, si divertono. E concludono che Italia, Francia e Germania, tutto sommato, offrono più del Nebraska e dei due Dakota.

34. Noi, Kyoto, l'abbiamo firmato.

35. Il Parlamento europeo potrebbe fare di più, è vero. Ma almeno controlla tutte le leggi europee.

36. La Corte di Giustizia non applica la
shari'ah.

37. La Costituzione Europea è stata affondata nel 2005. Ma stavolta l'accorciamo, non la chiamiamo «costituzione» e ce la facciamo.

38. Nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea c'è tutto quel che conta. Chi è d'accordo, è benvenuto. Altrimenti, stia a casa sua.

39. Si può comprare casa (quasi) dovunque. Dite che gli europei si buttano sulla Toscana e la Provenza, e la Transilvania è ancora poco richiesta? Calma, e occhio al mercato immobiliare del 2037.

40. L'aria delle nostre città deve ringraziare i motori Euro 4. Dite che comunque fa schifo? Beh, farebbe ancora più schifo.

41. Energie rinnovabili? Meglio tardi che mai (solo un Paese su 27 è un esportatore di energia).

42. Da Platone a Paul McCartney: è parecchio tempo che noi europei abbiamo buone idee.

43. Il cioccolato più buono, il vino migliore, l'unica pizza, la pasta più convincente, le berline più raffinate, le Formula Uno vincente, le motociclette più veloci, i cellulari più diffusi, i vestiti più fascinosi, i mobili più imitati: e l'elenco potrebbe continuare.

44. Molti, da questa parte della Manica, si esprimono in lingue diverse (sono 23 per 27 Paesi).

45. Tutti, da quella parte della Manica, cenano in ristoranti migliori.

46. I confronti: così sappiamo che in nessun Paese, salvo la Danimarca, l'elettricità costa più che da noi.

47. Meglio un welfare imperfetto che nessun welfare.

48. Non abbiamo un Presidente unico. Ma neanche George W. Bush.

49. Ci lamentiamo, ma l'81% degli europei si dichiara «molto» o «abbastanza soddisfatto» della propria vita.

50. L'Europa ha tre mesi meno di me. E le ragazze del 1957, in fondo, mi sono sempre piaciute.
Beppe Severgnini
25 marzo 2007 (corriere.it)


Voglio vivere così, col sole in fronte,
e felice canto, canto per me!

[Modificato da Zphera 30/03/2007 16.15]

fatimarossa
00venerdì 30 marzo 2007 22:21
Re:

Scritto da: Zphera 30/03/2007 16.14
Europa, 50 motivi per amare una 50enne....


Bello.mi piace molto, mi sento europeista come Theo; mi piacerebbe sapere da bolg... pardon da zebra, in maniera molto tranquilla, perchè lui è così negativo nei confronti dell'Europa Unita.


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