Metà dei cattolici praticanti inglesi vuole la Messa tradizionale

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S_Daniele
00giovedì 9 settembre 2010 18:36

Metà dei cattolici praticanti inglesi vuole la Messa tradizionale

Avevano fatto scalpore l'anno scorso i risultati del sondaggio Doxa che rivelava il desiderio del 40% dei praticanti regolari in Italia di poter frequentare ogni settimana la Messa tradizionale nelle proprie parrocchie. Ben più di quanto risultava da analoghe indagini in Francia e Germania.

Ebbene: un sondaggio commissionato da Paix Liturgique nel Regno Unito mostra risultati ancora più eccezionali: tra i praticani, il 43% la frequenterebbe ogni settimana, percentuale che sale al 66,4% (due terzi, cioè) considerando quelli che vi andrebbero almeno una volta al mese. La perfida Albione ci batte... Dio strabenedica gli Inglesi, dunque (quelli, almeno, che vorrebbero la Messa di San Pio V).

In fin dei conti, meritano il primo posto e potevamo aspettarcelo. Non tanto (o non soltanto) per il loro atavico e very british attaccamento alle tradizioni in genere, quanto perché nel cattolico britannico la Santa Messa di Sempre è necessariamente circondata da un alone di rispetto e devozione, cementati da secoli di sanguinosa repressione protestante, quando anche solo assistere ad una Messa (che coraggiosi preti clandestini celebravano, in rito tridentino, con assoluta segretezza) era crimine degno di morte.

Non a caso, furono i fedeli inglesi i primi ad ottenere qualcosa di concreto in favore della Tradizione, nel pieno della tempesta postconciliare. Nel 1971, un considerevole numero di personalità e intellettuali inglesi presentarono al Papa Paolo VI una petizione affinché fosse conservato il tesoro liturgico della Messa tridentina. Papa Montini, si racconta colpito in particolare dal nome di Agatha Christie (peraltro nemmeno cattolica), acconsentì a concedere quel che fu chiamato l’Agatha Christie Indult: un rescritto firmato da Annibale Bugnini consentiva di celebrare “per alcuni gruppi, in occasioni particolari” secondo il messale del 1965, escluse le Messe parrocchiali e della comunità e sempre che non si creasse disturbo o divisione tra i fedeli. Queste già restrittive condizioni si scontrarono comunque con l’opposizione strisciante dell’episcopato, che di fatto soffocò questo permesso unico al mondo (e limitato a Inghilterra e Galles), concesso ai fedeli con riluttanza da Paolo VI.

Ma torniamo al sondaggio. Su 6153 persone contattate telefonicamente, 800 si sono dichiarate cattoliche; il 13%. A questi ultimi, è stato sottoposto il sondaggio composto delle solite domande, già oggetto degli altri vari sondaggi in mezza Europa.

1)Va a messa?
Ogni settimana : 24,3%
Ogni mese: 7,8%
Alle grandi feste: 10,1%
Occasionalmente (matrimoni, ecc.): 45,6%
Mai: 12,3%

2) Il Papa Benedetto XVI ha ricordato nel luglio 2007 che la messa può essere celebrata sia nella forma moderna, detta ordinaria, in inglese, col prete rivolto verso i fedeli e la comunione in piedi, e nella forma tradizionale detta straordinaria o di Giovanni XXIII, in latino e gregoriano, col prete girato verso l'altare e la comunione in ginocchio. Lo sapeva?
Sì: 39,4%
No: 60,6%

3) Considererebbe normale o anormale se le due forme liturgiche fossero celebrate regolarmente nella Sua parrocchia?
Normale: 44,9%
Anormale: 21%
Non si pronuncia: 34,1%

4) Se la messa fosse celebrata in latino e gregoriano in forma straordinaria, anziché quella ordinaria in inglese, vi assisterebbe?

Risposte dell'insieme dei cattolici:
- 15,6% ogni settimana
- 10,8% una volta al mese
- 11,1% nelle grandi feste
- 46,1% occasionalmente
- 16,4% mai

Risposta dei praticanti regolari (settimanali e mensili)
- 43% ogni settimana
- 23,4% una volta al mese
- 7,8% nelle grandi feste
- 17,6% occasionalmente
- 8,2% mai


Fonte: Paix Liturgique

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